M5s, Grillo riprende Conte sull’ipotesi Costituente: “Sono io il custode dei valori del movimento”. La replica del presidente: “Lasciamo che la nostra comunità si interroghi sul proprio futuro”

(ansa.it) – “L’ultima volta che ci siamo incontrati ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il Movimento, che é afflitto da un’evidente crisi di consenso”.
Si apre così una lettera indirizzata da Beppe Grillo a Giuseppe Conte e pubblicata sul sito M5s.
“Apprendo – prosegue – che vorresti indire un’assemblea Costituente per discutere di questi e altri temi. Non ne abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del Movimento”.
“Con grande schiettezza, anche alla luce delle responsabilità politiche che mi sono assunto, devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere ‘preventivamente’ i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente”. Così il presidente M5s replica alla missiva ricevuta da Beppe Grillo. “Immaginare che io e te, da soli o, come pure scrivi, insieme a ‘un gruppo ristretto dei nostri’, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione. Lasciamo che la nostra Comunità si interroghi sul proprio futuro”.
Conte: “Il destino del M5s non è nelle mani di Grillo. Raggi dice di tornare alle origini? Il contesto è completamente cambiato”
(ilfattoquotidiano.it) – “Il destino del Movimento non è nella mani di Beppe Grillo“. Parola di Giuseppe Conte, interpellato dai cronisti sulle parole del fondatore del Movimento 5 stelle. Lunedì sera, a Fiesole, Grillo aveva dedicato numerose battute al Movimento, durante il suo spettacolo “Io sono un altro”. “Non so con Conte come andrà a finire, deve capire che io sono essenziale. Io e Casaleggio eravamo temperamenti diversi, bisticciavamo più volte al giorno ma abbiamo creato una cosa meravigliosa”, aveva detto il garante dei 5 stelle, ironizzando sul risultato elettorale delle Europee.
Dichiarazioni alle quali ora replica l’ex premier. “Il destino del Movimento non è nella mani di Grillo, ma nelle mani di un’intera comunità che deciderà del suo futuro all’assemblea costituente del prossimo settembre. Questa riflessione è già iniziata. L’assemblea congiunta, il consiglio nazionale: hanno parlato tutti e quindi abbiamo rinviato per le decisioni a questa assemblea costituente”, ha detto Conte, interpellato dai giornalisti in Transatlantico. “Di essenziale non c’è la singola persona – ha poi proseguito il leader, citando l’aggettivo usato da Grillo – Di essenziale c’è la comunità che ormai è fatta da gente seria, matura, che deciderà del proprio destino”. Proprio nei giorni successivi alla batosta elettorale delle Europee, tra l’altro, lo stesso Conte aveva incontrato Grillo a Roma. “Noi abbiamo parlato a lungo. Un’ora e mezza. Abbiamo scherzato, riso, l’ho lasciato in ottima forma. Assolutamente coinvolto e pimpante. Poi lasciamogli liberamente fare le battute che ritiene“, ha aggiunto Conte, citando un altro passaggio dello spettacolo di Grillo: “Ha preso più voti Berlusconi da morto che Conte da vivo”. La battuta su “Draghi grillino“, invece, è quella usata dal fondatore per sostenere l’appoggio dei 5 stelle al governo guidato dall’ex presidente della Bce.
Ma Conte non si limita a replicare a Conte. Lo fa anche con Virginia Raggi, l’ex sindaca di Roma che al Corriere della Sera aveva dettato l’esigenza per il Movimento 5 stelle di tornare alle origini. “Serve velocemente una fase ri-costituente. Si deve creare un’agenda, parlare di temi e non di leadership o regolamenti. Ripartire dalla nostra identità, dai nostri metodi e lavorare sul coinvolgimento dei cittadini alla gestione della ‘cosa pubblica’, correggendo quello che magari non ha funzionato, ma senza snaturarci completamente”. Opinione non condivisa da Conte: “Che significa ritornare alle origini? Significa restart, rewind? Il contesto politico e sociale è completamente mutato. Se non lo riesci a interpretare, sei sempre più fuori”, ha detto l’ex premier. E a chi gli ha chiesto se il campo prescelto dai 5 stelle fosse quello progressista, Conte ha risposto: “Assolutamente, poi se qualcuno ha inclinazioni di destra ne tragga le conseguenze”.
