
(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – “Il Woke distrugge i valori per cui è nato. Lo schwa? Una seria minaccia alle conquiste delle donne”. Linda Laura Sabbadini già direttrice Istat e chair del forum G20 sulla Parità di genere. “repubblica”
Lo scontro ideologico sul testosterone di Imane Khelif – la pugile algerina che venerdì ha conquistato l’oro olimpico schiantando anche l’avversaria cinese Liu Yang – dimostra a quali vertici di insensatezza possano giungere i partiti del partito preso quando si prendono a cazzotti a uso e consumo delle rispettive curve. Tra le scene più ridicole i commenti talk della ola meloniana, quella che ripete a pappagallo la balla del pugile trans (by La Russa, Roccella).
Onde sostanziare la tesi dell’invasione gender mirata alla sostituzione del tradizionale modello binario maschio-femmina con una più vasta e indefinita varietà arcobaleno dei sessi da scegliere, per i bambini, come al reparto dolciumi di un supermercato. Sull’altra sponda, a battagliare sotto i vessilli woke, i tenaci negatori dell’evidenza e dunque dell’inquietante massa muscolare della brava Imane che se non altro dovrebbe suggerire al Cio un ripensamento sui livelli dell’iperandrogenismo femminile. In mezzo, l’inclinazione molto italiana al piagnisteo: dalla Carini tramortita dalla prima sventola algerina, alla immancabile protesta contro l’arbitro venduto della pallanuoto maschile. Ogni tanto, per fortuna, qualche riflessione della ragione e del buon senso riesce a riportare il dibattito dalle nuvole della wokesfera (e dalla malafede della destra) sulla Terra. Come non essere d’accordo con la Sabbadini quando si esprime contro “l’atteggiamento dogmatico permeato di odio nei confronti dell’Occidente, senza contare che nonostante le contraddizioni e le disuguaglianze che permangono, l’Occidente è la parte in cui si vive meglio, in cui si è più liberi, e questa condizione dobbiamo tenercela stretta, perché è stata strappata con le unghie e con i denti”? O quando afferma: “la battaglia per i diritti delle persone LGBTQ+ è la mia, e così quella per i diritti di tutte le minoranze. Ma non posso accettare per metà della popolazione di questo Paese, quella femminile, l’invisibilità del linguaggio, nei media e nella società contro cui mi sono battuta per decenni. Né dalla destra più estrema con i nomi al maschile, né dal woke con lo schwa”? E, poi, due esempi che la studiosa considera inaccettabili: “il caso di J.K. Rowling attaccata dagli attivisti transgender e la manifestazione del 25 novembre scorso contro la violenza sulle donne, indetta da Non Una Di Meno, con il silenzio sulle donne stuprate e uccise il 7 ottobre da Hamas”. È il dogma dell’intolleranza, il ritorno all’illiberalismo spiegato dal filosofo di Princeton Michael Walzer: “È un fenomeno che si ripete nei momenti storici in cui la politica s’intromette nelle nostre vite. Allora s’impone la faziosità, a destra e a sinistra”. Come il caso Imane insegna.
a destra come a sinistra si danno armi alla destra e alla sinistra
Se non avessero spinto al parossismo (rotto i cabasisi) con le tesi WOKE e GENDER, le destre non avrebbero reagito con altrettante caxxate e viceversa.
A proposito: tutte e due le UOME hanno vinto nelle rispettive categorie (guarda caso senza mai trovarsi in difficoltà).
Chi ha cercato di ragionare è stato censurato, uno dei massimi esperti nel campo, non uno di pasaggio:
“”Il mio intero account Facebook è stato cancellato, apparentemente (senza motivo) perché ho twittato che pugili geneticamente maschi come Imane Khalif (XY indiscusso) non dovrebbero combattere contro le donne alle Olimpiadi. Naturalmente la mia opinione è aperta a un dibattito civile. Ma censurarla così tour court?”””
Richard Dawkins, biologo britannico
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E’ ridicolo parlare di censura su un social come Facebook che, essendo privato, in casa sua fa giustamente quello che gli pare, con tanto di consenso informato sottoscritto dagli utenti al momento dell’iscrizione. Lamentarsi del fatto che rispettino delle proprie linee guida è oltremodo patetico: se Zuckerberg ritiene di non voler alimentare polemiche, ha tutto il diritto di farlo (e sarebbe anche da imitare, a dirla tutta).
