
Non ci sono ancora risultati ufficiali, ma alcuni tra gli istituti che monitorano queste elezioni – e che «chiamano», cioè assegnano, gli Stati ai diversi candidati – iniziano a fornire proiezioni nelle quali Donald Trump ha vinto le elezioni statunitensi.
Fox News assegna a Trump la Pennsylvania e il Michigan: secondo l’emittente conservatrice, dunque, Trump ha vinto le elezioni.
Donald Trump è in vantaggio in tutti gli Stati in bilico dove al momento è in corso lo scrutinio dei voti. L’ex presidente è avanti in Pennsylvania, Wisconsin, Michigan, Arizona e Nevada. Ha già vinto in North Carolina e Georgia.
Donald Trump è stato eletto presidente. E’ la proiezione di Fox news, accolta con un boato al Convention Center di Palm Beach, dove è atteso a momenti per un discorso davanti ai suoi sostenitori. Trump è il 47mo presidente degli Stati Uniti.
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Come anche i sassi sanno, contavo i minuti da subito… L’insipienza, diciamo pure la goffaggine (diciamo pure lo sguardo con incastonato il sorriso ebete) e commenti davvero da voltastomaco sbugiardati dopo due nanoseondi non hanno giovato alla Harris. E comunque, se tanto mi dà tanto, tutto il mondo è paese e dove si dichiarano progressisti e, peggio, democratici, fanno più schifo delle rispettive controparti (qui la cosa è palese, lì ne so meno, ma le guerre ultime son tutte state appoggiate da Rimbambiden, mica da Ciccio Formaggio, che io sappia… Dopodiché a far due conti si arriva presto al risultato). Rimane comunque un paese di cazzari criminali, e secondo quanto ho apito i casini iniziano semmai da oggi e sempre che non ci siano altri attentati a Paolino Paperino “biondino” (Donald Duck).
Io ne approfitto e me ne vo a letto! A più tardi,
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Buon sonno, ma lavori di notte?
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Magari era sveglio per seguire le elezioni…
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Son nottambulo di mio, vo a letto sempre molto tardi (o presto, relativamente parlando 🤗), ma appunto, come sospetta Anail, avendo seguìto un po’ le elezioni tra un gioco e l’altro (ehm… sì, alla tenera età di 56 e mezzo, sono un gamer peggio di un ragazzino) mi son ritrovato al mattino. Cosa che comunque per me non è poi tutta questa novità… Ormai che c’ero, ho ‘rinfrescato’ la prima pagina del FQ online, cosa ch stavo facendo da tutta la notte. A quel punto ho provato a fare lo stesso anche su Infosannio eee… 😅
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Pensavo facessi il fornaio..il mi nonno lo era a Samn Giovanni alla Vena… e quando andò in pensione non smise il modop di vivere… s’addormiva di giorno!
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Trump-Trump mariscià
mo ve conto marisciá’…
Nisciun’ommo ‘e stu paese da Carmela s’è salvato… Ogneduno è affatturato pe’ nu vaso ch’essa dá… Jammo, ja’, Marisciá’… Pe’ capriccio e no p’ammore, cu nu vaso ‘e fuoco ardente, avvelena a tanta gente:
nun ‘e fá cchiù ragggiuná!
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Io non capisco come da tre mesi era tutto un testa a testa e oggi Trump straccia la kamala…. il primo ringrazia i voti popolari(?) è tutto da ridere se si pensa che determinano la vittoria solo i grandi elettori!
Un paese democratico? Ma per favore…non cambierà nulla : le guerre sobillate dagli USA, continueranno; altrimenti i fabbricanti di armi s’incazzano!
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Certo che hanno un sistema elettorale di 💩
Già far contare di più i voti degli ex stati schiavisti, regalino del dopo secessione…poi i voti da casa, con mille modalità secondo lo stato, da mesi prima, conteggiando a volte anche i morti(!), senza controlli…
E ci lamentiamo noi. 🤦🏻♀️
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infatti!
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E pensa se ci fosse un sistema così in Russia… che cosa avrebbero scritto i nostri giornalisti?
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Per chi è interessato
https://www.remocontro.it/2024/11/05/quella-pasticciata-democrazia-elettorale-americana/
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Pure peggio di quanto credessi… 🤦🏻♀️
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Grazie Tracia… come dice Anail ancor peggio di quello che sapevo…ottimo sito.
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TRUMP HA STRAVINTO, QUANTE BUGIE DAI MEDIA
di Mario Adinolfi
Alle quattro del mattino ho scritto ai miei amici in chat che i numeri erano inequivocabili e Trump aveva vinto le presidenziali americane. Ho sofferto molto nel vedere Mentana, Vespa e la Berlinguer non saper offrire ai loro telespettatori l’evidenza dei dati. Ma queste elezioni le ricorderemo per le continue bugie dei media, incapaci di vedere e raccontare l’ovvio, per un pregiudizio ideologico trasformato prima in wishful thinking e poi in palesi falsità. Abbiamo passato gli ultimi tre giorni con titoloni su tutti i giornali (compresi quelli italiani, mi sono permesso di andare anche a avvertire una collega qui sui social del pericolo rispetto all’entusiasmo che sfoggiava) che raccontavano il presunto sorpasso di Kamala Harris in Iowa. Ebbene in Iowa Trump ha vinto con quattordici punti di vantaggio.
