Le reali possibilità di una pace in Ucraina esistono. Non sarà una pace giusta per l’Ucraina perché raramente la storia ha conosciuto paci giuste. La pace è tuttavia sempre […]

(di Elena Basile – ilfattoquotidiano.it) – Le reali possibilità di una pace in Ucraina esistono. Non sarà una pace giusta per l’Ucraina perché raramente la storia ha conosciuto paci giuste. La pace è tuttavia sempre necessaria. Non è retorica immedesimarsi nei ragazzi al fronte e nei loro genitori che ogni giorno sperano in un cessate il fuoco. Le ultime morti prima della pace sono sempre le più atroci.
La neutralità dell’Ucraina è stata la ragione principale di questa guerra. Lo aveva capito George Kennan nel 1997 quando vinsero i falchi al Dipartimento di Stato, cancellando le speranze dell’Osce e puntando, in un quadro unipolare, sull’espansionismo della Nato come alleanza militare offensiva fino ai confini con la Russia. Lo aveva capito Henry Kissinger che nel 2014 preannunciò il conflitto con la Russia se non si fosse ribadita la neutralità di Kiev. Nel 1997 Brzezinski nella Grande Scacchiera e nel 2019 la Rand Corporation con il documento Extending Russia avevano puntato sullo smantellamento della Federazione russa. Le multinazionali occidentali premevano per accaparrarsi le immense materie prime e le terre rare. Per i neo-conservatori Usa la sconfitta della Russia attraverso l’Ucraina avrebbe evitato il pericolo di una saldatura euroasiatica e la vittoria a spese di Washington del modello economico ed energetico fondamentale per la potenza tedesca ed europea. Perché Calenda e tutti gli altri guerrafondai non studiano le vere cause delle dinamiche internazionali? Com’è possibile che intellettuali e artisti di quel che era il centrosinistra si siano ritrovati in una piazza demente in cui si è creduto al riarmo dell’Europa di Von der Leyen come argine democratico ai dittatori di tutto il mondo? I Brics tuttavia parlano di convivenza tra culture e popoli differenti, di diplomazia e mediazione tra interessi divergenti. Il dialogo interreligioso e interculturale, a cui si è appellato il Papa, non sembra far parte del patrimonio culturale del centrosinistra. Antonio Scurati ci racconta che noi siamo diversi dagli altri, migliori: noi non commettiamo crimini, noi non deportiamo bambini, noi non violiamo le frontiere di Stati sovrani. Sembra di ascoltare un crociato o un colonialista che massacrava i popoli in allegria, convinto di portare il bene. Avrà vissuto su Marte quando bombardavamo Belgrado, invadevamo Afghanistan, Iraq, Libia, aiutavamo la jihad in Siria, eravamo complici di Abu Ghraib e di Guantanamo?
Goebbels aveva compreso l’importanza della propaganda. Politici, intellettuali e artisti, che un tempo incarnavano il riformismo progressista, oggi credono alla favola del suprematismo occidentale, europeo, sempre bianco, al mito del guerriero impavido che difende la Patria da un nemico inventato. Non c’è uno straccio di prova, di fondamento storico in questo delirio propagandistico. Alla pace si perviene se si rimuovono le cause del conflitto: cioè la strategia neo-conservatrice Usa di utilizzare gli ucraini come carne da macello per erodere il potere di Mosca e indurre la Russia a concessioni economiche e geopolitiche, rinunciando alla propria sovranità. Il riconoscimento della situazione sul campo militare e le garanzie di sicurezza fornite non dall’Europa cobelligerante sono importanti. Se Mosca rinuncia ad avanzare fino a Odessa, lo farà per una pace duratura. Putin può anche essere indotto dai metodi mafiosi di Trump a fare concessioni maggiori sui territori, non sulla Crimea e gli altri già annessi.
