Come è possibile che la cultura del piagnisteo (Robert Hughes) con solide radici nel vittimismo progressista stia contagiando anche la destra che più destra non si può.

(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – “Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi! Benito Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia il 2 ottobre 1935
Come è possibile che la cultura del piagnisteo (Robert Hughes) con solide radici nel vittimismo progressista stia contagiando anche la destra che più destra non si può.
Fino a intaccarne i tradizionali, virilissimi, valori fondati sul me ne frego, mi spezzo ma non mi piego, sullo sprezzo audace, sul sangue freddo da gettare in faccia al nemico? Diciamo che sul piagnucolarsi addosso a causa degli oscuri complotti orditi dai perfidi poteri forti, onde fiaccare e compromettere i sacrosanti aneliti della sportiva italica stirpe, tra arbitri venduti alle plutocrazie e proteste frignanti, alle Olimpiadi parigine si è già visto di tutto. Poi, però, trascorso Ferragosto, il petardo (bagnato) sparato dal “Giornale” e da Sallusti tra le nuvole di una visione cospiratoria della politica, e avente come bersaglio le povere sorelle Meloni, ha riattizzato sui giornali Angelucci l’auto martirologio. Proseguito, ieri, con la pubblicazione delle “liste di proscrizione del Partito comunista”, riccamente addobbate con fototessere e biografie dei giornalisti bersaglio, va detto, piuttosto iettatorie. Che se poi uno legge distrattamente “Partito comunista” potrebbe anche pensare agli eredi di Togliatti e Berlinguer, mentre poi, si precisa, trattasi del “delirante documento di un gruppo clandestino che chiama alla lotta contro gli uomini di fiducia di Israele (ebrei e non)”. Purtroppo, quando qualsiasi ipotesi di pur se minimo contatto del Pd e di ogni altra sinistra contemporanea con il criminale gruppo antisemita sembra spazzata via (anche perché nella lista originaria vengono citate firme non certo assimilabili alla destra come Ferruccio de Bortoli, Aldo Cazzullo, Federico Rampini) ecco che sul “Giornale” si fa strada un inquietante interrogativo. Sul “perché la sinistra non reagisca duramente rifiutando ogni paternità storica dell’appello antisemita travestito da filopalestinese” (Fiamma Nirenstein). Come dire: se non è zuppa (rossa) è pan bagnato (rosso). Ma ecco, in tutta questa lagna, un paio di strepitosi squilli di tromba. A destra c’è Vittorio Feltri che nell’intervista di sabato al “Fatto Quotidiano” così liquida le minacce di morte di un “gruppuscolo di comunisti”: “Me ne farò una ragione, sono già sotto scorta. Che poi non è nemmeno male: non si paga la benzina e hai qualcuno che cerca parcheggio al posto tuo”. Applausi. Da sinistra, Pierluigi Bersani condannato a una ammenda per aver dato del “coglione” a Roberto Vannacci invece di lacrimare rilancia alla grande chiedendo di andare a processo. Udienze che in nome del popolo italiano dovranno verificare in punto di fatto e di diritto, di sopra e di sotto, se sia lecito oppure no dare del coglione al generalone. Cosicché, in quell’aula di tribunale, per legittime ragioni processuali, nelle arringhe e nelle requisitorie, nelle perizie e nelle testimonianze (oltre che nei ghiotti resoconti di stampa, tv e social) la questione cruciale – Vannacci è davvero un coglione? – risuonerà come merita con annessa e potente eco mediatica. Soltanto adesso Vannacci accortosi della autocoglionata propone a Bersani di ritirare la querela in cambio delle più sentite scuse. Siamo però convinti che il compagno Bersani non recederà di un millimetro per ottenere giustizia in nome della libertà d’opinione sancita dalla Costituzione. Affinché il diritto di proclamare che Vannacci è un coglione sia una buona volta garantito a ciascuno.
“perché la sinistra non reagisca duramente rifiutando ogni paternità storica dell’appello antisemita travestito da filopalestinese” (Fiamma Nirenstein).
Cominciasse lei a dirci come mai è dalla stessa parte dei nipotini di Benito, sotto cui i nazi deportavano il suo popolo.
Vauro le diede della nazi circa 15 anni fa.
Sarà stato schematico, ma la FN ha per caso detto qualcosa sui ragazzotti di Acca Laurentia?
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A me sembra più un dovere.
