L’ex deputato: “Se si sommano gli astenuti e i no potrebbe venire fuori tutta un’altra storia”

(di Gabriella Cerami – repubblica.it) – «Chiedo agli iscritti di non votare», quando nei prossimi giorni dovranno esprimersi nuovamente sui quesiti impugnati da Beppe Grillo: «Se chi ha scelto no all’abolizione del ruolo del garante deciderà di astenersi non si raggiungerà il quorum. Lo dicono i numeri». Alessio Villarosa, ex deputato M5S ed ex sottosegretario all’Economia, tra le persone rimaste vicine al fondatore, torna in campo e si schiera.
Ha sentito Grillo dopo il voto dell’assemblea costituente?
«Con Grillo ci sentiamo e vorrei precisare che Beppe non ci ha permesso di votare in rete l’appoggio al governo Draghi e non mi ha aiutato quando sono stato cacciato dal Movimento. Ma nonostante questo è una persona che stimo e che oggi sta difendendo il Movimento, quello vero, che serve a questo Paese. Quindi, in questa battaglia, sto dalla sua parte pur non essendo più un iscritto».

Siete convinti che il voto sarà ribaltato?
«Quelli che hanno votato sì all’abolizione del ruolo del garante non sono la maggioranza degli iscritti. Se si sommano gli astenuti e i no potrebbe venir fuori tutta un’altra storia».
Gli elettori che sostengono il Movimento però non sono più quelli di un tempo, come si può tornare a Grillo?
«Conte doveva creare un suo partito, con tutta la fatica che occorre per costruirlo. E invece ha rubato il Movimento di Grillo e Casaleggio».
Però le chiavi di casa gliele ha consegnate Grillo?
«Ha fatto un errore. Il Movimento è passato da un’idea orizzontale a un partito in mano a una sola persona. Deve tornare invece ad essere né di destra né di sinistra».
Lei è stato deputato per due legislature, è favorevole all’abolizione del limite dei due mandati?
«Ripeto, non faccio più parte del Movimento. Ma se hanno votato per abolirli significa che pensano di aver perso una classe politica importante, mentre loro sono invece una classe politica in difficoltà. Conte sta mandando al macero un consenso che era arrivato al 33%».
Quindi confida in Grillo?
«Spero che vinca la sua battaglia e che si riprenda il Movimento. Ma io voglio aiutare Alessandro Di Battista e la sua associazione Schierarsi. Se volesse tornare in politica, io ci sono».
la spiego in breve: villarosa spera che grillo vinca per poter chiudere il movimento e creare uno spazio politico per “schierarsi” di di battista, che non si schiera perché vuole che sia “né di destra, né di sinistra” e poter fare 22 mandati anche lui, visto che due li ha già fatti.
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Che bello! Tutti in attesa del nuovo salvatore per poi crocifiggerlo al primo stormir di fronde.
Un film già visto e la storia si ripete…
Di Battista si è creato il suo personaggio inconcludente ma bravo a berciare dai vari palchi che frequenta a pagamento.
Chi ricorda che con lui il TAP si sarebbe fermato e chiuso in “5 minuti”?
Mi piacerebbe proprio vederlo assumersi la responsabilità di creare una forza politica e mettersi alla prova.
Ripercorrerebbe tutti gli stessi passi, le stesse difficoltà del M5S.
Uno spasso per i rondoliniani qui presenti.
Che bello percularvi, ricordarvi e usare, su di voi, le vostre stesse parole.
Adelante!
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E aggiungo, quando con il Movimento al governo non all’opposizione, Di BATTISTA e il suo degno compare Giggino andarono a Parigi per incontrare i Gilet Gialli. Macron ritirò per 9 giorni l’ambasciatore e rischiammo l’incidente diplomatico.
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Mamma mia, che paura. L’incidente diplomatico con Macron…
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Spero ci sia la possibilità di fare uno schieramento politico con Di Battista
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Grillo non era verticistico, si vede.
visto che chi ha cacciato lo adora.
salvo non consentire alla base di votare per il si o il no all ingresso nel governo Draghi.
Non capisco solo cosa Grillo debba riprendersi. Il simbolo, il nome? Ok se lo pigli. Poi? La cassa? Non credo
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ma cosa dici ci fu la votazione per il governo Draghi tra gli iscritti e vinse il si col 60% io votai no come il 40% degli iscritti poimi cancellai dal Movimento. Conte in quei giorni restò
muto senza pronunciare contrarietà anche solo personale al governo Draghi .Quindi per me possono andarsene a casa lui e Grillo
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ho riportato quanto dichiarato da Villarosa nell intervista.
Conte non era nemmeno iscritto.
Rinunciò ad ogni altra attività e retribuzione per rispettare l impegno preso col m5s, sino a diventarne presidente dopo un percorso lungo e tortuoso. Alle politiche del 22 ha preso il 15,5%.
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Comunque questa mattina Villarosa era da Parenzo ad accusare Conte di aver rubato il m5s.
Me li ricordo. Interviste, collegamenti in auto col vivavoce. Mi era simpaticissimo.
spero si faccia pagare, come gli altri.
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“Grillo se lo riprenderà” per farci che cosa? Perché la domanda cruciale è questa: c’è un nuovo progetto politico oppure vuole riproporre lo stesso (facendo, ovviamente, gli stessi errori e sperando che diano esiti diversi)?
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«Se chi ha scelto no all’abolizione del ruolo del garante deciderà di astenersi non si raggiungerà il quorum. Lo dicono i numeri». Alessio Villarosa, ex deputato M5S ed ex sottosegretario all’Economia, tra le persone rimaste vicine al fondatore, torna in campo e si schiera.
Ha sentito Grillo dopo il voto dell’assemblea costituente?
«Con Grillo ci sentiamo e vorrei precisare che Beppe non ci ha permesso di votare in rete l’appoggio al governo Draghi e non mi ha aiutato quando sono stato cacciato dal Movimento. Ma nonostante questo è una persona che stimo e che oggi sta difendendo il Movimento, quello vero, che serve a questo Paese. Quindi, in questa battaglia, sto dalla sua parte pur non essendo più un iscritto»
Ma dico, Villarosa, ci hai preso proprio per fessi?
Dove era la democrazia orizzontale quando ti cacciarono perché votasti contro Draghi?
E poi proprio te parli di far mancare il quorum quando i 5S erano per toglierlo anche dai referendum???
Qui Pancho Villarosa viene intervistato da Mazzucco 10 anni fa a Roma:
Altri tempi, eh. 12 ottobre 2014.
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Nemmeno nel più profondo Sud si dice ” si è rubato” che fa il paio con ” scendi il cane ” e ” vieni mangiato”. Cosa ha fatto la sig.ra Cerami per essere abilitata a scrivere sui giornali ? Il resto è aria fritta.
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Avvisatelo che Di Battista è per il limite dei 2 mandati, quindi nel caso formasse un movimento politico lui è fuori dalle candidature.
Molti ex 5stelle fanno finta di non capire che il limite dei 2 mandati non era semplicemente una regola interna del M5S, ma era una regola di etica (per chi la sostiene) che vale indipendentemente dal contenitore che ti ha candidato per il mandato.
Se hai fatto 2 mandati col M5S e poi ti candidi in altre forze politiche, certamente hai tutto il diritto di farlo, ma non puoi definirti un sostenitore del “vero M5S”, “quello delle origini”.
Il concetto alla base del limite dei 2 mandati era che se ne fai di più diventi “la casta”, con qualsiasi movimento/partito, mica solo nel M5S.
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