GROENLANDIA: FT, LITE TELEFONICA TRA TRUMP E PREMIER DANESE

(AGI) – Si è trasformata in una vera e propria lite la conversazione telefonica avuta la settimana scorsa dalla premier danese, Mette Frederiksen, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che le ha ribadito la sua intenzione di appropriarsi della Groenlandia.
Lo hanno riferito funzionari europei al Financial Times. La conversazione, durata 45 minuti, è stata definita dalle fonti “infuocata” e addirittura “orrenda”. Trump si sarebbe posto in modo “aggressivo e polemico”, scrive il quotidiano della City, nonostante l’offerta di Frederiksen di una maggiore cooperazione sulle basi militari e sullo sfruttamento delle risorse minerarie della grande isola artica controllata da Copenaghen.
“E’ stato molto risoluto”, ha aggiunto un’altra fonte, “e’ stata una doccia fredda. Prima era difficile prenderlo sul serio. Ma credo che sia serio, e potenzialmente molto pericoloso”.
USA: TRUMP, ‘CREDO CHE PRENDEREMO IL CONTROLLO DELLA GROENLANDIA’
(Adnkronos) – Il presidente Donald Trump ha affermato di credere che gli Stati Uniti acquisiranno il controllo della Groenlandia, dopo aver mostrato nelle ultime settimane un rinnovato interesse nell’acquisizione del territorio autonomo danese.
“Penso che ce la faremo”, ha detto ai giornalisti sull’Air Force One, aggiungendo che i 57.000 residenti dell’isola “vogliono stare con noi”. I suoi commenti fanno seguito alle notizie secondo cui il primo ministro danese Mette Frederiksen, nel corso di una telefonata con il presidente la scorsa settimana, avrebbe insistito sul fatto che la Groenlandia non è in vendita.
Trump aveva ventilato la possibilità di acquistare il vasto territorio artico durante il suo primo mandato nel 2019 e ha affermato che il controllo della Groenlandia da parte degli Stati Uniti è una “necessità assoluta” per la sicurezza internazionale.
GROENLANDIA: SONDAGGIO, 90 PER CENTO DEI DANESI CONTRARIO A CEDERE L’ISOLA AGLI STATI UNITI
(Agenzia_Nova) – Il 90 per cento dei danesi è contrario all’idea di cedere la Groenlandia agli Stati Uniti. È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla società di ricerca Epinion per l’emittente radiotelevisiva “Dr” e per il quotidiano online “Altinget”.
Soltanto il 3 per cento ha risposto positivamente all’ipotesi che l’isola venga ceduta agli Usa. Il 7 per cento non sa o non ha risposto. La società Epinion ha chiesto anche quale debba essere il futuro dell’unità del Regno, le cui nazioni costitutive sono Danimarca, Isole Faroe e Groenlandia.
Il 70 per cento dei danesi è contrario a che la Groenlandia abbandoni il Regno di Danimarca: il 27 per cento, infatti, ha risposto che il Commonwealth danese dovrebbe proseguire così com’è ora, mentre per il 43 per cento il Commonwealth dovrebbe continuare ma alla Groenlandia dovrebbe essere attribuita maggiore autonomia. Solamente il 17 per cento degli intervistati reputa che la Groenlandia debba diventare indipendente. Il 13 per cento non sa o non ha risposto.
Se gliela avesse chiesta Biden , lo avrebbe fatto con grazia e diplomazia ,a parte qualche gaffe, e allora la leader danese gli avrebbe consegnato con altrettanta gentilezza le chiavi della Groenlandia senza polemiche inutili .
A quel cafone di Trump no , non si può.
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Chissà a che comiche assisteremo: i nostri “paladini” nazionali e europei, anti-Putin, e garanti dell’inviolabilità degli Stati sovrani, della democrazia elettorale e del diritto di autodeterminazione dei popoli, ossia di tutto il nostro carrozzone mediatico-politico che ci ha tagliato i coglioni nella difesa del territorio ucraino, fino all’ultimo ucraino-foreign fighters-ufficiale natoC ma non in quella del popolo palestinese, dovranno giustificare la permanente alleanza con colui che annuncia un’imminente invasione e annessione territoriale di uno Stato indipendente e sovrano. È proprio vero che la realtà sia beffarda e smascheri ogni ipocrisia: all’idea della sovranista Meloni, di tutti questi omuncoli sovranisti e di tutti questi “democratici” a targhe alterne che continuano le relazioni con il nuovo dittatore internazionale mi viene troppo da ridere!
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Putin si prende il 20% dell’Ucraina e Trump il 99,99% della Danimarca, mi sembra uno scambio più che equo 😁
Chi ha avuto, ha avuto, chi ha rat, ha rat, e scurdammoce ‘o passato…
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Se esistesse l’UE dovrebbe intervenire con fermezza e risolutezza, ma poichè è solo un’emanazione burocratica non lo farà.
Personalmente la classe politica danese si merita i ceffoni che riceve, vista la loro cieca ortodossia di alleato (servo) IUESEI.
COME SI DICE: MAL CHE SI VUOL NON DUOL
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Dani…. ti spiezzo in due!! 💪
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Il progetto:
https://www.quotidiano.net/esteri/gaza-news-israele-jared-kushner-erlbq7mo
Il presente:
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/01/26/trump-lancia-un-piano-per-ripulire-gaza_7a0fa69e-f0e5-42fc-9c55-87d94f0863e7.html
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e manco a farlo apposta:
https://tg24.sky.it/mondo/2025/01/26/guerra-israele-palestina-gaza-26-gennaio-diretta
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… ma com’era quella favoletta del C’E’ UN AGGRESSORE E UN AGGREDITO?
Adesso che fa la Danimarca, invoca l’art.5? Si fa dare le armi indietro dall’Ucraina?
Pagliaccioni.
Almeno Stalin, nel 1939, diede alla Finlandia la proposta di 6.000 kmq di territorio russo in cambio di 3.000 del loro prima della guerra, iniziata per difendere Leningrado da eventuali offensive da Ovest (infatti).
Trump che fa, dà ai danesi un pò di azioni di Tesla?
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Possedimenti su Marte!
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