(Giancarlo Selmi) – Qualcuno mi ha accusato di essere tifoso di Giuseppe Conte. Lo sono. Ma sono tifoso di chiunque possa mandare a casa la meloni e proporre qualcosa che non sia dalla parte di chi intende accumulare denaro. E che abbia un’idea di welfare.

Sono tifoso di chi intende costruire questa alternativa politica, l’alternativa politica a questo governo. Non lo sono di chi vuole guardare il suo orticello crescere mentre meloni e soci distruggono il paese, fanno morire gli anziani in un pronto soccorso che non offre soccorso, tolgono fondi alla disabilità, distruggono la sanità e la scuola pubblica in favore delle alternative private.

E, a dirla tutta, pur avendo espresso più volte disagio e contrarietà verso una parte, sottolineo una parte, del PD, sono tifoso di chi lavora a un cambiamento di quel partito e ad alleanze che abbiano un programma ben definito e nella direzione sopra auspicata. Perché non me ne faccio niente di una splendida solitudine che ci faccia aumentare i voti, mentre meloni e soci di affari distruggono il Paese, azzerano le sue risorse e danno al mio Giulio e a tanti altri bambini nella sua condizione, una non vita.

A tutti gli statisti che attaccano Conte, lascio le loro misere prospettive e le feste per qualche possibile voto in più, nelle splendide solitudini degne di “ecce bombo”, mentre la vera festa continuerebbe a farla meloni. Le cose si cambiano stando dentro, non fuori. E, se qualcuno di questi statisti un tanto al chilo conosce il significato di delega, ma soprattutto di politica (perché non esiste politica vecchia o nuova, quello è un passaggio retorico che ha mirato solo a prendervi per il culo, esiste la politica, punto), ha un progetto che impedisca alle destre di rovinarci, dica qual è. Oppure taccia per sempre.

Adelante Presidente Conte!