Caro Grillo te lo dico de core hai rotto er¢azzo🤔 Senza Giuseppi alle europee i five stars se la giocavano con Renzo e Calendula.Ho l’ impressione che il movimento lo vuoi rottamare da quando hai detto la ¢azzata che draghi e’ un Grillino.
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Proprio due nani senza ballerine…
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invece la nana è piena di ballerini 🤔
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Almeno i ballerini sono snodati e quindi duttili. Gli stoccafissi del Partito5Sanzioni, un po’ meno…
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Grillo ha toccato il tema fondamentale della grave crisi di consenso del partito , mentre Conte sembra non accorgersene.
La vedo molto male per il fu movimento .
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te piacerebbe 🤔
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Conte vuole e si accontenta della sua nicchia, mentre il vero M5* ha piene caratteristiche di movimento di massa.
Una soluzione va trovata, e in fretta.
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Soluzione: nuovo movimento antisistema che abbia come primo obiettivo l’annientamento del PD e dei suoi cespugli(quindi partitino di conte compreso) e che sia pronto ad accogliere la massa di voti che lascerà Fratelli d’Ucraina.
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grillo é cotto e tentenna é invaso da un senso di grandezza,
poverino, fa quasi tenerezza, e come il bomba vive di ricordi,
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ce rimane solo da vota’ bill salamaldin o calendula 🤔
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Sempre amici di tentenna il bradipo,
spero che vi accontentiate di un 4% alla prossima tornata elettorale,
essere stato un PDC travicello gli ha dato alla testa,
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credo e spero sia il momento dell addio.
Grillo e il suo direttorio tornino pure alle origini, e a preconfezionare ai poveri grillini i temi e gli indirizzi della politica del movimento.
Posizione inconciliabile con il rispetto e la libertà di espressione che Conte ha sempre voluto e garantito per il suo popolo.
Guarda caso tutto avviene dopo le esternazioni di Renzi e i balletti conseguenti, cui grillo evidentemente vuol prendere parte. Da protagonista del nuovo campo largo, terzopolisti inclusi.
Se Grillo è essenziale, non lo può essere Conte, nello stesso Movimento.
Che non può essere lo stesso. Il vecchio m5s non c è più, è stato distrutto da Grillo e dal direttorio di Grillo.
Conte dovrebbe mandarlo a stendere, prendere le risorse del.m5s, anche economiche, da lui generate, fare ciao ciao a Grillo e usare l Assembles per proporre un nuovo soggetto politico, in cui trasferire e far continuare l esperienza in atto. Con chi ci sta.
gli altri con Grillo, a rifondare il vecchio m5s, finanziarne l attività e i 300.000 euro da riconoscere al santone redivivo.
ci sono milioni di elettori che non vedono l ora di sostenere Grillo e la sua corte. Sarà in successo, anche in proiezione campo largo e l alleanza col.pd renziano che è il vero scopo, dopo il tentativo di abbattere Conte, dell iniziativa del tatrante della politica. Ne’ di dx ne’ di sx, mi raccomando. Un po’ e un po’ cone vuole Casaleggio. Cmq opposizione. Un po di poltrone e buona stampa. Bla bla bla bla e va bene chiunque governi .Auguri!
Presidente Conte, colga l attimo. Lasci i prodi tra di loro, anche solo per assonanza di cognomi. E di obiettivi.
Io non sono bravo come gli ex grillini. Posso solo votarvi e fare il tifo per lei e per le brave persone che la seguirebbero. Darvi il mio 2xmille e quanto altro potrò.
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Conte e il suo popolo.
Prendere le ricchezze che Conte ha generato e …
Bravo, sei un bravo israelita, fratello.
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Peccato che i personaggi politici generati dal vecchio e nuovo movimento siano orribili, Sileri un orrore, già chiamarsi medico era una barzelletta?
Quello della transizione ecologia , le gli altri.
Gente che invece del Parlamento dovrebbe stare a pulire gli allevamenti di polli a Eboli.
Ma tu sei un bravo israelita fratello,
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Grillo e il suo direttorio tornino pure alle origini
E’ dura da capire che con l’attuale Grillo e Direttorio, le origini ce le sognamo, vero? Avete gioco facile voi evoluti morbidoni da tango a buttarla in caciara, per parare il cul@ a Masticabrodo, neh?
