La Manovra 2025 prevede un aumento della spesa militare: non ci sarà alcun taglio alla Difesa e già si lavora a 13 nuovi progetti.

(di Carmine Gazzanni – lanotiziagiornale.it) – Il governo Meloni è stato chiaro: nella prossima Manovra nessun taglio ai fondi di cui gode il ministero della Difesa. Guido Crosetto, dunque, può dormire sonni tranquilli. La spesa militare non è a rischio. Si capirà solo col tempo in che maniera verranno utilizzati questi soldi. Un’idea, però, visto il pregresso possiamo farcela abbastanza nitidamente. Considerando i due conflitti in corso e l’impegno del nostro Paese nel supportare le parti in causa, è verosimile che gran parte dei fondi serviranno per finanziare nuovi progetti militari.
Non bisogna dimenticare, d’altronde, che sul nostro Paese pende la spada di Damocle della Nato che chiede insistentemente che il nostro Paese investa il 2% del Pil in armi. Una richiesta per anni respinta dai governi precedenti e che invece ha trovato sponda nel governo guidato da Giorgia Meloni. Non è un caso, allora, che negli ultimi anni la spesa per ami e sistemi militari è letteralmente esplosa, come documentato dall’Osservatorio Milex: 6,7 miliardi nel 2021; 8 sia nel 2022 che nel 2023; 9,3 nel 2024.
Spesa militare, è già allarme rosso
Vedremo a quanto lieviterà la spesa nel 2025. Il rischio che però aumenti e non di poco è concreto. Tanto che i Cinque stelle hanno già lanciato l’allarme: “Apprendiamo dalla nota ufficiale di Palazzo Chigi che la manovra della Meloni prevede ‘il potenziamento degli investimenti nel settore difesa’, ovvero nei programmi di riarmo.
Vogliamo sapere da Giorgetti e da Crosetto in che misura è previsto questo potenziamento, visto e considerato che già quest’anno le spese di riarmo hanno toccato il record storico di 9,3 miliardi con un aumento di quasi il 17 percento rispetto all’anno precedente e del 39 percento rispetto al 2021”, hanno spiegato i capigruppo del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Difesa di Camera e Senato, Marco Pellegrini e Bruno Marton.
Lanciarazzi e corazzati
Il punto, però, è che probabilmente non c’è da stupirsi più di tanto. Scorrendo gli atti del governo sottoposti a parere parlamentare, infatti, scopriamo che ci sono ben 13 provvedimenti inviati dalla Difesa alle competenti commissioni (Difesa e Bilancio) di Camera e Senato. Parliamo di investimenti monstre per svariati programmi militari. Qualche esempio? Il governo vuole potenziare le capacità del nostro esercito attraverso l’acquisizione di “razzi guidati per sistema d’arma lanciarazzi Multiple Launch Rocket System (MLRS)”.
In altre parole, parliamo di lanciarazzi “con capacità di supporto di fuoco a sostegno della manovra non a contatto e in profondità, assolvendo prioritariamente alla missione tattica di supporto generale”. Costo dell’operazione: olte 400 milioni di euro da qui al 2031. Un altro programma, ancora, prevede l’acquisizione di “missili guidati con capacità loitering a favore delle unità di artiglieria terrestre dell’Esercito italiano”.
Un programma che rientra in un progetto ancora più corposo che prevede, a sua volta, l’ammodernamento tout-court del sistema missilistico italiano, per il quale da qui al 2036 si prevede un finanziamento di circa 3,6 miliardi di euro. E poi, ancora, tra i vari programmi in discussione in Parlamento spiccano “sistemi anti-droni per unità navali della Marina militare”, “sistemi d’arma di tipo obice semovente ruotato e relativo munizionamento a favore delle unità di artiglieria terrestre di supporto alle Forze medie dell’Esercito italiano”, “Rinnovamento della componente corazzata (nuovo Main Battle Tank e piattaforme derivate) dello strumento militare terrestre”. Costo complessivo: oltre 5 miliardi.
