Il garante torna a scrivere all’ex premier tra rabbia e sberleffi: “Non scendo al tuo livello, ma il secondo mandato non si tocca finché ci sarò io”. Romanzo epistolare del M5s

(Simone Canettieri – ilfoglio.it) – Ormai il M5s è un romanzo epistolare. Beppe Grillo scrive, Giuseppe Conte gli risponde. E viceversa. Garante e leader non si parlano più di persona, ma si affidano alle lettere che hanno tempi lunghi di ragionamento e decantazione. Spesso via Pec. Sono “I dolori del giovane M5s”. Così se l’ex premier, rispondendo a una diffida legale, ha messo nero su bianco che potrebbe sospendergli i contratti da 300 mila euro all’anno e la manleva, ecco il fondatore scrivano. Che finora, a settembre, ha già inviato tre missive di fuoco. La prima è una diffida legale a prendere iniziative che violino il suo ruolo di garante (il vincolo del secondo mandato). La seconda, svelata dal Foglio, riguarda le sei domande sulle regole dell’assemblea costituente, la terza invece gliel’ha mandata sabato scorso. Ed è durissima. Segno che ormai volano parole sempre più grosse fra i due, destinati a prendere strade diverse. Gli uomini di Conte che hanno letto l’ultima lettera raccontano a questo giornale che mai Grillo si era spinto così in avanti con le accuse. Bolla come ipocrita il processo decisionale democratico che si celebrerà a ottobre con l’assemblea costituente voluta dall’ex premier. Il quale è accusato dal suo rivale di demolire presidi democratici del M5s a favore degli interessi di pochi. Grillo è ispirato e spietato. E si diverte a spaziare dalla Divina Commedia, all’oclocrazia di Polibio, passando per la dittatura della maggioranza di Tocqueville.
Sulla regola del secondo mandato Grillo non sembra intenzionato a mollare. Ne fa la questione dello scontro. E lo fa, dice, anche in memoria di Gianroberto Casaleggio che con lui mise questa regola per distinguere il M5s dagli altri partiti che tendono a sclerotizzarsi e alienarsi dai cittadini. E’ un rapporto che non c’è più, e non da oggi, quello tra il fondatore e l’ex premier. Basti pensare, per esempio, che la scelta di inserire l’hashtag “#pace” nel simbolo del M5s alle ultime europee è stata un’iniziativa di Conte non concordata, scoperta dall’altro solo quando l’ex premier ha depositato il simbolo al Viminale. Non si parlano, si delegittimano a vicenda, l’avvocato del popolo e l’elevato genovese. Che accusa il leader di essere un autocrate e gli ricorda, ancora una volta, che la titolarità del nome e del simbolo è la sua, perché accertata giudizialmente. Grillo percepisce la possibilità che gli sospendano i contratti in essere e lo scudo legale come una minaccia. Le richieste di risarcimento nei suoi confronti sparse per i tribunali italiani ormai sono poca cosa: non arrivano, in tutto, a centomila euro. Ma è il principio della minaccia che non gli va giù. Poi, certo, c’è il merito. Il garante vede la manleva come un atto dovuto nei suoi confronti, al di là dei contratti. E i compensi come necessari in quanto oltre a occuparsi di comunicazione, dice, sono il suo riconoscimento al lavoro di custode delle regole sacre del M5s. E’ chiaro che non se ne esca. E che questo romanzo epistolare rischi di attorcigliarsi su se stesso in un batti e ribatti in cui si perde il filo del ragionamento. Grillo cerca sponde, questo sì. E va avanti. Non a caso la parte finale della sua lettera è stata letta dai contiani come un tentativo di spingere Roberto Fico e Virginia Raggi a prendere pubblicamente e formalmente le sue difese. Perché? Prima di salutare Conte lo avvisa che girerà le sue minacce agli organi competenti del Movimento. E dunque al comitato di garanzia retto dall’ex sindaca di Roma e dall’ex presidente della Camera. A quando la risposta di Conte? I postini aspettano trepidanti.
Considerata l’autorevolezza di questo incartatotani… vien da pensare che la storia sia ben altra e che tutto l’articolo sia stato partorito tanto per sprecare inchiostro e tempo. Purtroppo sarà così fino all’assemblea costituente, dopo, poverini, prenderanno coscienza che il Mov. sarà più forte di prima e Beppe sarà meno elevato di prima.
