La decisione dei magistrati della Corte di Appello di Roma: giudizio sospeso e atti rinviati alla Corte di giustizia europea

(di Viola Giannoli, di Alessandra Ziniti – repubblica.it) – I giudici della Corte di Appello di Roma hanno deciso di non convalidare i trattenimenti dei 43 migranti rinchiusi nei centri costruiti dall’Italia in Albania. E di rinviare gli atti alla Corte di giustizia europea. I migranti devono dunque essere liberati e saranno riportati, conferma il Viminale, sabato sera alle 19 in Italia, a Bari, su mezzi della guardia costiera.
È il terzo no all’esperimento del governo Meloni che, nonostante due precedenti dinieghi, una sentenza della Cassazione che affidava sì ai ministri il compito di stilare la lista dei paesi sicuri ma anche ai giudici il dovere di verificarne la validità rispetto ai migranti e i rinvii pregiudiziali pendenti davanti alla Corte di giustizia europea, aveva deciso di forzare la mano. Muovendo un’altra volta, la terza, il pattugliatore della Marina militare da Lampedusa alle coste albanesi carico di un gruppetto di migranti.
I giudici però hanno deciso ancora di annullare il fermo disposto dal questore, di sospendere il giudizio, rinviare la questione di nuovo all’Europa e liberare dunque i migranti.
“Il giudizio – si legge nel provvedimento firmato dai magistrati – va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia. Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida, deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto, così come ha ripetutamente affermato la Corte Costituzionale in casi analoghi”.
Alla Corte europea, che il 4 ottobre del 2024 aveva emesso una sentenza spiegando che un Paese può essere ritenuto sicuro solo se lo è in ogni sua parte di territori, i giudici chiedono se la direttiva vada interpretata in modo da dichiarare non sicuro anche un Paese in cui vi siano una o più categorie di persone minacciate o perseguitate.
Le udienze
Nel centro di Gjader, dei 49 migranti arrivati martedì scorso, ne erano rimasti 43, dopo che sei di loro erano stati ritrasferiti in Italia perché minorenni o vulnerabili e quindi non sottoponibili alla procedura accelerata di frontiera.
Le udienze per la convalida dei trattenimenti erano iniziate nella prima mattinata di oggi. In videoconferenza si sono presentati i richiedenti asilo assistiti dai legali incaricati in extremis e sei magistrati della Corte d’appello di Roma, tutti pescati in realtà dalla sezione immigrazione del tribunale civile che era stata esautorata dal governo, modificando il codice di procedura penale, per scegliere giudici ritenuti meno politicizzati.
Le richieste d’asilo respinte
Le loro richieste di asilo erano state tutte giudicate già ieri “manifestamente infondate” dalla Commissione territoriale per l’esame dell’iter delle domande di protezione internazionale e dunque respinte. Ora i migranti avranno appena 7 giorni per fare ricorso contro il rigetto della loro domanda. Uno spazio di tempo che per l’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) rende «concretamente impossibile l’esercizio del diritto di difesa», in aperto contrasto con la Costituzione, la Cedu e le direttive europee.
Le precedenti bocciature
Nelle altre due precedenti occasioni, ad ottobre e a novembre, i giudici avevano sospeso il trattenimento e i migranti erano stati tutti riportati in Italia.
La prima pronuncia risale al 18 ottobre e ha riguardato 12 richiedenti asilo bengalesi ed egiziani portati nel centro di Gjader. I giudici, si legge nelle ordinanze simili tra loro, hanno negato la convalida dei trattenimenti per “l’impossibilità di riconoscere come ‘Paesi sicuri’ gli Stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia”.
La seconda decisione è dell’11 novembre. Sette gli stranieri coinvolti, sempre egiziani e bengalesi. Rispetto al primo caso, il governo aveva nel frattempo emanato un decreto per definire la nuova lista di Paesi sicuri. Il provvedimento non è tuttavia servito ad evitare un esito diverso del giudizio.
I magistrati hanno infatti sospeso il giudizio sulla convalida del trattenimento rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea. Ma la sostanza non è cambiata: i richiedenti asilo sono stati liberati. Nello stesso tempo, i giudici hanno chiesto alla Corte di Lussemburgo chiarimenti sulla compatibilità, definita “dubbia”, del decreto del governo con le norme europee. Il 25 febbraio è attesa la pronuncia su questa materia da parte dell’organismo Ue.
… ma che ve lo dico a fare? Tanto non riuscite a capire la corte dei miracoli che abbiamo al governo.
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Durante il governo Meloni gli sbarchi sono quadruplicati. Il blocco navale era solo un inganno elettorale, becera propaganda per prendere voti.
La Meloni si è rimangiata tutto. Secondo i dati del Viminale da inizio anno sono sbarcate 3.074 persone sulle nostre coste. https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/01/27/tremila-migranti-sbarcati-a-gennaio-135-rispetto-al-2024_8232a8c2-1584-4d6a-b548-8806f307f039.html
Il governo Meloni sta fallendo miseramente nella gestione dei flussi migratori.
La Meloni solleva polveroni mediatici per coprire i suoi fallimenti e il declino economico dell’Italia. https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2025/01/30/pil-italia-fermo-nel-quarto-trimestre-05-nel-2024_af17d48b-62ca-4828-8c82-6686c49ae6cf.html
https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2025/01/14/bankitalia-vede-nero-peggiorano-le-aspettative-sulleconomia-italiana-_d732efa0-98db-4821-84e5-25a8bdd1af4d.html
#meloniacasa
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tanto sono soldi nostri, la S. pur di non ammettere il fiasco continua a sperperarli.
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Un miliardo di euro, tanto ci è costato questa cattedrale nel deserto, e questo per dare risposte semplicistiche a problemi complessi.
Un’altra valanga di miliardi si stanno buttando nel ponte sullo stretto, e poi parlano male del superbonus che ha aumentato l’occupazione e abbellito le nostre città.
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Peccato che la Corte Penale Internazionale non abbia spiccato un mandato di cattura per questi 43 poveri cristi altrimenti la Meloni e Piantedosi li riportavano a casa loro su un volo di Stato, muniti di Rolex e paccatelle di soldi. E invece, se non hai il curriculum del torturatore-stragista-stupratore di bambini, e come questi 43 migri in Europa in cerca di salvezza e fortuna, rieschi di diventare crocerista perpetuo per genio FDI….peccato per la monotonia della tratta e per il buffet militare….altrimenti il progetto meloniano si potrebbe intitolare “crocerista per sempre” Roma-Tirana a/r/a/r/a/r/a/r/……
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E niente questa na’ regge glie’ stanno a fa’ scoppia’ er fegato🤔
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Attendevo trepidante e fiduciosa, visto che Pina insiste ANCORA con gli stessi “Paesi sicuri” (Egitto e Bangladesh).
È proprio “barrosa” all’inverosimile, ma gliele rompono, quelle “barre” (mascelle) alla Benito!!!
Beni faaaaaaattuuuuu!!!! 🤗
“Agenzia crociere Meloni”, finanziata dallo Stato Ital…da NOI.
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Gli hanno rimandato di nuovo indietro la barchetta con tutti gli immigrati dall’ albania.Pensa come je rode er ¢ulo a sora Garbatella 🤔
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