Nemmeno troppo, considerando i costi di una portaerei o una portaelicotteri italiane o di un sistema antiaereo/antimissile veramente moderno.Certo, che se poi li regaliamo a stranieri che non sono neanche nostri alleati, foss’anche 1 euro sarebbe eccessivo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Questi CLOWN hanno ordinato già questa estate 49 cacciabombardieri EF-2000 e F-35, per un totale di oltre 14 MILIARDI DI EURO.
E ancora non gli basta.
"Mi piace"Piace a 2 people
PERCHÉ ALLA DESTRA INTERESSA TANTO CONTINUARE IL MASSACRO DEGLI ISRAELIANI O LA GUERRA IN UCRAINA? – Viviana Vivarelli
Risposta: perché il Ministro della Difesa Crosetto è a capo di Leonardo S.p.A, la società italiana a controllo pubblico attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, e non solo perché la società dipende dal Ministero della Difesa ma anche perché il maggiore azionista è lui.
Nel 2024, Leonardo è risultata la 14a impresa di difesa del mondo ed è la 2a nell’Unione europea per grandezza, con entrate dal settore difesa che rappresentano il 75% del proprio fatturato. È la prima società europea che compare nella classifica dei Paesi che producono più armi, e nel 2022 ha incassato 15 miliardi di dollari, circa l’83% delle entrate totali.
L’Italia è il maggior produttore di armi in Europa. Qualcuno conosce macellai che esortino i clienti ad essere vegetariani o vegani…? E noi abbiamo un Governo che per interessi privati propri ha tutto interesse a incrementare la guerra fregandosene bellamente delle sue conseguenze umane.
Ma sempre da noi ci sono fessi che votano la Destra per impedire l’occupazione abusiva di case, poter sparare a chi entra nel proprio giardino o credere a promesse fasulle di freno ai migranti.
Quando un bruscolo ti entra nell’occhio puoi essere tanto accecato da non vedere la bomba che sta per cascarti sulla testa. Ubi minor maior cessat. Gli Italiani sono così accecati dalle cose più piccole da non vedere quelle più grandi.
Ma ora rallegratevi tutti! C’è Draghi che propone alla von der Leyen un prelievo forzoso sulle nostre tasche di 800 miliardi per fare la guerra la Russia!
Il grosso del guadagno saranno gli USA di cui Draghi è il premuroso rappresentante alle vendite, ma grassi guadagni li faranno anche i venditori di casa nostra. Poi uno dice: la mafia!!!
La spesa militare nel mondo ha subito un enorme aumento e oggi si attesta sui 2.240 miliardi.
Gli Stati Uniti sono in testa alla classifica con 877 miliardi di dollari (il 39 per cento della spesa mondiale), anche se sono solo 331 milioni di abitanti su una popolazione mondiale di quasi 8 miliardi, di questi 20 miliardi di aiuti all’Ucraina. Seguono Cina e Russia, con rispettivamente 292 e 86,4 miliardi di spese stimate.
Complessivamente gli stati membri della NATO hanno speso l’anno scorso 1.232 miliardi di dollari. L’unica ad aver diminuito le spese per la Difesa è stata la Turchia, con 10.6 miliardi di dollari, in calo per il terzo anno consecutivo.
L’Europa ha speso in armi per aiuti all’Ucraina 88 miliardi, contro i soli 20 degli USA. In pratica la guerra ucraina la sosteniamo quasi tutta noi anche se siamo sempre noi a subire i danni economici mentre i vantaggi mercantili sono tutti americani. In qualunque consorzio commerciale avere simili alleati sarebbe folle. Da noi nessuno ci trova niente da ridire.
L’Italia ha speso in armi 33,5 miliardi di dollari nel 2022.
Sapete che il costo militare italiano è segreto?
Vi pare che abbia senso che si tolgano soldi dalle nostre tasche e dai servizi pubblici per la guerra e noi non dobbiamo nemmeno sapere il conto??
"Mi piace"Piace a 1 persona