La società si è impegnata a mantenere le attività di produzione e service sia di velivoli sia dei motori. Urso: «Garantito il rilancio dell’azienda»

(di Raoul de Forcade – ilsole24ore.com) – Dopo sei anni di amministrazione straordinaria, si sblocca la vertenza Piaggio Aerospace. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato i commissari straordinari di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, le due società che operano, appunto, sotto il marchio Aerospace, a procedere con la cessione di tutti i complessi aziendali alla società turca Baykar, azienda attiva nello sviluppo e produzione di sistemi Uav (veicoli aerei senza pilota) e tecnologie aerospaziali avanzate. Lo comunica il ministero stesso.
Nell’ambito dell’ultima procedura aperta per l’identificazione di un acquirente, spiega una nota, sono pervenute tre offerte definitive e vincolanti da parte di altrettanti player industriali internazionali per l’acquisto di tutti i complessi aziendali.

Tre le offerte ricevute
«Dopo un’attenta valutazione comparativa delle tre offerte ricevute – spiega il Mimit – la terna commissariale ha ritenuto che quella di Baykar fosse la più idonea a garantire gli interessi dei lavoratori dipendenti e dei creditori di Piaggio Aero e Piaggio Aviation e a rilanciare le prospettive industriali del gruppo».
Baykar, chiarisce il ministero, «si è impegnata a mantenere e potenziare sia le attività di produzione di aeromobili, compresi i relativi servizi di supporto tecnico, logistico e di formazione, sia le attività di manutenzione motori e di produzione di componenti motoristici».
La società ha sempre continuato a produrre
La società in questi anni, sotto la guida dei commissari Carmelo Cosentino, Vincenzo Nicastro e Giampaolo Davide Rossetti, è riuscita, afferma il Mimit, «a costruire un significativo portafoglio ordini in tutti gli ambiti di business, mantenendo dunque la piena operatività per tutto il periodo: una gestione che ha consentito a Piaggio Aerospace di onorare gli impegni presi con i propri clienti, autofinanziando l’attività senza dover ricorrere all’istituto della cassa integrazione straordinaria o al finanziamento bancario ovvero a contributi pubblici».
Durante la gestione commissariale, la società ha, inoltre, sviluppato una versione più avanzata del velivolo P.180, le cui consegne sono già iniziate. Con questa cessione, ha sottolineato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, è «garantito il rilancio dell’azienda, con una visione industriale chiara e ambiziosa. Dopo sei anni di attesa ridiamo un futuro a Piaggio Aerospace, un asset strategico per il nostro Paese, con una prospettiva produttiva di lungo periodo, salvaguardando complessi aziendali e forza lavoro».
Il P-180, per la cronaca, era l’aereo ad elica che volava veloce come un jet. Volò nel 1986, in servizio dal 1990, verso il 2020, 30 anni dopo ne erano stati realizzati meno di 250 esemplari.
Inutile dire che il suo supposto successo commerciale competendo con i turboelica lenti e gli assetati jet è stato poca cosa (gli ATR passeggeri nel frattempo, sono stati prodotti in oltre 1.000 esemplari, tanto per dire, ma non sono della Piaggio), malgrado avesse eccellenti potenzialità (e lo Starship americano equivalente ne ha avuto anche di meno).
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