Conte – “Se L’assemblea bocciasse la mia linea lascerei”

(Di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Escludere dai lavori della seconda fase della Costituente tutti gli organi di peso del Movimento. Compreso il Garante, Beppe Grillo, e i membri del comitato di Garanzia, di cui fa parte Virginia Raggi, senza dimenticare il collegio dei probiviri, di cui è membro anche Danilo Toninelli. È l’idea emersa ieri nel Consiglio nazionale, il Politburo del Movimento, con una delibera che non è stata formalmente votata ma di fatto “accolta” dall’organo, di cui assieme a Conte fanno parte i vicepresidenti, i capigruppo parlamentari e dirigenti vari. Il testo discusso ieri prevede di escludere dal processo decisionale dell’assemblea tutti i membri degli organi statutari per lasciare massimo spazio agli iscritti. Fuori tutti, a partire da Conte, certo. Ma compresi anche i suoi avversari, che al limite potranno intervenire nell’assemblea finale. “Ne discuteremo ancora”, sussurra un big, nel lunedì in cui il M5S diffonde l’esito della votazione con cui gli iscritti hanno scremato le 12 priorità (su 20 possibili) da discutere nella Costituente.
Consultazione con una partecipazione fiacca – poco più di 15 mila votanti – dove la base ha scelto come primo tema da discutere la riforma del sistema sanitario nazionale, mettendo poi sul podio “la crescita economica inclusiva e il lavoro dignitoso” e il “contrasto all’evasione fiscale”, e al quarto posto “la politica di pace”. Ma al settimo spunta una via per pensionare Grillo: “Revisione dello Statuto per discutere dei ruoli del presidente e del garante, il nome e il simbolo del Movimento e la riorganizzazione dei Gruppi territoriali”. Tradotto, si potranno rimettere in discussione stemma e sigla sociale – ma Conte non vorrebbe sfiorarli – e qualsiasi carica. Compresa quella pretesa dal fondatore, senza scadenza. E i due mandati? Relegati al punto 11, dentro la voce “revisione del codice etico – dove è prevista la regola – per candidature e alleanze”. Domenica, raccontano, nel M5S temevano addirittura che la norma non finisse tra i 12 punti da discutere. E sarebbe stata una vittoria per Grillo, per cui la regola resta un totem intoccabile. Di certo la scarsa partecipazione, come il dato sui mandati, raccontano che la faida tra il fondatore e Conte ha stancato molti iscritti. Potrebbe essere comunque una buona notizia per il garante, che ieri ha provato a rovinare la giornata a Conte e ai suo con l’ennesimo, beffardo post: “Grandissima partecipazione per l’avvio de la Bacheca del Mugugno! Sono arrivate ben 22.837 email! Grazie a tutti per il riscontro!”. La casella di posta elettronica che il garante ha voluto come uno sfogatoio contro il leader avrebbe così raccolto lo stesso numero di proposte arrivate per la Costituente. Coincidenza quantomeno sospetta. Ma in guerra (politica) può essere più o meno tutto lecito. Così si torna al torrenziale Consiglio nazionale di ieri del Movimento, e alla delibera per tenere lontani i dirigenti dai lavori e quindi dal processo decisionale. Nel dettaglio, “il presidente, il garante e i componenti del comitato di garanzia” non potranno essere tra i 300 sorteggiati che discuteranno delle proposte, né fare da consulenti ai tavoli di lavoro. Mentre non potranno partecipare ai gruppi di lavoro i parlamentari e i consiglieri regionali, nonché i membri degli altri organi statutari, compreso lo stesso Consiglio.
Nella riunione il nodo Grillo non pare essere stato toccato. Ma Conte ha ribadito: “Se da questo processo costituente uscirà un esito gravemente incompatibile con il percorso dell’attuale leadership, il leader se ne andrà a casa”. Ovvero, l’ex premier è pronto a farsi da parte se la sua impostazione, a partire dalla collocazione nel campo progressista, venisse bocciata. La prossima settimana, nuovo Consiglio nazionale.
Oh dio , addirittura ” Politburo del Movimento”
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De Carognis anche oggi si è guadagnato la sua mercede
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Vi confesso di essere tra quelli “stanchi” che non vede l’ora che questa querelle finisca .
Non mi diverte far parte di una delle fazioni,anzi credo che questa divisione sta facendo godere quelli dei partiti . Gli errori di Grillo e la sua volontà di fare il padre padrone non me lo rendono simpatico ma non si può buttare via il bambino con l’acqua sporca. Inoltre la collocazione tra i progressisti e solo un modo un po’ furbesco di nascondere la volontà di una alleanza strategica con il PD che è lontanissima dalla concezione “rivoluzionaria” del M5S e credo di tantissimi suoi elettori . Se la casta ti avvolge e ti corrompe sei finito .
