
(Di Wanda Marra – ilfattoquotidiano.it) – Non hanno perso occasione per attaccare Giuseppe Conte i riformisti del Pd, dopo l’intervista a La Stampa in cui ha detto che se si andasse alle elezioni ora i Cinque Stelle correrebbero da soli e ha definito il Movimento “progressista indipendente”. D’altra parte, la minoranza dem ha sempre visto come fumo negli occhi l’alleanza strutturale con il Movimento 5 Stelle. La dichiarazione più eclatante è quella dell’eurodeputato, Giorgio Gori. Che sui social la mette così, riprendendo le parole dell’avvocato: “Conte: ‘Non siamo di sinistra, siamo progressisti. Quelli di sinistra votano la commissione Ursula, noi no. Mandano le armi all’Ucraina, noi no. Noi siamo un’altra cosa, del tutto originale’. Tanto originale da coincidere esattamente con le posizioni di Orbán, Salvini e Le Pen”. Gli fa eco su X la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno: “Giuseppe Conte: ‘Siamo progressisti, non di sinistra’. Come il Megadirettore Galattico Duca Conte Balabam in Fantozzi, il leader dei Cinque Stelle inventa una nuova categoria dello spirito: il progressista non di sinistra. Un medio progressista, insomma”.
Sulla stessa linea Riccardo Magi di + Europa, che definisce quello di Conte “progressismo salviniano” insomma, “una formula ambigua che rifiutiamo con fermezza”. Più moderato nei toni il senatore Alessandro Alfieri, responsabile delle Riforme Pd: “C’è tutta la comprensione politica per la fase politica che sta vivendo Conte… Dico solo che a volte potrebbe anche essere più prudente nei giudizi che dà del Pd perché senza il Pd non c’è alcuna alternativa”.
Stefano Bonaccini rileva la ‘contraddizione’ tra Conte che si dice ‘non di sinistra’ e la collocazione in Europa dei 5 Stelle: “Conte dice, legittimamente, che il M5S non è di sinistra. Però siede nel Parlamento europeo con l’estrema sinistra”. Che è poi quello che fa notare Nicola Fratoianni (Sel), instancabile nel ruolo di tessitore tra la segretaria del Pd e il leader dei Cinque Stelle: “Conte rivendica la sua autonomia. Anche noi siamo autonomi, sia chiaro. Poi ognuno lo fa come crede. Dice ‘noi non siamo di sinistra’ nonostante stia in un gruppo in Europa che si chiama Left, la sinistra… Mi pare che dopo la Costituente siano ancora in una fase di assestamento”. Nella maggioranza del Pd è Andrea Orlando a far notare che quello di Conte “non è il modo migliore per fare accordi”. Nel frattempo, Elly Schlein persevera nella linea che ha sempre tenuto in queste occasioni su Conte e resta in silenzio. Una precisa linea di condotta. “Stiamo costruendo un progetto per l’Italia, per dare al Paese un’alternativa a questa destra”, scandisce al seminario al Nazareno. Una risposta indiretta, forse.
Insomma la Schlein è disposta a digerire tutto pur di avere la possibilità di andare al governo. Speriamo che Conte sia un progressista indipendente anche nei fatti smettendo di portare acqua al mulino del PD per vedere almeno l’effetto che fa!
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ai piddini piace giocare con le parole cambiandone il significato,
“sinistra” invece che destra alternativa,
“riformisti” invece che reazionari
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Sì, ripeto, secondo me Conte, con questa affermazione, ha commesso un errore… e se ne vedono le conseguenze, nelle dichiarazioni di chi la sinistra l’ha persa di vista da un pezzo… e non vedeva l’ora di attaccare!
Invece di far notare che è il Pd a non avere posizioni di sinistra, Conte, inspiegabilmente, se non perché vuole strizzare l’occhio agli ultimi giapponesi “né dx né sx” , nega che le abbia il m5s, che in Europa fa parte, orgogliosamente, di LEFT (sinistra!), proprio per sua scelta.
Va bene sottolineare la loro (del Pd) incongruenza su armi e guerra e marcare il nostro territorio e la nostra differenza, ma non a scapito della chiarezza sulla nostra identità.
Giuse’… che fai!? 😳
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.
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ci sono le rivotazioni in ballo,
Giuse’ ha fatto il paraqulo stavolta.
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Esatto, Adri.
Conciso ed efficace!
👏🏻😆
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Se nel cialtronesco contesto della politica italiana il PD dei Renzi (quello del patto con Berlusconi), dei Gentiloni e dei Letta (zio e nipote) è da decenni denominato come il maggior rappresentante della sinistra italiana, allora alla larga da questa “sinistra”….
