(ANSA) – WASHINGTON, 03 GEN – Il caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran, “sta diventando un banco di prova per il governo italiano, che si ritrova coinvolto nella guerra ombra dell’Iran con gli Stati Uniti”. Lo scrive il Wall Street Journal in una corrispondenza dalla capitale italiana. Roma, secondo il quotidiano, “è sotto una crescente pressione interna per negoziare uno scambio di prigionieri, ma rischia di irritare Washington”.
Se l’Italia libera l’uomo d’affari iraniano Mohammad Abedini, arrestato il mese scorso a Milano per conto degli Stati Uniti, scrive il Wsj, “rischia di far arrabbiare il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump – che dovrebbe rinnovare la sua strategia di ‘massima pressione’ sull’Iran – e di danneggiare lo sforzo di Meloni di posizionarsi come uno degli interlocutori preferiti di Trump in Europa”.
Per la premier italiana, prosegue il giornale, “l’esito più conveniente sarebbe un accordo rapido per liberare Sala in cambio del rilascio di Abedini, prima che Trump entri in carica il 20 gennaio, dicono molti osservatori a Roma. Ma né il lento sistema giudiziario italiano, che deve valutare la richiesta di estradizione degli Stati Uniti, né i meccanismi interni del regime iraniano potrebbero raggiungere un risultato in tempo”.
infosannio 
qui si parrà la tua viltade!
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Due vittime di un grande gioco. Per loro l’augurio che escano quanto prima da questa situazione assurda.
Il governo italiano si merita questa vicenda perché, salvo un colpo di fortuna, dovrà scegliere se mostrarsi incline al più spregevole servilismo o dimostrare un minimo di dignità ed essere capace di tutelare i cittadini italiani dalle ingerenze straniere.
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Devono dimostrarmi che Enrico Fermi è colpevole dei morti di Hiroshima e Nagasaki.
Come ha scritto un infosannita, non siamo tenuti a concedere l’estradizione se il reato, di cui è accusato l’elemento, non è ritenuto valido per la giustizia italiana.
Quindi?
Non avrei mai pensato di dirlo, ma aridatece Craxi… altri tempi, altra postura, altri c0gli0ni.
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Cara Anail siamo schiavi USA….e la nana non le pare vero per dimostrare di essere forte…con i forti!
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Acc.. insieme ai forti!
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Quando leggo queste notizie mi viene alla memoria la disgrazia del Cermis… stendiamo un velo pietoso sulla vicenda politica!
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Può essere che Forti sia stato un regalino a buon rendere?
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😳🥴😱
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Persiste nel nostro ordinamento un allegro motto di spirito che dice che perché un fatto possa essere penalmente sanzionato nel nostro Paese – notoria culla del diritto – è necessario che sia previsto come reato sia dalla legge italiana sia dalla normativa vigente nello Stato nel quale è stato commesso. Se uno viola un embargo (una decisione politica quindi non una norma giuridica internazionale) stabilito da un paese x verso un paese y perché un paese z dovrebbe arrestare l’autore qualora questi si trovasse a transitare sul suo territorio? C’è da meravigliarsi se il paese y – non propriamente la patria di Beccaria – effettua un arresto arbitrario di una cittadina del paese z? Se nessuno ha rispettato le regole, entrambi gli arresti sono assimilabili a dei sequestri di stato?
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A me l’arresto della sala (minuscolo in quanto propagandista, non giornalista) risulta essere regolare, in quanto ha violato una legge del paese, in diretta tv, e con l’aggravante di farlo in connessione con entità straniere (detto a caxo, non ricordo la formula precisa). Reato che prevede, con l’aggravante, almeno a quanto mi risulta, una pena da 5 a 10 anni. Quindi giuridicamente l’arresto arbitrario credo sia solo quello italiano.
Ciò premesso la vicenda ha altre cause non esplicite credo. La meloni ingoierà il rospo e farà quello che le ordinano gli USA, dov’è proprio ora, e forse proprio per prendere questi ordini, i quali potrebbero anche ritenere che una propagandista che lavora per loro valga la pena essere liberata (ma non mi sembra valga la pena rinunciare a qualcosa per una propagandista di quella qualità bassa, opinione mia), ma temo per lei che abbiano un maggior interesse a prendere l’iraniano e spremergli informazioni, in un modo o nell’altro.
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Non sono un giurista ma al di là di tutto a me stupisce davvero tanto e non avrei creduto che nella tanto decantata culla della civiltà, sotto al venerato faro della Giustizia occidentale, si possa essere arrestati e addirittura estradati per essere stato un tecnico che ha partecipato alla creazione di un equipaggiamento bellico (oltretutto su richiesta dello Stato che produce la metà di tutte le armi in circolazione nel Mondo). Se le accuse americane sono solo quelle che sono apparse sui giornali, a me sembrerebbe già assurdo il fermo!
Spero davvero che questo Governo non sia così tanto servile e privo di dignità e cadere così in basso da barattare la vita di una donna italiana e giovanissima per compiacere un’assurdità del genere del padrone americano.
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La culla del diritto negli anni, con una poderosa accelerazione impartita dall’ometto sepolto al famedio del cimitero monumentale di Milano, è diventata culla del rovescio.
Quindi basta parlare di culla del diritto; esisteva secoli fa, non più oggi.
Meloni non si trova in una situazione non semplice da risolvere; capita quando si governa, specie quando si governa un paese coi conti pubblici devastati.
I casi possibili sono due: o Meloni tiene la schiena dritta (ciao core), trova un compromesso con gli ayatollah, riporta a casa quella ragazza e aumentiamo lo spread (cioè paghiamo il riscatto per la liberazione della giornalista)
L’altra possibilità è che Meloni si cali le braghe dinanzi a Trump, quella povera ragazza marcirà per tanto tempo in Iran, mandiamo a Guantanamo l’ingegnere (o trafficante) iraniano e non paghiamo il riscatto.
Visto l’andazzo del caso Regeni io propendo per la seconda possibilità.
Qualunque sia la scelta che deciderà di compiere, politicamente sarà un boomerang.
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Ciliegia offriti volontario per lo scambio
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Ciliegia? 🤔
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Non succederà nulla… ma una cosa è certa aL MONDO ABBIAMO DIMNOSTRATO CHE SIAMO I SERVI DEGLI usa!
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Dimenticavo …con il pericolo che l’oriente ci consederi potenziali loro nemici!
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Se Meloni è prontamente volata da Trump, credo che una soluzione la troveranno.
In fondo, l’iraniano non ha questo grande valore, se non simbolico, per gli Usa; rispetto alla figuraccia che farebbe davanti al paese la nostra premier.
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