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grillo si comporta con Conte come farebbero Renzi o Calenda. Insulti, ironia, sbeffeggio pubblico, dileggio
Conte non può coesistere con Grillo. Punto
non vi piace? Dendenna? Non va bene? Ve ne liberate e tornate liberi di vaffa tutti, taxi del mare, fuori da Europa, Nato e dal globo terraqueo.
movimento di massa che riporterà al voto milioni di delusi. 20% 25% vi auguro anche il 30.
Io sarò dove Conte andrà, mai con renzi mai con calenda, mai con Grillo.
il mio voto non scalfira’ il vostro successo, il che mi rasserena
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ma se tentenna non fa altro che professarsi progressista e fautore del campo largo dove già in alcune realtà va a braccetto con la elly calenda Renzi e la Bonino,
ma tienitelo stretto che non sappiamo che farcene di un simile bradipo.
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Ancora una volta Grillo l’ha fatta fuori dal vaso! Conte più che rispondere per le rime, ha fatto chiarezza: il movimento né di destra né di sinistra non esiste più! Il nuovo movimento è una cosa progressista, cioè di sinistra: solidale, Tassazione progressiva, welfare ante Thatcher e Regan, salario minimo garantito, sviluppo sostenibile, eccetera eccetera! Chi non ci sta conosce la porta di uscita! Un consiglio non richiesto per conte: gli scappati di casa rimasti Senza prebende non te lo permetteranno mai, piuttosto gli daranno il colpo mortale al movimento! I vari RAGGI e company non riescono proprio a capire che conte è l’unica persona con un altissimo gradimento anche dopo anni che è stato cacciato da Palazzo Chigi! Nessuno a tutt’oggi ha avuto questi altissimi consensi anni dopo aver lasciato la carica ! Caro presidente conte se ti fa male l’ingratitudine non fare mai del bene: riconsegna il movimento nelle mani di Grillo e fa sì che muoia nelle sue mani!
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“Conte…ha fatto chiarezza: il movimento né di destra né di sinistra non esiste più!“
Infatti la cosa di conte non becca un voto.
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Il nuovo movimento è una cosa progressista, cioè di sinistra
Tanto ci voleva a dirlo? Adesso però ridate il simbolo al proprietario che per quanto evaporato, resta ancora, ahimè, uno dei due fondatori, il motto dei quali era: né di destra né di sinistra, e fatevi il vostro partitino woke petaloso, Suggerisco un inno:
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negli interventi di Grillo, da l’ormai “Draghi è un grillino”, si nota una certa schizofrenia di indirizzo, scompostezza, maleducazione e una malcelata gelosia.
Più che una questione politica è una questione caratteriale, ora è più a danno dei 5S che a favore.
“Come ti ho creato ti distruggo” sembra il suo motto.
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Giunti a questo punto farebbe bene a distruggere tutto.
conte sta profanando (mi trattengo) il simbolo del M5S ormai trapassato. Vera e propria necrofilia.
Grillo dovrebbe ritirarlo e lasciare che conte insozzi il suo nome con le sue iniziative patetiche e immorali.
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Iniziative patetiche e immorali!?!?! Conte?
Perché non vi date una calmata con le vostre isterie autoindotte dalle caxxate che vi scambiate, proprio da veri “reciproci” onanisti?
Vi state infogando tra voi 4 gatti e ve ne raccontate di ogni.
Volete ancora il né di dx né di sx? Volete recuperare i voti dei destronzi confluiti verso Salvini e poi Meloni, che vi mancano taaaanto?
Beh, sono stati più sinceri con sé stessi di voi, che destronzi siete e non lo volete ammettere!
Voi sì siete patetici e immorali…e avreste anche vagamente rotto i cabasisi.
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Beh, sono stati più sinceri con sé stessi di voi, che destronzi siete e non lo volete ammettere!
Quando la finirai di fare il Recalca@@ola da riporto sarà sempre troppo tardi!
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Iniziative patetiche e immorali!?!?! Conte?
Cantare bella ciao al pride o farsi fotografare alla partita del cuore con renzi non è patetico oltremodo?
Chiudere un occhio o due sulle condotte ripugnanti del PD e allearcisi pure non è immorale?
Un tempo avrei detto né col PD né con la destra, ma alternativo a entrambi. Oggi ti dico col PD, così ci godremo in diretta il decesso di conte, dei suoi yes man e del suo partitino progressista woke.
