
(Mario Giordano – La Verità) – Cara Daniela Santanchè, le scrivo questa cartolina per farle i complimenti perché in questo periodo di passioni deboli, lei dimostra un sentimento forte: un attaccamento davvero senza pari. Che poi l’attaccamento sia alla poltrona, è una questione secondaria: c’è chi si affeziona ad un animale domestico, chi ad una squadra del cuore. Lei, evidentemente, è affezionata alla cadrega.
Come disse il suo ex maestro Paolo Cirino Pomicino: «Daniela non è appassionata di politica, è appassionata di potere». E alla passione, si sa, non si comanda: per questo rimane lì, attaccata al suo ministero. Fra lei e il potere c’è solo il Vinavil.
«Non mi dimetto per il rinvio a giudizio in falso in bilancio. Potrei farlo se arriva il rinvio a giudizio per l’uso dei fondi Covid», ha detto l’altro giorno, istituendo così in modo ufficiale la pratica delle dimissioni a punti, come la patente. Al primo rinvio a giudizio, sei salvo. Al secondo forse no. Se arrivi al quarto, devi tornare alla scuola guida. Non è una meraviglia? Anzi, un «open to meraviglia»?
Lei è davvero geniale: dopo la Venere influencer s’è inventata la Santanchè dispenser, con apposito dosaggio nell’erogazione di dimissioni. Si capisce: mica si può sottoporre la poltrona al trauma della improvvisa dipartita delle sue adorate terga…
I soliti che si accaniscono contro di lei hanno ricordato in questi giorni quando questa sua geniale innovazione ancora non c’era. E perciò lei stessa chiedeva dimissioni a raffica. Le chiedeva subito, immediate, anche per questioni assai meno rilevanti di un rinvio a giudizio per falso in bilancio: voleva, per esempio, il passo indietro dell’allora ministro Josefa Idem per un banale errore in una dichiarazione Imu, del sottosegretario Manlio Di Stefano per aver confuso Libia e Libano, del presidente Pasquale Tridico per un problema tecnico dell’Inps, della vicepresidente Cariplo Paola Pessina per un insulto alla Meloni…
Sarebbe facile accusarla di incoerenza, ma nessuno ha capito che da quando lei è diventata ministro è cambiato tutto. Ora ci sono le dimissioni a punti: anche se arriva un rinvio a giudizio, c’è il bonus. Sia chiaro: noi continuiamo a ritenere, come riteneva lei un tempo, che sarebbe meglio che i ministri pensassero prima al bene del Paese che al loro. Come fanno all’estero dove ci si dimette anche per molto meno: una bugia sulle vacanze, per esempio, o un antico plagio nella tesi di laurea.
Ma si sa, noi siamo tradizionalisti e lei invece è un’innovatrice, come ha dimostrato quando ha attribuito il Gattopardo all’inedito regista Lucchini, o come quando ha fatto volare un autobus, scambiandolo per un airbus, o come quando ha ridotto i black block a black box (in attesa, ovviamente, dei più consoni black botox). L’altro giorno ha dichiarato, tutta felice, che «il ciclismo sta crescendo moltissimo» mentre saliva su una moto al Motor Bike che è un po’ come celebrare il trionfo del veganesimo alla fiera del bue grasso di Carrù.
Per questo, cara Daniela, abbiamo deciso di scriverle: per esprimerle solidarietà e farle i complimenti. Pochi ministri sono stati attaccati come lei, ma soprattutto pochi ministri sono stati attaccati come lei alla poltrona. Più che attaccata, incollata, per la verità. Così toccherà innovare anche i soprannomi: altro che Pitonessa, lei è Lady Coccoina.
L’ articolo sarebbe sarcasticamente serio , se solo sapessi per chi scrive Giordano…..per cui siamo alla solita situazione, grave , se fosse seria, invece è farsa…..perché manca il mandante, che ora ordina di scrivere della scoperta dell’ acqua calda, in riferimento al caso specifico, e non al fiume di m….a taciuto ed omesso da decenni! E Giordano pare un giustizialista moralmente irreprensibile, da Mediaset ?
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Mi hai fatto ricordare Flaiano: la situazione è grave, ma non è seria
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Missiva molto carina, ma un inutile esercizio di retorica: se anche si dimettesse, a questa classe politica la figura da traffichini, cialtroni, bugiardi, doppio pesisti, feroci e ammalati di potere non gliela toglie più nessuno. Pensano di auto-assolversi con dimissioni tardive? E sul ruolo di La Russa nessuno indaga? Come mai un avvocato, politico di lungo corso, fondatore del partito dei Fratelli e attuale seconda carica dello Stato conosce, frequenta e sponsorizza, secondo le testimonianze di Report, teste di legno, società svizzere, un intermediario pregiudicato, traders di Dubai che facevano insider trading ai danni delle Borse e dei risparmiatori?
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Se un personaggio del genere , scadente, insignificante, banale e per giunta dedito al malaffare ,diventa ministro , cosa significa per Giordano ? Per me è la dimostrazione della decadenza se non del marciume in cui siamo finiti.No, credetemi, non alludo solo a questo governo.
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Cmq Giordano è un drago quando ci si mette, ficcante e perfido nel demolire il bersaglio.
Chissà come mai, ma tanta stampa di destra sembra perennemente ostile al governo Meloni, persino Il Foglio gli ha dato più sberle forse di Repubblica e magari pure del FQ.
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Secondo me quelli conoscono la data di scadenza di questo governo
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È COSÍ CHE SI DEGRADA UNA DEMOCRAZIA
Viviana Vivarelli
C’è tra cittadini e potere un circuito di corresponsione e di contaminazione irrimediabile.
L’evoluzione o involuzione di un popolo procedono di pari passo con l’evoluzione o l’involuzione dei suoi governanti, dei media, dei mentori, della classe politica, degli esempi di vita e impunità del potere ovunque esso si insedi dai gradi più bassi della piramide sociale fino ai vertici più alti, secondo la legge per cui in un organismo corrotto nei suoi centri di comando si corrompe alla fine ogni cellula. Siamo immersi in un processo profondo e martellante di diseducazione indiretta che ci plasma e ci foggia a simiglianza delle immagini pessime proposte dai media, dal governo, della televisione, dai cattivi costumi, dalle esosità incontrollate del pregiudizio, dalla meschinità turpi dell’egoismo e dell’egolalia frenetica degli zombi. Se le immagini che ci vengono trasmesse in un plagio orribile e continuato danno il quadro di una società malata e degradata nei vertici, impunita nei misfatti, anarchica nei principi, feudale nelle istituzioni, che calpesta i valori universali, trasgredisce senza tema la legge, non ha vergogna dei propri obbrobri ma anzi li esalta facendosene vanto… se tutto questo accade, il processo di involuzione etica ed economica di un popolo sarà inarrestabile, conformandosi al peggio in una caduta verso il basso come annichilimento di ogni umanità e civiltà col ritorno a una condizione molto vicina a quella ferina.
La democrazia in Italia doveva nascere nel ‘48 ma non ha mai aperto gli occhi. Quella Costituzione che era una delle più belle del mondo non è mai stata realizzata. E ora si tenta di eliminare anche i suoi enunciati ideali per farne lo zimbello di una indegna e illegittima casta di potere e piegarla ai suoi capricci transitori. Questo è un processo distruttivo progressivo di ogni valore e diritto che porta alla morte totale.
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Giordano si è fatto crescere gli attributi ?!
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