(Giancarlo Selmi) – “Me la pagherà” pare abbia tuonato il garante. Intanto non pagherà più ed è l’unica cosa certa, è la risposta più logica al tuono grillesco. Secondo gli stereotipi correnti, toccare un genovese nel portafoglio, è la maniera più tragicamente sicura di fartelo nemico. Ma nemico di Giuseppe Conte lo era già, quindi nessun pericolo.

Una risposta, una reazione, tutti l’aspettavano. Non si è fatta attendere. Non solo sul blog, anche sui canali YouTube, con tanto di pubblicità annesse. Perché pare che i soldi che garantiscono i social e la rete, siano uguali agli altri, quindi non puzzano e ben vengano. Ma di questo il buon Grillo è esperto. Pensare male è brutto, però…

I soliti attacchi al suo grande nemico. È evidentissimo che non lo sopporti. Battezzato, per l’occasione, Mago di Oz. Chissà da quanto teneva nel bagaglio delle sue battute, la definizione. “Volevo solo esercitare la mia funzione di garante”. In quel patetico “volevo solo”, tutta la disperazione di chi fa nulla da anni. Però ci tiene a ribadire: “io sono il fondatore”.

Con un colpo di scena. Probabilmente rivelatore, almeno per me e per altri che si chiedono i motivi di tanto nichilismo, “rivendico il diritto all’estinzione”. La natura distruttiva del “padre padrone” irrompe sulla scena. Vuole che il Movimento si estingua. Chiaro che sia contro chi si sta impegnando a tenerlo in vita. Il sospetto che volesse l’estinzione in quel passaggio con Draghi, si fa sempre più forte e fondato.

Toninelli sta frastagliando le gonadi da giorni con questa faccenda della gratitudine. Tutti dovremmo essere grati. Alla costruzione di un raccoglitore di idee, sicuramente. Ma poi? Sia grato lui, forse ha più motivi di altri. Io sono grato a Conte per aver consolidato la speranza. E per la volontà di dare a quella speranza, un’organizzazione e una struttura più performante. Non sono affatto grato a chi quella speranza vuole estinguere.

Adelante Presidente Giuseppe Conte!