Quelli che votano Giorgia Melensky e Salvini in gran parte lo fanno non perché sono di destra ma perché, con ragione, schifano schlein, conte, renzi, calenda, bonino. Per ripicca insomma.
Non dimenticare nemmeno che molti ex 5S sono confluiti nell’astensione, ma li schifate tanto quanto quelli che votano la destra.
Quante volte devo chiedertelo? La vedi l’immagine di profilo? Sai chi è? Se lo sai, potrei mai usarla se fossi di destra?
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ma chi axxo é tentenna?
un miracolato da Gigino o bibitaro che su consiglio di buonafede lo ha voluto PDC travicello,
e il tapino si é montato la testa, si crede un leader,
poveretto, nelle sua ossessiva ricerca di un posto di rilievo e visibilità si sta affossando sempre di più trascinando quel poco che resta del fu mv5s nella totale irrilevanza all’ombra di un PD che un giorno si e l’altro pure lo spernacchia bellamente.
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Chissà quanti consensi ci farà perdere Grillo stavolta, con questa sua eccentrica performance. Se pensiamo anche a quelle che sicuramente seguiranno, il malloppo temo sarà consistente. Sembra che lo faccia apposta a perdere ogni santa occasione per tacere. Quando si dice che il silenzio è d’oro… Ma non ce l’ha un saggio consigliere che gli voglia davvero bene, e soprattutto ne voglia al MoV ?? Se ho ben capito aspira a prendere una decisione in un gruppo di pochi intimi per poi somministrarla al movimento per fargliela ingoiare a maggioranza con un sì telematico senza “tante chiacchiere” (è probabile che le chiami così le analisi e i dibattiti). A maggior ragione NON deve MAI smettere di TACERE!!!
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conte non ha bisogno di alcun aiuto per decimare i consensi del partito. È un campione mondiale di inettitudine.
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“Serve velocemente una fase ri-costituente. Si deve creare un’agenda, parlare di temi e non di leadership o regolamenti. Ripartire dalla nostra identità, dai nostri metodi e lavorare sul coinvolgimento dei cittadini alla gestione della ‘cosa pubblica’, correggendo quello che magari non ha funzionato, ma senza snaturarci completamente”.
Quelle della Raggi sono giuste osservazioni. Il M5S, seppur malconcio, riuscì a sopravvivere al governo infame Draghi. Ma sta soccombendo sotto mala gestione di conte.
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Opinione non condivisa da Conte: “Che significa ritornare alle origini? Significa restart, rewind? Il contesto politico e sociale è completamente mutato. Se non lo riesci a interpretare, sei sempre più fuori. Se qualcuno ha inclinazioni di destra ne tragga le conseguenze”.
Il contesto politico e sociale non è affatto mutato, anzi, si è aggravato. La gente prova ancora profondo disgusto verso i politicanti (che lui rappresenta magnificamente insieme a schlein, meloni, salvini, ecc), l’UE, la democrazia, le politiche neoliberiste, la corruzione, l’immoralità. Chi ha mal interpretato il contesto tagliandosi fuori è proprio conte.
È totalmente scollato dalla realtà. Non conosce la base e infatti in due anni di mosciosizione anziché accrescere i voti del partito, unico al mondo, li ha dimezzati. Il miserrimo 9% sta sempre lì a dimostrarlo.
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@Re salmone
Torni indietro , riavvolgi il nastro come se fosse stato un brutto film; ma non è un film è la realtà che viene esperita come se fosse un film, una costruzione faziosa e farsesca che è stata presa a prestito dai partiti per fare strane del concetto di pubblico e di proprietà condivisa.
Se un architetto non riesce a starsene nel suo ruolo e invece di fare lavori di pubblica utilità come pulire i fossati, lavorare all’orto comune, raccogliere immondizia lasciata ai margini di strade e sentieri, pretende di essere un ballerino provetto e paga i teatri paga i registi per avere parti e comparse nelle coreografie e pur sapendo ballare come un oca giuliva è lì, ha realizzato il sogno ed è tutto felice, mentre lo spettatore che paga per vedere e assistere ad uno spettacolo capolavoro di arte vede l’architetto, forse obeso, che scivola come un sughero sulla superficie . La gente credi che al prossimo spettacolo vada a teatro? Paghi 40 euro per la gioia dell’architetto che sognava di diventare il più grande ballerino del mondo?
