
L’associazione “Precari in Rete – Poste Italiane” è il risultato dell’unione di diversi gruppi e movimenti di lavoratori precari. Pur concentrandosi sulla situazione dei lavoratori di Poste Italiane, l’associazione riconosce la portata generale del problema del precariato. Per questo motivo, invita chiunque voglia impegnarsi per una società più giusta e inclusiva a partecipare.
Negli ultimi anni, Poste Italiane ha fatto ampio ricorso a contratti a tempo determinato, con cifre che si aggirano intorno alle 13.000 unità annue. Questa pratica, che sfrutta il quadro legislativo attuale che consente assunzioni a termine senza giustificazioni per i primi 12 mesi, porta a un continuo ricambio di personale, peggiorando la qualità del servizio e causando disagi ai consumatori. La precarietà lavorativa ha un impatto significativo anche sulla sicurezza sul lavoro, contribuendo all’aumento degli infortuni.
“Precari in Rete” è un’associazione nata per contrastare la precarietà dilagante in Poste Italiane, agendo per la stabilizzazione dei posti di lavoro, la difesa dei diritti dei dipendenti e l’instaurazione di un dialogo trasparente con l’azienda. L’associazione si organizza online, promuove iniziative di sensibilizzazione e collabora con altre realtà per rafforzare la propria voce.
L’obiettivo primario è ambizioso: favorire un cambiamento della normativa sui contratti a termine, attraverso un dialogo costruttivo con la politica, mettendo in luce le ripercussioni sociali della precarietà. L’associazione mira a costruire un futuro lavorativo più dignitoso per tutti, dove la stabilità e i diritti siano garantiti.
Per unirsi all’associazione o dare il proprio contributo, è possibile scrivere all’indirizzo e-mail: precari.inrete@gmail.com
È disponibile una chat WhatsApp per i lavoratori precari che desiderano confrontarsi e scambiare esperienze: https://chat.whatsapp.com/JCEH0gQwx5U2uS7WjaWp6f
Il Consiglio direttivo
Carmine Pascale
HAHAHHA….. E I SINDACATI DOVE SONO?
Si chiede una sensibilizzazione?
Si chiede invece una lotta dei sindacati e della politica contro i contratti capestro.
Bei tempi quando si assumeva il personale per concorso vero?
Si stanno svendendo l’Azienda ai privati e mo cercate di combattere senza armi?
La maggior colpa di questa situazione ce l’ha la CISL
sindacato del Governo…di qualsiasi colore.
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Vergognosi, non capisco come possano avere tanti iscritti quando fanno 0 (ZERO) servizi ai lavoratori, facevano schifo anche 20 anni fa.
E poi hanno come segretario uno di nome Sbarra.
Almeno quando c’era Pezzotta qualche buona idea c’era, ma dopo di allora hanno fatto incredibilmente schifo, superati a sinistra agevolmente dalla UIL.
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verissimo
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