Il veterano M5S – “Per recuperare gli astenuti servono proposte radicali. Il Movimento deve spiegarsi meglio”

(Di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Il veterano del Movimento parte da due premesse: “La priorità è costruire un’alternativa a questa destra. La certezza, emersa in modo chiaro dalla Costituente, è che il Movimento fa integralmente parte del campo progressista”. Stefano Patuanelli inizia da qui, per parlare di centrosinistra e del Dario Franceschini che su Repubblica ha proposto di “marciare divisi” per battere le destre.
Che ne pensa dell’idea di Franceschini?
Mi sembra una proposta interessante, che non stride con la collocazione politica del M5S. Si può valutare.
Sembra un avviso anche a Elly Schlein: rassegnati a una lista di centro.
A me l’intervista di Dario non sembra ostile alla segretaria: tutt’altro.
Di sicuro fare una coalizione prima del voto sarebbe scomodo anche per voi 5Stelle. E magari così riuscireste a tollerare le vostre reciproche differenze: dalla guerra alla Salvamilano, passando per molti temi della giustizia, la distanza tra Movimento e Pd resta corposa.
Le differenze ci sono, ma spesso sono all’interno dello stesso Pd. Diversi dem non sono d’accordo sull’idea di continuare a inviare armi all’Ucraina. E sulla giustizia non pochi erano a favore della separazione delle carriere. Ma dobbiamo andare oltre. Non siamo lo stesso partito, e ognuno deve portare avanti la propria azione politica e le proprie proposte, ma con lo stesso obiettivo: battere Giorgia Meloni.
Tutto questo agitarsi al centro con convegni vari non è il segno che stanno provando a tirare giù Schlein?
Non lo so. Non per mettere il naso in casa d’altri, ma capisco che i centristi dem con Schlein come segretaria trovino l’arredamento della casa un po’ meno attraente di prima. Dopodiché di partiti centristi ce ne sono già fin troppi. Non si vince al centro, e lo hanno dimostrato anche le Europee. Il nostro obiettivo deve essere recuperare tutti quegli elettori che non sono andati a votare, a sinistra come a destra. Servono proposte chiare e radicali.
Eppure Franceschini ha aperto anche a Forza Italia…
Non credo proprio che la dirigenza forzista potrebbe accettare, vista la sua diretta continuità con l’epoca berlusconiana.
Di sicuro aiuterebbe anche un Movimento più tonico. Siete ancorati all’11 per cento: dovete scuotervi, trovare nuove parole d’ordine?
Le parole d’ordine le abbiamo, ma dobbiamo tornare a declinarle meglio. Faccio l’esempio del salario minimo, un tema che per anni abbiamo portato avanti da soli. Non erano favorevoli neppure i sindacati.
Poi il Pd di Schlein vi ha scippato quella bandiera…
Diciamo che se si fermano cento persone per strada, poche si ricorderanno che è un nostro tema. Dobbiamo spiegare meglio i nostri punti identitari.
In tutto questo, come bisognerebbe scegliere il candidato/a per Palazzo Chigi?
Tutto dipenderà da come si arriva alle urne. Ora è presto per parlarne.
La Consulta ha bocciato il referendum sull’autonomia differenziata, che pure poteva raggrumare i progressisti. Sia sincero: è più dispiaciuto perché potevate mettere in crisi la maggioranza, o sollevato perché arrivare al quorum sarebbe stata un’impresa?
Abbiamo raccolto le firme perché eravamo convinti di poter raggiungere il quorum. Detto questo, la consultazione non si terrà più perché la Corte costituzionale ha fatto a pezzi la legge Calderoli. Tenere il referendum non avrebbe avuto più senso.
Tra i disastri di Matteo Salvini sui treni e l’ira dei presidenti regionali sul terzo mandato, il Carroccio può essere la mina per la tenuta del governo?
Ciò che tiene unita questa maggioranza è la gestione del potere. Se mai questo governo dovesse cadere, non sarà per colpa di uno dei partiti che ne fanno parte.
Il capo della polizia giudiziaria libica è fuggito dall’Italia su un aereo dei servizi.