Il movimento non è l’unico, i partiti si dividono l’elettorato 18-. + ,.
Guardare
Non dalla parte dei parlamentari e del governo ma dalla parte della popolazione , il pubblico pagante, invece tutti protesi verso la culla del dio manna e dalla culla i vari mostriciattoli su ruote che fanno andare il carretto Italia, verso la sua fine.
Per coloro che non hanno chiaro l’obiettivo o gli obiettivi , ogni pezzo da tragitto sarà sempre illuminante se porta a casa qualche sacco e lo scalpo dei detrattori.
Il mondo non è una favola e la politica, giocata così sulla punta delle proprie dita senza idee se non quella di una politica mercenaria, priva di temi, tutta forza e bastoncini Findus, avrà avuto il suo gioco facile negli intermezzi, nelle fasi di allunaggio quando il mondo resta sospeso fra due viaggi, il tragitto nell’universo e la discesa sulla luna.
Sgancio dei robot operai ed ecco il castello senza ossigeno.
Aprire alla popolazione non vuol dire aprire per il voto o per l’adesione a politiche occulte perché la politica è la popolazione che nel crogiolo elettorale si assomma ad entità ma nel concreto resta ciò che è.
Ed è inutile ormai per tutti i sedicenti capi partiti inalberarsi in prosopopee demagogiche quando all’atto dei fatti la faziosità per la propria casa prende il sopravvento annullando il resto,
I sostantivi come elettore, popolazione, sono sostantivi di entità astratte probabili come non probabili, cosa significa fare politica per vincere?
Niente, non significa nulla perché oggi la buona politica la fanno i perdenti , quelli che non si girano dall’altra parte ma osservano la brutture , le smagliature la cellulite gli sgorbi che pur camminano e sono pure poveri.
Facile protrarre attenzioni sul mito , si di una simbologia vincente quanto astratta per perorare cause internazionali e piegare la sovranità italiana ai dettami del altre agende.
Facile perché qualche grosso appiglio ci sarà sempre mentre l’ossigeno in patria tenderà a scarseggiare.
I temi , come è già stato scritto, rielaborano le agende dei partiti ma quest ‘,ultime devono farsi attraversare dalla brutta bellezza, come dalla bestialità celestiale. Dentro la popolazione ci sono tutti gli ingredienti per fare una bella e ottima torta. Ma alla fine le scelte spettano ai rappresentanti a coloro che hanno portafogli, a capitani d’industria non certo al pescivendolo del mercato anche se per quanto riguarda l’elettorato , come sempre, contano più i pescivendoli, gli operai, gli operatori, coloro che possa ancora fare censo, massa economica, forza lavoro.
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“Il contesto politico e sociale è completamente mutato”.
Il contesto politico e sociale è sempre lo stesso. Continuano ad esserci i soliti pseudo-partiti di finta destra e di finta sinistra e i problemi sociali sono ancora tutti lì. Anzi, si sono accentuati, dopo lo smantellamento del reddito di cittadinanza e il ritorno a forme di precariato selvaggio.
Il Movimento delle origini non era né conservatore né progressista, ma una forza post-ideologica e trasversale, in grado di attrarre voti da destra e da sinistra. Tornando alle origini recupererebbe i voti persi e quelli in uscita dal centrodestra. Ma come si fa a non capirlo? 🤔
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Boh, è inspiegabile . È di una semplicità disarmante, eppure l’ottusangolo piddocristiano insiste con la sua linea fallimentare che ha fatto schiantare il partito al 9%.
Anche un microcefalo capirebbe che per recuperare consensi è necessario riposizionarsi nello spazio abbandonato. conte no, non lo capisce.
Ripetere gli errori sperando che il risultato cambi. Praticamente la via del minc-hi-one.
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Ah, perché basta DIRE di non essere né di dx né di sx per esserlo e crederci?
Solo gli ignoranti possono non riconoscere che le istanze del m5s sono sempre state di sx.
Ma anche gli ignoranti, se sinceri, prima o poi capiscono e vanno dove li porta il cuore… e infatti sono migrati verso Salvini prima e Meloni poi.
Poi ci sono quelli che non vogliono capire, quelli infantili che pestano i piedini perché vogliono il loro sogno adolescenziale intatto, anche fuori tempo massimo… quelli di destra che non lo vogliono ammettere perché sarebbe traumatico vedere in fondo a sé stessi…quelli che si astengono sperando di causare la morte del loro sogno, piuttosto che CRESCERE.
