In una lettera due senatori democratici chiedono di indagare su contratti e contatti del magnate a capo di Space X con il Cremlino. I sospetti dei legami con Kiriyenko, uno dei registi delle interferenze di Mosca nelle elezioni Usa

(Alberto Simoni – lastampa.it) – WASHINGTON. I contatti e le telefonate fra Musk e i funzionari russi dovrebbero non solo accendere una spia d’allarme, ma essere oggetto di indagine da parte del Pentagono e delle altre agenzie di sicurezza nazionale. Il ruolo preminente che il patron di X ricopre oggi nella selezione del personale che farà parte dell’Amministrazione Trump in cui, in un domani molto prossimo entrerà a far parte lui stesso con l’apertura di Doge, ovvero il Dipartimento per l’Efficienza governativa, sollevano più di una preoccupazione. Sia sul fronte della sicurezza nazionale sia su quello del conflitto di interessi, visto l’intreccio di contratti e appalti che le società del miliardario di origini sudafricane ha con l’establishment americano.
La senatrice Jeanne Shaheen e il collega Jack Reed hanno scritto una lettera all’ispettore generale del Pentagono e all’Attorney General Merrick Garland, in cui chiedono di accendere un faro sulle operazioni di Space X e di valutare possibili interdizioni e stop ad alcuni tipi di contratto che la società di Musk ha con le agenzie americane. «Queste relazioni fra ben noti avversari degli Usa e il signor Musk, beneficiario di miliardi di dollari in contratti con il governo, pongono serie questioni sull’affidabilità di Musk come fornitore di servizi e come possessore di accessi» alle strutture e documenti sensibili, scrivono i senatori denunciando «rischi per la sicurezza nazionale».
Il Wall Street Journal in ottobre aveva rivelato l’esistenza di fitti contatti fra Musk e Mosca. I primi risalirebbero al 2022 nel pieno del conflitto in Ucraina. Diversi esponenti democratici avevano sollevato l’opportunità di mantenere i diritti di accesso e consultazione di materiale sensibile da parte del miliardario che è titolare di contratti di fornitura di servizi con diverse agenzie governative. Era stato lo stesso Musk a dire di avere “la clearance” che gli consentiva l’accesso a informazioni segrete a Space X. La società ha contratti miliardari con il Pentagono e con la Nasa. Inoltre ha una commessa da 1.8 miliardi per costruire una estesa rete satellitare per le agenzie di intelligence.
Musk ha avuto contatti diretti con Putin e ripetuti invece con Sergei Kiriyenko che è uno dei vicecapo di staff del Cremlino. Kiriyenko quest’anno è stato accusato e sanzionato dagli Stati Uniti per il ruolo avuto nel diffondere propaganda filo russa creata con l’intelligenza artificiale sul social network X (proprietà di Musk) e avere usato altri siti web per diffondere gli interessi russi e influenzare gli elettori prima delle presidenziali statunitensi.
Il Dipartimento di Stato in settembre aveva fra l’altro denunciato diverse operazioni – non solo negli Usa – da parte di attivisti pro-Russia che si muovevano prendendo ordini da una catena di comando che aveva proprio al Cremlino e negli uffici di Kiriyenko la guida. Secondo il Dipartimento di Giustizia Usa, Kiriyenko gestisce 30 domini internet che sono usati dal governo russo per divulgare false informazioni. Le tensioni fra Russia e Stati Uniti sullo spazio sono schizzate da quando Mosca ha invaso nel febbraio del 2022 l’Ucraina. Il Pentagono ha condannato manovre sospette da parte dei satelliti russi e ha accusato Mosca di voler sviluppare armamenti nucleari basati nello spazio in grado di disabilitare i network satellitari.
Il fatto è che Starlink, la compagnia per la fornitura di Internet tramite satelliti appartenente a Musk, è diventata strategica e fondamentale per gli Usa in molti teatri di crisi. Dall’Ucraina ad esempio dove ha garantito la continuità delle informazioni sul campo di battaglia, alla North Carolina devastata dagli uragani fra settembre e ottobre.
ma come?
nella più grande demokrazia del globo terracqueo imbrogliano alle elezioni come in una Georgia qualsiasi, quando non vincono i nostri beniamini?
Vuoi vedere che Trump e Musk sono stati per anni degli agenti russi in sonno?
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Ecco uno di quelli che meriterebbe la democrazia russa
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Eccone uno che assieme all’altro che l’ha votato, meriterebbe di partire per difendere Kursk dagli invasori russi.
Come mai non parti? Hai paura di far morire tutti i putiniani dal ridere fermando pallottole con i denti?
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con la fascio-coatta il sentiero è tracciato
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Ci sei mai stato? O parli per sentito dire? Non sarà mica che la nostra stampa, più o meno al 60esimo posto al mondo, deve dare sempre la colpa ai russi brutti e cattivi per qualsiasi cosa?
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Quattro anni sono lunghi, ma, ad oggi, non è irrealistico pensare ad un ticket Trump Musk alla prossima tornata. Un Berlusconi di scala planetaria, considerato potere economico e controllo di un canale (almeno) informativo a diffusione pressoché planetaria.
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No, Musk non è nato negli USA dunque niente presidenza per Elon.
Ma osserviamo quest’affermazione:
”’Kiriyenko quest’anno è stato accusato e sanzionato dagli Stati Uniti per il ruolo avuto nel diffondere propaganda filo russa creata con l’intelligenza artificiale sul social network X (proprietà di Musk) e avere usato altri siti web per diffondere gli interessi russi e influenzare gli elettori prima delle presidenziali statunitensi. ”’
QUINDI quando Musk dà Starlink agli ucronazi per resistere ai russi va bene, quando i russi usano X per fare propaganda diventa un putiniano?
Ma questi ci sono o ci fanno?
Radio Liberty e Radio Free Europe fanno propaganda CIA 24h al giorno, e si lamentano LORO delle interferenze russe?
Mentre in Moldavia la Sandu ha vinto SOLO per via dei voti dei moldavi atlantisti (negando il voto a quelli russi)?
Mentre in Georgia chi ha vinto legittimamente anche a detta dell’OSCE, si trova contestato e pure attaccato dalla propaganda UE/USA?
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Bro! it Is called the Rules-Based International Order and since the USSR collapsed became as simple as:
My (USA) way or the highway.
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Doppiopesismo. Se Zuckerberg appoggia una parte e censura chiunque si sposti di un millimetro dalla narrazione per qualsiasi argomento, è uno che difende la democrazia. Se invece Musk appoggia l’altra parte, è una minaccia per la democrazia.
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A pensarci bene Orban non aveva tutti i torti con la Salis, tra l’altro…
Peccato che l’abbiano trasformata in una martire. E’ pure un pò cessa e si veste di m3rda.
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La tizia aveva già 4 condanne in Italia, non sarebbe neanche dovuta arrivare in Ungheria perchè già in galera da noi, se fossimo un paese serio. Invece da noi i reati fanno curriculum
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