23 mila di gazebo, 7 mila di facchinaggio, 2.500 per l’accoglienza

(di Vincenzo Bisbiglia – ilfattoquotidiano.it) – “Io non ho idea di come si organizzi una manifestazione. Non è il mio mestiere”. Lo ammetteva candidamente Michele Serra, nel suo editoriale-appello su Repubblica del 28 febbraio scorso, in cui lanciava l’evento “Una piazza per l’Europa”. Un grande raduno di popolo, pensato dal noto giornalista, intellettuale e autore tv nel suo “manifesto”. Magari Serra sperava di essere supportato dal giornale che da tanti anni ne ospita commenti, opinioni e puntute critiche. Di certo lo spazio non gli è stato negato, così come il supporto giornalistico. Giusto così.
Sul fronte organizzativo, però, il gruppo Gedi – che nel 2023 ha ricevuto 6,7 milioni di euro di contributi pubblici – pare non abbia fatto moltissimo. Anzi, quasi nulla. Così, dove il portafogli di Exor (e della famiglia Elkann) non si è aperto, ci ha pensato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Anzi, ci hanno pensato i romani.
Roma Capitale – come ormai noto grazie alle “indagini” di Fabrizio Santori, consigliere comunale in quota Lega – ha sostenuto attraverso la sua partecipata Zètema i costi della manifestazione del 15 marzo a Piazza del Popolo. In totale, 350 mila euro (349.942,15 euro iva inclusa, per la precisione), come risulta dal preventivo di Zètema dell’11 marzo, depositato in Commissione trasparenza. E dagli atti si evince chiaramente che il Consiglio comunale e la stessa giunta sono stati completamente scavalcati, sia nella decisione politica di sposare l’iniziativa, sia nella scelta di organizzare, di fatto, l’evento. Costi di gestione compresi.
La prima comunicazione in tal senso è del 5 marzo. Poche righe, a firma di Alberto Stancanelli – già capo di gabinetto di Mario Draghi e oggi nello stesso ruolo al fianco di Gualtieri – per affidare a Zètema l’organizzazione di una “importante iniziativa istituzionale” in difesa “dei valori europei di libertà e di autodeterminazione dei popoli” che, è sicuro Stancanelli, “vedrà il coinvolgimento dei sindaci di tutti gli schieramenti politici”.
Due giorni dopo, il 7 marzo, è la dirigente Antonella Caprioli a scrivere. Missiva inviata stavolta all’Ama, la municipalizzata dei rifiuti. Il documento è bollato come “urgentissimo” e vi è scritto che Roma Capitale “promuove” (ma non doveva essere Gedi?) l’evento “di concerto con i sindaci delle città italiane” e che bisogna assicurare “il ripristino di decoro dell’area”. Difficile siano stati interpellati in così poche ore tutti i 7.904 sindaci italiani.
Ormai la macchina è ben avviata, seppur nel totale riserbo. L’11 marzo arriva in Comune la documentazione da Zètema. C’è tutto: la scheda tecnica, la planimetria del palco, l’elenco dei servizi. E un dettagliato preventivo di tutti i costi da sostenere per assicurare il successo della manifestazione in un tempo così ridotto. Il costo totale dell’operazione, come detto, è di 350 mila euro. Tutto il comparto “strutture” costa 60 mila euro: il palco, le torri delay, la pedana disabili, ben 40 transenne antipanico. E poi i gazebo di tutte le misure: uno 10×10, cinque 4×4, sei 3×3 (per le pedane tv) e due 4×4 con pavimentazione in legno per le regie.
A proposito di televisione. Se sui principali siti d’informazione la diretta è stata chiara e impeccabile, lo si deve alle casse pubbliche: la regia televisiva (inclusa di telecamere ed operatori) – tra cui la regia mobile “in configurazione eptacamere Hd” e il video e audio equipment – è costata in totale 22 mila euro. Più 7 mila euro di impianto elettrico backstage e, soprattutto, 16.500 euro di “coordinamento e organizzazione generale, direttore di produzione assistente” e perfino “runner automunito”.
Poi bisogna anche bere e mangiare. I “cestini” – quindi i panini – riservati alla produzione sono costati 4 mila euro, a cui si aggiungono 600 euro di bancali d’acqua. Da smaltire in 18 bagni chimici al costo di 3.100 euro. Quindi la sicurezza: servizio d’ordine e accoglienza sono costati 15 mila euro per 88 persone tra steward e coordinatori, a cui si aggiunge la vigilanza armata (2.100 euro).
