
(repubblica.it) – La Corte penale internazionale ha emesso i mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ex ministro della Difesa Gallant e il leader di Hamas, accusandoli di crimini di guerra e crimini contro l’umanità per la guerra a Gaza e gli attacchi di ottobre che hanno innescato l’offensiva di Israele nel territorio palestinese. La decisione trasforma Netanyahu e gli altri in sospettati ricercati a livello internazionale.
La Corte Penale internazionale dell’Aia emette i mandati di arresto per Al Masri, Netanyahu e Gallant
La Corte penale internazionale dell’Aia ha dichiarato giovedì di aver emesso mandati di cattura per il leader di Hamas Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (noto anche come Mohammed Deif) e per il presidente israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della difesa Yoav Gallant. La CPI ha affermato che l’accettazione da parte di Israele della giurisdizione della corte non era richiesta
Per Biden ,Van Der Layer , e tutti gli ipocriti leader occidentali che mandano armi e munizioni letali ad Israele tutti i giorni, che li usa indistintamente sui civili quotidianamente, non è stato spiccato lo stesso mandato , ma per il leader di Hamas sì. C’è del marcio in occidente , ha ragione Oddifreddi.
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esultiamo alla notizia, adesso i campi di sterminio si aprono anche per loro…
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purtroppo loro non riconoscono da mai la corte costituzionale e quindi non sono passibili delle loro leggi , così come la Russia, non si possono processare poiché non hanno mai firmato il trattato ( magari perché avevano già in mente istinti ed azioni bellicose ?)
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Molto difficile continuare ad affermare che Israele sia una democrazia, soprattutto se l’attuale governo non cade all’istante e non consegna l’assassino di bambini alla giustizia. La ciliegia al governo intanto ha perso un caro amichetto.
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A questo punto chiunque deve sentirsi libero di definire criminali questi soggetti.
Ma mi sfugge una cosa: a parte che non so nemmeno se Deif sia ancora vivo..
… ma i leader di Hamas, Hayneh e Sinwar, sono morti ammazzati dagli israeliani.
Idem per Nashrallah di Hezbollah e notare bene, in tutti i casi in territorio STRANIERO e SENZA accordo con le relative autorità, il che è illegale.
E ci sarebbe molto da pensare anche all’elicottero di Raisi, caduto circa 20 giorni dopo l’attacco ad Israele di aprile scorso (in reazione al bombardamento del consolato iraniano di Damasco, tanto per ricordare ai sodo-atlantisti di turno chi ha iniziato cosa e dove sta l’aggressore).
A proposito, adesso i Gionniddio cantori della democrazia occidentale che dicono, che dicono?
Magari che siamo democrazie e per questo si possono emettere questi mandati di cattura, mica siamo nella Ruzzia di Putin.
Intanto appena ieri, proprio perché siamo democratici, i zionisti hanno ammazzato almeno 88 persone a Gaza.
E nessuno che pensa di mandare armi ai gazawi, strano. Ma come era quella storiella dell’aggressore e dell’aggredito?
”’Israele attacca oramai senza nessun timore di subire delle sanzioni”’
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