Divertente anche Michele Santoro che annunciava da Floris su La7 l’incidenza del voto delle donne per la Harris: “Vinceranno queste elezioni da sole”. La partecipazione femminile al voto è stata effettivamente importante, ma ha premiato Trump che è passato da sei milioni di voti meno di Biden nel 2020 a oltre cinque milioni di voti popolari in più rispetto alla rivale dem del 2024. Poi è stata raccontata la teoria del “testa a testa”, fino alle ultime ore, sempre corroborata da sondaggi che hanno perennemente narrato una forza della Harris che palesemente non c’era. Trump ha dominato negli swinging states, ha vinto in Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Michigan, Wisconsin e ha perso solo nel Minnesota di Tim Walz, surclassato però in termini di carisma nella “guerra dei vice” da Jd Vance che nel suo Ohio ha portato il ticket repubblicano ad un vantaggio finale di dodici punti su quello dei dem. Occhio a questo quarantenne, Vance sarà il protagonista dei prossimi dodici anni di storia americana, ve l’ho detto più volte.
Ho provato in questi mesi a raccontare gli Stati Uniti e gli statunitensi per come li conosco io, interessati alle pragmatiche questioni dell’economia e dell’immigrazione, imbufaliti per l’inflazione galoppante e l’impennata delle rate dei mutui, ostili alle puttanate dell’ideologia woke come a veder sprecate risorse per centinaia di miliardi di dollari per finanziare guerre in terre che non sanno neanche collocare geograficamente. Ho sempre scritto che Trump avrebbe nettamente vinto e più lo scrivevo più leggevo intere paginate dei giornali italiani che esaltavano ogni sospiro di una candidata dei dem che era palesemente inadeguata. Lo schema era sempre lo stesso: Trump “minaccia per la democrazia”, Harris eroina della libertà e dei diritti, in particolare delle donne, a incarnare la luce contro le tenebre. Poco importava che la Harris fosse arrivata alla nomination senza legittimazione popolare, per imposizione decisa dai Clinton e dagli Obama insieme all’ottuagenaria Nancy Pelosi che volle far fuori l’ottuagenario Joe Biden di cui per anni avevano coperto l’ormai palese inadeguatezza. Poco importava che la “minaccia per la democrazia” per un paio di centimetri non finiva ammazzato come un Kennedy. La narrazione era sempre quella dei buoni contro i cattivi, dei veri democratici contro i nuovi nazisti (Hillary Clinton è arrivata davvero a descrivere il raduno dei trumpiani al Madison Square Garden paragonandolo a quello del 1939 dei filohitleriani americani). Ma era una narrazione tutta bugiarda, finalizzata ad una vittoria elettorale da ottenere intrecciando falsi dati di una sondaggistica costruita in modo militante con una serie di paure evocate che però tra gli americani non potevano attecchire.
L’America profonda è pragmatica e ormai isolazionista, Trump ne è il perfetto campione. Non capisco l’astio dei commentatori italiani, dovremmo essere tutti lieti di subire un’ingerenza minore nei nostri interessi, fortemente condizionati nell’ultimo quadriennio da una Casa Bianca che di fatto ha determinato le politiche dell’Unione europea e nell’area del Mediterraneo. Quanto all’emergenza democratica, la vivo di più leggendo un giornalismo italiano prono ad una narrazione che copia quella delle testate liberal americane (ideologica, slegata dalla realtà, infarcita di dati falsi), che temendo in Trump l’incarnazione di un nuovo Hitler. Credo che il nuovo presidente americano ripeterà quel che ha fatto nel primo quadriennio: baderà agli interessi statunitensi e eviterà di accendere nuovi scenari di guerra, spegnendo progressivamente quelli attuali. Dovremmo essere tutti lieti di questa novità.
Va costruito un equilibrio mondiale diverso e Trump è il presidente giusto per andare verso la fine di quello che una volta era chiamato “l’imperialismo americano”. Kamala Harris sarà dimenticata in fretta e i dem potranno forse riflettere sul fatto che dominare i media piegandoli a raccontare quel che vogliono loro (e gli interessi che loro supportano) non basta per inculcare falsità nella testa della gente. Aver collegato tutte le chances di vittoria al tema dell’aborto e alla figura di una californiana campionessa dell’ideologia woke, immigrazionista e incapace di proporre una ricetta per combattere seriamente i gravi problemi economici che poi sono anche i nostri (inflazione e debito pubblico abnorme su tutti), è stato un errore. Invitare le mogli a “tradire il marito” nell’urna, con lo spot antitrumpiano costruito ingaggiando Julia Roberts, è stata una caduta di stile oltre che un boomerang. Essersi inventati sondaggi palesemente farlocchi per sostenere una corsa insostenibile, è un fatto che minerà la credibilità dei media a lungo. Le maratone televisive che hanno coltivato anche dopo l’alba l’illusione di potersi evitare l’onta di ammettere che Trump ha vinto, hanno dimostrato che erano affollate solo di tifosi e non di analisti. Ma i tifosi servono a poco persino se si chiamano Taylor Swift e Beyoncé, figurati che ci fai con Massimo Giannini e Andrea Scanzi.
