MELONI, DDL SUL NUCLEARE PER L’INDIPENDENZA STRATEGICA

(ANSA) – “Oggi il governo ha approvato anche un altro importante provvedimento per garantire energia sicura, pulita, a basso costo, capace di assicurare sicurezza energetica e indipendenza strategica all’Italia. Parlo ovviamente dell’energia nucleare sulla quale ora chiediamo al Parlamento di esprimersi”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video diffuso mentre è in corso a Palazzo Chigi la conferenza stampa dei ministri sul decreto bollette.
PICHETTO, IL NUCLEARE PER ENERGIA PULITA, ECONOMICA E SICURA
(ANSA) – “Con il decreto bollette diamo un aiuto che i cittadini sentiranno concretamente già nelle prossime settimane. Ma noi abbiamo anche una grande responsabilità verso le future generazioni. Dobbiamo garantire loro energia più pulita, economica e sicura per un’Italia che vuole crescere ed essere più competitiva. E questo è il senso della legge delega sul nucleare che abbiamo approviamo oggi.
È un progetto ambizioso su cui siamo aperti a confrontarci con tutti coloro che, al di là di ogni impostazione ideologica, hanno davvero a cuore il futuro, la sicurezza e la crescita del Paese”. Lo ha detto in Cdm il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, presentando il disegno di legge delega sul nucleare.
“II disegno di legge delega – ha spiegato Pichetto nella conferenza stampa al termine del Cdm – prevede che nei 12 mesi successivi all’approvazione da parte del Parlamento, la legge venga attuata con gli atti normativi conseguenti”.
La nuova norma, ha proseguito il ministro, “è una completa rottura rispetto a quello che erano le esperienze precedenti. Guardiamo alla fusione, alla fissione di nuova generazione, con strumenti completamente diversi rispetto alle grandi centrali”. Il disegno di legge delega, ha spiegato Pichetto, “contiene la riforma dell’autorità di sicurezza nucleare (che naturalmente deve essere conforme agli standard internazionali), l’elaborazione di un programma nazionale per il nucleare sostenibile, con gli obiettivi, le tempistiche, le strategie, nell’ottica della neutralità carbonica al 2050”.
Quindi, il provvedimento prevede “la regolamentazione dell’intero ciclo di vita dei impianti per la produzione di energia nucleare, in tutte le fasi: la sperimentazione, la progettazione, l’autorizzazione e la costruzione, lo smantellamento. E naturalmente anche la localizzazione, la sicurezza e la gestione, compreso il riciclo dei residui”.
Ma non era stato fatto un referendum dove vinse il no al nucleare?
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due referendum! Mah a che serve andare a votare!!! 🙄
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Il referendum del 1987 non vieta il nucleare.
Il no al nucleare che citi è una sempluficazione è le semplificazioni talvolta inducono in errore.
Dei 5 quesiti referendari 3 riguardavano il nucleare.
Il CIPE non poteva decidere sulla LOCALIZZAZIONE delle centrali nucleari.
Abolizione dei contributi agli enti locali che ospitavano le centrali
Divieto di partecipazione di ENEL ( allora pubbluca) alla costruzione di centrali nucleari all’estero.
Di fatto ol primo quesito impediva DI FATTO la costruzione di centrali nucleari perché la localizzazione doveva passare per le amministrazioni locali e non veniva più calata dall’alto.
Quindi Meloni non sta violando sul piano prettamente formale la volontà popolare in quanto il referendum nNON vietava ESPRESSAMENTE la costruzione di centrali nucleari.
E ovvio che quel referendum fu visto come un No al nucleare e quindi Meloni, sul piano sostanziale, quel referendum lo viola eccome.
Ma in giurisprudenza anche la forma è sostanza e quindi Meloni ha le mani libere; in quanto ripeto, non c’è nessuna norma che vieta la costruzione di centrali nucleari.
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Si in effetti poi ho visto che i referendum non vietavano direttamente l’uso del nucleare. Non me lo ricordavo più. Semmai come dice lei fu visto come un no al nucleare e a tutti gli effetti si votò con quell’intenzione, anche perchè concorse molto nella decisione degli elettori il disastro di Chernobyl giusto l’anno precedente.
Grazie comunque per la precisazione.
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Il primo non vietava ma ostacolava notevolmente perciò è come se lo fosse stato, abrogato..
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È quello che ho scritto.
Ma a differenza tua non arrivo a conclusioni del tipo e come se lo avessero fatto
Ripeto in ambito giuridico il come se non esiste, LA FORMA È ANCHE SOSTANZA.
NON C’E UNA NORMA CHE VIETA LA COSTRUZIONE DI CENTRALI NUCLEARI e tanto basta per dare al governo pro tempore l’autorità per agire.
Premesso che io ho seri dubbi che le centrali nucleari, piccole o grandi, si facciano per una serie di aspetti tecnici, giuridici e politici
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no, ne sono stati fatti due , uno nel 1987 e uno nel 2011.
Entrambi i referendum avevano il chiaro obiettivo di impedire qualunque futuro per il nucleare in Italia. La forma dei quesiti era quella permessa da quesiti “abrogativi” di parte di leggi vigenti.
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abbiamo pure da smaltire vecchi scorie…aooo..ce le faranno mangiare assieme a prodotti alimentari!
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E parlare anche di questa buffonata no?
