La vicenda risale all’11 aprile 2022 quando era leader di Fratelli d’Italia. Il processo doveva tenersi il 7 ottobre a Bari, la risposta del filologo attesa nel week end
(di Concetto Vecchio – repubblica.it) – Giorgia Meloni ha rimesso la querela nei confronti del filologo ed intellettuale di sinistra Luciano Canfora, 82 anni, accusato di diffamazione aggravata per avere definito la premier “neonazista nell’animo”.
La vicenda risale all’11 aprile 2022 quando Meloni era leader di Fratelli d’Italia. La frase venne pronunciata nel corso di un incontro con gli studenti del liceo scientifico Enrico Fermi di Bari.
La premier lo aveva querelato, chiedendo un risarcimento danni di 20mila euro, e ad aprile Canfora era stato rinviato a giudizio. Il processo doveva tenersi il 7 ottobre a Bari.
Ma senza che vi sia stata un’interlocuzione con la difesa di Canfora, rappresentata dall’avvocato Michele Laforgia, la premier ha trasmesso al tribunale di Bari la remissione della querela.
È stato il difensore di Meloni ad informare Laforgia questa mattina delle novità.
Quindi il processo non si farà? Per estinguerlo occorre l’accettazione del querelato. La risposta del professor Canfora è attesa nel week end.
infosannio 
Le interessava più che altro mostrare i muscoli…
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o forse solo la parlantina.
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E anche dare fastidio al querelato fino all’ultimo minuto. L’itagliano del “iotiquereeloo” è fatto cosí.
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La ciliegia al governo ha paura di essere spremuta e costretta per legge a rispondere alle domande del difensore di Canfora. Infatti se qualcuno le dovesse chiedere – per valutare nel profondo la limpidezza del suo animo, tanto offeso dal professore – come ritenere, per esempio, la strage di Bologna non potrebbe più dire ciò che invece impunemente ripete ogni 2 agosto. Naturalmente si potrebbero fare molte altre domande…
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si spera il prof Canfora non accetti il ritiro della querela. che soddisfazione sarebbe sentire in tribunale che la pesciarola è pure nazista nell’anima?
in fondo il prof, per tale soddisfazione, potrebbe pure permettersi di pagare 20mila euro a un essere insignificante che crede di essere una discendente del mascellone stivalato
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Si si oppone al ritiro della querela (cosa penso non fattibile) e poi becca un giudice di sinistra, s’è fatti ku ¢assi sua🤔
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Questa secondo me è conseguenza di una cosa sola: Sbattimerluzzo ha capito (glielo hanno spiegato) che in tribunale non avrebbe vinto. Ecco il perché del protrarsi di questa sceneggiata (un pó di urla al mercato del pesce) che è poi finita col caricare vergognosamente in macchina banchetto + totani + vasche e via.
Solidarietá, professore.
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