Detto questo, Dawkins (la cui pagina non è stata affatto cancellata, come chiunque può verificare) non avrebbe torto nel merito della questione, anche se la sua è solo una mezza verità (ormai la comunità scientifica è concorde nel ritenere che il sesso di una persona non venga stabilito solo dai cromosomi, ma sia il risultato dell’interazione tra cromosomi e ormoni), ma ha il demerito di alimentare una polemica pretestuosa, utile solo a strumentalizzazioni e a tratti anche feroce, di certo ben poco rispettosa nei confronti dei soggetti coinvolti.
Personalmente ritengo che le due pugili coinvolte abbiano avuto un vantaggio a livello sportivo (soprattutto in termini di potenza, almeno per quanto riguarda la Khelif, di cui ho visto l’incontro), pertanto il CIO farebbe bene a rivedere i propri criteri (o ad istituire una nuova categoria), cosa che sono certo farà prima dei prossimi Giochi, ma lontano dai riflettori, com’è giusto che sia.
In ogni caso lo scandalo sportivo è di ben poco conto, ma l’aspetto più meschino di tutta la vicenda è che ad interessarsene sia perlopiù gente a cui non è mai importato nulla né delle Olimpiadi (che nemmeno seguono) né della boxe, loschi figuri bigotti e retrogradi che, nella loro crassa ignoranza (spesso mista a paura della propria omosessualità latente), si sentono minacciati nel loro machismo e financo infastiditi dall’altrui libertà, anche quando non lede in alcun modo la propria. Poveracci.
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Ma dove nasce questa leggenda che se un attività è privata puoi fare cosa vuoi? Facciamo un esempio semplice,il proprietario di un ristorante può fare entrare solo chi vuole lui? “Vietato l’ingresso ai neri.il ristorante è mio faccio quello che voglio”. Oppure restiamo sui social,, Facebook può pubblicare foto pedo ? Può violare il copyright pubblicando film e musica? Incitare all’odio? Allo stesso modo deve seguire le leggi dei paesi dove opera su temi come la libertà di opinione la censura.
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@ Maurizio: nessuna leggenda, ma molta confusione da parte tua.
L’esempio che hai fatto non è pertinente, dato che i ristoranti sono sì spazi privati, ma aperti al pubblico (a fronte di determinati requisiti, grossomodo riassumibili nella licenza che deve essere rilasciata al gestore dagli enti preposti), non per niente si chiamano “pubblici esercizi”.
Premettendo che tutti sono comunque tenuti al rispetto della legge (mentre i comportamenti che hai citato sono dei reati), un social network è semmai assimilabile ad un club privato (i cui requisiti sono molto meno stringenti), la cui “tessera” viene rilasciata al momento dell’iscrizione (e fin qui ci siamo), in cui i membri sono soggetti alla discrezionalità del proprietario, che può decidere di sospenderli o addirittura di espellerli in base a delle linee guida decise da lui stesso (ad esempio, per abbigliamento inappropriato), dunque in questi casi tirare in ballo la censura è solo una forma di vittimismo fuori luogo.
Oltretutto, nel caso in oggetto il vittimismo è alquanto peloso, dato che ci si lamenta della cancellazione di una pagina che invece è ancora regolarmente al suo posto: verificare per credere.
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tutto questo pistolotto per perorare la causa del MOLTO privato ZUCKERBERG?
Quello di Cambridge Analytica?????
No invece, il sottotesto è che I GOVERNI OCCIDENTALI, dove ripetono alla noia che la ggggente è LLLIBBERA, non applicano una certosina e feroce censura.
Viva il sesso libero,
quello degli anni 60,
non quello di scegliersi il sesso che si vuole su Postal Market, con dei medici compiacenti, vero braccio armato di BIG PHARMA.
JD petaloso, sei in tempo a cambiare sesso, ci sono delle pillole che fanno miracoli, tanto non hanno ancora stabilito chi sia maschio o femmina.
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Poveraccio.
