Ancora da decidere lo “stop and go” per i parlamentari: Conte sottoporrà le sue proposte

M5S, via al tetto dei due mandati per i governatori: Fico in campo

(di Matteo Pucciarelli – repubblica.it) – MILANO — Oltre cinque ore di discussione e un esito ancora da definire: troppo difficile mettere nero su bianco una regola che accontenti tutti. Con due punti fermi, per ora: viene depennata l’opzione secondo la quale «il limite (di due mandati, ndr) è applicato limitatamente a ciascun livello istituzionale». L’altra novità è che c’è il via libera per le candidature a sindaco o a presidente di Regione per chi ha già fatto i due mandati: quindi, nel caso, Roberto Fico in Campania, oppure Tiziana Beghin a Genova per il comune.

Il Consiglio nazionale del M5S ieri aveva sul tavolo il superamento della famosa regola del tetto di due mandati, come approvato dall’assemblea costituente. Ma un conto è stato far decidere la base degli attivisti che occorre una riforma, un altro è metterla nero su bianco con le variabili del caso. La prima proposta portata in Consiglio la settimana scorsa da Alfonso Colucci, il notaio del M5S eletto parlamentare nel 2022, era quella di un via libera parziale per i terzi mandati nelle assemblee elettive territoriali dalle prossime amministrative. Proposta che era stata respinta dagli astanti perché si chiedeva di arrivare a una modifica complessiva senza rinvii. La riunione di ieri si è conclusa quindi con la decisione di Conte di presentare nei prossimi giorni delle proposte generali al Comitato di garanzia, altro organo del Movimento di cui fanno parte Fico, Virginia Raggi e Laura Bottici. Non si tornerà più quindi in Consiglio, cioè il parlamentino interno ai 5 Stelle. Restano quindi possibili delle deroghe che sarebbero in capo al presidente. Così come la possibilità di uno stop di cinque anni, dopo due mandati, che darebbe poi il via libera al terzo.

Intanto oggi alla Camera, giunti a metà legislatura, è previsto l’avvicendamento alla guida del gruppo. Francesco Silvestri lascia il posto a Riccardo Ricciardi, uno dei cinque vicepresidenti del M5S.