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Anail,
intanto c’è da notare che a Strasburgo non c’è quella gran varietà di gruppi tale da poter scegliere quello perfettamente coincidente con la linea politica del M5S. Si sceglie quello meno lontano, dal momento che a un gruppo ci si deve iscrivere per potere anche intervenire (le anime semisolitarie hanno meno possibilità di parlare e di sottoscrivere mozioni da sottoporre al voto… ) cioè per contare di più. D’altronde non è possibile instaurare un dibattito sull’essere PIU’ DI SINISTRA di altri, del tipo: io sono la vera sinistra, tu no! E così via con discorsi bizantini e infiniti come al Concilio di Nicea sul Dio Uno e Trino. Tanto più che sia la destra che la sinistra (“ufficiale”) hanno sposato il neoliberismo in economia e la guerra in Europa, con declino socioeconomico compreso. Se queste due posizioni appartengono sia a dx che a sx… io mi definisco altrimenti. Punto
E quando dico sinistra intendo tutta la sinistra. Se nel Pd c’è un’anima di vera sinistra, venga fuori e si dichiari anti atlantista, anti americana, pacifista, neutrale e indipendente. Ri-punto.
Ergo, per me ha fatto bene l’Avvocato a distinguersi.
Bonaccini? L’ex capo dell’ufficio propaganda di Renzi, che quando parla di Berlinguer si commuove, è talmente cojone che non si immagina che quello si sta rivoltando nella tomba. La pace prima di tutto, unitamente ai ceti mediobassi VS l’avido padronato e/o capitale specie parassitario e ultra finanziario. Cose di SINISTRA che farebbero correre un gelido brivido lungo la schiena dei soggetti citati nell’articolo. Il peccato originale di TUTTO il Pd è la sudditanza agli Usa qualunque cosa faccia e alla logica dei mercati.
Questo non vuol dire che poi non ci si deve alleare per battere la Pesciarola. Fare il governo insieme è più faticoso se non si andrà dal notaio a sottoscrivere un accordo da rispettare pena caduta della baracca. O perlomeno uscita dal governo ma restare in maggioranza (finché dura).
PS. Ma perché Bersani non parla mai male di almeno metà PD, quando ci fa la predica?? Sarà perché siamo “TROPPO” coerenti??
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Ti dirò che all’interno del PC ai tempi di Enrico esistevano i riformisti,,,il capo era Napolitano …e abbiamo visto poi come è andata a finire.
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Si dice che ai funerali di Berlinguer, il Napo avesse la lettera di dimissioni che gli era rimasta in tasca e che non aveva fatto in tempo a spedire che quello morì. La motivazione delle dimissioni non era più la sudditanza all’Urss che Enrico anni prima aveva mandato affnk in un congresso a Mosca attirando lo sguardo torvo e truce di Breznev dal banco della presidenza del congresso. Il motivo era il mancato gesto di sudditanza servile agli Usa assieme alla non ancora giunta conversione al capitalismo.
Qualche sera fa Ochetto (sempre con una c) si è rivolto a Gramellini, parlando del Pci, vantando la piena democraticità del partito e la lunga distanza dall’Urss raggiunta da anni. Io subito l’avrei interrotto per dirgli a bruciapelo: “Ma allora perché caxxo hai sciolto un partito che aveva tutte le carte in regola??”.
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verissimo ricordo abnch’io gli avvenimenti!.Io ho ancora dei dubbi che sia morto per infato.
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”Ma perché Bersani non parla mai male di almeno metà PD, quando ci fa la predica??”
Perché a Bersani sta cuore solamente una cosa: la ditta, e cioè il pd, e quando può spara a zero sui 5s, con una certa gentilezza, magari. Non è un amico dei 5s ma parla al suo elettorato (dei 5s), nella speranza che ritorni all’ovile.
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Gae, ho ritirato tutto, con grande rammarico per esserci cascata. La solita mistificazione dei “giornali”… Conte ha detto TUTT’ALTRO e hanno, ovviamente, alterato tutto per far male a noi e risparmiare l’amato Pd.
GRRRRRRRRRR😡🤬😠🤬
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Vedete più in basso.
Ritiro TUTTO.
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il pd che parla di sinistra come casa loro, è una barzellettissoma. se poi parla ache pina picierno, siamo alle comiche finali. sono titubante sul M5S, che, a parte Conte, fa venire freddo, ma se si mettono col pd tolgono ogni dubbio, in negativo.
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è proprio vero che sul fattoquotidiano ci possono scrivere tutti e si può scrivere di tutto … la “sinistra ” di Bonaccini, Picerno, Gori … Magi !!!
Wanda … per favore !!!!
