Il congresso di Azione. Il leader contro Conte: “Pusillanime”. In platea applausi dalla premier, Crosetto e riformisti Pd

(di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Il liberale che è stato già quasi tutto si agita sul palco della sala troppo piccola, ideale per creare l’effetto affollamento. Davanti alla platea dove l’azzurro e le grisaglie hanno abolito il rosso, attacca il nemico più comodo: “Perché non stiamo nel campo largo? Perché l’unico modo per avere a che fare con il M5S è cancellarlo”. Pensieri e smorfie di Carlo Calenda, applausi e sorrisi della prestigiosa prima fila, tutta atlantismo e riarmo. Così Giorgia Meloni ammicca al fidato e divertitissimo Giovanni Donzelli, Mario Monti si sporge dalla sedia per sorridere largo a Paolo Gentiloni, e figurarsi Pina Picierno. Benvenuti al 2° congresso di Azione a Roma, in un hotel situato a metà tra via Nazionale e Viminale. Slogan ufficiale “Il futuro è partito”, a troneggiare dallo schermo sopra una platea dopo in seconda fila ci sono Mario Segni, Arturo Parisi e Piero Fassino, uno di seguito all’altro. Sulle tribune le bandiere di Ucraina, Georgia e Unione europea. Obiettivo: condannare il bipolarismo “che ha rotto le balle”, fa la faccia feroce Calenda. Ma soprattutto spianare a parole la piazza anti-armi dei 5 Stelle, prevista proprio a Roma, sabato prossimo. “Chi sostiene che la pace esiste senza la forza o è un ignorante che non conosce la storia o è un pusillanime che vuole lucrare sul voto delle persone” scandisce il già eurodeputato dem.
Ovviamente ce l’ha con Conte. E il ministro della Difesa Guido Crosetto, appena arrivato, si alza in piedi spellandosi le mani. Ma il capo di Azione punge anche Elly Schlein, senza citarla: “Amici del Pd, ponetevi voi il problema del perché siete nel campo largo”. E quanto avrebbe voglia di annuire, il Gentiloni che alla segretaria ha rimproverato anche in pubblico il no al piano di riarmo Ue, ma che in sala resta una statua di sale. E quanto si diverte Meloni. D’altronde ha il senso dell’ospitalità, Calenda, che appena salito sul palco aveva messo le mani avanti: “Voi giornalisti… fuori mi avete chiesto tutti dell’apertura a destra, solo perché ho invitato la premier”. Ma la sua presenza è un colpaccio. E lui è tanto riconoscente: “Sono contento di averla perché difendere l’Ucraina e mandare aiuti a Kiev stando al governo non è una cosa né popolare né facile”. Ovazione. Tanto il nemico di tutti è il Conte che si è opposto al piano Von der Leyen. È lui, assicura Calenda, il capofila “delle anime morte che propagandano ciò che dice Putin”. È sempre lui il primo nemico di Picierno, che apre l’evento quasi da madrina, e geme: “Non nego dispiaceri, anche profondi. Un certo dibattito che ci ha appiccicato addosso l’etichetta dei guerrafondai mi ha colpita”. Ma tra i centristi lei si sente a casa. Comoda, come il Crosetto che dovrebbe partecipare a una tavola rotonda. Invece va quasi di soliloquio, prendendosela con “l’avvocato di sesta fila diventato premier” (Conte, certo). Poi se ne va. E la dem ed ex ministra Roberta Pinotti lo segue a ruota.
Il suo predecessore Lorenzo Guerini, altro dem turbo-atlantista, è collegato. E non gradisce: “Ero venuto per partecipare a una tavola rotonda e per dire anche cose critiche, interloquendo”. Però precisa: “Il discrimine per costruire un’alternativa di governo è la politica estera, quindi la difesa”. Più tardi Gentiloni la butta lì: “Forse il campo largo neanche esiste”. Ma la scena se la prende un apocalittico Monti: “Caro Carlo, siamo sicuri che l’Europa che vogliamo sia ottenibile senza spargimento di sangue?”.
