Le guerre producono idee assurde. L’idea più assurda sulla Palestina è che gli studenti italiani protestano contro il massacro di Gaza perché odiano l’Occidente, di cui Israele sarebbe […]

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – Le guerre producono idee assurde. L’idea più assurda sulla Palestina è che gli studenti italiani protestano contro il massacro di Gaza perché odiano l’Occidente, di cui Israele sarebbe un nobile rappresentante. Questa idea formulata da Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera del 17 maggio 2024 (“L’ostilità che ferisce l’Occidente”) è stata usata dal ministro Piantedosi per proibire le manifestazioni contro Netanyahu: “Sono manifestazioni contro i valori dell’Occidente”. È un’idea abbracciata da Meloni, Tajani e dai loro cantori. È urgente intervenire in difesa della società libera giacché questa idea ha conquistato il ministero dell’Interno che fronteggia gli studenti in protesta.

I sociologi che usano l’osservazione partecipante – una tecnica di raccolta delle informazioni basata su un misto di osservazione e partecipazione alle attività di un gruppo – sanno che la realtà è opposta a quella descritta da Galli della Loggia, Paolo Mieli e Federico Rampini. Gli studenti protestano contro Israele non perché odino i valori dell’Occidente, ma perché li amano. Gli studenti hanno interiorizzato i tipici valori occidentali: la difesa dei diritti umani e il rifiuto del razzismo: si pensi ai ministri razzisti d’Israele, Smotrich e Ben Gvir, che ha sfoggiato nel salone di casa la gigantografia del terrorista Baruch Goldstein, il colono ebreo autore del massacro contro la moschea di Hebron del 25 febbraio 1994.

Qualunque professore dell’Università italiana che dialoghi senza pregiudizi con gli studenti sa che questi, tolti i pochissimi che inneggiano ad Hamas, sono intrisi di valori occidentali. Secondo Galli della Loggia, il massacro di Gaza non avrebbe un ruolo causale nella genesi delle proteste studentesche. A suo dire, gli studenti usano Gaza come pretesto per sfogare il loro odio contro l’Occidente. Bisogna avere assunto dosi massicce di oppio ideologico per crederlo. Quegli studenti protestano perché Israele calpesta tutti i valori dell’Occidente. Il fatto che il Corriere della Sera non riesca a vederlo davanti a 70.000 morti pone un problema serio. La seconda tesi contenuta nell’articolo di Galli della Loggia è che l’odio dei giovani per l’Occidente sarebbe soprattutto una colpa degli adulti incapaci di trasferire i valori occidentali alle nuove generazioni. È vero il contrario. Gli studenti protestano contro Israele perché la scuola ha avuto successo nel trasferire in loro i valori della Costituzione italiana. Gli studenti protestano contro Israele in difesa dei palestinesi anche perché la scuola italiana ha saputo insegnare loro l’amore per la libertà individuale (il significato di libertà inteso dall’Occidente). Come mi ha detto un laureando: “Professor Orsini, ci accusano di attaccare i valori dell’Occidente. Noi li difendiamo da Israele che li viola”. Questi studenti, essendo intrisi di valori occidentali, rifiutano la punizione collettiva d’Israele tipica dei regimi totalitari. Rifiutano ciò che Hannah Arendt ha chiamato l’“ingegnoso principio della colpa per associazione” – la dottrina ufficiale dello Stato d’Israele contro i palestinesi – in cui Arendt indicò il tratto tipico dello Stato totalitario. Gli studenti odiano l’Occidente? Una società può essere libera e vivere nella menzogna. D’altra parte, chi è libero di parlare è libero anche di mentire o di imbottirsi di ideologia filo-americana, che obnubila come l’ideologia anti-americana. Il problema, per la società libera, si pone quando le idee liberticide del Corriere della Sera conquistano chi, come Piantedosi, controlla i manganelli.