Il governo ha stanziato 3 miliardi di euro. Parliamo di circa 1,6 miliardi di euro per le famiglie e 1,4 miliardi per le imprese”, ha detto Meloni. “Con questo intervento le famiglie con reddito fino a 25mila euro di Isee, quindi la stragrande maggioranza potranno contare nel prossimo trimestre su un sostegno di circa 200 euro se ne faranno richiesta.
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Bisogna farne richiesta e solo per tre mesi… in fatti poi verrà l’estate e tutti in vacanza!
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Questa sarebbe l’energia pulita? Mi sembra una vera salvinata… Fanno a gara a chi kazzeggia di più.
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Siano maledetti!
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le fasi: la sperimentazione, la progettazione, l’autorizzazione e la costruzione, lo smantellamento. E naturalmente anche la localizzazione, la sicurezza e la gestione, compreso il riciclo dei residui”.
Si raccomanda nella grande abbuffata il gnam-gnam di non fare indigestione e la lochescion da individuare che sia molto lontano dai parlamentari.
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Tema molto controverso e anche poco chiaro.
Ha, a mio avviso, tutta l’aria dell’ennesima alzata di polvere per distogliere da temi ben più cogenti.
Partiamo dal fatto che si tratta di un disegno di legge delega e che quindi l’approvazione segue l’iter del doppio passaggio alle camere; salvo porre la fiducia per accorciare i tempi si rischia che l’approvazione finisca in piena campagna elettorale per le prossime politiche; non proprio un bel biglietto da visita per il lucido da scarpe di Trump.
Prima di scrivere articoli si dovrebbe sapere cosa prevede ila legge delega; stiamo parlando degli SMR o di centrali nucleari tradizionali.
Il disegno di legge contiene norme riguardo la gestione delle scorie?
Il disegno di legge tiene contonte dei vincoli che il risciò sismico ex idrogeologico dei territori può dare.
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Nuove centrali nucleari a basso impatto ma che ce stanno a ©ogliona’🤔
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Caro bollette e nucleare.
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Niente, dopo quarant’anni la classe politica sull’energia ha sempre la stessa ricetta: nucleare.
E chissenefrega se due referendum l’hanno abolito, se da trent’anni si cerca un sito per le scorie e non si trova, se siamo l’Italia e queste opere enormi richiederanno il triplo del tempo e il quadruplo del denaro che serve agli altri paesi (citofonare mafia), se l’opera quando (e se) finirà sarà già obsoleta.
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Poi con calma il giovernicchio della nanetta giallonera ci può spiegare dove sono in Italia le miniere di uranio per darci autosufficienza, e dove sono gli impianti a fusione nucleare attivi (dopo 40+ anni di tempo di sviluppo) e cosa sono gli SMR e quando sarebbero disponibili.
Anni fa c’era un gran battage sui reattori al torio, ma anche qui non se ne è più parlato.
E della fusione fredda, roba alla Rossi-Focardi per dire? Boh.
Tutto fermo, muto.
Ma la Melonia sa cosa ci serve per il futuro.
Mica deve stare a parlare dell’appoggio che ha dato lingua in bocca a Zelensky per 3 anni, per esempio, con miliardi di euro di sovvenzioni, e con danni per decine di miliardi per l’economia tanto che abbiamo una produzione industriale in calo da 2 anni. Del resto abbiamo -miracolo- la maggiore % di occupati dal 1861, quindi di che preoccuparci?
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L’acronimo SMR significa small modular reactor; si tratta di reattori le cui parti (moduli) che producono energia vengono realizzate in officina anziché in cantiere.
In tal modo si riducono tempi e costi di rralizzazione; in cantiere avviene poi l’assemblaggio.
Ne esistono 4 in fase avanzata di costruzione; Argentina Cina e Russia.
Quanto alla fusione se ne realizzerà uno sperimentale a West Burton in UK con tecnologia russa, il Tokamak
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Il Tokamak lo nominavano in testi di fisica di 40 anni fa.
Mi ricorda sempre di più i piani americani di tornare sulla Luna, lo dicono da 20 anni e ogni anno è l’anno dopo.
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ISe non ricordo male l’articolo letto un po di tempo fa sul tema, vogliono installare questo reattore sperimentale a fusione nel luogo dove sorge una centrale nucleare vecchia che è in fase di smantellamento.
Considera comunque che si tratt di tecnologie complesse, devono sopportare temperature di miglia di gradi e molto costose.
Non saprei quanto tempo ci può volere, ma non meno di 5 o 6 anni
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E dopo la canzone “il green nelle campagne al posto del grano ci salverà e con l’energia pulita saremo tutti felici e connessi” si passa alla canzone “il nuke è bello e pulito e ci salverà da quel cattivone di zio Vlad, faremo centraline in quantità e il futuro ci arriderà”.
Mafie, multinazionali e sviluppatori ringraziano perché cambiano i ministri ma la pastura non scarseggia mai.
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Segnalo: https://www.viterbonews24.it/news/anche-lintelligenza-artificiale-boccia-il-deposito-unico-di-scorie-nucleari_145468.htm
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Insomma sembra di capire che siccome ci obbligano a comprare il gas americano a prezzi molto alti per fare dispetto a Putin, ci suicidiamo economicamente(sempre le famiglie più deboli) per fare più ricchi i soliti industriali con il nucleare.
Poi magari lo stato(a spese dei cittadini ) deve provvedere allo smaltimento e allo stoccaggio delle scorie.
Grandi, grandissimi figli di p….!
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