Nel pomeriggio, il capogruppo dem in Senato, Francesco Boccia, che a Calenda risponde così: “Non si costruisce l’alternativa cancellando altri partiti, ma mettendo insieme i punti che ci uniscono”. Poi, inevitabile, il post di Conte, che bolla Calenda come “liberale a giorni alterni” e teorizza: “Mal di stomaco alle stelle per il partito trasversale delle armi, ma gli insulti contro di me sono medaglie: non sopportano un M5S che cresce”. Riferimento al sondaggio di ieri sul Corriere della Sera, che dava i 5Stelle in aumento. Messaggi e rancori, dal fu centrosinistra.
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Visti che Meloni ha accettato l’invito di Calenda perché (cito le sue parole testuali) ha una storia fatta di confronto anche con chi è più distante da lei, consiglierei a Conte di fare altrettanto al prossimo congresso M5S; dite che verrebbe?
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L’unica cosa che si evince è che la Meloni è proprio disperata….
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Anche questa volta ha avuto ragione Orsini quando lo ha definito un collerico violento . Evidentemente il burlesco personaggio aveva ancora in mente la sfuriata con Marco Travaglio della settimana scorsa ad “Accordi e disaccordi” dove ha dato,tra l’altro,del propagandista russo al prof non presente in studio. Più la mosca cocchiera non ha neanche la carrozza e più urla come forsennato e si gonfia come un rospo per spaventare il nemico . Ma il nemico vero o presunto tale non lo ca ga neanche di striscio tanto è tempo sprecato consumarlo per un insignificante ciarlatano.
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“Anche questa volta ha avuto ragione Orsini quando lo ha definito un collerico violento…”. Ah, ah, ah! Ma siete ridicoli…
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Dal punto di vista umano, per la sua coerenza, capacità intellettive, per la sua onestà intellettuale, per le sue capacità dialettica, per la sua visione politica e strategica, Conte è un gigante rispetto all’ammasso di politici presenti in questo hotel.
Solo la propaganda può far risultare Calenda un gigante, come un Gentiloni o un Fassino qualsiasi.
La pace va costruita con il dialogo diplomatico, sugli interessi economici, mon con la forza e un principio ORRENDO: LA DETERRENZA.
Con la deterrenza, la gara a chi ce la più lungo, si gioca in età infantile e adolescenziale, non in età adulta.
Purtroppo Trump, Musk, Vance, Meloni, Von Der Layen, Zelensky, mi sembrano tanti bambini che giocano a fare la guerra con i soldatini.
Tanto è il popolo che paga il prezzo dei loro giochi.
E’ benvenuto chi a livello politico almeno a parole è per la pace.
La democrazia, il metodo democratico ha un senso perché è il modo migliore, spontaneo per arrivare e mantenere la pace.
Minare la pace significa minare la già martoriata democrazia.
Ma tutti costoro, oggi vanno in chiesa?
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“Purtroppo Trump, Musk, Vance, Meloni, Von Der Layen, Zelensky, mi sembrano tanti bambini che giocano a fare la guerra con i soldatini”. Sbaglio o manca qualcuno? 🤔
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Tu.
Ti aspettano nelle trincee del Don Bass.
Che aspetti ad unirti alla lotta per la democrazia?
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Erano tutti un unico partito, dal governo alla finta opposizione… tutti si sono venduti l’anima al mercato e ognuno occupa un posto adatto a far durare questa ammucchiata per almeno un decennio: tutti contro uno, con giornali e TV a favore, si vince facile. Hanno imparato bene dal venerabile Gelli!
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Concordo con Matteo. Nella gravissimi situazione attuale, dove sembra dominare il delirio o l’isteria, l’unico che conserva dignità e senso di responsabilità mi sembra Conte. Gli altri sono da clinica psichiatra oltre che da ergastolo a vita. Un manicomio criminale sarebbe una mano santa per tutto il pianeta.
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Dall’alto del suo 2%, Calenda vorrebbe cancellare il terzo partito italiano. Non ci ha spiegato, però, come intende farlo. Vuole mettere al bando il M5S? Che qualcuno lo aiuti! 😕
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…a togliersi dai c0gli0ni.
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😀😀
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Ma quante mogli/compagne di quelli presenti ha trombato Conte🤔
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Conte:
https://www.facebook.com/share/r/162qorRDHb/
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