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La comunità scientifica ha chiarito la differenza ed interazioni fra genotipo e fenotipo, che riguarda anche i caratteri sessuali primari e secondari, il genotipo dipende ovviamente dai cromosomi, XX geneticamente femmina , XY geneticamente maschio, mentre il fenotipo, dipende dagli ormoni la cui produzione eccessiva o in difetto determina lo sviluppo delle caratteristiche morfologiche maschile o femminili……gli ormoni non cambiano la genetica, ma lo sviluppo esteriore dei caratteri sessuali!
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JD ti rispondo qui in ritardo perchè di là, al solito, i commenti sono chiusi.
Mi dici che sbaglio a prendere le parti di qualcuno (buoni\cattivi) perchè sono comunque tutti cattivi.
In parte ti do ragione, ma io non riesco ad astrarmi e volare alto al di là delle umane controversie, e ad accettarne le storture con distacco olimpico. Mi sembra una posizione nichilista. Fra israele e palestinesi per esempio prendo le parti dei secondi, come quasi un secolo fa avrei preso quelle degli israeliani perseguitati dai nazisti. E immagino anche tu, nonostante tutto. E questa è quella facile, ma fra Russia e Ucraina sai che prendo le parti dei russi ritendendo siano loro vittime di aggressione, ma su questo so che non possiamo trovare un punto d’incontro quindi eviterei di discuterne. Sui partigiani siamo d’accordo.
Poi mi dici che dovrei evitare di criticare la parte da cui traggo privilegi (l’uccidente, che con la sua prepotenza nei confronti dei paesi deboli mi garantisce comfort).
Non sono d’accordo, si può anche criticare il padre che ti nutre secondo me. Ma aggiungo che tutto quello che abbiamo goduto sotto l’ombrello del dollaro, ora lo stiamo sputando con gli interessi: l’economia europea è allo sfascio e allo sbando, e con il tempo diventa, secondo il mio sempre umile parere dal bar, sempre più evidente. E ancora non abbiamo visto niente temo.
Credo che il discorso sull’uccidente come il posto migliore in cui vivere sia un giudizio da aggiornare. Se era vero nel dopoguerra, a occhio fin verso gli anni 80, ora le cose stanno rapidamente cambiando. Ormai abbiamo un livello di censura e di propaganda superiore ai luoghi che definiamo oligarchie e dittature (Iran, Russia, Venezuela, Cina), e della nostra democrazia è rimasto praticamente solo il guscio. Abbiamo governi slegati dal popolo, siamo colonie, e ora crolliamo anche economicamente, mentre i posti brutti e cattivi stanno migliorando, in controtendenza rispetto all’uccidente.
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Non ho detto che sbagli, ma una cosa diversa, ovvero che nel momento in cui prendi le parti di qualcuno, ti sei implicitamente arruolato volontario per la sua causa, pertanto diventi parte coinvolta e di conseguenza il tuo giudizio perde di credibilità, ma soprattutto di quell’imparzialità che è la base stessa di ogni confronto costruttivo, che pertanto diventa inutile.
La parzialità invece è la base dello scontro tra tifoserie, uno scontro al quale non sono interessato per tutta una serie di motivi, fra i quali figura il fatto che provo del ribrezzo nel difendere assassini matricolati di sorta (con l’eccezione dei Partigiani, come abbiamo visto, a causa di profonde e radicate motivazioni di carattere storico-culturale personale), ma anche il fatto che questo implica l’erigersi a giudice supremo che dispensa torti e ragioni, con un concetto del bene e del male di chiaro stampo catto-hollywoodiano, mentre la realtà è molto più complessa di queste banali semplificazioni, che nascono apposta per essere polarizzanti proprio in quanto divisive, e nel mondo reale torti e ragioni non sono mai tutti da una parte.
Non mi interessa stabilire chi ha ragione, tuttalpiù comprendere meglio quali sono le ragioni di ognuno, nei limiti delle mie possibilità, ma di base ognuno ha sempre le sue buone ragioni, dal suo punto di vista, e non potrebbe essere diversamente, visto e considerato che in nome delle stesse rischia del proprio.
Analogamente, non ho mai detto che non si possa criticare (ci mancherebbe), ho detto che è da ipocriti contestare il modo in cui determinati benefici vengono forniti, mentre si continua ad approfittare consapevolmente degli stessi.
Che l’Occidente non sia ancora, e di gran lunga, il posto migliore dove vivere, lo crederò se e quando mai esisteranno dei flussi migratori rivolti altrove, ma fino a quel momento magno tranquillo.