È una storia bruttissima, e parlare di errore dei magistrati è ridicolo. È chiaro che c’era l’intenzione di farlo scappare. Però ciò che mi preoccupa sono le dichiarazioni del ministro degli Esteri Tajani, secondo cui la Corte penale internazionale non è la bocca della verità. Con parole come queste, si mettono in discussione i principi del diritto internazionale.
Che tristezza. Che fine..
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Il veterano M5S
Alla parola veterano mi è venuto un conato…
Patuanelli, ho un suggerimento: dimettetevi tutti e tornate alle vostre precedenti vite; non siete più credibili, non siete più nulla. Anche per voi superstiti non c’è nulla oltre la gestione del vostro personale, piccolo, potere.
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Patuanelli trova interessante la proposta di Franceschini.
Qualche settimana fa Conte ha detto che la signora Wagenknecht ha posizioni interessanti.
Nel frattempo il pd trova interessante qualche idea del fu movimento e gliela sottrae con destrezza.
Ecco, mi sento di riassumere così la prospettiva di un terzo mandato, modalità che si raggiunge anche se va a votare il 40% degli aventi diritto.
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A pensarci bene il “con chi ci sta” era il potente esplicitare la consapevolezza della propria forza; non solo dei numeri, anche quella delle proprie innovative e preziose proposte politiche.
Noi siamo qui, fatevi avanti!
Siamo passati al “ci stiamo”, qualsiasi cosa combinino/votino i probabili o futuri alleati. Se in politica le differenze sono ricchezze, beh.. Fort Knox è un salvadanaio a confronto.
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Facit experientia cautos
Cesare Giuseppe Augusto ha mandato il suo colonnello di sinistra a calmare le acque.
La governatrice di Sardegna ha bisogno di serrare le fila ed evitare congiure di Catilina,in questi periodi.
Ave Cesare morituri te salutant.
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ps:mossa strategica intelligente di Cesare
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la proposta di Franceschini è che i centristi del pd escano dal pd e fondino un loro partito. Renziani inclusi.
Patuanelli non ha detto che si alleerebbe con Franceschini. Dove è scritto? Ma che l idea di andare da soli ha un suo fondamento. Anche per i 5s. Dubito solo che il centro pd non faccia alleanze elettorali, poi, come è ovvio viste ke leghi elettorali.
la signora tedesca tanto citata pare stimata intorno al 4% dei consensi, tipo SI, e si allea localmente con spd per governare, introducendo proposte proprie nel programma di governo. Com è caduta in basso, si è patuanellizzata.
ora, l alleanza 5s-SI sembra nei fatti, visti i programmi molto vicini. Un pd decentralizzato, parlo degli elettori, è un mondo che si può andare a vedere, a mio parere.
chi ha votato ha già scelto e difficilmente cambia. Renzi nel pd o alleato strutturalmente col pd potrebbe far cambiare idea ad un po di elettori. Per il resto chi non vota è adagiato su chi vince, che è una posizione molto comoda. Scommettere che chi si astiene voterebbe la nuova dc è un azzardo analogo a pensare che voterebbe il pd derenzizzato o un alleanza di sx con pd derenzizzato, 5s e AVS, che assomiglierebbe tanto al PCI di Berlinguer, dove i lib dem non avevano grande spazio. Nel pd, il centro ha fagogitato la sx, provando a distruggerla un pochino di più ogni volta.
però i non votanti potrebbero votare il partito via email di Grillo, che in quanto elevato non può cadere in basso, mai.
oppure i non votanti possono fare un partito loro, non hotarlo, e poi dire di aver vinto se gli astenuti aumentano. Qualcuno che vince ci sarà comunque, ma a loro andrà bene comunque.
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Ho l’impressione che si ricostituisca la DC !
