
(Di Elena Basile – ilfattoquotidiano.it) – Il corrispondente eterno da Bruxelles – una cariatide che ci diletta da decenni con articoli in cui si fa portavoce del politichese in grado di seppellire valori e ideali europei, sostenitore dell’austerità e dell’agenda Draghi, di tutti i madornali errori commessi da una organizzazione internazionale piegata dalle logiche di potere – ci spiega ancora una volta quale sia il bene da perseguire. Il commissario Fitto va votato anche se in questo modo si sdogana l’alleanza con la destra e si allarga il perimetro della Von der Leyen perché il vero pericolo è costituito dalla Russia imperialista e dalla politica commerciale di Trump. Naturalmente non offre alcun dato né argomento per spiegare perché la Russia sia una minaccia imperiale. Questi sono dettagli. I progressisti non hanno bisogno di ragionare. Abboccano all’amo. Hanno bisogno di nemici per compattarsi e difendere la giusta via che va dalla Meloni alla Schlein.
La Russia ha un tasso demografico discendente, territori immensi e materie prime. Non ha alcun bisogno di conquiste territoriali. La guerra in Ucraina è stata provocata dall’espansionismo aggressivo della Nato, dal colpo di Stato in piazza Maidan, dalla non applicazione degli accordi di Minsk, dalle provocazioni militari, con spedizioni punitive nel Donbass da parte dell’esercito Ucraino che include il battaglione neonazista Azov. La penetrazione militare ed economica anglosassone, divenuta nel 2014 anche politica, ha pompato il nazionalismo dei seguaci di Bandera, trasformando il Paese in una anti-Russia. Mosca ha inseguito la mediazione, come ha affermato Stoltenberg fino al dicembre 2021, e non ha avuto molte opzioni, volendo conservare la sovranità del Paese. Del resto la Russia nel marzo del 2022 aveva già raggiunto l’accordo con l’Ucraina per il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati. Inutile sottolineare questi argomenti, basati su fatti innegabili, per contrastare lo slogan che attribuisce a Putin intenti imperiali. Sono dettagli.
Inutile ragionare. C’è la fede nel Verbo che procura prebende, status, un posto di commentatore dell’Europa che ricorda i privilegi monarchici di origine divina. In effetti è proprio l’Europa a cui tiene il Corrispondente eterno la nemica degli ideali europeisti. L’Europa di “mercato e austerità”, neoliberista, filo-atlantica, in grado di distruggere la libertà di espressione creando un “ufficio contro la disinformazione”, titolo orwelliano che sta per Ufficio Censura. L’Europa che apre ai migranti e non li integra: sceglie alcuni Paesi-vittima come l’Italia, destinata a divenire un campo profughi per l’inettitudine e il privilegio di altri Stati. L’Europa bellicista, che paga gli errori dei neoconservatori statunitensi, trasformandosi in braccio armato della Nato per interessi Usa. L’Europa che rinuncia all’accordo con la Cina per imposizione statunitense e ingoia le politiche commerciali unilaterali con Biden come con Trump. L’Europa classista che toglie lo stato sociale ai deboli per incrementare i finanziamenti alla difesa. L’Europa che ha rinunciato a una reale transizione verde e ha provocato il ritorno al carbone della Germania. L’Europa club elitario. L’Europa senz’anima in cui la cultura è pompata dalla politica e i cosiddetti progressisti eseguono in brutta copia le politiche neofasciste della destra e dei neocon di Washington.
Signor eterno corrispondente da Bruxelles, è questa Europa che la fa mangiare e che lei difende a denti stretti, l’assassino dei valori e degli ideali federalisti, della speranza di un socialismo liberale in grado di coltivare i beni comuni, dall’istruzione alla sanità. Mi domando se anche lei sia andato a vedere con la classe dirigente imbellettata il bel film di Andrea Segre su Berlinguer. Quale trasformazione antropologica ha potuto rendere il potere insensibile al punto da ricordare un uomo politico e il suo slancio etico senza batter ciglio, commemorarlo mentre affossano, in ogni passo quotidiano, gli ideali dell’eurocomunismo, dello sviluppo democratico, della creazione di una società più equa e più libera? È l’Europa che lei incarna, signor eterno corrispondente, a essere la nostra nemica, l’Europa del politichese, degli intrighi, del potere, dell’asservimento a interessi stranieri, l’Europa forte con i deboli e umile con i potenti, l’Europa delle intese comuni e dei campi larghi, dove poca è la differenza tra Meloni, Von der Leyen e Borrell, l’Europa che ha massacrato una generazione di giovani ucraini per non aver voluto accettare un Paese neutrale, l’Europa complice del lo sterminio del popolo palestinese, che finge di combattere Trump in nome della neoconservatrice Harris, l’Europa delle menzogne, della più beota e sfrontata propaganda. L’Europa dei lecca-lecca, dei signorsì, di persone prive di coscienza e scrupoli, l’Europa dei potenti psicopatici e dei burattini, dei vuoti opportunisti.
articolo già pubblicato,
in cui emergevano alcuni commentatori che, malgrado LE EVIDENZE STRBOSCOPICHE,
continuano a combattere a colpi di supercaxxole che neanche Hiroo Onoda avrebbe concepito
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L’unico capace di scrivere cose sconclusionate sei tu.; non riesci nemmeno a supportarle con uno straccio di dato, dove vuoi andare?
Ti aspetto al prossimo round
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hahaha

ti chiamerò DATA
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Lionheartuccio70beddu, ma poi com’era quella dei Chicago Boys?
L’hai già detto alla Klein che ha scritto una fesseria chiamandoli così (ai demolitori dell’economia russa)?
O ragli qua tanto per darti un ton(t)o?
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Innanzi tutto devo scusarmi; il messaggio cui hai replicato non era rivolto a te.
Chi sarebbe Klein? ( forse era attivo il correttore automatico e volevi scrivere schlein)
Quanti ai Chicago boys, come già replicato in un altro messaggio; fanno parte di quella scuola di pensiero economico di stampo liberista che è lontano anni luce dal mio, che è di tipo keynesiano.
Quanto alla distruzione dell’economia russa, anche lì ciò che è successo non è da attribuire INTERAMENTE alla logica liberista o come dici tu ai Chicago boys.
Le regole neoliberista sono state applicate anche in altri paesi dell’ex blocco socialista e non hanno avuto gli stessi danni che ci sono stati in Russia; pur essendoci stati anche lì ingenti costi sociali, specie all’inizio dell’applicazione delle politiche di privatizzazione e liberalizzazione.
Quanto al fatto che io mi dia un tono, come ti ho più volte ripetuto, evita di scrivere kazzate, verifica prima di scrivere e vedrai che il pallone si sgonfia all’istante
Spero ti sia chiaro adesso
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Ergo, siamo colonie, non democrazie. Questo spiega un sacco di cose altrimenti inspiegabili.
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Grazie Ambasciatore, avanti
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I pasdaran della Basile non tollerano
nessun tipo di osservazione, figuriamoci
poi di critica, ai dogmi della Profetessa Divina. Grazie fanatici, avanti.
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è vero sopratutto se gli argomenti stanno a zero. Grande Basile!
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