Sorvolo sul poraccismo insito nell’elevare a modello di libertà luoghi dove esiste quella cosuccia da nulla chiamata reati d’opinione (doppiamente grave perché nella nostra Storia abbiamo già vissuto un periodo buio nel quale la libertà d’espressione era fortemente limitata, dunque dovremmo sapere bene che cosa vuol dire perderla), ma la domanda resta: se qua si sta tanto male, com’è che non se ne vuole andare mai nessuno? Eppure la porta è sempre aperta.
Quando non si è disposti a sacrificare nulla in nome di un’idea, delle due l’una: o non vale niente l’idea, oppure non vale niente chi la sostiene.
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In via teorica ti do ragione: uno vola alto e guarda vittime e carnefici fare il loro gioco dall’Olimpo, intoccabile.
Però in pratica equivale secondo me a fregarsene, che va anche bene per certe cose, ma per altre …
Del resto per esempio coi partigiani scendi sulla terra, e mi pare anche per difendere l’occidente, spesso, quando qualcuno lo critica, e anche per il voto (bisogna votare e difendere i buoni e arginare i cattivi) …
Come vedi non è facile, e poi se nessuno prende posizione tutto continua così com’è per sempre.
Puoi anche parteggiare mantenendoti il più possibile obiettivo …
I flussi migratori esistono già (oggi torna in vacanza in Italia una mia nipote per esempio, ma non sa se tornerà in Inghilterra, perchè anche la la crisi monta), e saranno sempre più forti. Hai parlato ultimamente con qualcuno sotto i 30 anni di prospettive?
Secondo me tu sei orientato al passato (fino agli anni 80 direi), e consideri le tendenze attuali come un errore di passaggio che rientrerà, mentre io immagino il futuro (crisi nere a venire) come sviluppo della degenerazione attuale. Il presente è un momento di passaggio.
I reati d’opinione per esempio, visto che li usi come discriminante … sai che in Germania, in Francia, in UK, manifestare pro palestina sta diventando reato penale? Sai che sono state arrestate persone per questo? Ora ci sono scontri crescenti in UK per l’immigrazione, sai che sono state arrestate e processate e condannate persone per commenti sui social? E la censura è soprattutto preventiva, coi social che fermano le considerazioni sgradite al potere … poi certo al bar, almeno in quello dove vivo e sentenzio io, puoi ancora dire certe cose al tuo vicino al bancone, ma l’importante è che nessun’altro le possa ascoltare.
E’ l’alba del regime secondo me, almeno se continua così …
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Ribadisco che non esistono flussi migratori significativi che siano diretti al di fuori dell’Occidente (al momento i principali flussi migratori del pianeta sono solo due: quello africano verso l’Europa e quello sudamericano verso l’America del nord).
Probabilmente sono tutti stupidi, e non capiscono che vanno dove si sta peggio, o forse lo è solo il tuo ragionamento: il dubbio rimane.
Scusa, ma ti pare poco poter dire quello che ti pare al bar? Non ti va bene il pulpito, è troppo riduttivo per te? Vuoi il diritto di andare a ragliare in casa d’altri, o magari in televisione? Adesso mi partono i cinque minuti.
Nel caso l’avessi dimenticato, caro il mio pezzo d’ignorante, se i nostri nonni avessero detto quello che gli pareva, al bar, avrebbero potuto ricevere la visita di qualche energumeno che li avrebbe riempiti di botte fino a che non gli avessero fatto qualche nome di chi la pensava come loro, su determinati argomenti.
Cerca di ricordartene, perché quando dai qualcosa troppo per scontato, finisce che non te ne importa niente se qualcuno te lo porta via, e poi piangi.
I reati d’opinione non sono io che li uso, ma SONO la principale discriminante tra il mondo libero e quello che non lo è.
E’ tutta qua, la differenza: delle idee che non è permesso avere. Se passa questo, si tratta solo di stabilire quali, e poi sono cavoli amari per chi non si adegua.
Se e quando mai, nel cuore del mondo libero, verranno istituiti i reati che dici, allora ne discuteremo, ma lo crederò quando lo vedrò, non prima, pertanto fino a quel momento continuerò a magnare tranquillo.
