Prossimi al Capodanno, è giusto premiare la teoria più assurda sulla guerra in Ucraina del 2024. Ogni anno ha la sua teoria più assurda incarnata da un assurdo personaggio: la teoria più assurda del 2022 […]

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – Prossimi al Capodanno, è giusto premiare la teoria più assurda sulla guerra in Ucraina del 2024. Ogni anno ha la sua teoria più assurda incarnata da un assurdo personaggio: la teoria più assurda del 2022 è stata incarnata da Draghi, secondo cui l’invio di armi sempre più pesanti avrebbe portato la pace in poco tempo. La teoria più assurda del 2023 è stata incarnata da Calenda, secondo cui la controffensiva ucraina avrebbe spazzato via la Russia. La teoria più assurda del 2024 è la “teoria delle armi infinite” di Paolo Mieli. Mieli è un caso sociologico rilevantissimo giacché i suoi interventi a Radio 24 consentono di comprendere ciò che sta accadendo al mondo dei media in Italia.
I fatti sono questi.
Mieli aveva proposto di sconfiggere la Russia usando gli ucraini con il seguente risultato: l’Ucraina è un Paese distrutto, smembrato e senza più futuro, dove tutti scappano perché nessuno vuole andare al fronte. Persino l’ex direttore dell’Economist, Bill Emmott, ha chiesto a Zelensky di dimettersi. I grandi media italiani hanno elaborato tre strategie per ripararsi dalle critiche. La prima è la strategia del nascondino: personaggi ardimentosi come Calenda o Bonaccini, che un tempo pubblicavano mille tweet al giorno per incitare alla battaglia, sono scomparsi come i voti di Maurizio Lupi. La seconda è la strategia delle mani sugli occhi, tipica del Foglio, che continua a sostenere che le forze si equivalgono. In psicologia si chiama “rifiuto della realtà per compensare un lutto”. La terza strategia è quella di incolpare la Nato di avere sconfitto la Nato. Mieli ritiene che la sua idea di sconfiggere la Russia usando gli ucraini fosse ottima e perfetta, ma la Nato ha voluto sabotare cotanto genio militare. Contro ogni evidenza, Mieli sostiene che gli ucraini sono disperati perché la Nato non ha voluto dare loro armi e soldi a sufficienza. L’ha sostenuto con tale cipiglio da provocare la reazione sul Corriere della Sera di Crosetto che si trova a un livello di disperazione appena inferiore a quello di Zelensky per avere portato l’esercito italiano sull’orlo della demilitarizzazione per quanto ha sguarnito i magazzini. Fino a quando la scienza sarà basata sull’osservazione della realtà, la realtà della guerra in Ucraina dirà questo: la Nato ha dato all’Ucraina quello che poteva ovvero una quantità smisurata di miliardi e di armi. Potranno i grandi media italiani riconoscere di avere fanaticamente sostenuto una strategia folle che ha trasformato l’Ucraina in un grande buco nero? Giammai. Quindi Mieli passa da un complottismo all’altro. Il primo complottismo assicurava che i “putiniani” erano i veri nemici di Zelensky. Il secondo complottismo afferma che il vero nemico di Zelensky è la Nato che, udite udite, sta sabotando la Nato. La Nato ha deciso di infliggersi una sconfitta per favorire la Russia. Secondo Mieli, le armi della Nato sono infinite – questa è la teoria di Capodanno – e allora è pura cattiveria negarle a Zelensky. Siccome questa è demagogia, dobbiamo domandarci come contenerla. La risposta è semplice: bisogna chiedere a Mieli di indicare i miliardi che la Nato avrebbe dovuto dare a Zelensky. Se Mieli dicesse: “Centomila miliardi”, diventerebbe possibile un dibattito razionale per capire perché la Nato non abbia dato quella somma. Stesso discorso per le armi. Crosetto ha cinque SAMP-T. Ne ha dati due. Quanti avrebbe dovuto darne? Nessuno conosce la risposta. Quindi, sarà sempre possibile dire: “La Nato non ha dato abbastanza armi all’Ucraina”. Mieli ha sbagliato tutto sulla guerra in Ucraina, ma nessuno glielo dica: un premiato va sempre riguardato.
