Verso il consiglio europeo – 5 aprile. Piazza a Roma, con palco ai Fori. Il nodo degli ospiti politici: “Se ne occuperà Conte”. Timori per l’assedio a Schlein

(Di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Non si è pentito per aver evitato la piazza di sabato per l’Europa. O almeno così giurano i suoi, i 5Stelle che parlano davvero con Giuseppe Conte. “Di gente ce n’era, è vero, ma non si capiva per quali motivazioni, era tutto molto confuso”, è la riflessione nel M5S. Lui, l’ex premier, ai cronisti la mette così: “Ho rispetto per chi è sceso in piazza, però è chiaro che andarci per dire ‘vogliamo più Europa’, deve tenere conto del fatto che ora è la Ue dell’economia di guerra e del piano di riarmo da 800 miliardi”. Non quella dei 5Stelle, che ora stringe i tempi per la sua manifestazione del 5 aprile a Roma, incentrata sul messaggio opposto: “Basta soldi per le armi, fermiamoli”.
Un corteo che partirà da piazza Vittorio, cuore multietnico della Capitale, per arrivare fino ai Fori Imperiali, dove ci sarà il palco. Diversi aspetti sono ancora allo studio, primo tra tutti l’elenco degli ospiti: gente della società civile, intellettuali, ma anche politici. Ci sarà sicuramente una delegazione di Alleanza Verdi e Sinistra, la cui linea sulla politica estera coincide con quella del M5S. Mentre è ancora un enigma la partecipazione di Elly Schlein: magari solo per un fugace saluto come fece un paio di anni fa, al corteo contro l’abolizione del Reddito di cittadinanza. “Questo aspetto lo gestirà direttamente Conte” dicono dal Movimento. Ma l’ex premier per ora è vago: “Inviteremo tutti coloro che dicono no a questo folle piano di Von der Leyen e che vorrebbero invece maggiori investimenti per la sanità, contro il carovita e il caro bollette”.
Ma dovrà spendersi in prima persona se vuole una rappresentanza del Pd. Senza dimenticare il gelo ostentato da Maurizio Landini, il segretario della Cgil, quando ha appreso dell’evento a 5Stelle. Però l’aspirante federatore Landini – vedi pezzo a fianco – è contrario al piano Von der Leyen. Possibile che si tenti di ricucire in vista del 5 aprile. Nell’attesa, Gianluca Perilli e Paola Taverna lavorano all’organizzazione. E dal M5S ostentano fiducia: “Stanno arrivando ottimi riscontri dai territori, la nostra base ha voglia di ritrovarsi. E i sondaggi ci danno tutti in risalita”. Tradotto, i pullman si stanno già riempiendo. Conte e i suoi sentono che il no alle armi paga. E insisteranno, anche nella risoluzione che presenteranno oggi in Senato e domani alla Camera per le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. Un testo che ridice no all’utilizzo dei fondi di coesione per le spese militari, e che vorrebbe impegnare il governo a fare muro contro il riarmo “in tutte le sedi istituzionali, nazionali ed europee”. Però il passaggio politicamente più sensibile è quello che riapre all’utilizzo del gas russo: “Chiediamo di intensificare gli sforzi a livello europeo per trovare una soluzione alla questione del transito e approvvigionamento del gas che non escluda a priori e per il futuro una collaborazione con la Russia, per garantire il contenimento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale”. Righe che dal Movimento commentano così: “Vediamo come reagiranno Lega e Fratelli d’Italia…”. L’obiettivo non è riavvicinarsi al Carroccio – “quella fase si è chiusa per sempre” giurano – ma mandare in difficoltà la maggioranza. D’altronde giovedì scorso anche il responsabile Energia di FdI, Nicola Procaccini, aveva ammesso: “Ritorno al gas russo? Se la situazione si rasserena, nulla è impossibile”.