Inoltre, se mai dovessero diventare reato, vorrebbe dire ci staremmo avvicinando a quel mondo che dici di considerare più libero del nostro, per cui di che cosa ti preoccupi? Dovresti esserne contento.
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Quella di Dawkins non è una pagina libera e gratuita, come le normali pagine che hanno più o meno tutti i semplici iscritti Facebook . Si tratta di un Blog personale (https://www.facebook.com/richarddawkinsbooks), cioè una pagina a pagamento aperta per lo più a fini commerciali. Invece, la normale pagina Facebook gratuita di Dawkins non esiste, ed è quella che probabilmente è stata cancellata. Basta fare una semplice ricerca su Facebook; è l’unica pagina a suo nome. Prima di scrivere inesattezze, per di più tacciando di mentitore una persona che non si capisce a quale scopo avrebbe dovuto dichiarare una falsità facilmente verificabile come tale, e di cui probabilmente chi lo accusa non sa nulla e forse non ne conosceva neppure l’esistenza prima di leggere la sua denuncia, sarebbe il caso di informarsi meglio. Brutta cosa l’ignoranza, ma ancor peggiore la sfacciataggine di voler sembrare migliori degli altri senza averne i numeri.
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Perbacco, hai ragione: uso Facebook molto poco e non conoscevo questa differenza, pertanto non ho nessuna difficoltà nel ritirare la parte riguardante il vittimismo, per la quale mi cospargo virtualmente il capo di cenere.
Non sia mai detto che Jonny Dio non riconosca di aver sbagliato, quando capita.
Comunque, di solito queste chiusure sono temporanee, specie se è la prima violazione dei termini di servizio.
Rimane il fatto che questa è normalissima policy aziendale, che nulla ha a che vedere con la censura.
Sono semplici linee guida che esistono dappertutto, perfino qua su Infosannio (sebbene queste siano tra le più blande mai viste).
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Certo che un articolo così pasticciato per chi non fosse aggiornato, invece di spiegare gli provocherebbe solo una gran confusione.
Certi giornalisiti di lungo corso, pur di stringare, alla fine riescono a complicare le cose già di per sè complesse. Ci è caduto anche Padellaro.
Da donna XX non entro nel merito del problema, mi sembra che, come al solito, i maschi Alfa si sentono in dovere di spiegare e, soprattutto gestire da sempre, la faccenda. I risultati sono il disastro in cui si trova il mondo occidentale.
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IL PROFESSOR SINAGRA SPIEGA LA SENTENZA CHE HA CONDANNATO GOOGLE (E COSA CI ASPETTA ORA).
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Dopo molti tentativi sono riuscita a postare il video in cui il prof. Augusto Sinatra Illustra molto chiaramente la sentenza di condanna di Google che non ha rispettato le leggi italiane.
Nessun ente privato può ignorare la Costituzione italiana e imporre ai suoi fruitori il rispetto di regole che si è inventato esso medesimo per suo comodo, guadagno o per far piacere a lobbisti, governi, ecc.
Un monito anche per i vari social che si arrogano il diritto di censura con motivazioni ridicole e offensive.
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E Facebook, per rimanere in topic, quale legge non avrebbe rispettato?
Momento di suspence…
Nessuna, proprio nessuna.
Del resto, se così non fosse, non ci sarebbe motivo per cui non venga condannato, al pari di Google (che però qualcosina di diverso l’ha fatto).
La libertà d’espressione è un diritto tutelato in tutto il mondo libero, a differenza del diritto di imporre i propri deliri a chicchessia, che esiste solo nelle fantasie malate di qualche mente disagiata.
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“E Facebook, per rimanere in topic, quale legge non avrebbe rispettato?
Momento di suspence…
Nessuna, proprio nessuna.
Del resto, se così non fosse, non ci sarebbe motivo per cui non venga condannato, al pari di Google (che però qualcosina di diverso l’ha fatto).
La libertà d’espressione è un diritto tutelato in tutto il mondo libero, a differenza del diritto di imporre i propri deliri a chicchessia, che esiste solo nelle fantasie malate di qualche mente disagiata.
E’ ridicolo parlare di censura su un social come Facebook che, essendo privato, in casa sua fa giustamente quello che gli pare, con tanto di consenso informato sottoscritto dagli utenti al momento dell’iscrizione.