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Civico 😄
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Spessissimo non sono d’accordo con Padellaro. Posso dirgli ” lei è un coxxxne?”. Era B. che proclamava : ” chiunque vota a sx è un coxxxne”. Padellaro sta copiando ? Uno offende, l’offeso propone di ritirare la querela a fronte di scuse. L’offensore insiste e pretende dal Tribunale di poterlo fare. Questa è la sx dei diritti ?
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Il diritto esiste appunto per stabilire se l’ offesa per cui V ha querelato Bersani, sia diffamazione……Perché è stato V a querelare Bersani, che ha diritto di proseguire in tribunale ciò che V ha iniziato, per dimostrare che non era diffamazione o ingiuria, ma magari semplice constatazione dei fatti o critica, quindi non reato! Chi viene querelato, cioè denunciato per un reato, ha DIRITTO a difendersi nelle sedi di giudizio volute dal querelante, che avrebbe potuto chiedere le scuse senza intraprendere un percorso giudiziario! Non è l’ offensore che insiste, perché è stato V a chiamare in causa il giudice……Perché ora Bersani dovrebbe accettare di interrompere un percorso giuridico quando in tribunale si potrebbe dimostrare che non esiste offesa né reato ed alcuna necessità di scuse? Bersani non pretende nulla, esercita il diritto alla difesa esattamente come V ha esercitato il diritto alla querela! Il tuo commento cosa vorrebbe dimostrare? Che la sn non conosce il diritto? Forse sei tu che non lo conosci….Hai già deciso che c’è stata un’ offesa, quando a leggere le parole di Bersani in risposta alle affermazioni di V sugli omosessuali anormali, e’ invece ancora tutto da dimostrare! Ma come al solito si coglie qualsiasi pretesto per attaccare chi non ci piace a prescindere…….
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Gentile Alessandra, la invito, con rispetto, a informarsi meglio: Bersani ha ricevuto un ” decreto penale di condanna” -disposto dal giudice su richiesta del pubblico ministero quando quest’ultimo ritenga che possa essere applicata esclusivamente una pena pecuniaria anche se in sostituzione di pena detentiva- ( cit) su querela di Vannacci per avergli dato del ” coxxne”. Bersani non può opporsi ma può annullarlo andando a processo. Cosa che il democratico ha intenzione di fare. «Si vada pure a processo. Così capiremo finalmente se qualcuno, magari con le stellette, può definire anormale un altro essere umano senza per questo insultarlo».( cit) riferendosi alla definizione di Vannacci verso gli omosessuali. A mio parere sono due piani diversi: io non posso offendere direttamente nessuno, un generale o un esponente della comunità Lgbtqia+. Posso, invece, esprimere un’opinione – anche se non condivisa, magari non scientifica e considerata da alcuni offensiva ( es. chi si rifiuta di mangiare la carne di maiale capisce poco di alimentazione)-
Un saluto e provi a ipotizzare che chi frequenta questo blog lo fa per confrontarsi e non per insultare ( salvo note eccezioni).
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rprendo un commemnto dal fq La Egonu ha la faccia di una imperatrice. Lui invece sembra un marocchino kebabbaro. Chi meglio dei due ?
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Qui viene di proposito coltivato un equivoco anche da Padellaro : antisionismo uguale antisemitismo. Il Sionismo è per volti versi simile al nazismo e razzista nel vero senso della parola. L’antisemitismo era quello di Hitler e sappiamo come è finita.
La grande Israele è un progetto reale che si sta realizzando da decenni sotto gli occhi del mondo intero come è altrettanto vero lo sterminio dei palestinesi a Gaza come in Cisgiordania.
Questo è il Sionismo non l’essere ebreo.
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Vannacci è quello che è, ma un’ingiuria è sempre un illecito.
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Ma è il giudice a decidere se c’è illecito/reato! Non è così scontato! Perché vanno considerate esattamente le parole dette, il contesto, in risposta a cosa, se erano effettivamente offensive e diffamatorie, lesive della dignità della persona, attribuibili specificamente al querelante o generiche, se inserite in uno scontro verbale offensivo da entrambe le parti, oppure come critica sarcastica ad affermazioni altrettanto offensive, ecc, ecc……..Il percorso giuridico serve a questo, e solo dopo il processo si può sapere se c’è stato illecito ed ovvia condanna penale e civile!