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incartatotani sinonimo per descrivere giornalisti che rispondono sempre e comunque alle linee dell’ editore padrone imprenditore🤔
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Il comitato di garanzia retto dall’ ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, al terzo mandato , come garanzia di rispetto della sacra regola di soli due mandati, per distinguere il M5S dagli altri ed in memoria di Gianroberto Casaleggio…….Non è un comico, è un buffone e chi gli sta intorno è pure peggio! La garanzia del rispetto di una regola affidata a chi l’ ha violata dice tutto……
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Continuo a non capire questo astio nei confronti di Virginia Raggi. Al di là della sua empatia con Beppe Grillo quali altri reati ha commesso l’ex sindaca di Roma? Il mandato zero? E perché l’ha deciso lei? O è stata una decisione del capo politico di allora ( e condivisa da tutti)? E perché non citare mai l’Appendino, pure lei usufruente del mandato zero? Mah!
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Non penso che sia astio apprescindere. Ma se VR è contro l’abolizione della regola dei 2 mandati allora perché lei è al terzo? Figli e figliastri?
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Perché ogni volta che c’è da attaccare Conte, la Raggi e’ sempre pronta…..non è cosi per l’Appendino, altro livello…..la decisione del capo politico di permettere il terzo mandato andava bene , anche se contro la sacra regola dei due mandati che ancora il garante e la stessa Raggi difendono contro Conte, come se la deroga per lei non fosse avvenuta…..Ma ti pare corretta e coerente? Almeno taci nel merito e magari suggerisci all’ orecchio di Grillo che la regola identitaria in memoria del fondatore, e’ già stata superata……Quanto ai reati, neppure Conte ha commesso alcun reato, e manco Di Maio……mi spiace, ma io la Raggi non la capisco, dopo aver ottenuto il terzo mandato, tirato fuori dal cilindro appositamente per lei, pretendeva di farsi eleggere al parlamento italiano od europeo, e guarda io che ritengo sta regola dei due mandati na’ stro@zata, non avrei avuto problemi, ma le lezioncine di purezza anche no! La sua empatia per Grillo, come quella per Di Maio, solo Conte evidentemente le sta sul ca@@o……poi le sue continue esternazioni, con interviste ad orologeria con i giornalai e giornali che l’ hanno massacrata……io anche solo per dignità non ci parlerei, ma lei deve attaccare Conte e segue la norma che il nemico del mio nemico è mio amico, anche se fa schifo! Ti pare che il comportamento dell’ Appendino sia uguale? Chi vuole attaccare Conte va ad intervistare regolarmente Di Maio, Casaleggio junior e Raggi……sarà una coincidenza?
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Ho amato VR e la perdonerei anche adesso, ma ricordo che forzo’ la mano per essere candidata a Roma la seconda volta fregandosene dell’intransigenza.
Dopo questo episodio si e’ spesso distinta per i suoi distinguo sulla linea di Conte. Non che non si possa dissentire, ma lo si fa nelle riunioni interne, dopo, la linea condivisa a maggioranza, si sposa come fosse la propria. Questo si chiama gruppo coeso.
Pronto sempre ad accoglierla nel caso saltasse la regola del doppio mandato o, come preferirei, si facessero delle deroghe solo per meritevoli proposti e/o votati dagli iscritti.
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Ma sinceramente………………………….chi se ne frega di Conte e di Grillo????
Un movimento finito che non sa più cosa vuole essere. Sciogliersi sciogliersi, che è più dignitoso. Il treno è passato e non torna più.
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L’ho scritto altrove. E ribadisco. Si va verso un’Assemblea Costituente? Bene. Ci si confronterà su idee, strategie, proposte.
È possibile, anzi auspicabile, che ci siano opinioni diverse sul percorso da intraprendere.
Almeno in teoria, perché nella sostanza il M5s è abbastanza granitico sulla linea tracciata da Conte. Legittimo e naturale visto che è Giuseppe Conte che si è sobbarcato l’onere, facendosi il mazzo, di dare ancora un peso al Movimento.
M’infastidisce però che quelle 2-3 voci differenti vengano additate a lesa “contità”. Anche perché mentre Grillo ha attaccato con parole astiose ( già in passato, tra il battutismo e il serio) Conte, la Raggi non l’ha mai fatto. Trovami tu Alessandra una dichiarazione della Raggi che offende o sminuisce il ruolo avuto dall’ex PdC. Non c’è. Ma viene guardata in cagnesco perché allude ad un percorso diverso da quello che sembra delinearsi a guida Conte. È minoritaria, perderà, ma perché attaccarla? Ti ho fatto l’esempio dell’Appendino perché la logica di accettare un terzo mandato, dopo aver istituito il mandato zero, vale anche per lei. Ma lei è brava perché non fa una piega sul percorso “progressista” alleato col PD, e la Raggi no perché non è d’accordo?
Ma come ragionate? State diventando fanatici.
