Medio Oriente in fiamme – Libano. Idf dentro la base delle Nazioni Unite: 15 feriti. La premier: “Inaccettabile”. Spari anche sulla Croce Rossa. E a Gaza 15 morti

(Di A. G. – ilfattoquotidiano.it) – “Gli attacchi alle forze di pace delle Nazioni Unite in Libano sono inaccettabili”. Le parole della premier italiana all’omologo israeliano Benjamin Netanyahu, ieri durante una telefonata tra i due, vengono riprese da tutti i media internazionali. L’agenzia Reuters sottolinea come parole così dure al leader di Tel Aviv arrivino da un “amico di Israele”.
La misura è colma, e non solo per l’Italia. Anche l’Unione europea – dopo settimane di riinvii (soprattutto per il no della della Repubblica Ceca) – ieri in serata fa trapelare che il testo in cui i 27 chiedono a Netanyahu di fermarsi è in dirittura d’arrivo. Se ne parlerà al Consiglio Ue. L’Unifil denuncia “violazioni scioccanti”: i Caschi blu spiegano che alle 4:30 di ieri mattina, due carri armati Merkava delle Idf “hanno distrutto” l’ingresso principale della postazione di Ramyah – già presa di mira sabato – e sono entrati a forza. I tank hanno lasciato la postazione dopo 45 minuti, dopo che Unifil aveva inoltrato una protesta attraverso il meccanismo di collegamento. “Una volta in più è stato segnalato che la presenza dell’Idf mette i Caschi blu in pericolo”, accusano. E ancora, alle 6:40 i peacekeepers della stessa postazione osservano l’esplosione di diversi proiettili un centinaio di metri più a nord che hanno emesso fumo: 15 di loro riportano irritazione della pelle e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è arrivato alla base. Questo dopo che sabato soldati dell’Idf avevano costretto allo stop un trasporto logistico cruciale dell’Unifil vicino a Meiss ej Jebel, impedendo il passaggio e annullando l’operazione.
Gli attacchi a Unifil “sono attacchi alla comunità internazionale”. Lo ha affermato il portavoce della Missione Onu, Andrea Tenenti e “stanno aumentando di giorno in giorno – spiega – non penso che ci siano Hezbollah all’interno delle nostre basi”.
Israele – dopo che il premier Netanyahu aveva chiesto il ritiro dei Caschi blu e poi su X espresso “rammarico a Meloni per qualsiasi danno arrecato al personale Unifil” sottolineando “lo sforzo per impedire che l’Unifil subisca perdite” – ha fatto sapere tramite il portavoce delle Idf che quello che ha coinvolto i Caschi blu è stato un’incidente: un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era “sotto il fuoco” e che “una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all’evacuazione dei soldati feriti, il carro armato ha lasciato la postazione”. L’Unifil non si ferma e chiede spiegazioni, nonostante l’ambasciatore israeliano all’Onu, Danny Danon, dichiari che è “incomprensibile” che le Nazioni Unite non spostino le loro forze di peacekeeping dalle aree del Libano meridionale, dove le forze israeliane stanno combattendo contro i militanti di Hezbollah. Per Danon, sono “i terroristi di Hezbollah a usare gli avamposti dell’Unifil come nascondigli e come luoghi di imboscate”.
Ma non è solo l’Onu sotto tiro: la Croce Rossa ha denunciato che diversi suoi soccorritori sono rimasti feriti in un attacco a un’abitazione nel sud del Libano dove erano inviati “in coordinamento” con la missione Onu. Intanto Hezbollah non si ferma e nelle ultime ore ha lanciato oltre 40 razzi dal Libano, avendo a disposizione ancora un terzo dei suoi missili a medio e corto raggio. Diverse sirene hanno risuonato nelle città israeliane: secondo i media sono 67 le persone ferite, alcune in modo grave, dopo che un drone di Hezbollah ha colpito Binyamina nel centro di Israele.