I dubbi sollevati in Commissione trasparenza riguardano però i “costi di gestione ospitalità, viaggi e transfer artisti”, indicati nel preventivo per 2.500 euro. Ma qui c’è qualcosa che non quadra. Sul sito di Zètema è indicato un affidamento alla società Mu.St. srl per 1.822,37, un “servizio di agenzia per acquisto biglietti del treno e alloggio ospiti”. Quali ospiti? Fonti del Campidoglio assicurano al Fatto che “nessuna delle persone intervenute sul palco è arrivata o ha alloggiato a Roma a spese del Comune”. Di chi si tratta? Dei violoncellisti? Cantanti? Attori? “Lo saprete lunedì (domani, ndr)”, ha dichiarato il capo segreteria di Gualtieri, Albino Ruberti, alimentando però il mistero. Ma soprattutto, le due voci di spesa coincidono? I dubbi restano. Intanto perché l’importo a base di gara (lo stesso della procedura chiusa) è diverso dal preventivo, così come la sua descrizione. E poi perché come “data di aggiudicazione” è indicato il 18 marzo 2025, tre giorni dopo la manifestazione. Cos’è successo? Zètema ha anticipato l’affidamento e poi ha assegnato la gara? Bocche cucite.
Così mentre fioccano gli esposti alla Corte dei Conti e Gualtieri difende la sua scelta urbi et orbi (“ho finanziato io la manifestazione e lo rivendico con orgoglio”, ha detto a Il Foglio), il presidente della Commissione trasparenza, Federico Rocca (Fratelli d’Italia), attacca: “Non esiste un atto di indirizzo che spieghi quando e come questa manifestazione abbia assunto una rilevanza istituzionale tale da giustificare l’impegno di fondi comunali. Manca il presupposto che legittimi questa spesa pagata purtroppo con i soldi dei romani”.
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e Gualtieri difende la sua scelta urbi et orbi (“ho finanziato io la manifestazione e lo rivendico con orgoglio”, ha detto a Il Foglio)
In effetti, non capisco perché il giornalista del Foglio non gli abbia spaccato una chitarra in testa.
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Prima di tutto: il sindaco ha una autonomia di spesa di 350.000 euro su propri capitoli di bilancio? Esiste, comunque, un documento a sua firma che dia l’avvio al procedimento amministrativo? L’affermazione del presidente della Commissione trasparenza ” è costata coi soldi dei romani” ( Commissione che, secondo l’articolo, avrebbe conosciuto dall’11.3 il preventivo) non mi piace per niente. Va bene per la polemica giornalistica. Dà, infatti, per scontato che la Tesoreria abbia già provveduto al pagamento. È così ? Inoltre, a che serve la Commissione se non ha poteri per evidenziare da subito e successivamente quel che non è cristallino ? Il Collegio sindacale del Comune di Roma non ha azioni da esercitare e/o non ha nulla da dire ? A non parlare della Corte dei Conti.
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Scusa, indipendentemente dai pagamenti, cui penseranno gli uffici ed organi competenti, ma da quando una manifestazione , indetta da un giornalista che lavora per un gruppo privato Gedi , editore di un giornale, Repubblica, e’ una manifestazione istituzionale? Prima si pubblicizza una manifestazione come iniziativa spontanea di Serra cui aderiscono altri giornalisti, intellettuali, politici in ordine sparso di area pidina e una sola sigla sindacale, e poi, DOPO, il sindaco di Roma se ne attribuisce l’ istituzionalizzazione quando viene fuori che è stato il comune di Roma a pagare l’organizzazione……Perché non si è intestato subito l’ iniziativa? Forse perché sarebbe stato evidente che era una manifestazione di area PD, fatta passare per altro? Insomma le solite furbizie…..
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Gentile Alessandra, mi sembra che qualcuno ne faccia una questione ” politica”. Mi permetto di insistere: è – soprattutto – una questione di ” buona amministrazione”. Si parla dei DENARI pubblici, dei cittadini, anche dei miei che vivo a Roma. Molti non votano e se ne frexxno della politica: però pagano le tasse e ai loro soldi sono interessati. Vederli, saperli apertamente malgestiti non è solo un problema degli Uffici competenti bensì di ciascuno dei Romani ( di dx, di sx, indifferenti). Dovrebbero essere tutti imbestialiti da queste procedure. Un saluto.