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È già ricostituita, è come un albergo diffuso: tante casette, un solo proprietario, singolo o società che sia
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qualunque cosa dica Franceschini non può essere che espressione postuma della DC
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“oppure i non votanti possono fare un partito loro, non hotarlo, e poi dire di aver vinto se gli astenuti aumentano.” Geniale! Penso che qualcuno ci stia pensando seriamente…
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Quello che manca, o almeno non ha grande visibilità, è l’iniziativa politica del M5S. A questo proposito si nota che, accanto a qualche dichiarazioncina concessa dai media, specie TV, a Conte, hanno riesumato alla grande Renzi conteso tra programmi televisivi e diverse interviste ai giornali, come se fosse il ritorno al centro della scena del figliol prodigo. Stesso trattamento ottenuto da Calenda. Per non dire dell’emersione della corrente democristiana, ops, volevo dire cattolica per avere qualche posto in più a tavola in caso di sconfitta (?) della Pesciarola.
Non sarebbe cmq certamente un male organizzare un convegno con invitata speciale Shara Wagenknecht con cui stringere alleanza anche a Strasburgo e con cui valutare la possibilità di una mozione di sfiducia a frau Ursula che sta portando alla deriva tutta l’Ue.
Se Trump minaccia i dazi che poi saranno reciproci e negoziati Stato per Stato (ma a chi cavolo venderebbe i suoi prodotti l’America?) – una proposta di ridimensionare le basi militari yankee specie in Italia non sarebbe una brutta idea. E lasciare a donna Giorgia il gioioso compito di leccare la pantofola al suo eroe d’oltre oceano, a fronte dell’invio della quarta dose di armamenti italiani a ZeZe.
Ci vorrebbe una riforma elettorale a base rigorosamente proporzionale pura… ma è un’utopia!
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In merito a Renzi D’Arabia (leccatore di pantofole foderate di petrodollari), pompato con il mantice mediatico (e sospinto da Servizi e da Conf, mentre si vocifera sia un emulo di operazioni commerciali alla D’Alema):
https://youtu.be/ZB1DUBrXqtM
la battuta finale è eccellente, e la Elly non ha nemmeno un decimo della capacità oratoria di Renzi.
In merito a lotte contro Ursula per mano del Movimento: ricordo male o fu eletta grazie a Conte e ai voti 5s?
https://www.eunews.it/2019/07/16/von-der-leyen-presidente-della-commissione-ue-grazie-ai-voti-5-stelle-destra-polacca/
All’ultima tornata hanno votato contro il secondo mandato ma, a differenza del 2019 i loro voti non erano determinanti com nel 2024, e la Von der Leyen il grosso dei danni l’ha fatto proprio al primo mandato. E tutti sapevano, visto che quando il Parlamento Eu fu chiamato a votare per la pubblicazione degli sms con Pfizer il 55% votó contro!
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“Le parole d’ordine le abbiamo, ma dobbiamo tornare a declinarle meglio.”
Ma infatti.
E’ tutta una questione di declinazione.
Essere alleati del PD è bellissimo! Basta declinarlo nel modo giusto. Magari in qualche lingua straniera. Magari in qualche lingua morta.
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“La certezza, emersa in modo chiaro dalla Costituente, è che il Movimento fa integralmente parte del campo progressista”.
“progressista indipendente”, il che vuol dire che il M5S mantiene una propria autonomia e che, quindi, non fa parte di nessuna coalizione.
“Mi sembra una proposta interessante, che non stride con la collocazione politica del M5S. Si può valutare”.
Più che altro, il M5S è costretto a correre da solo per via delle profonde differenze con il PD.
“Le differenze ci sono, ma spesso sono all’interno dello stesso Pd”.
Ci sono anche tra M5S e PD, per questo un’alleanza con il centrosinistra non è fattibile.
“Non credo proprio che la dirigenza forzista potrebbe accettare, vista la sua diretta continuità con l’epoca berlusconiana”.
E se dovesse accettare, cosa facciamo? Ci alleiamo con il partito di Dell’Utri? Ma per carità! Quel che è certo, è che il M5S correrà da solo anche alle prossime Politiche.
“Di sicuro aiuterebbe anche un Movimento più tonico. Siete ancorati all’11 per cento…”.
In alcuni sondaggi è oltre l’11 per cento. L’ultimo di Pagnoncelli lo dava al 13,3 per cento. Considerando che nei sondaggi per le Politiche è sempre sottostimato, andrebbero aggiunti almeno un paio di punti percentuali.
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