Nuovo affondo della Casa Bianca: “La gestione del sistema educativo va affidata ai singoli Stati”

Trump: “Via il ministero dell’Istruzione”

(di Massimo Basile – repubblica.it) – NEW YORK – Donald Trump ha annunciato un altro strappo: eliminerà il dipartimento dell’Istruzione. «Restituirò agli Stati il controllo della scuola», ha confermato, rispondendo alle domande dei giornalisti. Anche se promessa in campagna elettorale, la decisione ha messo in allarme milioni di americani, e innescato un potenziale scontro tra Casa Bianca e Congresso, perché per il preliminare via libera allo smantellamento del dipartimento servono almeno 60 senatori su 100 e i repubblicani sono 53.

Quasi a frenare le polemiche, ieri per la prima volta il presidente ha preso le distanze da Elon Musk, a cui ha affidato i tagli alla spesa federale, scuola compresa scrivendo su Truth che «dovrebbe usare il bisturi e non l’ascia» e spiegando che «non ha l’autorità per licenziare i dipendenti federali».

Trump era atteso nel pomeriggio alla firma dell’ordine esecutivo con cui assegnerà al nuovo segretario del dipartimento, Linda McMahon, il compito di “chiudere” il dipartimento della scuola. Il tycoon vuole trasferire tutte le competenze a livello statale, rivedere, e in molti casi cancellare, i finanziamenti federali per le borse di studio. Secondo il Wall Street Journal, il documento riconosce che il presidente non ha l’autorità per abolire il dipartimento ma ordina lo stesso a McMahon di “compiere tutti i passi necessari per facilitarne la chiusura” “L’esperimento – ha spiegato Trump – di controllare l’istruzione attraverso i programmi federali, i dollari e i burocrati che sostengono quei programmi, è fallito”.

McMahon, 76 anni, che ha costruito un impero con il wrestling ed è stata accusata di aver coperto gli abusi sessuali compiuti dall’ex marito, è stata confermata nel suo incarico appena lunedì e non vede l’ora di eseguire l’ordine. “La mia visione – ha spiegato – è in linea con quella del presidente: rimandare l’istruzione agli Stati e dare ai genitori più potere nello scegliere il tipo di istruzione”. “Come madre e nonna – ha aggiunto – so che non c’è nessuno più qualificato di un genitore per decidere al meglio l’istruzione dei propri figli”. In un’America in cui i conservatori hanno messo al bando libri che parlano di schiavismo, identità sessuale e omosessualità, e romanzi come “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee,“1984” di George Orwell, il trasferimento dell’istruzione a livello statale allargherà ancora di più le disparità tra gli Stati. Alabama, Oklahoma, Mississippi e Louisiana, tutti a guida Repubblicana, sono agli ultimi posti per qualità dell’istruzione. Il rischio è di accelerare il processo di analfabetismo di ritorno che sta colpendo negli ultimi anni anche gli Stati Uniti.