Il ministero della Difesa russo ha accusato gli ucraini di avere attaccato una stazione di compressione del gasdotto che collega Russia e Turchia

(ilfattoquotidiano.it) – “Il regime di Kiev, per fermare le forniture di gas ai Paesi europei, ha tentato un attacco utilizzando nove droni aerei“. È questa la denuncia del ministero della Difesa russo che ha accusato gli ucraini di avere attaccato, sabato scorso, una stazione di compressione del gasdotto Turkstream in Russia, proprio con l’obiettivo di bloccare le esportazioni di gas russo verso Paesi dell’Unione europea. Il tentativo è fallito e l’attività prosegue regolarmente, si aggiunge in un comunicato.
Il Turkstream è un gasdotto di esportazione composto da due linee. Una di queste è destinata alla fornitura di gas dalla Russia attraverso il Mar Nero alla Turchia, mentre la seconda ai paesi dell’Europa meridionale e sudorientale. La sua capacità progettuale raggiunge i 31,5 miliardi di metri cubi all’anno ed è stato messo in funzione nel gennaio 2020. Dopo il sabotaggio del Nord Stream, questo rimane l’unica via per la fornitura ininterrotta di gas russo al mercato europeo. Ed è anche usato come via alternativa alle esportazioni dopo che l’Ucraina ha interrotto il transito attraverso il proprio territorio a partire dallo scorso primo gennaio, rinunciando a rinnovare il contratto fino al 2024 in vigore con Mosca.
“L’11 gennaio – si legge nella nota del ministero della Difesa russo – il regime di Kiev, per fermare le forniture di gas ai Paesi europei, ha tentato un attacco utilizzando nove droni aerei contro l’infrastruttura della stazione di compressione Russkaya nel villaggio di Gai-Kodzor (territorio della regione di Krasnodar), che fornisce l’approvvigionamento di gas attraverso il gasdotto Turkish Stream”. Il ministero comunica che tutti i droni sono stati abbattuti e non vi sono stati morti o feriti. Ma a seguito della caduta dei frammenti di un drone l’edificio e le attrezzature della stazione di misurazione del gas “hanno subito lievi danni“. “La stazione di compressione fornisce come di consueto gas al gasdotto Turkish Stream e non si sono verificati malfunzionamenti”, si aggiunge nel comunicato.
ORMAI l’UKRA è uno stato governato da terroristi
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Oddio, “ormai”… È da mo’!
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e tutto pe er gasse!
Che popolo cogli3ne
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Un giudizio lo aveva dato Fabrizio De Andrè sui ” nani”!
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E siccome giovgia è come il prezzemolo …è in tutte le torte… dico non ci vuole mica tanto telefonare al suo amico e digli di smetterla perchè il gas ..non lo vogliamo pagare a caro prezzo,altrimenti non gli diamo più i soldi che ha chiesto all’italia e all’UE!
e che c…!
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Per ogni bolletta del gas che arriva maggiorata sappiamo che dobbiamo ringraziare il regime Ucraino… e gli amici USA.
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Prima il North Stream minato, poi la chiusura dei gasdotti che
attraversano l’Ucraina, ora questo …
La strategia mi sembra abbastanza chiara, e non è mettere in difficoltà la Russia, perchè lei il gas lo rivenderà comunque verso oriente (e fra l’altro a un prezzo maggiore, perchè la fame di gas in Europa farà volare il prezzo), ma è ridurre letteralmente alla canna del gas l’Europa (che sta finanziando l’Ucraina ormai da anni, ma si vede che è secondario).
E chi si avvantaggia della cosa?
L’Europa sarà costretta a comprare gas USA a 3-4 volte il prezzo di
quello russo, facendo fare affaroni agli americani, e avrà un’industria ancora meno competitiva, diminuendo la competizione coi prodotti USA, e addirittura dovendo delocalizzare in USA la produzione.
L’Ucraina ha una doppia funzione per gli statunitensi: indebolire la
Russia e indebolire l’Europa. Continuiamo a mandarle soldi mi
raccomando.
E’ come se le mucche investissero in mattatoi.
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Al posto dei russi lascerei fare questi tentativi, voglio vedere se l’Europa si decide di dire qualcosa a Zelensky invece di riceverlo come hanno fatto al Quirinale appena qualche giorno fa.
Stanno pompando una gran quantità di metano dalle riserve stoccate negli anni scorsi, e ancora bene o male il sistema tiene. Ma senza nemmeno il Turkstream?
Nel mentre Waltz, l’eroe de guerra che Trump ha voluto nell’amministrazione ha detto chiaro e tondo che se gli ucraini vogliono continuare la guerra devono arruolare anche i 18enni. Altro che far finire la guerra in 24 ore!
Putin non si fidi dei puzzoni yankee, non c’é niente di buono da aspettarsi da loro.
E del gas ecco quel che ha detto Pubble:
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Le cose non stanno esattamente come scrivi.
Il gas russo via gasdotto è crollato dal 40% del 2021 a 8% del 2023.
Quindi per l’ucraina andare a limare ulteriormente quel residuo 8% favorendo così gli USA, come tu sostieni è del tutto privo di logica.
Aggiungo che la Russia fornisce all’EU ancora un 6% di gas naturale liquefatto e che il 19.mo pacchetto di sanzioni varato di recente, tenderà a ridurre ulteriormente.
In base a quanto sopra l’interesse dell’Ucraina ( e della EU) non sembra quello di favorire il gas americano, quanto quello di ridurre ulteriormente le entrate in valuta pregiata per la Russia, le cui finanze e la forza del rublo sono sotto pressione.
Tieni inoltre presente che il gas americano non costituisce nemmeno il 20% del gas consumato in EU.
La fonte principale, al momento, è rappresentata dalla Norvegia con oltre il 30%; un altro 15% arriva dal nord africa; un 6% dalla gran Bretagna, poco oltre il 5% dal Qatar.
La Rusdia ha altre fonti per reperire valuta pregiata che è costituita da materie prime a petrolio che sembrano essere insufficienti per sostenere la guerra.
La vendita del gas a Cina e India è roba vintage.
La Cina ha rifiutato la realizzazione del raddoppio del gasdotto esistente e l’India è satura.
E notizia recente che gazprom voglia licenziare 1600 addetti dopo aver chiuso l’ultimo bilancio in perdita.
Inoltre se vai a guardare le quotazioni del gas sul TTF (da cui le bollette) ti accorgi che è in risalita da mesi; l’episodio di cui all’articolo è quasi insignificante.
Le tensioni esistenti non fanno nient’altro che fungere da foglia di fico per proseguire con le speculazioni.
Per quanto riguarda la fonte relativa alla distribuzione del gas http://www.consilium.europa.eu/en/infographics/eu-gas-supply
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