L’operazione dell’Idf si sta “estendono da Beirut, alla Valle della Beqaa e a tutto il Libano. Stiamo intensificando i nostri sforzi lungo il confine e continueremo finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi operativi”, ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Gli scontri tra i commando e i miliziani sciiti sono durissimi, 25 sono i soldati israeliani feriti. Mentre un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza ha ucciso cinque bambini che giocavano vicino a un bar. E altre 15 persone sono state uccise in un attacco all’ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya.
a quando le sanzioni? altrimenti sono solo parole ipocrite,
in realtà vendiamo armi con cui ci sparano.
"Mi piace"Piace a 5 people
Proprio a fagiolo Pubble oggi era in diretta proprio su ques’argomento:
"Mi piace"Piace a 2 people
”’Mentre un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza ha ucciso cinque bambini che giocavano vicino a un bar. E altre 15 persone sono state uccise in un attacco all’ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya.”’
Ecco la loro specialità. Uccidere i bambini e le persone indifese. Con le migliori tecnologie.
Chi non li mette sotto embargo è complice, pochi ca22i.
"Mi piace"Piace a 5 people
IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE: UNIFIL = United Nations Interim Force in Lebanon
Ormai i media se ne fregano talmente dei lettori (tanto sopravvivono solo per i regali dello Stato) che non si preoccupano nemmeno che capiamo quello che scrivono. Sarebbe interessante vedere quanti Italiani capiscono, per es., la massa enorme di sigle, usate come moneta corrente che si intersecano tra loro coi significati più diversi.
Oggi si parla ampiamente delle milizie israeliane che hanno sparato su UNIFIL. Ma cos’è?
L’ Unifil è una Forza di Interposizione pacifica tra due contendenti, creata nel 1978 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per monitorare il conflitto tra Israele e Libano. Allora fu creata una fascia di territorio intermedio tra i due Paesi dove furono inviati i caschi blu dell’ONU per tenere i villaggi frontalieri fuori dal raggio d’azione dell’artiglieria, che con attacchi ripetuti causava molte perdite fra i civili.
Nel corso della guerra del Libano del 1982, fu raggiunto un accordo e forze militari di pace statunitensi, francesi e italiane (Missione Italcon) garantirono ai membri dell’OLP di trovare rifugio negli Stati arabi confinanti.
Questa forza di pace garantì all’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) che i civili palestinesi nei campi profughi non sarebbero stati nuovamente armati.
Ma il 23 ottobre 1983 Hezbollah fece due attentati alle basi della forza multinazionale causando la morte di 241 marines statunitensi e 56 soldati francesi, in gran parte della Legione straniera. Questo causò il ritiro pochi mesi dopo delle truppe di pace, con il contingente italiano che si ritirò nel marzo 1984, lasciando il Libano in una strisciante guerra civile.
Di nuovo nel 2000, in seguito al ritiro delle truppe israeliane dal Libano, l’ONU approvò una risoluzione per l’invio di caschi blu come forza d’interposizione, per riprendere lungo la “Linea blu”, dove l’UNIFIL ha cercato di mantenere il cessate il fuoco attraverso pattugliamenti, osservazione da posizioni fisse e stretto contatto tra le forze libanesi e le forze militari israeliane, oltre a fornire assistenza umanitaria alla popolazione locale.
Nel 2006 c’è stato un quarto tentativo di mettere una forza di interposizione pacifica tra i due Paesi e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rafforzato l’UNIFIL così che controllasse la cessazione delle ostilità, accompagnando e sostenendo le forze armate libanesi mentre garantiva l’accesso umanitario alle popolazioni civili e il ritorno volontario e sicuro degli sfollati.
L’Italia è tornata attiva in UNIFIL dal 2 settembre 2006 ma due giorni fa gli Israeliti ci hanno attaccato, con grande irritazione di Crosetto che ha venduto loro armi e ora si ritrova con un nostro contingente attaccato dalle nostre stesse armi.
.
Questa gente è ormai così drogata di guerra che si sparerebbe anche sui piedi.