Ma la vera variabile resta il Carroccio, come conferma il capogruppo leghista in Senato, Massimiliano Romeo, a Un giorno da pecora: “La risoluzione dei 5Stelle? Magari ci asteniamo, seguiremo il parere del governo….”. Ergo, Conte e i suoi vorrebbero sfruttare il nervosismo di Matteo Salvini con il loro testo. Di certo diverso da quello del Pd, dove l’assedio a Schlein è ormai evidente. E i 5Stelle non ne sono felici: “Sul riarmo è venuta sulle nostre posizioni, ed è un fatto di cui tenere conto anche in prospettiva futura”. Ovvero, il M5S che spesso l’ha colpita ai fianchi ora spera che rimanga in piedi, per provare a costruire davvero una coalizione. “In una fase del genere anche a livello europeo, va sostenuta”, commenta un big. Anche perché eventuali alternative potrebbero solo essere peggiori, per il Movimento.
oramai Decarognis lo fuggo
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Bah
Conte e i suoi non li capisco proprio..
Mi raccomando: invitino Avs e anche Landini. E vengano applauditi.
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Landini è andato alla piazza organizzata da Repubblica perché nel 2027, sicuro al 99.99%, di candiderà col pd e bisogna avere i documenti in regola; Fratoianni & Bonelli hanno esigenze simili: se devono scommettere per una rielezione puntano su cavallo sicuro, cioè il mondo pd-rep a loro favorevole.
Se i sopracitati signori frequenteranno in qualche modo anche la piazza del 5 aprile è lecito sollevare qualche perplessità? Armi si – armi no è uguale? Allora vale tutto, ditelo.
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Nulla potrebbe importarmi di meno di chi dei cosiddetti ” big” parteciperà. A me interessa che venga il più alto numero anche di normali, banali, cittadini/elettori. Qualcuno, tra i giornalisti, è rimasto al vecchio concetto dei ” padroni delle tessere” ritenendo che certe persone sia in grado di orientare in modo fideistico le scelte di voto di tanti. Quanto alla storia del gas, è fantastico che qualcuno ci “stia pensando” in termini politici mentre i costi per famiglie e aziende si impennano.
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Concordo sulla partecipazione dei ‘normali’ e mi auguro che sia un evento ben riuscito sul piano numerico.
Penso che ogni tentativo di utilizzare le piazze come passerelle per il proprio personale consenso non vada assolutamente impedito, ma fischiato sì.
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Va ora in onda Scanzi su Picierno, Serra, Meloni, Renzi ecc.
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DE al lavoro come le carogne!
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Chi invita,chi non invita…Ma mica un matrimonio ! Viene Landini , la Schlein si fa vedere ,mette i geans o il tailleur ? Ma chi se ne frega ! È una manifestazione di contrarietà assoluta al riarmo della Van Der Lajen e di tutta la cricca che si è impadronita della EU cambiandogli completamente i connotati pacifisti.Dovremmo preoccuparci della partecipazione della gente non dei big come un tempo riusciva molto bene a M5S.
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“come un tempo riusciva molto bene a M5S”.
Il M5S, non il partito di conte.
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Grillo, non il m5s!
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La tendenza globale al riarmo risponde a logiche di potenza più che a una reale ricerca di sicurezza, e la politica internazionale spesso si basa sulla percezione del “nemico” piuttosto che sulla ricerca attiva di soluzioni diplomatiche. L’idea di Conte di costruire una conferenza di pace, in cui Putin deve sedere al tavolo con tutti gli altri, con Cina e USA, è tanto semplice quanto unica nel contesto attuale. L’idea di Conte va controcorrente rispetto all’attuale sistema che spinge al riarmo, ma proprio per questo è potenzialmente rivoluzionaria. Purtroppo senza una volontà politica collettiva, il sistema continuerà a seguire l’involuzione attuale. Per fermare la deriva verso il confronto permanente, serve un cambio di paradigma, e una conferenza di pace globale potrebbe essere uno dei pochi strumenti rimasti per tentare una svolta.
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Solito De Carolis, una sorta di quinta colonna piddina
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Sì sì, si nota proprio il cambio di tono, rispetto agli articoli sull’amato Pd…qui scorre sempre un filino di veleno nell’uso dei termini…
Trava’, perché sempre lui?