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Infatti…Anch’io vivo a Roma e veder spendere così denari a cui partecipo mensilmente al loro rimpinguare mensilmente con le tasse che pago mi fa inc@zz@re veramente, e comunque, Paola mi sembra che con Alessandra parlate la stessa lingua, o mi è sfuggito qualcosa? Buona domenica
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mi e’ sfuggito in effetti un “mensilmente “ in più…
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Quindi con questi 350 mila sor Gualtiero ci avrebbe pure potuto finanziare l’ anniversario della nascita de fra ©azzo da Velletri🤔 Altro sindaco la Raggi che risparmio’ pure sull’ albero de Natale Spelacchio offerto a Zero a Zero da netteflixe.Ma chi vota ha sempre ragione e Roma ha il sindaco che se merita👍
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La Piazza di Serra è la manifestazione a più spontanea e animata dai più disinteressati partecipanti che sia mai stata organizzata dai tempi del Berlusca.
Il Sindaco dichiara di averla pagata lui, ma non sarebbe stato più rispettabile un suo bonifico privato?
Il collaboratore di Draghi che ha commissariato il giubileo e i fondi del pnrr da spendere a Roma Capitale….il gruppo Gedi che fa da grancassa pidina per tenere in vita la Schlein e l’ultile ipocrisia del voto astenuto.
Una domanda: ma su pullman, reclutamento dei manifestanti e gadget distribuiti non si può fare un po’ più di luce?
Il Paese delle messinscene….e Draghi è il nostro Deus ex machina.
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Segnalo: https://youtu.be/j7-xQZBRPkU
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Può piacere o meno, ma se l’hanno fatto vuol dire che è legale. A meno di non pensare che tutta la macchina organizzativa sia composta da ignoranti che manco si consultano con avvocati.
L’equivoco di molti è di attribuire la manifestazione a Serra e/o gruppo Gedi, quando in realtà Serra ha solo lanciato l’idea senza mai affermare che l’avrebbe pagata lui o gli Elkann.
E’ stata una manifestazione voluta dal Comune di Roma su proposta di un giornalista.
Sindacare sulla parola “spontanea” non fa diventare illegale la spesa del Comune.
Sulla carta doveva essere una manifestazione pro UE, imbarcando di tutto, non pro Rearm/Prontezza come poi han fatto capire gli interventi sul palco.
p.s.: complimentoni al solito rondoliniano sorridente del #HASTATOCONTE! Era veramente difficile attribuirgli fantasiose colpe pure su una manifestazione a cui non ha partecipato, ma tu riesci pure a fare l’impossibile.
Sei un grande!
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Trovo corretta la tua affermazione.
Se il sindaco di Roma non avesse patrocinato l’iniziativa sarebbe stato passibile di condanna per danno erariale.
Ecco perché ne ha rivendicato la paternità, non poteva fare altrimenti, si è trattato di un’escamotage e questo al di la del fatto che Serra abbia solo proposto o si sia adoperato di più per la riuscita della manifestazione.
Quanto al discorso più prettamente politico non entro nel merito, lo trovo decisamente sterile.
Per chi ha condiviso l’iniziativa, Gualtieri ha fatto bene a patrocinarla, per chi non la condivide ha fatto male.
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Roma Capitale – come ormai noto grazie alle “indagini” di Fabrizio Santori, consigliere comunale in quota Lega – ha sostenuto attraverso la sua partecipata Zètema i costi della manifestazione del 15 marzo a Piazza del Popolo. In totale, 350 mila euro (349.942,15 euro iva inclusa, per la precisione), come risulta dal preventivo di Zètema dell’11 marzo, depositato in Commissione trasparenza. E dagli atti si evince chiaramente che il Consiglio comunale e la stessa giunta sono stati completamente scavalcati, sia nella decisione politica di sposare l’iniziativa, sia nella scelta di organizzare, di fatto, l’evento. Costi di gestione compresi.
Questo per te è legale?
Dove stava scritto ‘patrocinato dal Comune di Roma’ nelle comunicazioni su questa manifestazione?
Come minimo è una furbata, un furto legalizzato di soldi dalle casse pubbliche per una fazione politica specifica.
Di sicuro non è una cosa regolare sennò avrebbe seguito un iter aperto e dibattuto, e non una roba ‘scoperta’ da un parlamentare dell’opposizione.
Senza nemmeno spaccare una chitarra in testa al sindaco.
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Infatti jon ho detto che è legale.
Ho scritto che è stata una scelta obbligata quella di patrocinare l’iniziativa.
Se l’avesse finanziata senza assumersene la titolarità come minimo sarebbecstato condannato dalla corte dei conti.
Non si può con soldi pubblici finanziare una manifestazione di parte.
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Non vorrei turbare i sinceri democratici ricordando che a volte opporsi alle volontà superiori può portare ad una convocazione dal notaio.
