“Il Pd accusa i 5 Stelle, ma è incapace di capire il mondo che cambia”. Politologo e attivista politico – “L’ostilità verso Conte nasce da prima di Trump, forse preferiscono Forza Italia”

(Di Tommaso Rodano – ilfattoquotidiano.it) – Marco Revelli, arriva Trump e stravolge equilibri consolidati in anni con poche parole. Anche nella politica italiana: il Pd sembra di nuovo sul punto di archiviare l’asse con i Cinque Stelle, per via di un presunto trumpismo.
Bisognerebbe ragionare su come sia cambiato lo scenario, mentre il dibattito politico in Italia mi pare totalmente insensato, inconsapevole della situazione generale in cui ci troviamo. Abbiamo due ex grandi potenze imperiali, Russia e Stati Uniti, una declinata e una declinante, entrambe però con un arsenale nucleare capace di distruggere il pianeta. Dopo un periodo sciagurato di contrapposizione totale, hanno deciso di parlarsi.
L’Europa non pervenuta…
È in preda a una totale paralisi mentale da parte della sua leadership, stenta a misurarsi con la nuova realtà, mostra di non aver assorbito il colpo. Si muove come se ci trovassimo nella precedente congiuntura, un po’ come quei mutilati di guerra che perdono un braccio, ma continuano a sentire il dolore dell’arto mancante. Un atteggiamento che produce delle proposte demenziali, come quella di mandare truppe in Ucraina senza nemmeno l’appoggio americano, come ‘forza di rassicurazione’.
L’incontro tra Putin e Trump è un fatto positivo?
Quelli che si parlano sono due criminali, che tuttavia se si scontrassero produrrebbero un conflitto devastante, e quindi è meglio che dialoghino piuttosto che confliggere, mi pare chiaro.
Questo è lo scenario. Come cambia il rapporto tra Pd e M5S?
Come ogni movimento tellurico profondo, questa nuova situazione ha sconvolto le strategie precedenti, compresi campi larghi e simili. Il Pd mi sembra completamente in trance, paralizzato dalle proprie contraddizioni interne ma soprattutto incapace di rapportarsi ai nuovi scenari. A Bruxelles vota allineandosi a posizioni obsolete. Dall’altra parte, il Movimento 5 Stelle è stato ex origine estraneo all’allucinazione bellica. Ora propone una mobilitazione per la pace che a me sembrerebbe non solo giustificata, ma necessaria. Se non ci si fa sentire oggi, chiedendo la sospensione di questo che è diventato un inutile massacro, allora quando? Invece le altre forze politiche si direbbero impegnate a sabotare non solo questa, ma qualunque iniziativa di pace. Anziché uno sforzo per riadattare le strategie ai nuovi scenari, a me sembra che ognuno segua le inerzie precedenti.
Se vogliono essere competitivi con la destra di Meloni, dovranno trovare qualche forma di collaborazione elettorale, o no?
Per vincere cosa? Quali elezioni? Continuano a replicare gli stessi errori. Che ci fosse una componente molto ampia del Pd ostile al Conte-2, che poi ha festeggiato il governo Draghi e ha continuato a sabotare qualsiasi possibilità di convergenza, non c’è dubbio. Nello stato di cose attuali, lo trovo del tutto incomprensibile. È un caso di sonnambulismo. La tragedia è che tutta la cronaca del dibattito politico sia affollata da questo ciarpame residuale e non si misura sul che fare ora. Supposto che deragli completamente qualsiasi possibilità di alleanza tra Pd e 5 Stelle, quale sarebbe la loro strategia? Qual è l’obiettivo? Allearsi con Forza Italia in nome di un europeismo fallito? Mi risulta difficile capire quale razionalità politica ci possa essere dietro a una soluzione di questo tipo.
Forse l’obiettivo è proprio quello e l’accusa di trumpismo è funzionale, come lo fu prima delle elezioni il “tradimento” dell’agenda Draghi.
