PUTIN, ‘AVVENTURISMO OCCIDENTALE CONTRO LA RUSSIA’

(ANSA) – Gli appelli dall’Occidente ad infliggere una sconfitta strategica alla Russia, una potenza nucleare, dimostra uno “scandaloso avventurismo” e “nessuno può garantire che i Paesi occidentali non useranno armi nucleari. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti.
PUTIN, CORRENTE POLITICA MONDIALE NON VA DOVE VORREBBE OCCIDENTE
(ANSA) – “La corrente della politica mondiale, il mainstream, punta in un’altra direzione, opposta alle aspirazioni dell’Occidente, si va da un mondo egemonico in discesa verso una diversità in salita”: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti.
PUTIN, ‘CAMBIAMENTI RIVOLUZIONARI NEL MONDO, CRESCONO SFIDE’
(ANSA) – Il mondo sta attraversando un’era di “cambiamenti radicali, rivoluzionari”. Per questo “i prossimi 20 anni presenteranno non meno ma più sfide”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando all’incontro annuale del Club Valdai a Sochi. (ANSA).
PUTIN, PRESSIONI SU DI NOI INUTILI MA SEMPRE PRONTI A NEGOZIARE
(ANSA) – E’ “inutile fare pressioni sulla Russia”, ma “siamo sempre pronti a negoziare”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti.
CREMLINO, ‘NON ESCLUSI CONTATTI CON TRUMP’
(ANSA) – “Non sono esclusi” contatti tra Vladimir Putin e il presidente eletto americano Donald Trump prima del suo insediamento. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax. Peskov ha invece escluso che Putin possa avere contatti con il presidente uscente Joe Biden. Il portavoce ha aggiunto che nessuno dal ministero degli Esteri russo o dall’amministrazione presidenziale ha finora contattato membri dello staff di Trump.
Ha ragione. Nel mondo è in atto un grande cambiamento epocale. Che non si vedeva dai tempi della caduta del Muro di Berlino. Con la caduta del Muro finiva la Guerra Fredda e nasceva un Nuovo Ordine Mondiale. Questo nuovo Ordine prese il nome di “globalizzazione”. Il fenomeno della globalizzazione ha favorito l’abbattimento dei confini economici nazionali (mercato delle merci, del lavoro, dei capitali monetari e finanziari). Al cento di questo fenomeno di grande cambiamento c’erano gli Stati Uniti d’America. Oggi questo mondo non esiste più: la pandemia, le tendenze protezionistiche e le tensioni geopolitiche hanno scompaginato il quadro generale. Quello a cui ora assistiamo è un processo di “deglobalizzazione”, cioè una riduzione degli scambi commerciali globali a vantaggio di quelli locali. Il vecchio mondo sta morendo, uno nuovo ne sta nascendo.
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Ma l’occidente non riesce a vedere quello che non vuole vedere.
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Scale. “La corrente della politica mondiale, il mainstream, punta in un’altra direzione, opposta alle aspirazioni dell’Occidente, si va da un mondo egemonico in discesa verso una diversità in salita” (Putin, 7.11). Mo me lo segno.
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