Il rischio di perdere, grazie all’influenza ricattatrice di Washington, il sostegno di Turchia, India e Cina che sono state essenziali per la resilienza di Mosca alle sanzioni occidentali, potrebbe spingere Putin ad accettare la tregua e l’apertura di negoziati, lasciando al prossimo futuro l’imposizione di alcune condizioni essenziali. La fiducia di Putin nelle promesse di Washington gioca un ruolo innegabile. Il percorso è ancora fluido. L’Europa della Von der Leyen, delle lobby delle armi e degli apparati burocratici e di intelligence potrebbe riuscire nella sua opera di sabotaggio della pace. L’invio di armi americane a Kiev, da noi comprate, con spese militari mai viste in precedenza, accontenterebbe Trump. Gli ucraini continuerebbero a morire, i russi ad avanzare, Zelensky a restare a galla, le lobby delle armi a fare profitti, i popoli europei a soffrire. Calenda va spesso in Ucraina e contatta la leadership, quindi può parlare con cognizione di causa. Noi invece che in Russia e in Ucraina non ci andiamo, ci limitiamo a studiare, a ragionare, a essere onesti intellettualmente, è meglio che taciamo. Dovremmo, secondo il nuovo catechismo Picierno, cantare quanto siamo belli noi, bianchi ed europei, come sono brutti tutti gli altri, soprattutto vietare cultura, arte, sport e informazione russi o cinesi per proteggere la libertà di pensiero. L’incubo di Orwell si avvera.
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”Le ultime morti prima della pace sono sempre le più atroci.”
Ho quasi remora a proseguire, perché condivido perfettamente questa frase e non oso pensare a quei soldati ucraini e russi nelle trincee che vivono appesi a una speranza di scampare la morte mentre qui si passano le giornate a rimandare la pace.
Vorrei fare una riflessione da persona semplice, con la fissa di essere un cittadino (anche se ormai il significato del termine è svuotato di ogni rilevanza):
la guerra russo-ucraina nasce da questioni già ampiamente analizzate e approfondite e le vere motivazioni che hanno mosso capitali e eserciti si stanno rivelando pubblicamente in questi giorni di trattative (territori; terre rare; industrie energetiche; influenze; ricostruzione; scelta del Premier; adesioni a modelli); è chiaro a tutti che il disegno iniziale dei due “opposti” schieramenti sia naufragato difronte alla verità del campo di battaglia e che oggi non può vedere USA e Ue appropriarsi delle spoglie Russe e la Russia appropriarsi dell’intera Ucraina (ribadisco che Putin non ha usato le sue testate per vincere la pugna); la Ue e ancor più gli USA vivono un momento di grande crisi legata ai debiti monster, alle difficoltà di approvvigionamento delle risorse (terre rare e energetiche), e alle bolle finanziarie
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che, in maniera sempre più evidente dal 2008 (con la truffa subprime)sta pompando le oligarchie occidentali e che oggi sta sgonfiando le ennesime sue bolle legate a Green e Hi-Tech. Posto che dal progetto transizione verso la IA e parimenti da quello di sorveglianza delle masse non c’è scampo nemmeno nei Brics, posto che anche nell’altra faccia del duopoli che si è delineata i progetti finanziari e politici si muovono per la tutela della oligarchie, questa storia del riarmo farà comodo a tutti i potenti occidentali e orientali. Sarà l’ennesima bolla, tra l’altro già in atto visti gli andamenti dei titoli e servirà a sostenere la macchina della speculazione finanziata per evitare altri tonfi come quello del ‘30 e quello del 2008.
Per quel che riguarda noi tutti sarà un’ennesima mungitura, un intaccamento dei risparmi e delle proprietà immobiliari e, a meno di credere che questa situazione di riconversione e immagazzinamento di armi possa avere un senso logico se non finalizzata in una vendita o in un consumo, finirà per vedere nuove guerre inesorabilmente.
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La cosa che mi atterrisce più di tutte è sapere la Germania nuovamente armata e nuovamente con le armi nucleari a disposizione….
Questa ennesima bolla armaiola finirà, noi italiani saremo sommersi di ulteriori interessi sul debito e speriamo di non fare la fine della Grecia.
