Dopo la netta chiusura dei giorni scorsi l’ex premier, critico sul piano Rearm Ue, chiede ora a Michele Serra di precisare la piattaforma dell’evento di sabato: “Se lo farà, ci saremo anche noi”

(di Ernesto Ferrara – repubblica.it) – Dopo la netta chiusura dei giorni scorsi si riapre uno spiraglio sulla partecipazione dei 5 Stelle alla grande piazza per l’Europa di sabato 15 marzo. Il leader M5S Giuseppe Conte, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa su Nove, ha prima confermato il suo no perché — ha detto — «noi siamo europeisti veri, e in questo momento dire Europa vuol dire, ufficialmente, essere a favore del piano von der Leyen e di un riarmo da 800 miliardi». Poi si è rivolto in diretta al promotore Michele Serra, che ha lanciato la manifestazione dalle pagine di Repubblica chiedendo una piazza «con zero bandiere di partiti, solo il blu monocromo europeista», spiegando poi che «difendendosi» l’Europa «difende prima di tutto i suoi valori di pace e tolleranza». Conte fa una richiesta a Serra: «Michele, ti prego, se potessi definire meglio la piattaforma perché l’Europa delle istituzioni ufficiali sta andando verso il riarmo e io così non posso esserci. Se lo precisi, ci saremo». E la chance di una presenza dei pentastellati è ora riaperta.

Le adesioni all’evento di piazza del Popolo (sabato prossimo, ore 15) — di cui si stanno occupando i sindaci che hanno raccolto l’invito di Serra — continuano a crescere. Nel mondo politico, sindacale, della cultura, dell’associazionismo, nel terzo settore. La macchina organizzativa del Pd è in moto in tutte le regioni per l’organizzazione di pullman verso Roma. Ieri alla manifestazione si è unita l’associazione Sinistra per Israele: «La fase che stiamo vivendo dall’Ucraina al Medio oriente, nella quale sembra farsi strada la prepotenza come regola sullo scenario internazionale, richiede invece che l’Europa si faccia attore protagonista e potenza del diritto internazionale e dei diritti umani per contrastare l’arbitrio della forza. Saremo in piazza perché questo è il momento di esserci, e agire. Per un’Europa forte che promuove il diritto».

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che ieri su Repubblica ha annunciato la partecipazione del sindacato alla piazza «con le bandiere della pace», ha trasmesso a tutte le strutture territoriali del sindacato una lettera per spiegare le ragioni della scelta invitando a darne «massima diffusione a delegati e attivisti».