Beh, se fossi una giornalista scriverei gli articoli di giornale in tutt’altro modo, con meno ripetizioni e più spiegazioni, ma si vede che lo stile giornalistico è uno standard il cui primo scopo era di non farsi capire. Quando mia figlia ci venne a dire che voleva lasciare lavori e amici per fare volontariato, la sua prima scelta fu di andare in Irak nelle forze di imperposizione pacifica, cioè arruolarsi tra coloro che stanno tra i due fronti della battaglia e vanno a recuperare morti e feriti sperando che nessuno spari loro. Poi per fortuna scelse di andare nella bidonville di Nairobi ad aiutare i bambini di strada. Questo per far capire che ci sono corpi speciali di volontari di cui nessuno parla, perché l’attenzione di tutti deve essere martoriata solo da immagini di guerra e la pace ormai è diventata un tabù che ti costa l’oblio o le censure sui social come se fosse un delitto. Il che dice quanto l’etica si sia ormai stravolta nel suo contrario.
"Mi piace""Mi piace"
Ma cosa altro deve fare Bibi per dimostrare a tutta sta banda di disagiati mentali, balbuzienti ignavi ed ignobili ipocriti che comanda lui, e che delle parole dure, brrr che paura, di chi non può essere omologo, per differenza semantica, formale e sostanziale fra servo e padrone, fa lo stesso uso del diritto internazionale, dell’ ONU, delle forze di interposizione pacifica, ecc,ecc, cioè ci si pulisce il cubo? Ha presentato pure all’ urbi e agli orbi, il disegnino di come intende asfaltare territori e popolazioni e che non intende fermarsi perché i subalterni non possono essere trattati da omologhi, lui lo sa, loro lo sanno, mentre gli unici a fare finta di non saperlo sono i giornalai che ora, dopo 118.000 morti secondo un report di medici, infermieri e sanitari americani, scoprono chi sia, eppure era facile capirlo…..ma i collusi non vogliono capire! Non sono ingenui, inconsapevoli o disinformati, sono servi in attività permanente fino alla piena realizzazione del disegnino, quello suo da padrone!
"Mi piace""Mi piace"
Ricordo i caschi blu UN durante la guerra nella ex Jugoslavia. I contendenti li chiamavamo i puffi. Presenza totalmente inutile. Leggo oggi che in Libano i tunnel di Hezbollah arrivano a pochi passi da loro. Propongo ufficialmente il ritorno a casa. Come si dice, armi e bagagli.
"Mi piace""Mi piace"
Sì, l’ho letto anch’io, e a sostenerlo sono, guarda caso, gli israeliani. Sì, proprio quelli che oggi hanno ammazzato un altro po’ di bambini.
"Mi piace""Mi piace"
Ho anche letto che gli israeliani usano i civili di Gaza come scudi umani, ma è possibile che il NYT si sia sbagliato perché gli israeliani dicono che sono quelli di Hamas a fare queste brutte cose. Sto NYT è diventato pure filo-Hamas oltre che putiniano!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma hai capito cosa ho scritto? Ok, gli Israeliani sono brutti e cattivi. Io ho solo detto che la presenza UN non ha ragione di esistere dal momento che lì c’è una guerra in corso. Ti è chiaro?
"Mi piace""Mi piace"
Giusto!
Niente testimoni, sono pericolosi ed inutili.
"Mi piace""Mi piace"
testimoni… Ah ah ah ah ah ! ! !
"Mi piace""Mi piace"
Ho un’idea: mandiamoci Lo Guasto in Libano a fare da peischeeeper.
"Mi piace""Mi piace"
“Leggo oggi che in Libano i tunnel di Hezbollah arrivano a pochi passi da loro.” Scusa, evidentemente qualcuno ha modificato il tuo commento e quella frase non è farina del tuo sacco.
"Mi piace""Mi piace"
Hai estrapolato un dettaglio e ti sei perso per strada la sostanza. PER QUALE RAGIONE I CASCHI BLU SI TROVANO LÌ? QUAL’È LA LORO FUNZIONE? Vedere sorvolare sulle loro teste missili, droni e pallottole?
"Mi piace""Mi piace"