(ANSA) “Ai figli solo il cognome della madre”: è la proposta che Dario Franceschini presenterà al Senato. In base a quanto si apprende, l’ha anticipata stamani all’assemblea del gruppo, che discuteva delle proposte di legge sul doppio cognome. “Dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre, stabiliamo che dalla nuova legge prenderanno il solo cognome della madre. E’ una cosa semplice ed anche un risarcimento per una ingiustizia secolare che ha avuto non solo un valore simbolico, ma è stata una delle fonti culturali e sociali delle disuguaglianze di genere”
infosannio 
MVCG…
Inutile!
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Chi non potrà – mai – dormire sonni tranquilli siamo noi. E, parlando di sonno, mi sovviene Stefano Benni… Chiedo scusa per la parolaccia finale (di Stefano Benni, ovviamente) ma, siccome non lavoro per la Walt Disney, continuo, imperterrito e senza soluzione di continuità, ad essere politically scorrect…
Dormi Liù
Dorme la corriera
dorme la farfalla
dormono le mucche
nella stalla.
Il cane nel canile
il bimbo nel bimbile
il fuco nel fucile
e nella notte nera
dorme la pula
dentro la pantera.
Dormono i rappresentanti
nei motel dell’Esso
dormono negli Hilton
i cantanti di successo
dorme il barbone
dorme il vagone
dorme il contino
nel baldacchino
dorme a Betlemme
Gesù bambino
un po’ di paglia
come cuscino
dorme Pilato
tutto agitato.
Dorme il bufalo
nella savana
e dorme il verme
nella banana
dorme il rondone
nel campanile
russa la seppia
sul’arenile
dorme il maiale
all’Hotel Nazionale
e sull’amaca
sta la lumaca
addormentata.
Dorme la mamma
dorme il figlio
dorme la lepre
dorme il coniglio
e sotto i camion
nelle autostazioni
dormono stretti
i copertoni.
Dormono i monti
dormono i mari
dorme quel porco
di Scandellari
che m’ha rubato
la mia Liù
per cui io solo,
p0rc@m@donn@,
non dormo più.
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L’oppofinzione rosa sta preparando il terreno alla sinistra conservatrice stile BSW.
Rizzo&Co. potrebbero sfondare, scavalcando e prosciugando il “M5S” e convincendo una parte di astensionisti a votare.
E il PD gode.
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Beh… mater semper certa est pater numquam…
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Può piacere o meno la proposta, ma il fatto che il cognome del padre abbia la precedenza su quello della madre è roba da “auguri e figli maschi”.
Anche per il nome, nella stragrande maggioranza dei casi, si da la precedenza a quelli dei nonni paterni.
Sarebbe anche ora che queste discutibili usanze anacronistiche siano accantonate.
Sarebbe meglio un sorteggio al Comune tra i due cognomi. Anche sul nome se si intende mettere quello dei nonni. Decide il fato.
Il poter mettere il nome dei genitori, quasi sempre quello del padre al figlio maschio, per me andrebbe vietato. Figli che si chiamano come i genitori non ha senso. I nomi/cognomi servono per distinguerci.
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In effetti, pur essendo alquanto stagionato e con retaggi inconsci patriarcali, la proposta non mi sembra del tutto campata in aria visto che comunque solo la madre e’ certa.
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Visto che rischiamo un’ecatombe nucleare passare dal cognome paterno a quello materno mi sembra davvero la priorità. Bravo Franceschiello non deludi mai!
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Franceschini si è bevuto un altro mezzo litro di cervello da quel che appare.
L’unica cosa buona che posso dire di lui è che ha una discreta mogliera, che mi ricorda vagamente Penelope Cruz.
Ma è l’unica cosa che posso dire di buono di lui.
Pensate gli storici del futuro di fronte alla novità sanfranceschiniana come saranno contenti.
Magari pure retroattiva, così buttiamo anche i libri di storia.
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