Con il no alla rielezione di Ursula von der Leyen, la premier ha dimostrato di avere sbagliato i conti. Per la prima volta siamo fuori dalla maggioranza che guida l’Ue. Ed è stata messa nell’angolo anche dai suoi amici delle destre sovraniste

(di Sebastiano Messina – lespresso.it) – Qualcosa è cambiato, tra Ursula e Giorgia. Von der Leyen è stata rieletta con un’ampia maggioranza, mentre Meloni – che sembrava volesse convertire l’amicizia personale in un’alleanza politica, ma alla fine ha dato ordine di non votarla – è rimasta isolata, unica tra i leader dei maggiori Paesi europei. La lunga intervista al Corriere della Sera con la quale la premier ha spiegato il suo no aveva un titolo che riassume il suo punto di vista: «La Ue sbaglia strategia».
Non le viene neanche il dubbio che a sbagliare strategia sia lei, che dopo il G7 di Borgo Egnazia si dichiarava «fiera di un’Italia al centro del mondo» e «orgogliosa di guidare una nazione che oggi viene guardata con grande rispetto», dopo che nella partita di Bruxelles non ha toccato palla. Forse sperava che, come accadde cinque anni fa, i franchi tiratori rivelassero la debolezza della maggioranza, rendendo indispensabili i suoi voti. O magari ha deciso all’ultimo momento che si poteva applicare anche con von der Leyen lo «schema Draghi» che ha fatto la sua fortuna: rimanere sola all’opposizione mentre tutti gli altri leader appoggiano il vincitore. Eppure non era mai successo, prima d’ora, che il partito del presidente del Consiglio italiano non facesse parte della maggioranza che guida l’Europa.
È successo, e presto vedremo quali saranno le conseguenze sui rapporti tra l’Ue e il governo italiano. Ma oggi nell’organigramma del potere europeo l’Italia non c’è. Alla guida della Commissione c’è una tedesca. Alla Bce una francese. Alla presidenza del Consiglio europeo un portoghese. La presidente del Parlamento europeo è maltese. L’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri è estone. Il Rappresentante speciale della Nato sul fronte Sud è spagnolo. L’unica bandierina Fratelli d’Italia l’ha piantata sulla poltroncina di vicepresidente dell’Assemblea di Strasburgo. Un po’ poco, per una che sognava di spostare gli equilibri del potere in Europa.
Non le è andata meglio sul terreno della politica. Meloni è risultata troppo a destra per i leader dell’Europa che conta, ma troppo poco per quelli del suo campo. Fino a giugno il partito di cui lei è presidente, quello dei Conservatori e riformisti europei, a Strasburgo aveva il terzo gruppo più numeroso. Il successo ottenuto da Fratelli d’Italia il 9 giugno avrebbe dovuto rafforzare il suo peso in Europa. Invece è successo l’esatto contrario. Colpa di Viktor Orbán, il suo vecchio amico ungherese, che rubandole la bandiera nazionalista ha radunato nel nuovo gruppo dei Patrioti per l’Europa non solo i francesi di Marine Le Pen e gli italiani di Matteo Salvini, ma anche gli spagnoli di Santiago Abascal, il leader di Vox per il quale la premier ha fatto il suo comizio all’estero più famoso («Yo soy Giorgia, soy una mujer, soy una madre, soy italiana, soy cristiana!»).
Dopo l’addio degli spagnoli, con i 24 eurodeputati meloniani sono rimasti solo i 18 polacchi di Diritto e giustizia e una macedonia di partitini che nei loro Paesi contano quasi zero: un bulgaro, due greci, un estone, tre lettoni, un olandese, tre svedesi, un cipriota, quattro francesi, un danese, un finlandese, tre belgi, due lituani, un lussemburghese, tre cechi, sei rumeni e un croato. Il baricentro della destra europea adesso è altrove.
che culo
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Tipo Farinelli: una gran bella voce, ma era castrato.
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Vero. Con tutto che comunque la carciofara di sGarbatellina ha pure un timbro della voce orrendo, e non parliamo dell’inflessione romanesca da borgata che la rende, se possibile, ancor di più una burina, detto con tutto il più profondo rispetto e ammirazione per la “calata” romanesca che adoro (metà dei miei parenti sta nella capitale, infatti). In questo paese marcio tutti si credono grandi star di Hollywood, e si buttano (anzi, “scendono”) in politica, pensando poi appunto che il “bobbolo” li adori come se fossero appunto star. E niente, c’è chi ce la fa, e chi non ce la fa, e come al solito, chi fa la figura peggiore sono coloro i quali credono di avercela fatta, quando in realtà non solo non se li càa nessuno, ma addirittura fan figure di 💩 costantemente, sia in Italia che all’estero. Ecco, il peggio è quella gente lì. Patetici a dir poco (poi ci sono i Salveenee che non son tanto paTetici quanto paPeetici! 🤣 (e anche ‘sta battutona l’ho fatta, yeah! 😜😅)
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Appena ha fatto una mossa deviata dall’iperatlantismo e draghismo su cui si era mollemente adagiata, la Cialtrona ha toppato, ed alla grande. E siccome è presuntuosa ma incapace ed infida, continuerà a sbattere.
Ma le restano le sue mimiche da avanspettacolo per ingannare i gonzi che indecentemente l’hanno votata
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Eccola qui, tutta la differenza che passa tra essere una professionista e esser una dilettante allo sbaraglio, tanto più incapace quanto più alimentata esclusivamente dal senso di vendetta e rivalsa, che a sua volta deriva dal non contare una mazza ovunque sul “globoterràcqueo”. Se poi, oltreché della seconda categoria, sei anche una politica italiota, allora non hai scampo. Gente molto migliore di lei (si fa per dire, ma comunque ci vuol poco) è inciampata alla grande scontrandosi col duro mondo del lobbismo europeo e planetario, figuriamoci costei che per darsi un tono urlava che la pacchia fosse finita. Eccola qui quella che al G7 mal vestita di rosa si faceva i selfie ogni minuto come se fosse a un party di quelli chic dell’alta borghesia, mettendosi il telefanino in tasca solo quando doveva andare a riprendere nonno Biden che partiva a razzo per andarsene a girello, prendendolo per un braccio e riaccompagnandolo sulla giusta via. Che pena, che scene patetiche… Mi ritrovo quasi a rimpiangere nonno Scilvio che era un fara-putto (!), ma che ci sapeva fare dieci milioni di volte meglio di lei. E per me, dover ammettere che fosse “meglio” Scivlio, è una pena infinita e da non credere. Come si dice a Firenze, “a me mi pajan sogni”… 😞
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