Le dichiarazioni del presidente Usa al Congresso. “Il nostro Paese non sarà più woke”. E loda Musk

(di Tiziano Toniutti – repubblica.it) – “L’America è tornata”. Sono le prime parole con cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cominciato il suo discorso al Congresso. Lo slogan è stato accolto dagli applausi dei Repubblicani e dal grido “Usa Usa”
Nel discorso più lungo di sempre a una sessione congiunta del Congresso da parte di un presidente degli Stati Uniti (un’ora e 40 minuti battendo il record di Clinton di 89 minuti) Trump ha dichiarato di aver ereditato un’America sull’orlo del collasso: ventuno milioni di immigrati irregolari, un’economia soffocata dall’inflazione, città ferite dalla criminalità e dai traffici illeciti. Non sono mancati attacchi a Joe Biden e alla sua amministrazione. Ma ha promesso di guidare il Paese verso una “nuova età dell’oro, come mai si era vista prima”.
“Abbiamo realizzato più in 43 giorni di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni, e abbiamo appena iniziato. Torno in quest’aula stasera per riferire che lo slancio dell’America è tornato.” Così il presidente Usa nell’incipit del discorso sullo stato dell’Unione. Trump ha affrontato numerosi temi davanti a un’aula della Camera spaccata tra conservatori esultanti e democratici smarriti, incapaci di organizzare una vera protesta, nonostante gli annunci. Pochi i gesti di dissenso, ma si è registrata l’espulsione del deputato texano Al Green. Per il resto, i progressisti hanno esibito cartelli con scritte come “Musk ruba” e “Proteggete i veterani”.
Ucraina e Russia
“Abbiamo ricevuto forti segnali” dalla Russia, “sono pronti per la pace” ha detto Donald Trump a Capitol Hill sottolineando di aver avuto “discussioni serie” con Mosca. “Non sarebbe bellissimo?” , ha aggiunto “È ora di porre fine a questa guerra insensata”. Il presidente ha aggiunto di aver ricevuto una lettera dal leader ucraino Zelensky che gli ha detto di voler partecipare al più presto al tavolo dei negoziati e di farlo sotto la “leadership forte” di Trump.
Dazi e disordini
Trump ha riconosciuto che i dazi potrebbero causare “qualche scompiglio” ma ha ribadito che non servono solo a difendere i posti di lavoro americani, ma anche a “proteggere l’anima del Paese”. Ha poi minimizzato le possibili conseguenze, ammettendo che “ci saranno dei piccoli disordini”, ma assicurando che saranno “limitati e gestibili”.
Woke e lodi a Musk
Trump ha rivendicato di aver “messo fine alla dittatura del politicamente corretto”, annunciando nel suo discorso a Capitol Hill: “Il nostro Paese non sarà più woke”. Poi ha elogiato il Dipartimento dell’Efficienza Governativa, citando Elon Musk, presente in piedi nella galleria del pubblico. “Grazie, Elon,” ha detto Trump, “stai facendo un grande lavoro. Apprezziamo ciò che fai, anche l’altra parte”, una frecciata rivolta ai Democratici, che hanno reagito con mormorii di disapprovazione.
Groenlandia, Panama e Marte
Trump ha ribadito la sua intenzione di annettere la Groenlandia, dichiarando: “Penso che ce la faremo, in un modo o nell’altro”, senza escludere esplicitamente la pressione economica ol ’uso della forza militare. Un’affermazione che contrasta con la promessa di rispettare la volontà dei groenlandesi. “Ci riprenderemo il Canale di Panama”, ha detto poi, ricordando che la costruzione dell’opera è avvenuto al costo di “migliaia di vita americane”. “Lo abbiamo dato alla Cina e ce lo riprenderemo” citando l’accordo raggiunto ieri da BlackRock per acquistare due dei maggiori porti del Canale da CK Hutchinson, società che ha base a Hong Kong.
Si è parlato anche di altri pianeti: il presidente ha detto “Andremo su Marte e oltre e pianteremo la bandiera americana”.
Nuova età dell’oro
Trump ha così concluso il suo discorso al Congresso: “Tenevi pronti per un futuro incredibile perché l’età dell’oro dell’America è appena cominciata e sarà qualcosa che non si è mai visto. Dio vi benedica”.
SIAMO ARRIVATI A UN PUNTO CRITICO DI INSOFFERENZA- Viviana Vivarelli.
Abbiamo bisogno di buone notizie. Ci sarà pure qualcosa di buono in questo mondo! Abbiamo bisogno di nuove speranze. Abbiamo bisogno di sorsi di vita per vivere!
Per due anni ci hanno martellati col Covid 24 ore su 24. Da tre anni ci martellano con l’Ucraina 24 ore su 24.
Io capisco la necessità di fornire informazioni ma c’è qualcosa di distorto e malefico in un sistema informativo omologato e dunque di potere a senso unico, che si focalizza su una sola notizia di terrore, per quanto essa possa essere grave e seria, e batte solo su quella, insistentemente e orrendamente sempre su quella.
La psiche umana arriva presto a un grado di saturazione per cui una cosa ripetuta e ripetuta alla fine diventa insopportabile e genera una paranoia, come un organismo che venga nutrito sempre e solo con uno stesso alimento. Arriverà presto a una situazione di vomito e di rifiuto.