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Suppongo che tu preferisca che il M5S si presenti alla elezioni nazionali da solo in attesa del fatidico 51% (?). E, cosi facendo, eternizzare la Pesciarola al governo.
Il punto è un altro: arrivare all’alleanza con un potere contrattuale tale da imporre al PD una sano programma, o perlomeno non così inquinato come è nella sua natura. Mentre Grillo – uno che ha prediletto e imposto (con espulsione dei dissidenti ora tornati sotto la sua ala) – si era allegramente alleato con Draghi che quanto a sudditanza agli Usa e alla logica ferocemente neoliberista nonché guerrafondaia non è secondo nemmeno al Pd e a Fdi, sugli stessi temi abbracciati appassionatamente.
E’ uno spettacolo orripilante quello che il sedicente Elevato, che di politica è un analfabeta, sta mettendo in scena senza rendersi conto di ridimensionare la forza del MoV al punto che quando si tratterà di concordare un programma elettorale della coalizione non potrà incidere più di tanto. I danni che sta facendo ai 5* sono incalcolabili. Spero che la Costituente lo riduca ai minimi termini, possibilmente in pensione, senza nemmeno l’aura di “padre nobile” fondatore (dopo l’impresa, infatti, ha tentato solo di indossare le vesti di un Robespierre sui generis: integerrimo con i suoi e remissivo con i nemici esterni).
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scusa gli errori di sintassi, la fretta è una brutta bestia
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Se devo votare il M5S in coalizione (o campo largo, o come cavolo lo si vuole chiamare) con il PD, che è il primo e principale nemico storico del Movimento (Possibile mai che non c’è alcuna memoria storica? Possibile che nessuno ricordi il famoso confronto Grillo-Bersani, ad esempio?), tanto vale che voti direttamente il PD. Soprattutto perchè in una coalizione del genere non si capirebbe la differenza tra i due. Una cosa è mettersi insieme DOPO una elezione, definendo bene PRIMA tutte le condizioni, a partire dal programma (cfr. Conte 2); altra cosa è mettersi insieme PRIMA e poi a bocce ferme fare una contrattazione DOPO in condizioni di evidente svantaggio e sudditanza (nella proporzione almeno di 2 a 1, o perfino peggiore). Naturalmente, da sostenitore e attivista della prima ora, non voterei mai PD. Essendo poi contrario all’astensione, non mi rimarrebbe alternativa che la scheda bianca. Mi correggo, un alternativa c’è: non è escluso che farei un pensierino anche sui partiti di governo, visto che comunque resterebbero loro al timone.
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O forse, Gae, l’azione di Grillo sta sortendo, sorprendentemente, l’effetto opposto: il m5s cresce (13,9%)… e Mentana si sdilinquisce🤭
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Quelli che parlano bene la chiamano eterogenesi dei fini. Ben venga!
Cmq, purtroppo la buona educazione non prevede il rifiuto della richiesta dell’interlocutore di darsi del tu… anche se, credo, in cuor suo Conte avrebbe preferito rinunciarvi, visti gli indegni trascorsi dell’infìdo Mentana col socio Fabbri raggiungere vette ineguagliabili di disinformazione sulla guerra ucraina.
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Concordo, Gae… e dubito anche che abbia dimenticato la famosa scenetta: “se avessi saputo che cosa stava per dire, non l’avrei trasmesso… “, quando Conte sbugiardò le menzogne di Meloni sul mes.
Grrrrrrrr!!!
E ‘l modo ancor m’ offende… 😠
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Incontro Grillo-Bersani? Quello stesso Grillo che poi ha accettato di governare insieme al PD e Renzi? Perché sia nel primo caso che nel secondo si trattava di governare DOPO, ed il M5S grazie a Grillo ha scelto di governare con il PD renziano, visto che quelli del 2019 erano parlamentari pidini candidati con Renzi segretario, oltre a Italia Viva…..