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“Può piacere o meno, ma se l’hanno fatto vuol dire che è legale. A meno di non pensare che tutta la macchina organizzativa sia composta da ignoranti che manco si consultano con avvocati.”
Il senso quindi è: ciò che fanno i nostri amministratori è legale perché lo fanno grazie a una macchina organizzativa e ai consulenti legali. Ehhhh già, è risaputo che tutto ciò che fanno sia perfettamente legale, ne abbiamo fulgidi esempi.
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I romani hanno il sindaco che meritano perché lo hanno votato.
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Ora lo sa anche Serra come si organizza una manifestazione: si fa sganciare 370.000. euro dal comune amico. Allora adesso per il 5 aprile Conte e i suoi sono fortunati perché possono avere lo stesso trattamento dal bravo Gualtieri ? Non credo .
Ecco perché detesto certi partiti e non vorrei mai averci a che fare .
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a chi figli a chi figliastri…..
col denaro pubblico sponsorizzano i cazzi loro….
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Esatto! Ma quando mai un Comune deve patrocinare qualsiasi manifestazione vi si svolga?
Hanno pagato anche per quella di Rizzo?
Pagano anche se la organizza Casa Pound?
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Immagino cosa sarebbe successo se lo avesse fatto la Raggi!
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Scusatemi se rispondo ora, dopo il lavoro, ma ogni volta si cade sempre nella solita tiritera, e’ legale, non è legale, è reato, non è reato! Mai uno che si chieda se è OPPORTUNO! Una manifestazione nata su iniziativa privata di un cittadino privato, stipendiato da un gruppo privato, Gedi, editore di un giornale privato, Repubblica, non può essere considerata manifestazione istituzionale, perché non sono organismi istituzionalmente riconosciuti, come i parlamentari o consiglieri regionali/comunali aderenti ad una forza politica, od associazione para istituzionale come le sigle sindacali, ad organizzare ! Qui si tratta di iniziativa privata organizzata da privati che avrebbero l’ obbligo, almeno morale, di pagarsela, mentre il comune ovviamente pensa a quanto di sua competenza, come sicurezza, ordine pubblico, ecc, ecc…..Se il PD avesse voluto organizzare una SUA manifestazione , la manifestazione poteva essere considerata come istituzionale, nel senso indetta da esponenti politici con ruolo anche istituzionale , ma il ruolo di contributo alle spese del sindaco di Roma, sarebbe stato comunque limitato a quanto sopracitato, perché Gualtieri è il SINDACO di tutti i romani, e solo personalmente esponente del PD! Quindi il PD si sarebbe dovuto pagare i costi organizzativi ed il sindaco partecipare a quelli inerenti al SUO RUOLO …..La manifestazione non è stata né indetta né tantomeno organizzata dal Comune di Roma e neppure dal PD……La manifestazione del 5 aprile indetta dal M5S, che è , diciamo , più istituzionale di quella di Serra, la paga ugualmente il comune di Roma? O è il M5S a pagare i costi dell’ organizzazione della SUA manifestazione, mentre il comune si occupa di garantire le spese di sua competenza, come in qualsiasi altra condizione in cui sia necessario garantire sicurezza, assistenza sanitaria, ordine pubblico, ecc? Io non so se la Corte dei Conti aprirà un’ indagine amministrativa, se esista un illecito o meno, ma che l’ iniziativa di Serra e del gruppo Gedi sia stata fatta passare come una spontanea , apartitica e apolitica, raccolta in piazza di cittadini, quando invece il cappello era pidino e frattaglie alla Calenda e Boschi, o Picerno, e’ palese, e le dichiarazioni di Gualtieri sono la toppa peggio del buco! Prendere per il cubo i cittadini non è reato, ma fa ugualmente inca@@are e quelli del PD e frattaglie ci riescono immancabilmente bene, oltretutto facendo pagare i costi ai presi per il cubo, partecipanti e non!
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Direi molto chiaro il tutto.
Aggiungo che se ci fosse stata la Raggi avrebbe provveduto alla sicurezza e alla viabilità e non avrebbe certo pagato il tutto … ma era del M5s… questo sindaco è invece del PD… tutto chiaro.
Ciao Ale.
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E se ci fosse stata una rapina finita in una strage, avrebbero condannato Gualtieri come hanno fatto con l’Appendino per colpevolezza ‘morale'(?) nell’accaduto?
Scommetto di no, ma per fortuna non possiamo averne la controprova.
Purtroppo non ci sono più gli Oreshnik che sbagliano rotta, hai visto mai 😀
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