(Stefano Rossi) – Ricordate Nicola Zingaretti governatore?

È stato condannato dal Tar Lazio (sentenza n. 3658/2015) e dal Consiglio di Stato (sentenza n. 4600 del 2020), che confermava la condanna, sul numero abnorme di dirigenti esterni che aveva in paga la regione Lazio.

Chi risultava tra i dirigenti esterni? Giovanna Remigi, moglie dell’allora potente e influente giudice Palamara!

Liguria.

Mentre il governatore Giovanni Toti era agli arresti domiciliari per corruzione e finanziamento illecito, la holding Spininvest nominava il suo presidente, David Ermini, ex vice presidente del CSM, membro della direzione nazionale del PD.

La nomina è avvenuta DOPO l’arresto del proprietario della Spininvest, Aldo Spinelli, per corruzione, indagato per gli stessi fatti per cui era agli arresti Giovanni Toti, e suo figlio, Roberto Spinelli, colpito da una misura interdittiva alle cariche sociali.

David Ermini si dichiarava onorato e che il gruppo sociale era in salute.

Ora, con tutta la buona volontà, chiediamoci come diavolo sia possibile che un alto dirigente del PD venga chiamato a fare da presidente  in un gruppo societario sotto indagine con i vertici agli arresti e interdetti alle cariche sociali?

Chiediamoci quale idea possa balenare al presidente Spinelli, arrestato, al figlio, interdetto, di nominare David Ermini se non quello di trovare una persona influente con le amicizie giuste che possa mitigare la loro posizione giudiziaria.

Ce ne sono altre di idee?

Ma quello che un arrestato per corruzione, con il figlio interdetto, quindi impossibilitato a gestire gli affari di famiglia, non ci può interessare più di tanto.

Giusto e umano pensare che un indagato possa arrampicarsi sugli specchi per salvare il salvabile.

Quello che indigna, quello che sorprende e grida vendetta è la scelta fatta da David Ermini.

Essere stato vice presidente del CSM vuol dire comunicare, per cose delicatissime, con il presidente della Repubblica Mattarella, per altro del suo stesso partito e presidente del CSM.

Vuol dire, giungere ai vertici della magistratura pur non facendone parte.

Una persona con la schiena dritta non si sarebbe mai abbassato ad entrare in un ginepraio come quello della Spininvest e il caso Toti.

Se non altro per difendere la propria onorata carriera politica.

Ecco, mi chiedo, e ci domandiamo in tanti, allora, fu vera onorata carriera?

Il caso Toti, riguardava solo il centro destra.

Eppure, quando si parla di corruzione e finanziamento illecito, il PD te lo ritrovi comunque in mezzo alla vicenda.