Detto questo, è un falso problema decidere con chi governerai, se governerai, accordandoti prima o dopo, perché sempre ti dovrai accordare, ed ovviamente il peso delle tue proposte , e la loro approvazione e condivisione, dipenderà dalla percentuale di voto. Allora perché infilarsi in una situazione perdente? Si dichiara semplicemente di correre da soli, e si chiede il consenso per andare all’ opposizione, aspettando di vedere cosa succede nel post elezioni , quale peso politico puoi avere e cosa succede nei campi opposti…..Perché nulla vieta che si possa dare dall’ opposizione una non sfiducia ad un governo PD, senza partecipare direttamente, ma impegnandolo alla valutazione e condivisione delle tue proposte che necessariamente passano dalla votazione parlamentare, dove conta il numero di deputati e senatori! Quando una forza politica ha perso parte del suo consenso, inutile partecipare direttamente ad un governo, sia che questo venga presentato prima in forma di coalizione o dopo quando si va a decidere la linea programmatica, perché lo spazio di azione sarà limitato, allora occorre fermarsi e ripartire da una posizione dove opporsi od accettare provvedimenti, proposte, riforme dipende esclusivamente da te, e chi è al governo ne dovrà tenere conto! Non è il momento per il M5S di governare, troppe divisioni e contraddizioni interne, poca o nulla gestione del territorio, troppe noiose ed inutili discussioni su strullate, troppi errori! Prima si ricostituisce il gruppo politico indicando chiaramente la tua linea politica senza farsi portare strumentalmente sul falso nodo delle alleanze, regolarmente fatte e regolarmente disattese, come nel 2013 quando il PD in coalizione con Sel ha poi governato con mezza Forza Italia e poi nel 2018 quando la Lega in coalizione con il cdx ha governato con il M5S……..Quindi fosse per me a chi ti chiede con chi ti allei prima o dopo, risponderei con nessuno, perché dall’ opposizione non ne ho bisogno! Non è un Aventino, ma la consapevolezza di una situazione complessa dove l’ astensione pesa, la condizione internazionale è in ebollizione, lo schieramento di maggioranza ed opposizione al parlamento europeo sarebbe opposto a quello italiano di accordo fra M5S e PD, prima o dopo e’ indifferente, insomma un caos totale che richiede almeno un punto fermo: una forza di opposizione vera! E da qui ripartire….
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Alessandra, concordo su quasi tutto. Infatti non tieni conto che solo in coalizione si può ottenere quel 41% che fa scattare quel premio di maggioranza che consente di governare. Senza, saremmo tutti all’opposizione. Il programma elettorale di governo è pura acqua fresca… quello che conta è il vero programma post elezioni su cui poter dividerci e starne fuori, pur facendo parte della maggioranza. Insomma, la spada di Damocle da far pendere sulla testa della combriccola al governo. Appena sgarrano, quel filo si spezza!
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E intanto il ‘sommo’ Conte in Liguria fa l’accordo con i Renziani. Il M5S per l’innovazione che ha portato si meritava qualcosa di meglio che finire in mano ad un diversamente Calenda come Camomillo.
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Il prof. dott. presid, si sente forte per tre ragioni: eletti con lui, sondaggi personali buoni e iscritti fidelizzati.
Ma il vero protagonista principale è, e rimane, l’elettorato. Se è questa la via per ri-conquistarlo lo vedremo presto. E sarà giusto chinare il capo davanti a tanta lungimiranza, se i risultati daranno ragione all’ autore del nuovo corso.
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“Se da questo processo costituente uscirà un esito gravemente incompatibile con il percorso dell’attuale leadership, il leader se ne andrà a casa”
Il problema è che in un’assemblea costituente non ci dovrebbe essere né un leader né un aut aut del leader.
Se c’è non è un’assemblea costituente ma un plebiscito sul leader.
A parte che, leggendo il sondaggio di Diamanti, il plebiscito dovrebbe essere perso sonoramente da Conte. Se invece lo vincerà trionfalmente o c’è qualcosa che non va nei sondaggi di Diamanti (anche più di qualcosa) o c’è qualcosa che non va nella scrematura degli iscritti.
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Parecchie similitudini col referendum di Renzi: se perdo me ne vado. L’ unica differenza (non da poco) risiede nella natura del bacino elettorale.
Poi, cosa significa “se ne andrà a casa?”
È una affermazione che rischia di mandare in fibrillazione gli eletti: si dimetterà per tornare alle professioni, oppure proseguirà in altro modo nel suo percorso politico parlamentare?
Nel primo caso gli eletti a lui fedeli (praticamente tutti) si troveranno in mezzo al guado; nel secondo caso gli eletti al primo mandato si potranno domandare dove possa risiedere la maggiore certezza di ottenere una ri-elezione: col prof. dott. presid uscito malamente o col vecchio simbolo?
Son problemi.
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*Il secondo caso ricorderebbe la massiccia adesione degli eletti alla scissione di Giggino ‘a cartelletta: tutti trombati.
