(Di Lorenzo Giarelli – ilfattoquotidiano.it) – Piange il cuore a vedere lo strazio che ogni anno accompagna le minacce di tagliare i fondi all’editoria. Anche perché, sfogliando ogni giorno i quotidiani, vien da chiedersi cosa dovrebbero fare di più, quei giornali, per guadagnarsi la clemenza del governo. Una breve rassegna, giusto per stare all’ultimo paio di settimane.

Manovra.
Correzioni al bilancio, Meloni prova a tenere il polso del Paese (Sole 24 Ore, 10.12). Dal polso del Paese l’idea di alzare gli stipendi ai ministri.
Il valore delle riforme e il coraggio di metterci la faccia. È un segno di visione e coraggio la scelta della premier di mettere la faccia su questo processo che ricalca la coerenza meridionalista degasperiana. (Il Mattino, 14.12).
Manovra, stretta sulla Naspi contro gli abusi del sussidio (Il Messaggero, 16.12). Lotta ai furbetti del globo terracqueo.
Raffica di titoli del Corriere sulla Finanziaria (tutti in una pagina!): Stretta sui furbetti della Naspi. In cattedra 1610 prof di sostegno. Concessioni elettriche per 40 anni. Ires ridotta di 4 punti se assumi. Contributi Inps in più per chi vuole. Sostegni ai poveri, Isee più alto. Editoria, 20 milioni per le edicole (Corriere, 17.12). Pentole in omaggio?
Il populismo anti-casta arriva all’ultima prova (La Stampa, 14.12).
Il qualunquismo della polemica sugli stipendi. Siamo seri, sì a ministri di prim’ordine e ben pagati (Il Tempo, 17.12).
E alla fine Meloni ordina l’altolà: “Non reggiamo agli attacchi” (La Stampa, 17.12). Non le sfugge niente.

Atreju.
Al Circo massimo la politica è viva, i morti sono altrove. Ad Atreju c’è passione politica, c’è partecipazione, c’è popolo, c’è anche élite – ma con una salda relazione sentimentale con il suo elettorato – c’è carne, c’è sangue, c’è cervello, c’è cuore (Libero, 15.12).
One woman show, la sfida di Giorgia: “Noi con gli italiani. Prodi? Obbediva” (Il Tempo, 16.12).
Nell’arena di Atreju , la gladiatrice Giorgia chiede ancora alle sue forze di restare unite (Avvenire, 17.12).
Musk, Milei e Ecr: Atreju si fa motore della lega mondiale dei conservatori (Il Giornale, 15.12).

Giorgia sei unica.
I successi di Meloni fanno invidia (Il Giornale, 12.12).
Dall’endorsement polacco alla Cnn, Meloni sempre più regina d’Europa. Sguardo che denota forte rigore, ma che si alterna a un sorriso dolce, postura autorevole ma non autoritaria, imprevedibilità per l’avversario ma coerenza per i suoi. (Il Tempo, 16.12).
Non sanno più cosa dire. Meloni “ambigua”: la nuova parola contro la premier è un boomerang per le opposizioni (Libero, 16.12).
La più potente d’Europa? Tiene a bada alleati poco inclini all’obbedienza. Si temeva una deriva ungherese ma la coalizione per adesso tiene (La Stampa, 12.12).
“È lei la più potente tra i leader”. Meloni vince la “gara” in Europa (Corriere, 11.12).

Elkann.
I colloqui tra Meloni e Elkann. Stavolta garanzie su occupati e stabilimenti (Corriere, 7.12).
Un cambio di rotta con il rientro tra i costruttori Ue (Repubblica, 7.12).
Se la Meloni rappresenta gli operai (Il Giornale, 4.12).
Il governo lancia il piano per salvare l’automotive (Libero, 11.12).
Stellantis, un piano per l’auto italiana. Urso: “Fondi per ricerca e innovazione” (La Stampa, 15.12).
Ma dove li ritrova, Meloni, dei giornali così?