Il nuovo Codice della strada (entrato in vigore sabato scorso) ha abbassato, infatti, l’età minima da 21 a 18 anni per conseguire le patenti D, D1, DE e D1E

(ilfattoquotidiano.it) – Stipendi bassi e turni di lavoro sono le principali cause della carenza di autisti per i mezzi pubblici in Italia. Le aziende dei trasporti locali stanno cercando di trovare, in autonomia, le possibili soluzioni: come l’Atm di Milano che ha avviato un reclutamento di lavoratori stranieri, con una campagna nei consolati dell’Ecuador e del Perù. La via intrapresa dal ministro Matteo Salvini è invece differente: ridurre l’età minima per ottenere la patente per condurre i veicoli adibiti al trasporto di persone.
Il nuovo Codice della strada (entrato in vigore sabato scorso) ha abbassato, infatti, l’età minima da 21 a 18 anni per le patenti D, D1, DE e D1E. Pertanto, da oggi, un neomaggiorenne potrà mettersi alla guida di un bus, un filobus o un tram per le vie delle città italiane. Potenziali nuovi assunti nel traporto pubblico dove, secondo le stime, mancano circa 10mila autisti. Una novità introdotta dallo stesso Codice della Strada che per la patente B ha prolungato da 1 a 3 anni il divieto per i neopatentati di guidare autoveicoli con potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza oltre i 105 kW/t (limiti comunque aumentati rispetto al precedente Codice).
La patente D (e DE) abilita alla guida di autoveicoli per il trasporto di persone (autobus e filobus) con numero di posti totali superiore a 9: da oggi è possibile ottenerla a 18 anni, rendendo possibile guidare servizio di linea con percorrenza non superiore a 50 chilometri, “a condizione – si legge nel nuovo testo dell’articolo 18 del Codice – che il conducente sia titolare di carta di qualificazione del conducente conseguita a seguito della frequenza di un corso di qualificazione iniziale ordinario della durata di 280 ore e del superamento del relativo esame“. La lettera E rappresenta un’estensione della patente permettendo anche di trainare un rimorchio non leggero.
La patente D1 (e D1E) permette di guidare i cosiddetti “minibus”, cioè autobus con numero di posti passeggeri superiore a 8 ma inferiore o uguale a 16. Anche in questo caso l’età minima scende a 18 anni, sempre con carta di qualificazione del conducente conseguita a seguito della frequenza di un corso di 280 ore e superamento dell’esame. Per la patente D (e DE) per servizi di linea superiori a a 50 chilometri, invece, il limite di età è ridotto a 20 anni.
Magnifico!
Credo che Salvini sia un genio incompreso.
Mancano operai perché gli stipendi sono bassi?
Non c’è problema, da oggi ci pensa lui; si può iniziare a lavorare in fabbrica all’età di 6 anni
Azz! C’è il calo (crollo, in Italia) demografico; le culle vuote; ma forse lui non è informato al riguardo o, come credo sia più probabile, non riesce a comprendere il fenomeno delle culle vuote.
Io li voglio vedere gli ecuadoregni o i peruviani appena arrivano a Milano; gli danno 1500 € al mese, ne devono pagare 700 per una stanza; i primi soldi che riescono a risparmiare si comprano il biglietto aereo per tornarsene a casa.
Menomale che non ha deciso di fare il medico,
Hai un tumore? passati la crema callifuga sul piede che ti passa.
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