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Se pensi di essere sempre una spanna sopra gli altri, è perché ti alzi traballante in punta di piedi, come l’ultima Fracci, finendo per risultare semplicemente patetica. Nana sei e nana resterai. Ma nel caso, ti consiglio una bella zeppa alla Berlusconi, almeno non daresti nell’occhio.
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C’è un errore di fondo, quello che per essere/fare politica, seria, non le chiacchiere, basti essere contro qualcosa o non rientrare in categorie predefinite, che poi è comunque una sorta di negazione……il problema è che sulla sola negazione non si costruisce nulla, perché l’ identità si definisce dalla proposta, non velleitaria, ma concretamente realizzabile……Per fare questo devi avere ben presente cosa sei, cosa vuoi fare, in quale contesto ed in rapporto agli altri, che non spariscono solo perché non ci piacciono, anzi mi pare che godano di ottima salute, visto che governano solo da 70 anni, regolarmente votati dagli italiani……Devi avere un progetto/programma attrattivo, fattibile, da presentare e comunicare, e già questo è un’ impresa titanica visto che non hai i mezzi per farlo e chi ribatte che anche nel 2018, bla, bla, continua a non capire che quei voti erano trasversalmente di protesta, ma nella realizzazione del programma 5 stelle hai evidentemente scontentato qualcuno, perché in meno di un anno il consenso del M5S è passato dal 32% al 17%…..era un programma sbagliato? No! Era un programma scomodo per i soliti noti, che hanno una potenza mediatica talmente forte, da convincere la maggioranza degli italiani che fosse la peggiore catastrofe abbattutasi sul paese! Si può ora ripartire dalla sola protesta o dalla semplice negazione? Non credo, perché la platea dei disillusi ha bisogno di una visione/proposta in cui credere per rispondere/risolvere i propri problemi, con competenza, pragmatismo ed onestà! Veramente siamo convinti che il demagogo di turno, salvatore della patria , solo perché urla il suo dissenso senza poi soluzioni concrete, sia ancora apprezzato quando la realtà morde? Certo la fascinazione dell’ uomo/donna della Provvidenza e’ sempre in auge e direttamente legata alla potenza propagandistica/mediatica, ma quando i nodi irrisolti vengono al pettine, se ne esce inevitabilmente o con la ripetizione fallimentare degli errori storici o in controtendenza…….pare che qualcuno dalle parti del PD e Forza Italia, lo abbia capito, si stanno smarcando dagli urlatori e riposizionando sulla proposta, che è fuffa, ma mediaticamente spacciata per soluzione! Il M5S deve fare attenzione e trovare spazio nella proposta alternativa alla fuffa…..Basta per questo dichiararsi ne’ di questo ne’ di quello, cambiare leadership, riaprire la tediosa discussione su mandati, valori, chi garantisce cosa, chi conta e chi decide? Le priorità delle persone sono altre….
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sicuramente mai stato di sinistra come non sono mai stato di dx,
equita sociale e se una cosa è buona questa non è né di dx né di sx.
poi se per sinistra ti riferisci a quel sacco di spazzatura che ha per etichetta PD, rifondazione, calenda e Renzi, bè, grazie tante ma ne faccio volentieri a meno.
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Quando mai potrei riferirmi a quello, Caglio’… 🤦🏻♀️
Mi fai cadere le braccia, giuro.
Le etichette… ecco, sono quelle che ti fregano e ti spaventano.
Ma tra essere progressisti e conservatori c’è una bella differenza… ti pare che il m5s possa mai essere conservatore… o liberista come quegli elementi?
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12 ore in moderazione.
Ecche**azz 😄
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Ah meno male, pensavo di essere stata depennata dal blog a vita.
Volevo solo dire che è ora che Conte indichi una consultazione in rete per chiedere agli iscritti cosa vogliono fare e de facto costringere il “Garante” ( di che, ormai, non si capisce) a ritirare il simbolo.
Io penso che i 5 stelle non possano continuare ad avere questa zavorra genovese alle ortiche appesa alle scatole per sempre. Che gli iscritti decidano se vogliono continuare con lui o con Conte.
Il momento è questo, dopo sarà troppo tardi.