L’accusa di trumpismo a Conte e i Cinque Stelle è un’assurdità. Considero il trumpismo la peste del ventunesimo secolo e Trump una figura devastante per la democrazia americana e non solo americana. Non ho dubbi su questo. Però credo anche la svolta che ha impresso alla guerra in Ucraina sia parzialmente positiva per il fatto che allontana il rischio di una conflagrazione globale. Senza nasconderci che sarà foriera di disastri per i palestinesi e a Oriente, perché un appeasement Trump-Putin sul fronte del nord-est rischia di essere fatale per l’umanità sul fronte sud-orientale. Ma questi dovrebbero essere i temi della riflessione politica. Invece preferiscono replicare argomenti ormai fuori corso: una posizione grottesca, in un periodo di grandi sconvolgimenti storici.
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Revelli è strabico, non capisce che il PD non guarda a sinistra ma a destra.
E’ neo-con in economia e politica estera, conservatore nelle politiche interne che le imbelletta col green, la società inclusiva per le minoranze di qualsiasi genere e i buoni propositi a chiacchere, mentre curano i loro interessi e quelli dell’internazionale DEM.
Che differenza c’è tra Trump e Biden?
L’uno faceva cose immonde parlando di auto-difesa e diritti e nel frattempo curava gli interessi propri e quelli degli IUESEI, l’altro invece fa cose immonde e dice che lo fa per l’interesse degli IUESEI mentre lo fa per se.
Tutti e due fo!!endo gli europei, i quali, evidentemente godono, perchè continuano imperterriti a gridare SIGNORSI’.
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ho già risposto una volta: hanno interessi e impegni pecuniari per continuare contro ogni evidenza a cominciare da importanti ministri di governo che continuano ad arricchirsi e comprare da chi mettono in ginocchio con le le loro scelte scellerate! Prima si sbattono fuori e prima facciamo, tantovale una bella atomica in pll e visto che non ci va nessuno, una per tutti! Così ci liberiamo di tutti di questi osceni personaggi ,che si fanno chiamare Onorevoli senza nemmeno esserlo
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Di PinaFasciani – Dov’è la sinistra?
Cosa è accaduto alla sinistra, largamente intesa, in Europa? Cosa ha prodotto la sua irrilevanza e la sua scomparsa dallo scenario politico?
Perché i partiti socialdemocratici, socialisti, comunisti, nonché la sinistra democristiana, hanno rinunciato al loro ruolo storico di soggetto collettivo che basava la propria ragion d’essere sulla coesistenza pacifica, la solidarietà tra i popoli ( contro le guerre e il riarmo) per garantire il benessere sociale?
Perché gli stati europei, invece di rafforzare il proprio portato storico/politico di punto di equilibrio, aperto agli scambi e alle vie negoziali, diplomatiche, con tutti, si è intestardito nel perseguire acriticamente le direttive delle amministrazioni USA, votandosi a un vassallaggio senza via d’uscita?
Perché, paradossalmente, l’Europa diventa la catena debole degli assetti mondiali, in cui l’unico dibattito in corso si incentra sull’inviare armi in Ucraina e ora anche le truppe, vedi Francia e UK, allargando pericolosamente il conflitto non più a est, ma nel cuore dell’Europa stessa?
Perché gli eredi di uomini illuminati, come Olov Palme, Willy Brandt, Antonio Gramsci, Aldo Moro, solo per citarne alcuni , si sono convertiti a ripudiare le proprie radici e a consegnarsi, mani e piedi, a una prospettiva di autodistruzione?
A queste domande dovrebbero rispondere i “sedicenti” eredi e smetterla di reagire, in modo isterico, agli eventi in corso. Smetterla di additare Trump come la fonte di tutti i mali, perché Trump è il figlio, superconcentrato, del male precedente. È figlio del suicidio della sinistra, del pensiero altro.
Trump non fa che portare alle estreme conseguenze l’impianto predatorio del capitalismo affaristico/tecnologico, usando ogni mezzo. Non possiamo meravigliarci e lamentarci come verginelle inconsapevoli.
Non possiamo meravigliarci, se oggi, nella vicenda Ucraina, l’Europa è tenuta a parte del negoziato, cosa abbiamo fatto per sederci a quel tavolo? Nulla, abbiamo eseguito gli ordini, abbiamo così consegnato il nostro compito politico ad altri mediatori, vedi Arabia Saudita (Ucraina) , vedi Qatar (Palestina). Cose impensabili fino a ieri, eppure accadono sotto i nostri increduli sguardi.