Perbacco, hai ragione: uso Facebook molto poco e non conoscevo questa differenza, pertanto non ho nessuna difficoltà nel ritirare la parte riguardante il vittimismo, per la quale mi cospargo virtualmente il capo di cenere.
Non sia mai detto che Jonny Dio non riconosca di aver sbagliato, quando capita.”
Ecco un sunto del Jonniddio-pensiero. Ci si può confrontare con un’accozzaglia di giambrunate messe lì solo per fare la ruota, mostrare il ciuffo (tricologicamente limitato) e buttare tutto nella solita scomposta e maleducata provocazione con retromarcia, elargita dall’alto della terza persona, “guardate e ammirate la grandezza di chi riesce ad ammettere il suo errore” (nel senso di me)?
Egli arriva come fosse un Sansone che distribuisce perle di saggezza illuminando le nostre tristi esistenze con il faro del suo sapere.
E che gli puoi rispondere a uno così? L’unica è lasciarlo nel suo brodo.
Non senza dirgli che “menti disagiate” Lo deve dire a suoi consanguinei e/o suoi frequentatori abituali.
Come raccomanda Infosannio: “Per la qualità del dibattito è necessario evitare gli insulti e mantenersi in tema con la discussione.”
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Tante parole, ma nel merito? Zero zero carbonella.
Quando non si ha niente da dire, si può anche tacere.
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Ti annoi delle tue stesse parole eh? Figurati noi!
Tanto la tua logorrea è incurabile come la tua arroganza e maleducazione! Ti piace parlarti addosso e autocompiacerti , vieni a perder tempo e a farlo perdere a noi. Ok, ma sii educato e ripeto:
Menti disagiate e altri insullti e provocazioni tienili per te e per quelli come te.
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Sei sicuro che la pugile sia geneticamente XY, cioè maschio? Io credo di no, e che il problema , da quanto ho capito, sia di altra natura, medica, cioè si può essere geneticamente donna, cioè XX, ed avere una disfunzione ormonale con iper produzione di testosterone, che viene normalmente secreto anche nelle donne, e quindi avere un fenotipo maschile : esteriormente sei un uomo, ma geneticamente sei una donna……Iperandrogenismo significa questo, e può essere legato ad una alterata/eccessiva produzione di ormoni maschili oppure artificialmente indotto dalla somministrazione di ormoni maschili, senza alcuna modifica della genetica definita dai cromosomi sessuali! Al versante opposto puoi nascere uomo, quindi geneticamente XY, e decidere di assumere estrogeni per cambiare il tuo fenotipo, aspetto esteriore, in donna….
Mi pare strano insomma che un pugile geneticamente maschio non sia stato riconosciuto, visto che basta un semplice test del DNA per vedere se hai XY o XX che definiscono il genotipo maschile o femminile, e mi pare altrettanto improbabile che un uomo, geneticamente uomo, abbia partecipato a gare di pugilato fino alle Olimpiadi nella categoria femminile! Mentre l’ Iperandrogenismo è altra questione e con varie gradazioni di livello, ovviamente da valutare…..
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chiedilo a Richard Dawkins e altri come lui:
le persone come i due pugili sono XY quindi maschi.
per il resto, come mai solo ultimamente si presentano questi fenomeni?
Sul fatto che “un pugile maschio non sia stato geneticamente riconosciuto” la risposta l’ha data il presidente CIO: Thomas Bach: non esiste un sistema scientifico sicuro per differenziare gli uomini dalle donne HAHAHAHAHAHAH
INVECE LA RISPOSTA CORRETTA E’:
Tesi WOKE mischiata alle tesi GENDER, cioè un mostro ideologico imposto all’occidente e partito dagli IUESEI-California. (i quali forse solo adesso si rendono conto aberrazioni).
https://feministpost.it/dal-mondo/usa-il-caso-lia-thomas-la-nuotatore-ruba-trofei/
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Ma è possibile che le due pugili siano geneticamente maschi con un altissimo livello di ormoni femminili, che ne ha condizionato lo sviluppo fisico?
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Le prossime Olimpiadi, comunque, si terranno a Los Angeles, patria del wokismo e del delirio gender. Parigi è stato solo l’antipasto.
