(ilfattoquotidiano.it) – “La manifestazione per l’Europa? In piazza persone con idee opposte. Se si fossero parlati, si sarebbero menati”. Così Marco Travaglio ad Accordi&Disaccordi il talk condotto da Luca Sommi sul Nove con la partecipazione di Andrea Scanzi, a proposito della manifestazione convocata da Michele Serra di Repubblica in piazza del Popolo a Roma. “C’era Calenda che appena entrato nella piazza ha detto ‘fuori i pacifinti’, usando questo modo ridicolmente insultante di offendere i pacifisti. – ha spiegato il direttore del Fatto Quotidiano – Come se i pacifisti, per essere definiti ‘pacifisti’ e non ‘pacifinti’, dovessero schierarsi dalla parte delle armi e delle guerre. – ha proseguito – I pacifisti notoriamente sono contro le armi e contro le guerre. Credo che abbiano diritto a essere chiamati pacifisti ed essere criticati per le cose che dicono senza essere insultati. Ci sono, poi, quelli che vogliono che la guerra continui perché pensano che una pace o una tregua fatta da Trump sia un regalo a Putin. Io non li condivido, ma se lo dicono, avranno le loro buone ragioni e se le tengano”.

Travaglio ha poi ricordato i girotondi che avevano obiettivi molto chiari, ossia “manifestare contro le leggi vergogna di Berlusconi che si dava l’impunità utilizzando il Parlamento per sistemare i suoi processi e i suoi affari”, nonché le piazze contro la guerra in Iraq: “Non è che in piazza c’erano quelli favorevoli alla guerra in Iraq e quelli contrari. Se uno organizza una manifestazione deve spiegare chiaramente che cosa vuole e così la seleziona la piazza. – ha detto ancora il giornalista – Io non ho mai visto in vita mia una piazza nella quale ci sono sia quelli che vogliono l’Europa del riarmo, della Von Der Leyen, la rivendicano, insultano i pacifisti e, nello stesso tempo, quelli che non vogliono l’Europa del riarmo, quelli che vogliono il negoziato sull’Ucraina e quelli che non vogliono il negoziato sull’Ucraina. Le manifestazioni si fanno per un obiettivo. Se l’obiettivo non è chiaro e consente di partecipare sia a chi è favorevole sia a chi è contrario a quell’obiettivo, in piazza tendenzialmente, non ci si va”, ha concluso Travaglio.