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Da dimostrare in tribunale…..perché quando si parla di reato è il giudice a decidere se effettivamente lo sia e a condannare o assolvere! Prima del giudizio non è un illecito! E questo riguarda Bersani come ogni altro cittadino…
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Attenzione, non si tratta di reato, perché l’ingiuria è stata depenalizzata. Se si va a processo, il giudice dovrà stabilire se si tratta di ingiuria. Mi pare difficile che possa decidere che non lo è.
Ora, io sono d’accordo con quello che ha detto Bersani, ma non glielo si può dire apertamente, esattamente come Saviano non era legittimato a dare della b4574rd4 alla Meloni.
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Come non detto, ho letto da Anail come si sono verificate le cose e, in quel caso, non c’è ingiuria.
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Pirgo, Bersani non ha ingiuriato.
Ha posto una semplice domanda: “Se, nel bar Italia, si può dire che un omosessuale è un anormale, allora sì può anche dire che un generale è un c0gli0ne?”
È un interrogativo più che lecito, secondo me, che sottolinea come la libertà di parola, se usata in modo grezzo (nel bar Italia), debba valere in entrambi i sensi!
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Ok, questo cambia tutto, l’ingiuria avrebbe dovuto essere formulata diversamente. Vannacci non vincerà mai. È veramente un c061i0n3.
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Esatto! Era quello che cercavo di spiegare nel commento ancora in moderazione! Per parlare di reato, cioè ingiuria o diffamazione, va valutato il contesto, le parole, se effettivamente diffamanti e lesive della dignità della persona, oppure se invece solo critica magari pungente a quanto affermato precedentemente! Bersani fa benissimo a continuare il percorso giuridico che V ha intrapreso con una querela a suo carico! Di cosa dovrebbe scusarsi? In un commento sopra rispondevo a chi riteneva inopportuno Bersani perché non si limitava alle scuse, come se non fosse lui quello accusato di un reato da V con tanto di denuncia! Ma veramente qualcuno non distingue contesto e significato di diritto! Alla fine la colpa è della sn che non fa le scuse a chi ha appena scritto e dichiarato che gli omosessuali sono anormali ed è pure un eurodeputato , come se certe affermazioni non fossero lesive della dignità delle persone e retaggio storico delle peggiori discriminazioni, cioè non semplici opinioni da bar, ma pericolosa istigazione alla discriminazione ed odio da parte di chi riveste un ruolo pubblico/istituzionale! Altro che scuse!! Poi ci meravigliamo se viviamo in questo paese ostaggio dell’ ignoranza, della disinformazione e della disonestà, intellettuale e non!
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Tutto chiaro. Puntualizzo sul fatto che l’ingiuria è stata depenalizzata e costituisce un illecito civile.
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Della serie: COME NASCE UN NEOLOGISMO
Ormai è ufficiale: l’appellativo cgln, a Vannacci non glielo toglierà nessuno. Neanche le grammatiche e i libri di storia. D’ora in poi le espressioni “non rompermi i cgln”, “ma non fare il cgln” etc., andranno legittimamente tradotte in “non rompermi i vannacci!”, “ma non fare il vannacci”.
Per quelli che parlano bene si tratta di sineddoche: vannacci = cgln, sia al singolare come al plurale. Punto
PS. Domanda: e i suoi seguaci, sostenitori, dirigenti leghisti o neofascisti, elettori di ogni risma??… Non cambia nulla, la dizione rimane la stessa!
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Ma dico…….
Con tutti i problemi che abbiamo a 360 gradi sferici dobbiamo anche sorbirci queste scene da asilo mariuccia tra Bersani e Vannacci??????
Oltretutto contano entrambi come il due di picche a briscola quando la briscola è fiori.
Se anche un giudice stabilisse con certezza chi è il più co@lione tra i due a noi cosa cambierebbe????
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A vederlo bene, con il colore olivastro della pelle non sembra anche a voi un maghrebino (libico, algerino, marocchino etc.)?? Un prodotto antropologico dell’ibridazione secolare delle stirpi italiche, viste le numerose invasioni che l’Italia ha subito nel corso dei millenni. Tecnicamente uno di origine africana anche lui, come la Egonu! Per giunta anche cogli@ne di recentissima acquisizione meritoria.
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A me sembra uno con la faccia da ebete!! Si può dire ebete? E per come ragiona poi non ci sono parole per definirlo!!
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una cosa è certa, quell’epiteto non glielo toglie più nessuno.
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se padellaro che parla di vannacci, si abbassa al livello dell’obnubile gìddì.
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