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Da noi si vive meglio grazie allo sfruttamento del resto del mondo di ieri e di oggi (si chiama colonialismo se non sbaglio), caro Padellaro .Per quando riguarda le conquiste sociali e civili, certamente frutto di lotta secolare, sono in ritirata da tempo sovrastate da l’ impegno profuso dai finti progressisti nel voler mettere davanti su tutto, in modo strumentale, le lotte di genere.
Per capirci : alle donne afgane, non interessava il problema del burka si burka no, ma di mettere qualcosa sotto i denti e non farsi accoppare dai droni Nato americani. Idem in Africa e un tutto il resto del mondo dove si ,secondo Padellaro, non si vive bene come da noi.
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Da quello che so io, quindi dal bar leggiucchiando qualcosa qua e là e non da un laboratorio genetico, i due pugili sono XY, quindi geneticamente maschi.
Il CIO, secondo me incredibilmente, ha affermato (conferenza stampa di ieri) che non esiste secondo loro un criterio scientifico unanime per valutare se uno è uomo o donna, per cui non hanno valutato l’aspetto, limitandosi a tener conto dei documenti. Se è vero per me è demenziale.
I due pugili comunque di nuovo immagino non verranno ammessi al campionato mondiale di boxe (come già nel 2023 e 2024 e senza che i due abbiano fatto ricorso), perchè lì la valutazione viene fatta e si è già deciso, due volte, che sono uomini.
Mi stupisce sentire persone che con rabbia dichiarano che sono due donne, immagino sulla base del fatto che la propaganda occidentale ha garantito che le siano. Alcuni affermano con immotivata certezza che siano nate donne, che abbiano organi riproduttivi femminili e che siano in grado di partorire, cosa che però non è in nessun modo dimostrabile, ma se lo dice la tv …
Ancora una volta si è preso un tema innocuo dal punto di vista economico e lo si è usato per dividere: la destra che protesta (e sfoga i suoi pregiudizi omofobi), e la sinistra (padellaro, di cui non leggo gli articoli, ma solo i commenti) che appoggia (e sfoga i suoi pregiudizi eterofobi).
Un’altra cosa che mi ha stupito è constatare come molte donne si siano messe tendenzialmente dalla parte della povera pugile criticata (almeno quelle che mi è capitato di sentire), ma non hanno minimamente considerato che dall’altro lato c’erano delle donne XX che hanno perso l’occasione di vincere una medaglia e hanno anche preso un sacco di botte.
E ribadisco che questa storia se non verrà raddrizzata (perchè secondo me, dal bar sia chiaro, ora è storta), comporterà molto semplicemente la fine dello sport agonistico femminile, in quasi tutte le discipline.
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Ma come fa a non esistere un criterio scientifico, quando essere geneticamente maschio o femmina, è determinato dai cromosomi XX o XY? Che poi siano morfologicamente uomini e’ altro discorso, e che quella morfologia incida sulle loro prestazioni sportive può ovviamente indurre ad escluderli da una competizione femminile, anche se geneticamente donne! Se sono geneticamente XY sono maschi, fin dalla nascita, come avrebbero fatto ad essere ammessi nel loro percorso sportivo fra le femmine? Il problema probabilmente nasce non dalla genetica, su cui non possono esistere dubbi, ma dalla caratterizzazione morfologica che dipende dagli ormoni……Nessuno difende la povera pugile, o manifesta pregiudizi omofobi/eterofobi, ma il problema che si è posto è un altro: una sportiva che geneticamente è donna, XX, ma morfologicamente è maschio, in quale categoria deve gareggiare? Perché se come tu scrivi sono invece maschi, cioè XY, quelli della CIÒ andrebbero mandati a casa perché per decidere la categoria su base genetica basta un test del DNA!
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Come posso essere sicuro? Nemmeno se avessi fatto io i test potrei esserlo, magari li ho sbagliati, magari il materiale genetico non è il suo …
Però l’IBA (associazione internazionale boxe) afferma di averlo fatto e che siano entrambi (anche il taiwanese) uomini: XY. due anni di seguito, e senza ricorsi.
Il CIO non ha fatto il test DNA, e afferma che sia donna perchè nata e cresciuta donna, ha gareggiato con donne, e ha il passaporto che attesta sia donna.
Se non ho capito male IBA si è basata sul genotipo (secondo me giustamente), mentre CIO si è basata sul fenotipo e sui documenti d’identità.