Lo sbigottimennto, lo schok, il livello di isteria, per le azioni di Trump, sono direttamente proporzionali alla nullità politica che rappresentiamo, sono la rappresentazione plastica di una tragica sconfitta, prima che militare, politica.
È penoso vedere un PD balbettante, con un dibattito interno che spazia da una Picierno guerrafondaia a un Franceschini che si preoccupa di come vincere le elezioni, mentre il mondo va a fuoco. È penoso vedere il partito socialdemocratico tedesco votato alla totale autodistruzione, con l’autoaffossamento della sua economia, la famosa locomotiva d’Europa, ridotta a una bicicletta con le ruote a terra. È penoso assistere al declino politico dei paesi nordici, Svezia, Danimarca, Finlandia, con il tramonto della loro neutralità costruttiva, aperta, socialista.
Insomma cosa è accaduto da quando è caduto il muro di Berlino? Perché i processi vengono da lontano, non nascono da un giorno all’altro.
Quali eventi hanno suggellato l’idea che la fine della guerra fredda avrebbe comportato la fine del pensiero socialista?
Perché questo è il nodo e questo è accaduto.
Abbiamo pensato che l’abbattimento di quel muro avrebbe reso ormai inutile, non più necessario, il pensiero socialista. Abbiamo pensato che tutto fosse pacificato, placato, risolto.
Non abbiamo pensato che il capitalismo ha capacita’ autotrasformative formidabili per accumulare profitto e potere. Per farlo, come ora fa Trump, ingoia tutti e tutto, senza remore.
Abbiamo sottovalutato, dal 1989, i processi storici in atto. Non abbiamo avuto un pensiero lungo, capace di prefigurare il futuro e da lì governare il presente. Abbiamo rinunciato ai fondamentali per abbracciare il “pragmatismo” senza pensiero.
Abbiamo abbracciato la bassa cucina per governare, con i partiti ridotti a comitati elettorali, vista la caduta della “pregiudiziale comunista” avvenuta per autorinuncia.
Questo è accaduto, siamo diventati i figli del pensiero “corto” valevole al massimo 5 anni. E quando i pensieri diventano corti, brevi, anche il tempo di vita diventa breve. Si muore così per autoconsunzione, rinunciando a se stessi.
Altro che Trump, questa è la verità, ha ragione Conte.
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ChatGPV2 😀
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abbiamo riempito il parlamento di ladri e profittatori , non ci sono statisti e tantomeno persone con un pensiero politico per il popolo ” che governano” solo gente che si piazza per farsi i fatti loro , con addirittura immunità come fossero degli ” intoccabili” designati da Dio in persona ,e in questo assomigliano molto ai cugini ebrei o Napoleone ” dio me l ha data e guali a chi la tocca ” quando cominceremo a considerarli persone ,impiegati e non quello che si credono di essere ? Li paghiamo noi, e cosi abbiamo il diritto di licenziarmi e mandarli a casa
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ec. Licenziarli!!!
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FAUSTO ANDERLINI
Occhetto come la Picierno, non bastassero Fassino come Moshe Dayan e Minniti come Stoltemberg….ogni giorno siamo costretti a vivere nel terrore delle esternazioni dei dirigenti ex comunisti che animarono le goffe reincarnazioni del post-comunismo. A rimpiazzare i guardiani del bidone vuoto come gli ultimi dei mohicani.Chiudete la saracinesca, vi prego. Il bar degli stupidi è pieno come un uovo.
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La posizione di Rovelli rappresenta il minimo sindacale che una persona sensata può prendere. Per la verità,la sensibilità che una volta avevano coloro che si definivano di sinistra nei riguardi della guerra era molto più marcata perché ricalcava la tragedia che colpisce ogni famiglia che perde un suo componente in un conflitto, le oscenità della guerra in sé .
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le loro famiglie lavorano per lo stato , gli untouchables
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Totale condivisione con Rovelli…..!!!
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chiedo scusa…”Revelli”
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