Capisco la necessità di mettere in guardia il mondo dal pericolo di una terza guerra mondiale ma non possiamo usare questa minaccia tremenda per fare il lavaggio del cervello ai cittadini, tanto più che il modo stesso con cui la guerra viene presentata come terribile e inevitabile è estremamente ripetitivo, fazioso, parziale, fino a generare scetticismo e rigetto. E tanto più che nessuno apre vie di speranza o fa operazioni finalizzate a esorcizzare la sciagura mondiale, ma anzi sembra che l’Occidente sia preda di una paranoia collettiva finalizzata al peggio per il peggio, per cui tutti, dalla Presidente dell’Ue e dal Presidente americano fino all’ultimo blogger del peggior social buttano fuori odio e chiedono discriminazioni per rendere ancora più disumana la situazione.
La guerra è una cosa atroce ma il modo stesso con cui viene quasi richiamata e esasperata come necessità imprescindibile è orrendo. Nessuno parla dei tentativi di pace, delle richieste di negoziati, dei pacifisti, dei movimenti dei cittadini per la pace, delle soluzioni positive che pure in passato furono trovate per evitare la sciagura, del mondo sano della cultura o dell’uomo comune che auspica una pacificazione, come se il modo stesso con cui tutti eccitano reazioni negative e disinformano, come se questa ‘propaganda di guerra’ avesse come solo fine quello di far crescere un’ondata gigantesca di odio e di fanatismo che è essa stessa ‘guerra’ e che rende inevitabile la guerra e impensabili patti, negoziazioni, pace…
Tutto concorre come una colata di lava vulcanica a incancrenire le ragioni del conflitto, ad aizzare a un odio sempre maggiore, a offendere e insultare, a dividere e a separare, a discriminare e ghettizzare, come se lo scopo di tutta questa malefica informazione fosse spingere sempre più all’odio, alla separazione, ai sentimenti peggiori dell’uomo e fosse l’informazione stessa e il modo con cui viene imposta e inculcata a contribuire alla disgregazione psichica, alla negatività, alla depressione, alla disperazione.
Ci stanno creando un mondo non solo che va sempre peggio ma in cui stanno uccidendo la speranza.
E, considerando che tutto questo viene immediatamente dopo una pandemia che per anni ci ha martellati spingendoci alla paura, all’odio dell’uno verso l’altro, all’isolamento, alla discriminazione, all’accettazione di vere e proprie iniquità incostituzionali, alla assenza della democrazia, allo smantellamento dei diritti umani…. ora che passiamo dall’emergenza del Covid all’emergenza di una guerra nucleare, appare sempre più gigantesca la negatività di un sistema che vuole gli uomini schiavi della paura, paralizzati nel pensiero, incapaci di critica, sempre più disinformati, sempre più succubi al potere che dall’alto domina la loro psiche e distorce la loro vita, riducendo i margini di sopravvivenza, così che l’informazione stessa è uno strumento di guerra, di una guerra che non ha bisogno di essere dichiarata ma che sussiste permanentemente in modo subdolo e morboso per fare dell’umanità un gregge di pecore impaurite che si offrono da sole al macello.
Ci vogliono vendere la guerra come necessaria. L’unica cosa necessaria anzi indispensabile sarebbe liberarci da tutti questi guerrafondai.
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“Penso che ci prenderemo la Groenlandia, in un modo o nell’altro. Ce la prenderemo”.
Grandi democratici…. hanno sempre preso e mai dato!
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Ottimo! Andate su Marte, con un biglietto di sola andata!
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Ma tutti, proprio tutti gli americani, per restarvi a tempo indeterminato e con il nostro augurio di lunga sopravvivenza senza ritorno sulla terra! Che soddisfazione, in un colpo solo si risolve almeno in parte il sovraffollamento del pianeta e vi facciamo contenti, finalmente in pace su Marte dove al massimo vi fate la guerra fra voi, tanto siete abituati…..
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Se invadono militarmente la Groenlandia non ci rimane altro che armare gli inuit e aspettare la vittoria.
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All’ Europa non rimane che dichiarare guerra agli USA dopo averla dichiarata alla Russia…..pare di ricordare che questo binomio sia andato di m..a l’ ultima volta, ma con la Von der Minchia a sto giro la vittoria è certa! Il delirio deve essere un tratto genetico trasmissibile di generazione in generazione…..
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Non dirlo troppo forte! Te prego!!!! Questi so’ matti davero, capacissimi de seguì pure sta’ battuta e pijalla pe’ vera.
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vorrei proprio vedere questa fantomatica invasione USA della Groenlandia. Gli USA dovrebbero dichiarare guerra agli USA visto che La Groenlandia è protetta dall’articolo 5 della NATO. D’altronde è già successo con la guerra di secessione Sud-Nord. Sarà guerra Repubblicani contro Democratici? Oppure è per questo che Trump minaccia di lasciare la Nato?
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Giusta la tua chiusura…lascia la Nato per avere mani libere…e eee…risparmiare.
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Penso che il declino, perlomeno morale, degli USA è cominciato con l’uccisione di Kennedy. Oggi sono molto divisi su tutto e uniti solo su una cosa: la loro superbia e arroganza.
Oggi Trump che è il più divisivo dei leader arriverà a spaccare gli USA definitivamente e la guerra civile non è affatto una remota possibilità.
Quello che ha detto Trump su Panama e Groenlandia non è una battuta. Ha proprio detto “in un modo o nell’altro” e se non riuscirà ad annetterla gli verrà continuamente rinfacciato e lui non lo sopporterà.
Insomma, io non sottovaluterei le minacce del nuovo attempato imperatore Romolo Augustolo.
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Gli americani abboccano ne più ne meno che gli italioti, Trump può raccontare e promettere meraviglie come quelle che ci raccontano e promettono ad ogni elezione. Sinceramente se gli americani vanno su Marte o anche su Plutone non me ne frega niente, se finisce la guerra in Ucraina già mi sembra più interessante e chi si oppone non merita comprensione.
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“prenderemo la Groenlandia e andremo su Marte”
….Ma poi tornate?
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