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“..perché senza il Pd non c’è alcuna alternativa”
Lo so che attualmente è fantascienza, ma il capo di un partito fatto come si deve, avrebbe già risposto a questi signori che, se non ci sono le condizioni minime di base, stare alla opposizione non spaventa affatto.
Lo so. È fantascienza pura. 🤦🏻♂️
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è esattamente quello che ha detto Conte.
mi ripeto: potremmo superare il PD da dentro la coalizione ed è dettargli la linea. è fantascienza crederci?
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È giusto crederci, scherziamo!? Credo ci siano profondissime divergenze sul come farlo; cioè: visti e conosciuti i soggetti della controparte, quale sia il metodo per arrivare al risultato. Io, dopo oltre due anni, non vedo alcun metodo .
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Anche la controparte è priva di metodo: fa semplicemente il gran cz che gli pare, come sempre. Mica deve spremere le meningi per galleggiare, perché avrà SEMPRE una vasta e profonda fetta di sistema sempre a sostegno.
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L’onestà intellettuale di questa gente è sotto zero! Se su un tema Conte, Salvini e Orban hanno la stessa opinione non significa essere identici in tutto! La lista delle differenze tra Conte e i due amichetti è più lunga della penisola italica… nucleare, ponte sullo stretto, RdC, TAV, condoni, flat tax, salario minimo, solo per citarne qualcuno. Che vadano tutti afc
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Ras, sempre pronta ad unirmi!! 😆
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AAAAAALT!
MOZIONE D’ORDINE !
Mi cospargo il capo di cenere perché ho creduto-boccalona-alle caxxate attribuite da altri a Conte, senza sincerarmi che fossero vere!
https://www.facebook.com/share/p/19XxexNtyM/
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Lo apro:
Donato Corona
“I SINISTRO-LESI
Lo scandalo non è Conte che dice di non essere di sinistra (pur essendolo), ma il Pd che dice di esserlo (non essendolo). “Sinistra è chi sinistra fa”, Non certo chi dice di esserlo e poi fa politiche opposte. Ma il punto ancora più grave è che Conte non ha mai detto di non essere di sinistra! Nell’intervista alla Stampa ha detto ben altra cosa, che addirittura ci restituisce un senso opposto a quanto riportato dai media. Infatti Conte spiega bene che SE votare armi, escalation militare, transizioni militari, austerità ad oltranza, etc – come fanno il Pd e i demosocialisti europei con elmetto di ordinanza – significa essere di sinistra ALLORA lui non è certamente di sinistra. Ora, chi non vede quei “se” e quell’ “allora”, stravolgendo il senso della frase, fino a capovolgerla in una tanto apodittica quanto inesistente “Io non sono di sinistra”, commette un enorme atto di disonestà: disonestà politica prima ancora che intellettuale. Ma nel magico mondo dei media unificati questa disonestà è prassi, è abitudine, quasi un vanto ed un imperativo categorico. Ed allora giù titoloni su Conte che non è di sinistra e giù intervistone a tanti falsi sinistri – dalla Picierno a Gori – che danno lezioni di “vera sinistra” a Conte. Quanta ipocrisia e quanta miseria nelle loro parole. Conte che, al contrario, va ringraziato proprio per aver ridato un senso alle ragioni della vera sinistra, non la finta sinistra guerrafondaia, tecnocratica e liberista dei nostri tempi. Se per voi quella roba là è essere di sinistra, allora tenetevela pure come nome e come bandierina. Ai 5stelle di Conte interessa che le politiche siano realmente giuste, schierate dalla parte degli interessi generali e non privilegio di pochi. Se quella sinistra, cari sinistrolesi, vi ha portato a sostenere i tecnici da Monti a Draghi e i politici da Renzi a Gentiloni, significa che è una sinistra bucata, una finta sinistra. La sinistra delle élite è una contraddizione in termini, ma se a voi va bene celebrararne le magnifiche sorti, allora lo ripetiamo con ancora più forza che da quella sinistra siamo distanti anni luce: anzi di quella sinistra siamo avversari indomiti. Ma il punto alla fine è proprio questo. Lo sanno bene Lorsignori di non essere di sinistra e sanno bene Lorsignori che Conte la vera sinistra l’ha rimessa in piedi. Ed allora eccola la lesa maestà di conte: non tanto di aver detto di non essere di Sinistra, ma DI AVER FATTO COSE DI SINISTRA. È questo che li fa imbestialire perché fa venir meno la loro autorappresentazione ed autoconsolazione. Essere di sinistra per loro è stare su di un piedistallo morale da cui guardare e giudicare i fatti del mondo e gli umori del popolo, stilando classifiche di “civiltà” e di “barbarie”. Ma è un giochino che è durato il tempo di una farsa. Sinistra è, chi sinistra fa. Essere “progressisti indipendenti” è pertanto il modo per togliere quel velo e gridare che il re è nudo e quella sinistra è destra. Eccola la vera lesa maestà, per i sinistro- lesi de noialtri.”