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Scusa, ma ti ho appena scritto delle interviste che la Raggi rilascia regolarmente sui giornali o in televisione quando ci sono problemi interni, ovvio che non attacchi direttamente Conte, e’ ancora il suo capo politico, ma io lo trovo comunque scorretto , perché le esternazioni sulle beghe interne o sulla linea politica si fanno nelle sedi opportune, cioè nelle riunioni con gli altri esponenti del comitato di garanzia, con il capo politico, con i referenti territoriali, ecc, non sui media di disinformazione, che oltretutto sai perfettamente a servizio per massacrare Conte esattamente come hanno fatto con te! Oltre che scorretta anche poco intelligente perché si presta ad una palese strumentalizzazione che è pure lecito quando sei una perfetta sconosciuta, ma non se hai un ruolo dentro una forza politica! L’ Appendino non è brava perché ha sposato la linea progressista di accordo con il PD, che io fra parentesi non condivido, ma semplicemente perché ha sempre avuto un comportamento diverso, non è cioè importante se sei in accordo od in dissenso con una linea politica, un progetto, un tema di discussione, ma dove, quando e come lo manifesti! Nessuno ti obbliga a rilasciare dichiarazioni ed interviste, oltre il tuo ambito di competenza di consigliere comunale al terzo mandato, quindi se lo fai, hai uno scopo! Come quando perse le elezioni a Roma, arrivando quarta dietro Calenda, la sua intervista a caldo fu una pena, perché nel mio concetto di opportunità e rispondenza al ruolo ricoperto, ex sindaco di Roma in corsa per la rielezione, ti assumi la responsabilità senza scaricare su altri, visto che sei stata tu per 5 anni sindaco, hai deciso tu di ripresentarti, senza avere il polso del consenso dei tuoi cittadini, e se pensi che sia stato alterato/manipolato da una campagna mediatica ingiustamente denigratoria nei tuoi confronti, a maggior ragione prendi le distanze da quei media per tutto ciò che riguarda te, il tuo capo politico ed il M5S! Il comportamento giusto o sbagliato non è di dx o di sn, non è a favore o contro Conte, non è neppure dì accettazione o critica a regole date, è qualcosa di personale, etico, applicabile ad ogni ambito di rapporti, dalla politica al lavoro fino alle frequentazioni private, e o ce l’ hai o no! E questo aspetto per me è importante, non perché sono una fanatica, ma esattamente per la ragione opposta! Se come scrivi tu più sotto, Conte, e non solo, direi tutto il M5S, viene regolarmente sbranato dai media, perché NEMICO, chi è del movimento dovrebbe sapere come comportarsi!
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Paolo i messaggi non diretti sono come quelli che si inviano a nuora perchè suocera sappia!
Poi in definitiva se la Raggi ha del rancore contro Conte mi deve dire il perchè visto che la sua candidatura non è stata appoggiata da Grillo ,tanto meno da Di maio, infatti fece la terza dopo Gualtieri…perchè non si lamenta con il fondatore? In Più Conte la propose e fu eletta dagli iscritti nel Comitato di Garanzia
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Veramente fece la quarta dietro Calenda…..ed il capo politico non era più Di Maio, mi pare anzi che fosse da un mese Conte, che l’ ha infatti sostenuta…..qualcuno però pretendeva che mettesse le dita negli occhi a Gualtieri, suo ex ministro quando era pdc, così se puta caso la Raggi fosse andata al ballottaggio con il candidato di cdx, gli elettori del PD si sarebbero astenuti, e VR avrebbe perso! Ancora non si è capito che quando c’è un’ elezione con successivo secondo round al ballottaggio, sarebbe da intelligenti fare una campagna elettorale dove mettere in evidenza i propri meriti, senza menare troppo gli avversari i cui elettori potrebbero sempre servire dopo, e questo a maggior ragione se hai sposato il principio ne’ di destra ne’ di sinistra come la Raggi!
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si Ale hai ragione fece la quarta… medaglia di legno…sta di fatto che il garante non fece nulla…anche in questo caso il progetto era favorire il PD… e la raggi ne sapeva qualcosa del PD Zingaretti e le discariche avrebbero dovuto insegnare qualcosa al garante de chè!
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E poi ricordatevi una cosa. Giuseppe Conte verrà attaccato sempre dalla stampa, dai media PROGRESSISTI. Quelli per i quali, o fai il paggetto del PD, e ti tollerano, o se cerchi una tua autonomia, anche in coalizione col PD, ma puntando al sorpasso, TI SBRANANO.
Conte è un Nemico. Per loro. A meno che non è funzionale al PD.
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