Le bugie hanno sempre le gambe corte e anche se la tireranno un po’ per le lunghe, la vittoria di Trump va solo certificata con il “concession speech” della Harris. Poi si aprirà una stagione totalmente nuova perché sembra che i repubblicani abbiano ottenuto il controllo anche del Senato, quindi Trump ha stravinto. Spero che come Italia e come italiani saremo capaci di costruire le condizioni per trarne beneficio. E spero anche che la sinistra la smetta di credere che le donne si abbindolano elettoralmente evocando il “diritto all’aborto”. Costruirci un’intera campagna presidenziale sopra è stato un grave errore, che ha provocato la débâcle di Kamala Harris, perché su un’idea di morte non si edifica nulla di buono.
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L’errore dei nostri comunicatori è che oltre le bugie vengono pure pagati!
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a parte che ora saranno, molto più di prima, caxxi amari per l’Europa e di più per l’Itaglia oramai ridotte a serve,
sono contento che sia finita,
non ne potevo più del delirio monopolizzante dei media, ho dovuto spegnere persino la radio ed ascoltare solo musica negli ultimi 4 mesi.
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Se è vero quello che ha finora detto, Trump invierà questa e-mail a Frau Ursula: “Contrordine! Se volete continuare la guerra in Ucraina, fate pure ma solo coi vostri denari! Punto”. Possibilmente con un disegnino di accompagnamento, anzi senza possibilmente.
Risposta: “Ma come… dopo tutti i discorsi sulla libertà, democrazia, inviolabilità dei confini, aggressore-aggredito ecc ??”
E Donald: “Non dire caxxate!!!”. Dal che si dedurrà che sarà finalmente finito l’uso del politicamente corretto. Si parlerà come si mangia! E tutti smentiti i giornalai italioti che piangeranno come prefiche a pagamento, quali effettivamente sono.
Diversa la situazione in medioriente, dove Israele è l’unico avamposto americano da quelle parti. Altrimenti, tra l’altro, gli ebrei americani che gli hanno dato il voto gli faranno il mazzo. E fuck ai palestinesi che, peraltro, sono poveri e con la pelle un pochino scura.
Rimane comunque il problema delle contraddizioni sistemiche degli Usa. I poteri forti, soprattutto militari, spingeranno per altre guerre. Altro giro, altri conflitti, visto il declino dell’IMPERO.
PS. A questo punto la Melona abolirà i 15 mld previsti per la difesa della patria, magari per sovvenzionare la sanità?? Neanche per sogno! La PATRIA va difesa preliminarmente senza se e senza ma! Eia eia alalà!
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Come se dixe a Venexia: no savaria dove cavar par mettar! Tradotto, non saprei dove togliere per mettere! In pratica una disperazione comunque! 🤬🤬🤬
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Ci sarebbero altri delirii tipo Milei:
Milei: “Una formidabile vittoria”Javier Milei si congratula con Donald Trump per la “formidabile vittoria elettorale”. “Ora, ‘Make America Great Again’. Sapete di poter contare sull’Argentina”, scrive in un post su X il presidente argentino che a Trump augura “successo”.
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Devono inaugurarla, una disciplina sportiva tipo ‘corsa sul carro del vincitore’.
La Melona e Taiani, ovviamente, erano contenti comunque andassero le elezioni, con mezzo metro di lingua di fuori solo a sentire USA (loro, i ‘sovranisti’ ahahaha).
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e se Puntin vincesse alla grande che gli diranno a Ze…?
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Chi sarà mai che scriverà per primo che è stato Putin a taroccare le elezioni americane?
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Le congratulazioni di Conte a Trump… praticamente gli sta dettando il programma🤭😂😆🤣:
“Auguri di buon lavoro a Donald Trump, 47° Presidente degli Stati Uniti, in virtù di una vittoria netta, estesa anche al voto popolare.
Le sfide che attendono gli Stati Uniti sono molteplici e ci riguardano tutti: fermare le guerre in corso, contrastare con la massima fermezza le violazioni del diritto internazionale umanitario, aprirsi a una visione multipolare dei nuovi equilibri geo-politici, puntare a regole eque per il commercio internazionale evitando la spirale protezionistica dei dazi e contro-dazi.
L’Italia – se riuscirà a esprimere visione e coraggio – potrà dare un contributo importante in ragione della tradizionale amicizia tra i nostri popoli e della solida alleanza tra i nostri due Paesi, ma anche per il nostro storico ruolo nell’ambito del Mediterraneo allargato e nella cornice europea.”
🤗Giuseppi, hombre vertical!
🌟🌟🌟🌟🌟👏🏻👏🏻👏🏻
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Bravissima Anail! Volevo postarlo anche io ma sono stata impegnata abbastanza oggi.. il nostro presidente Conte è una persona moooolto intelligente! 🥰
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Ieri con la lingua dentro il pannolino di Biden e adesso attaccati al qulo di Pannocchione.
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