Una riunione con tutti i dirigenti del Movimento per fare il punto, dopo la Costituente e il deflagrare del pasticcio Todde, e con le Regionali che bussano già alla porta. Dove si parlerà anche di terzo mandato, il totem […]

(Di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Una riunione con tutti i dirigenti del Movimento per fare il punto, dopo la Costituente e il deflagrare del pasticcio Todde, e con le Regionali che bussano già alla porta. Dove si parlerà anche di terzo mandato, il totem che per gli iscritti va modificato – ma non cancellato – e che incide sul destino prossimo venturo di Roberto Fico, possibile candidato in Campania. Servirà innanzitutto a questo il Consiglio nazionale dei Cinque Stelle – composto da vicepresidenti, capigruppo e responsabili dei comitati – convocato per lunedì prossimo da Giuseppe Conte, con un ordine del giorno piuttosto asciutto. Al primo punto, “attuazione delle deliberazioni del processo costituente”; al secondo, la discussione su questioni “varie ed eventuali”. Ed è evidente che nelle modifiche alle regole votate dalla base rientrano anche i due mandati, su cui l’ex premier elaborerà una nuova regola, che dovrà essere poi approvata dagli iscritti (senza quorum). Dovrà essere lui a scriverla, facendo una sintesi tra i quesiti più votati dalla base: nell’ordine, la possibilità di candidarsi dopo due mandati come sindaci o presidenti di regione, la possibilità di deroghe alla regola e la semplice elevazione dei mandati a tre. E sono proprio le deroghe – magari da decidere proprio assieme al Consiglio nazionale – l’opzione su cui Conte ragiona da tempo: da abbinare all’allentamento dei vincoli per gli eletti locali, compresa la possibile abolizione della regola per i consiglieri comunali. “Ma è un dossier molto delicato, e non ci sono ancora certezze” dicono dal M5S. Ergo, lunedì l’avvocato ragionerà con i suoi dirigenti per raccogliere idee e capirne gli orientamenti su una regola decisiva. Anche perché il tempo a disposizione è poco.
Il combinato disposto tra il ricorso del governo contro la legge regionale sul terzo mandato di Vincenzo De Luca e la conferenza stampa di oggi del presidente campano potrebbe accelerare la convocazione di tavoli del centrosinistra. A cui a oggi Fico non potrebbe essere formalmente presentato come candidato, senza una nuova regola sui mandati. Un’esigenza, per il veterano che sarebbe il candidato giusto anche per Elly Schlein. Anche se non è da sottovalutare l’opzione del vicepresidente della Camera Sergio Costa, più gradito a diversi dem locali. E comunque ad attendere novità sui mandati ci sono anche diversi consiglieri regionali uscenti. Come quelli in Puglia, altra regione prossima al voto, dove un emendamento della 5Stelle Antonella Laricchia sulla trasparenza delle nomine di competenza del presidente regionale Emiliano è stato approvato dal Consiglio, mandando in tilt il centrosinistra, con i dem che ora vorrebbero cancellarla. E proprio Laricchia ieri ha scritto una lettera aperta sui social a Schlein: “Cara Elly, al contrario di quanto sostenuto dal Pd regionale, la norma non è né inapplicabile né inopportuna e porta maggiore trasparenza e partecipazione nel sistema decisionale della Regione. Possibile che solo il tuo partito sia contrario? Fai sentire la tua voce contro i cacicchi locali”. L’ennesima conferma che tra gli ex giallorosa certe distanze vanno ancora colmate.
Estendere i mandati a discrezione è la via più rapida e sicura per agevolare la formazioni di altre correnti (oltre a quella dei protetti del presidente).
In teoria me ne frega zero; in pratica trovo inaccettabile che ciò avvenga sotto lo sventolio del simbolo del fu movimento.
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La presentazione di Roberto Fico come candidato alla presidenza della regione Campania…Ecco ci siamo con gli stessi modi di fare dei partiti . Ma chi l’ ha deciso che sia questo il modo giusto di candidare ? Per me Fico è una persona banale che non ha le caratteristiche per occupare quel ruolo , ma se si presenta davanti agli iscritti insieme a tutti gli altri candidati va benissimo purché non sono sponsorizzato da Conte o da giornalisti.
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M5Stelle ,oltre le poltrone non c’è piunulla purtroppo
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Sempre le solite boiate.
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La spia …all’opera!
Il solito piddino!
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Vedo che si insiste a collocare il M5S nel centrosinistra. Il M5S non fa né mai farà parte del centrosinistra. Lo hanno sancito anche gli iscritti all’Assemblea Costituente: il M5S è una forza progressista “indipendente”, il che vuol dire che mantiene una propria autonomia e che, quindi, non è vincolato ad alcuna coalizione.
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Inizia una nuova era per il Movimento. Finalmente!
Speriamo si risolva in fretta il problema mandati affinché Si possa candidare Fico alla regione Campania.
Certo, sarebbe un bel colpo per il Movimento, per la Campania, per il resto d’Italia e… perché no… per il Giuda di Pomigliano d’Arco che, con non poco rammarico potrebbe capire che non sempre a comportarsi da giuda si vince e che a volte comportarsi correttamente… premia.
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