Putin: facci smettere di soffrire, sgancia l’atomica e facciamola finita subito!
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Il dialogo tra sordi risulta piuttosto complicato se non impossibile. La eccellente Basile ci ha delucidato la situazione a meraviglia per l’ ennesima volta e noi che condividiamo la sua visione che deriva dall’ analisi della verità storica non possiamo che plaudire ed essere contenti che vi sia una come lei a contrastare il magma della disinformazione televisiva e dei manifestanti del PD e d’intorni completamente asserviti al Deep state stelle e strisce che continua la sua opera nonostante Trump.Tuttavia sono sconfortato in quanto so che nessuno di quella gente alla Scurati, Vecchioni, Benigni etc… ascolterà e rifletterà su tutto quello che la Basile ha avuto da dire come Travaglio, Mini, Bertolini, Chiesa e tanti altri. Sordi, assolutamente sordi, volontariamente sordi.
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L’unica proposta che la Meloni è riuscita a generare a Bruxelles è stata quella di “forze di peacekeeping” europee, cioè di interposizione pacifica, le stesse che erano già state escluse da Putin.
Se stava zitta era meglio.
A parte il fatto che il confine con la Russia è di duemila km, dunque ingestibile, con che faccia qualcuno può proporre delle forze di pace europee quando per tre anni questa Europa non ha fatto che soffiare sul fuoco della guerra, aiutare Zelensky e parteggiare per l’Ucraina? Ad un arbitro a un mediatore si chiede come minimo di essere neutro e dunque imparziale. Ma che attendibilità può avere una Europa che per tre anni non ha fatto che spargere veleno, menzogne e guerra, parteggiando per una parte sola e cercando in tutti i modi di danneggiare la Russia?
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Nel 1962 si è sfiorata la guerra nucleare tra URSS e USA perché i Russi stavano posizionando missili a Cuba (90 miglia dalle coste USA). “Inaccettabile!” disse Kennedy. Adesso la NATO vuole piazzare i missili ad 1 metro dai confini Russi. “Inaccettabile!” ha detto Putin.
Qual’é la differenza ?
Quante basi militari americane ci sono in Europa?
Molte centinaia.
Quante ce ne sono in Italia?
140
E in Germania?
14
Quante basi militari russe ci sono in Europa?
Nessuna.
Quante volte la Russia è stata minacciata?
Infinite volte.
Quante volte è stata attaccata?
Almeno tre.
Quante volte la Russia ha minacciato o invaso l’Europa?
Nessuna.
Quante guerre ci sono attualmente nel mondo?
56
In quante c’è dentro l’America?
In tutte.
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E’ vero la Russia non ha invaso mai nessuno, a parte: Ungheria 1956, Cecoslovacchia 1968, Afghanistan 1979, Transnistria 1992, Cecenia 1999, Georgia 2008, Crimea 2014, Ucraina 2022. Con una cartina geografica si possono collocare alcune di quelle nazioni in Europa, era piu’ comodo l’elenco completo. Ma si possono anche definire “ Operazioni Speciali “.
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La Cecenia infatti non è stata un’invasione tecnicamente parlando visto che faceva e fa GIA’ parte della Federazione Russa.
Afghanistan, Ungheria e Cecoslovacchia furono invase tecnicamente parlando da un altro stato, l’URSS.
La Georgia attaccò per prima sud-osseti e russi ivi presenti, poi stranamente venne sfasciata dalla contro-offensiva di Mosca, ma è assolutamente sicuro che ad iniziare furono i georgiani di Sakhaslvili (che anni dopo finirà pure in galera, proprio un modello specchiato di conductor).
L’Ucraina è inutile che te la spiego, tanto non la capisci manco a cannonate.
La Crimea è russa da secoli e certamente non ha mai accettato il golpe di Maidan, quello in cui la Nuland ma anche J. McKain erano in piazza a sostenere i manifestanti perché si sa, gli USA sono democratici.