Sempre molto chiaro e diretto il prof. Orsini.
Anche Gianandrea Gaiani possiede queste preziose doti; è sempre un conforto ascoltarli e un piacere potere diffondere i loro interventi.
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Io non comprendo come Mieli, che è un uomo intelligente e che certamente non ha bisogno di elargizioni pecuniarie da parte dell’ambiente di denaro e potere dominante, si prostituisca squallidamente difendendo punti di vista imbarazzanti tanto sulla guerra Russia Ucraina come sul genocidio a Gaza e le atrocità in Cisgiordania. Ma forse ha il vizio del gioco o semplicemente una smisurata avidità di denaro e potere che lo spingono ad appiattirsi sulle posizioni cialtronesche e canagliesche dei governo servo vassallo di UE e USA
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Vittorio condivido tutto ciò che hai scritto fino all’ultima virgola tranne l’aggettivo “intelligente” associato a mieli.
considerato il soggetto direi che termini come viscido e subdolo gli calzano a pennello come un paio di scarpe fatte a mano su misura.
ci sarebbe anche “scorretto” ma quello l’ho appena usato io nel commento qui sotto.
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WOW!!!
Di solito il grande Orsini nelle sue analisi geopolitiche ci azzecca con precisione chirurgica ma è sempre di una delicatezza disarmante.
Usa toni da gentlemen inglese pronunciati con la sua vocina quasi sussurrata e soprattutto lo fa sempre in generale rivolgendosi al limite ad una categoria di persone piuttosto che a un singolo.
Oggi sembra che per abbattere quello sgorbio abbia imbracciato un fucile da cecchino con un calibro adatto ai rinoceronti e abbia mirato direttamente alla fronte di mieli da pochi metri di distanza……
Quel bugiardo imbecille deve averlo fatto davvero incaxxare parecchio! 😅
Ha fatto solo bene, non c’è limite agli epiteti meritati dal re degli scorretti per antonomasia.
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La radice di tutte le guerre: l’Iliade (spiegata da Pubble): le guerre si fanno per interessi, mascherati da principi morali.
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Orsini sta rischiando. Paolo Mieli, per motivi “oscuri” ( ma non troppo…) è un Potere intoccabile. Potere, per le sue mille affiliazioni, per gli agganci, per le funzioni che svolge. Non è un Giornalista, è una faccia del Sistema. Da “citare” a bassa voce perché non si sa mai…
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Per me è da mettere al primo posto in un’ ipotetica lista di personaggi che non capiscono una beata mazza di politica estera e nostrana🤔
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Beh Pablo……
se parliamo di rischi e di incolumità personale, il fatto che Travaglio sia ancora vivo dopo tutti questi anni mi sorprende ogni giorno.
incrociamo le dita e speriamo in bene……🤞
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Orsini è stato troppo duro e poco sensibile nei confronti di una persona che da anni vive in uno stato di profondo scoramento e avanzata depressione.
Con la prematura dipartita di Aldo Biscardi e Maurizio Mosca, Paolo Mieli si è visto negare,ingiustamente, il premio che avrebbe coronato la sua illustre carriera di Storico e permesso di entrare a pieno titolo nella “hall of fame” dei giornalismo italiano: un posto come ospite fisso al PROCESSO DEL LUNEDI.
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Mieli chi ? Ah , il cerchiobottista più famoso del west . Ma in questo caso il cerchiobottismo lo ha messo da parte per assumere la parte di quello che preferisce morire pur di no ammettere di aver sbagliato tutto, come un ragazzino viziato qualunque o a colui al quale vive in una realtà parallela in cui arrivano i nostri e vincono sempre e, i nostri sono buoni, belli, simpatici e formidabili. E gli altri ? Inqualificabili alieni.
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Grazie prof Orsini, buon 2025. La PACE sia con noi
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Mieli, forse non casualmente, è pure membro del famoso ‘popppolo eletto’ anche se solo di babbo. Ci si può stupire che tace su Gaza e tifa per Zelensky?
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