Fine.
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Per uno che ragiona come Giuda e i 61 ladroni, sì… son problemi.
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Ale2, ma di che cosa stai parlando?
Temo che tu non abbia ben colto il funzionamento dell’assemblea costituente.
Forse seguire quest’intervista ti può servire, a me è piaciuta soprattutto dal min 35/ 40 circa in poi…
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Non importa il funzionamento. Il funzionamento può essere anche una meraviglia, ma in un’assemblea costituente non può esserci un leader (che poi è l’unico leader) che continua a ripetere tutti i giorni o votate il mio programma o me ne vado perché è una pressione che nessun altro può esercitare.
Naturalmente può anche essere una pressione negativa come riuscì a quel genio di Renzi ma non è questo il punto. Il punto è che hai trasformato il tutto in un plebiscito su di te.
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No, no…non “funziona” così.
Stai letteralmente INVENTANDO una modalità del tutto OPPOSTA al comportamento di Conte.
Guarda il video.
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Dice molto correttamente Ale2bis: “In un’assemblea costituente non può esserci un leader (che poi è l’unico leader) che continua a ripetere tutti i giorni o votate il mio programma o me ne vado. Il punto è che hai trasformato il tutto in un plebiscito su di te”. Giustissimo. Per altro, capirai che “plebiscito”. Parliamo delle poche migliaia di persone che hanno presentato le proposte e che voteranno alla costituente, ossia un numero elettoralmente irrilevante
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“… un leader (che poi è l’unico leader) che continua a ripetere tutti i giorni o votate il mio programma o me ne vado. ”
… ma quando l’avrebbe mai detto QUESTO, Conte?
Facile inventarsi una frase e attribuirla a chi ci pare, per poi accusarlo di averla detta.
Per non dire delle” poche migliaia” di persone che hanno partecipato… certo, ma poche migliaia, rispetto a ZERO di tutti gli altri, che non interpellano proprio nessuno, è tantissimo.
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Luca de cazzi lo abbiamo letto , ora avanti un’altro!
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Il tema dei 2 mandati entra, ma solo di striscio, nell’undicesimo tema in discussione su dodici.
Vedo che chi si è inchiodato sul “vero e puro movimento delle origini” ( e abbiamo visto com’è andata…) non segue le vicende ATTUALI, ma parla…ovviamente a vanvera, perché è costretto a deduzioni e invenzioni, non potendo fare analisi basate su una realtà che NON conosce.
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Come elettore lo reputo un tema fondamentale, mia opinione personale, e sono convinto che vada “elasticizzato” (cit. MT)
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Anche io sono per l'”elasticizzazione” della regola, ma è abbastanza fastidioso che i ‘detrattori di Conte a prescindere’, descrivano tutto il processo in modo strumentale alle loro tesi, mistificando e mettendo al centro della costituente i temi, imbeccati loro dai media, che brandiscono come simboli della loro incontestabile e inarrivabile purezza…
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E’ ovvio che il tema due mandati sia poco sentito, perché in Italia e nel mondo ci sono altre urgenze e priorità……I temi in discussione all’ Assemblea Costituente hanno lo scopo di definire una linea politica che dovrebbe precedere la discussione su eventuali alleanze….senza aver chiarito prima cosa sei e cosa vuoi fare, difficile stabilire se e con chi! Sembra che alleanza si o no sia il nodo fondamentale, mentre della sanità pubblica al collasso, del precariato, dell’ evasione fiscale, della giustizia ingiusta e classista, della guerra pare non importi nulla a nessuno! Se Conte avesse voluto dirimere solo quel nodo avrebbe indetto una votazione fra gli iscritti, senza aprire un confronto costituente che ha obiettivi più ampi ed articolati! Siccome tutto il sistema mediatico è impegnato a ribattere sul nodo alleanze, campi, accordi, come se in Italia contassero qualcosa, quando anche solo negli ultimi 10 anni si son viste tutte le combinazioni possibili in palese contraddizione con coalizioni, accordi pre e post, fedeltà fittizie e reali cambi di casacca, pare che l’ Assemblea Costituente voluta da Conte abbia solo questo scopo, gradito al sistema mediatico e a chi lo dirige, così dei suddetti temi non parla nessuno…..Dall’ Assemblea Costituente dovrebbe scaturire un indirizzo politico e programmatico, e sarà discusso anche il tema alleanze, quindi vediamo cosa succede senza fare il processo alle intenzioni sulla base di pretestuose imbeccate mediatiche pro domo nota!
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Non ho fatto alcun processo, comunque grazie per la spiegazione
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