Anche sulla Transnistria ci sarebbero varie cose da da dire, ma vale più o meno quanto detto per l’Ucraina.
Ps quando parti per arruolarti da Zelensky? Pare che per la fine della primavera se lo saranno levato dalle 00, quindi affrettati. Vai a donare il tuo prezioso sangue democratico.
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Sento distintamente lo stridio delle unghie sullo specchio. Quando ti toccano la “ rodina “ (patria) diventi una belva.
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Se poi si va nel dettaglio ED, non la si finisce più con gli orrori. Prendi la Cecenia, primissima “gita” di Putin appena succeduto a Eltsin (che aveva perso la prima guerra cecena). Ricordi gli attentati che furono compiuti a Mosca in palazzi residenziali (307 morti)? Bene. La giornalista Politkovskaya aveva in mano prove evidenti che a mettere le bombe fu il sevizio segreto federale. Sai bene che fine ha fatto. Un altro che era pronto a dire tutto era Litvinenko, quello morto per avvelenamento lo stesso anno. E vogliamo poi parlare della guerra vera e propria? Civili ammazzati senza scrupoli. Convogli di profughi bombardati, missili contro mercati, come quello di Grozny (140 morri, tra cui donne e bambini) e centinaia di persone ferite, stupri e stragi a sangue freddo. Una specie di Netanyahu 2.0. Però per il volatile mononeuronico che ascolta la Pubble, “la Cecenia non è stata un’invasione tecnicamente parlando visto che faceva e fa GIA’ parte della Federazione Russa”. (Continua)
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Tutto vero Santo, ma come si dice: “Mai rovinare una bella storia con la verità” , quindi su queste cose , e’ molto meglio zitti e …Mosca !
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SI’, BUANA-Viviana Vivarelli.
Ditemi voi se è giusto che un paese che ha perso una guerra 70 anni fa debba ancora dipendere dai decantati “liberatori”! E allora tutti i popoli che hanno avuto la sventura di governanti idioti come Mussolini e hanno perso una guerra dovrebbero essere condannati “all’infinito” a dipendere dagli abusi di chi quella guerra la vinse al tempo dei loro padri o nonni o bisnonni? In eterno? Ma persino uno schiavo a un certo punto si affranca!
Il popolo iracheno, per es., o quello afgano, che nemmeno ora sono colpevoli di nulla, dovranno dipendere dai “liberatori” americani fino ai figli, ai nipoti, ai nipoti dei nipoti? Per sempre?!
Oppure le cose non stanno così affatto e quello che ci propinano non è una sudditanza costante dei nostri governanti di dx o di sx i quali, per faccende assolutamente loro, appena eletti, schizzano a Washington per avere dal grande padrone americano aiuti finanziari e guida politica? Ma per faccende loro!! Che con i nostri interessi e diritti non hanno niente a che fare. E che per ricevere, loro, il giusto appoggio che li terrà in sella, svendono proditoriamente il territorio italiano, i nostri diritti, la nostra sovranità, la nostra libertà!
Ahi come soffriva Prodi quando Bush non gli dava l’imprimatur! Altro che questione urbanistica! Soffriva come fosse sui carboni ardenti. Perché non gli bastava il voto degli elettori, no, doveva avere l’assenso benevolo di Sua Maestà. E come soffriva D’Alema quando i suoi gli sconsigliavano di correre incontro a Bush a Roma e di onorarlo ardentemente!
E questa sarebbe la democrazia di un paese libero?
E allora si capiscono perfettamente i Farina e i Ferrara e l’altra compagnia bella di spie e spioni.
E i La Russa e i Fini e tutta l’altra manica di venduti (guarda caso anche fascisti di ritorno) che incensano Israele e si mettono la kippah e giurano il falso, da quei servi che sono.
O la Meloni ieri fiera sovversiva e rivendicante autonomia e libertà e oggi atlantista a 90 gradi, serva come tutti degli Amerikkani.
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Grazie Vivi per la tua presenza!
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c’è posta….
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