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Di ogni questione anche la più seria, c’è sempre bisogno di buttarla in caciara, senza considerare che un figlio o un nipote affetto da ambiguità sessuale o da disforia di genere è una pena, per lui e per la famiglia! Il sesso, cioè le caratteristiche biologiche , che comprendono anche i genitali, sono il prodotto di interazione fra cromosomi ed ormoni, per cui in alcuni casi ci può essere ambiguità del sesso alla nascita, cioè ambiguità delle caratteristiche morfologiche, oppure il sesso anatomico e’ definito, ma il soggetto è affetto già durante lo sviluppo dall’ infanzia all’ adolescenza, da disforia di genere, con una sofferenza psicologica che va dall’ ansia alla depressione fino al suicidio, cui questi soggetti sono particolarmente a rischio! Non si tratta quindi della banalità dell’ oggi come mi sveglio, maschio o femmina, ma di problemi che riguardano adolescenti o giovani adulti, e le loro famiglie, che andrebbero quantomeno rispettati per le difficoltà dolorose da affrontare!
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Il classico articolo inutile di Padellaro…
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commentare una situazione simile non è semplice.. il mio primo pensiero visti gli articoli dei giornali, è stato quello che a primo impatto visivo il pugile algerino mi sembrava un uomo! Il secondo non visivo è che, hanno sempre insegnato che gli uomini hanno cromosomi sessuali xy e le donne xx.. se il pugile ha cromosomi xy ma si sente donna a mio modesto parere, non deve e non può confrontarsi con le donne portatrici di cromosomi xx! Punto! Come del resto non sarebbe giusto che una donna con cromosomi xx che si sentisse uomo, andasse a gareggiare contro gli uomini!! Le strutture fisiche sono completamente diverse! Io non sono reazionaria tutt’altro ma sono sensata! Stiamo rasentando secondo me la follia invece!
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Tutto giusto (più o meno), ma secondo te quelli che da settimane soffiano su questa polemica sono minimamente interessati all’aspetto sportivo?
A me sembra tutta gente a cui non frega nulla del CIO, delle Olimpiadi o della boxe femminile, ma dei poveri retrogradi che hanno paura che una società più tollerante verso le differenze di genere possa avere come effetto collaterale quello di rinfrocirgli il figlio, perdonami il francesismo.
Piccole persone, patetici bigotti cliccanti, per lucrare sui quali è stata imbastita appositamente tutta la polemica, basta vedere chi sono i testimonial: preclari figuri quali Salvini, Meloni e Trump, tanto per dirne tre, noti campioni di tolleranza.
Malsana pulsione di ficcanasare nelle mutande del prossimo a parte, se non capiamo nemmeno che due gay che si sposano non tolgono nulla alla cosiddetta famiglia tradizionale, allora tanto vale tornare a dondolarsi dai rami.
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JD, tutto giusto senza quasi 🤭.. mi sono attenuta alla semplice realtà dei fatti nei confronti del pugile.. personalmente non guardo nelle mutande di nessuno.. sono fatti loro chi amano e con chi vogliono stare.. credo però che si stia strumentalizzando troppo l’argomento “gusti sessuali”! L’amore è una cosa serissima e va al di là del semplice sesso! I rapporti umani si stanno si sono involgariti a mio parere.. ma questa è un’altra storia.. qui si parla di sport che dovrebbe essere un argomento altrettanto serio ma diverso.. i cromosomi xx contro i cromosomi xx e i cromosomi xy contro i cromosomi xy… Altrimenti non c’è gara! La politica sporca, sporca tutto!! Comunque 🙄… Buongiorno JD👋
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Bundi Mokj basti pensare che si sono messi sotto i piedi i principi di Coubertin fondatore delle olimpiadi solo per fare le solite passerelle politiche e occasioni di profitti a pochi…tanto poi i debiti li pagano i cittadini,,tanto da precisare che il biglietto, per la curva dello stadio per vedere il salto in alto, al croniusta gli è scappato detto che costava 300 €…. immagina chi poteva andare quelli del reddito di cittadinanza o i pensionati al minimo?
Siamo messi male non è più sport ma spettacolo e quindi se vuoi vedere lo spettacolo paghi il biglietto!
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