Dal web
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Chi ha in mano i media? Non certo il 5 stelle… a che servono i media ? ..a rincoglionire i cittadini..quindi si vedono i risultati..portano voti i ladri ,i mafiosi,i delinquenti,le persone serie si astengono o si allontanano dalla politica,SONO ANCHE SOLITI DIRE “LA POLITICA è SPORCA”… questo è il risultato della nostra democrazia..calpestando volutamente o aggirando le norme della nostra Costituzione.
Sarà difficile risollevarsi da questa situazione e non spero neppure nei giovani perchè questi Politici-delinquenti non pensano al futuro.
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Io però avrei risposto,al posto di Conte,in modo diverso…avrei detto se Renzi e compagnia sono di sinistra io sono di LOTTA CONTINUA!
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I riformisti dem(enti) sono convinti che “progressista” e “di sinistra” siano la stessa cosa. Niente di più sbagliato. Progressista vuol dire che vai avanti, che cambi le cose. Di sinistra vuol dire un’altra cosa. Si può essere di sinistra o di destra ed essere progressisti. Chi si oppone al progresso e vuol far rivivere le cose del passato, si riconosce nella destra conservatrice e tradizionalista. In sintesi, possiamo dire che essere progressisti non vuol dire né essere di destra né di sinistra.
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Concordo,ma l’italiano non conosce la propria lingua.
Solo l’adopera per altre cose!
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È stato Romano Prodi a dire che il m5s non è di sx. Senza spiegare il perché poi.
Conte ha dato ragione a Prodi? Si, certamente. se essere di sx significa seguire le scelte del pd, impossibile esserlo allo stesso modo.
quanto alla direzione di marcia, progresso è un termine più completo della scelta di svolta ad un incrocio. Si va nella direzione che persegue il miglioramento possibile delle condizioni di vita dei cittadini.
In una vecchia Comfessione a Gomez, Domenico De Masi consigliava a Cobtece Schlein la lettura dei discorsi di Enrico Berlinguer. La sobria austerità dell azione politica, etica personale e pubblica, ed ostinata ricerca del progresso sociale, il possibile che si somma ad altro possibile. Partendo dagli ultimi. Sempre. Ostinazione. Tenacia. Mai violenza.
lo attaccarono come poco di sx, Forattini lo disegnò come maggiordomo del potere, offendendolo nell anima.
E chi venne dopo tenne buona l offesa, e si incarno’ maggiordomo del potere. Smettendo di muoversi verso il progresso sociale. Il pd nasce dall alleanza tra comunisti, socialisti e sx democristiana
Tessera n. 1 Debenedetti. Su quella tessera il sorriso di Berlinguer si sarebbe spento. Come sulla tessera attuale, che usa quel sorriso per il marketing politico, anziché come esempio fondamentale.
Sono un berlingueriano sine die. E un ammiratore del coraggio di Aldo Moro.
Il progresso implica coraggio, e speranza.
Il coraggio di non demordere, di rimanere unito, se si condivide la direzione di quel progresso. Che si persegue provando a governare, tra imperfetti, ma nello stesso senso di marcia.
Io credo che, magari senza aver letto quegli articoli, il m5s sia stato la prova provata che l insegnamento di Berlinguer potesse essere davvero prassi politica. E che valesse la pena sporcarsi le mani.
Io apprezzo tanto Giuseppe Conte perché mi rimanda a quella serietà dell essere servitore dello Stato che è cosa di altri tempi, di altre persone. E che è davvero tanto, oggi, poter condividere.
Chi si è arreso a Draghi, a quel mondo, mi ha riportato a chi tradì Berlinguer prima e dopo la sua morte, che si consumò su quel palco di Padova, tra la sua gente.
Il pd non ha mai avuto nessuno che si è ostinato a riprovarci. Con serietà, abnegazione, contro tutto e tutti. Per la sua gente. Dignità ed onore. Cose che i vecchi boomer come me apprezzano.
partire dagli ultimi non può che essere cercare un progresso umano e civile, per tutti. Non ci siamo mai chiesti se Don Milani fosse di sx o meno. Per quei ragazzi, cercava di costruire un futuro migliore. Certamente un progressista. Lui, come Berlinguer, dipendente sino al midollo da quell anelito di progresso della società che è stata la loro vita.
Si può reclamare l indipendenza. Farne un valore. Non si può essere che dipendenti dalle ragioni e dagli obiettivi per i quali si fa politica.
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Concordo completamente
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Ma come mai nel PD c’é MUSSOLINI con la barba?
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