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IL SOVRANISMO DELLA STUPIDITÀ
Viviana Vivarelli
Inaccettabile! Vecchioni parla di cultura ma non sa nemmeno cosa voglia dire! Solo stupido e ottuso suprematismo europeide. Una cosa talmente inconcepibile che possiamo attribuirla solo a demenza senile. Tra il suo discorso totalmente idiota, Prodi che dice che possiamo fare a meno di sanità, trasporti e scuola ma dobbiamo armarci e Galimberti che, dopo aver elogiato il tradimento, ora considera la pace solo una cosa per rammolliti, io li condannerei tutti all’isolamento perpetuo e alla pubblica vergogna!
Non bastava l’elogio di Panebianco della tortura o la difesa della Meloni delle atrocità delle forze dell’ordine o la tutela di Nordio ai reati dei colletti bianchi, dovevamo assistere anche alle pulsioni guerresche pazzoidi di quelli che calpestano la Costituzione che nell’articolo 11 in modo limpido e chiarissimo “ripudia” la guerra! E siamo costretti ad assistere alle evoluzioni linguistiche di questi vecchi riconcoglioniti che non vedono l’ora di mandare in rovina i Paesi europei spendendo a iosa i pochi soldi in armi! Vecchi idioti che nemmeno capiscono che, se tagli la sanità e impoverisci il Paese, saranno anche loro i primi a morire, e prim’ancora che una qualunque guerra sia dichiarata. La mia ira di fronte a queste sconcezze è inarrestabile! E ancora di più se penso al progressivo e minaccioso allargamento per anni e anni della NATO in Europa, sempre più sul collo della Russia, mentre, appena un mese dopo dell’inizio della guerra, Istambul era già pronta al negoziato e Zelensky stava per farlo, quando Boris Johnson arrivò di corsa a bloccare tutto, promettendo a Zelensky armi e miliardi, così che fu gioco forza continuare la guerra, al punto che Zelensky mise in Costituzione il divieto di qualunque negoziato, vietò ogni opposizione, ripudiò addirittura la chiesa ortodossa, e per tre anni non ci fu in Europa un solo Paese europeo che parlasse di patti, incontri, negoziati, tutti d’accordo nel proseguire una guerra inutile, pericolosissima, che sfiorava la terza Guerra mondiale, mentre una mole di propaganda inaudita si abbatteva in ogni Paese europeo plagiando la popolazione e non si sentiva parlare che di finte vittorie, dell’eroismo di Zelensky, di sanzioni alla Russia o di uomini di cultura russi messi all’ostracismo (altro che la cultura di cui blatera Vecchioni!). E nel frattello la stessa gloriosa e tanto piena di cultura Europa di Vecchioni non diceva una parola contro Netanyahu e il suo orrendo genocidio, parlava solo di ostaggi, ineggiava alla pulizia etnica di un intero popolo, facendo rare e sofisticate distinzioni tra strage e sterminio, come oggi tra pace e pacificazione. E alla fine, dopo tre anni sanguinosi, con un milione di morti, l’evidenza palese che Putin ha vinto sempre e comunque, un’Ucraina distrutta, l’economia europea e pezzi, ecco che, appena Trump parla di negoziati, questa bellissima grandissima e superiore e tanto colta Europa si incazza come una furia perché perde i suoi bei proventi della guerra e migliaia di persone, più deficienti che mai, scendono in piazza per approvare altra guerra, altra carneficina, altra morte!
E gli intellettuali alla Serra, alla Vecchioni, alla Galimberti, hanno pure la faccia di salire sul palco per applaudire la propria stupidità! Ma andate tutti a morire amm……!
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“Prodi che dice che possiamo fare a meno di sanità, trasporti e scuola ma dobbiamo armarci…”. Cara Viviana, mi sono fermato qui. Rispetto il tuo punto di vista. Le balle no.
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Massimiliano Romeo, a Un giorno da pecora: “La risoluzione dei 5Stelle? Magari ci asteniamo, seguiremo il parere del governo….”.
La Lega a parole è per la pace, antieuropeista, ecc. ma poi vota sempre come ordina Meloni. Partitello scepuglio di Fratelli d’Ucraina.
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Se già ci vanno tutti quelli che hanno avuto una decurtazione dello stipendio in media del 6 per cento grazie alla riforma fiscale si riempie piazza San Giovanni a Roma🤔
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