
(di Enza Plotino – ilfattoquotidiano.it) – Se non ci sei mai stato non hai idea del livello drammatico, oggi, di un pronto soccorso di un grande ospedale pubblico. Mi è capitato recentemente di averne bisogno e ho vissuto una situazione allucinante. Tanto per essere chiari: sto parlando di un’eccellenza della Capitale e non dell’ultimo presidio medico della provincia più sperduta!
Entri in un sistema infernale di richieste di assistenza, tutte urgenti, alcune urgentissime, per fortuna poche gravissime. Un pronto soccorso che tempi addietro aveva spazi vitali e necessari per tutti i pazienti, oggi è intasato di letti e barelle nelle sale, nei corridoi (il numero del paziente attaccato alle finestre), nei ripostigli e addirittura nelle sale del triage. Una convivenza promiscua, senza nessuna privacy, codici gialli con codici verdi e codici rossi che transitano nei corridoi d’ingresso dell’ospedale senza possibilità di passaggi dedicati.
Persone, la maggior parte anziane, che si lamentano, che protestano, che sopportano senza poter far nulla, che chiedono un’assistenza e una cura difficilissime da erogare, con infermieri e medici che si divincolano tra letti e barelle e che, in quella bolgia infernale, si muovono a fatica, spostano letti e barelle per passare con strumenti e attrezzature mediche, corrono, letteralmente, tra un paziente e l’altro senza perdere l’attenzione per le terapie di ognuno.
In un pomeriggio sono giunte in quel pronto soccorso un po’ più di 200 persone, assistite da un esiguo numero di infermieri, assistenti Oss e personale medico. Una sproporzione assurda con pazienti (tanti) stremati dai dolori e infermieri e medici (pochi) stremati dalla fatica fisica e mentale, ma sempre all’altezza del compito che sono chiamati a svolgere. L’attenzione, l’allerta, la cura, l’ascolto non mancano mai anche quando si ha l’impressione di essere finiti in un girone di dimenticati! Nessuno dimentica alcuno, ma con un livello di fatica immane.
Ti chiedi: ma come è possibile che un governo, un Paese possano tollerare questa situazione drammatica che coinvolge cittadini che chiedono assistenza e cura e lavoratori che erogano assistenza e cura? Come si può? Si può. Se il progetto del governo è quello di spostare la sanità verso il privato, è chiaro che deve rendere meno “appetibile” il pubblico, lo sfianca, gli toglie risorse vitali, lo pensa necessario solo per chi non può curarsi nella sanità privata.
Da un governo che “schifa” i poveri, non può arrivare nient’altro. E i poveri…. siamo tutti noi cittadini e cittadine che paghiamo le tasse per quei ricchi, anche evasori, che se ne fottono perché possono rivolgersi alla sanità privata e che ora hanno la strada spianata. E’ l’Italia oggi, bellezza!
Ecco appunto, la fatica immane che nessuno può reggere a lungo, perché già sfiancato da anni di tagli, diminuzioni di risorse economiche ed umane, burocrazia paralizzante, organizzazione fallimentare della medicina generale e territoriale! Ma in questo processo di cronaca di una morte annunciata dove stavano i cittadini che poi quando diventano pazienti e familiari dei pazienti protestano con gli stremati? Capro espiatorio della loro mancanza di interesse ed iniziativa contro chi scientemente ha voluto affossare in decenni di mala politica il SSN! Stavano a votare Forza Italia, PD, Lega ed ora Meloni! Se semini vento, raccogli tempesta e quando ti ritrovi nel bel mezzo della tempesta della vita, quella che ti sbatte sofferente nel caos di barelle e promiscuità, senza uno straccio di dignità e di diritto all’ ascolto, alla privacy ed alla cura, non puoi che prendere atto di aver confuso, scientemente indotto a farlo, quelle che erano le vere priorità: la tua persona , i tuoi diritti che insieme a quelli degli altri, ed in quel senso di collettività sta la chiave della giusta lettura ,hai omesso, dimenticato , ignorato, semplicemente fregandotene, fino a quando la situazione non è diventata allucinante per TE! I presupposti per prevedere il collasso esistevano, e pure per intervenire e prevenire, ma gli italioti erano impegnati altrove, come Dio, che se anche lo chiami, non passa in visita nel girone dei dimenticati! Ci dovrebbero passare medici ed infermieri, ma sono finiti…..prego rivolgersi a politicanti, subrettine, politologi, giornalisti, opinionisti, presentatori e presenzialisti tv strapagati al posto loro, ed auguri!
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Ricordo la Polverini quando si ricoverò per operarsi alla gola.
Sgomberarono tutta la corsia per la sua privacy.
Questi puzz0ni sia di DX che SX (ma peggio la DX, vedi Angelucci) devono essere trattati come gli altri, allora sì che smetterebbero con le cagate tipo ponte sullo stretto.
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