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”Sono il custode dei valori del movimento …..So che li condividi anche tu e non ho dunque alcun dubbio che saremo allineati su tutto, nonostante ci sia chi faccia intendere il contrario, strumentalizzando mie dichiarazioni decontestualizzate e facendo finta di dimenticare chi sono, pur avendo applaudito a molte altre mie battute e iperboli.”
ecco questa è la lettera di Grillo copiata direttamente da mia mail e c’è anche la risposta di Conte con stesso tono amichevole e collaborativo…..quanto riportato dai giornalisti rientra nella strumentalizzazione per il solito attacco al M5S! Le due figure del garante e del presidente sono ovviamente distinte ed entrambe funzionali a sintetizzare e coordinare decisioni che non possono che passare dall’ Assemblea degli iscritti, unico elemento essenziale in grado di impostare la linea politica futura del M5S dopo un reale confronto e dibattito interno, che non può limitarsi ai regolamenti, alla posizione/contrapposizione rispetto ad altro, ma essere in grado di formare una proposta politica alternativa, su tematiche precise , con soluzioni che possono risultare apprezzabili e condivise non perché di dx o di sn, ma perché identificabili con un progetto/programma 5 stelle in grado di affrontare un contesto nazionale ed internazionale diverso, più difficile ed impegnativo! Gli errori ci sono stati perché è esistito il partito di Grillo e Di Maio, ed il nuovo corso non può essere la riproposizione del partito di Grillo, di Conte o della Raggi, ma il partito/movimento degli iscritti, la cui collocazione e visione dovrebbe andare oltre la mera semplificazione dell’ anti qualcosa o qualcuno, ma del per fare cosa e per chi…..un passaggio complicato che senza il coinvolgimento decisivo dell’ Assemblea /base , rischia di relegare il movimento alla sola protesta, non sufficiente a dare risposte a problemi ancora più gravi rispetto al 2018! In questa maturazione non può esistere la retorica del nemico o del popolo, quale popolo poi, quello che vota al 90% FdI, PD, Forza Italia e Lega , quindi il popolo nemico? Piuttosto dovrebbe esistere una proposta politica alternativa attrattiva per chi ritenga fallimentare l’ azione politica degli altri, uscendo da questa contrapposizione da tifoseria, perdente, visto che la propaganda atta a formare i tifosi, e’ tutta in disposizione degli altri, eccellenti nel costruire il nemico 5 stelle con ottimo risultato! Le proposte programmatiche del M5S dovrebbero essere condivisibili non perché contro un nemico, ma perché risolutive…..invece continuiamo a prestarci a questo schema mediatico/narrativo dove senza i mezzi potenti degli altri, l’ unico nemico percepito, sedimentato ed assimilato dalla maggioranza degli italiani pare il M5S, colpevole di tutti i mali…..
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Caro Giuseppe,
l’ultima volta che ci siamo incontrati ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il Movimento, che é afflitto da un’evidente crisi di consenso. Personalmente ritengo che la nostra crisi di consenso derivi anche e soprattutto da una crisi d’identità.
Infatti, il Movimento ha raggiunto il suo maggior successo grazie a un’identità di pochi punti distintivi, rappresentati dalle prime (e pure dalle seconde) cinque stelle. Oggi le stelle sono diventate un firmamento, che sarà anche bello, ma le cui stelle appaiono indistinguibili l’una dall’altra. Per renderle tali occorre, a mio avviso, tornare alla semplicità e alla chiarezza di un tempo. Ciò non significa rivangare nostalgicamente temi che appartengono al passato, ma tornare alla forma fisica che ci ha consentito di vincere nel 2018.
A prescindere da temi come la pace e la tutela dei più deboli, che sono ovviamente condivisibili, sia cristianamente sia Altrove, ma anche connotati da una vaghezza di cui sfugge la declinazione pratica, occorre a mio avviso trovarne altri che non siano così ecumenici, come furono quelli del 2018. Fra questi credo che ce ne siano almeno due da rivendicare ancora convintamente, vale a dire una transizione ecologica e digitale che ci consenta di vivere in un ambiente migliore e con parità di accesso ai dati, oltre a un diverso modo d’intendere la politica, che parta innanzitutto dai cittadini e non dai sepolcri imbiancati che dominano il nostro sistema.
Si potrebbe obiettare che anche questi due temi possano sembrare vaghi, anche se forse un po’ meno dei primi due. Per questo sarebbe utile delinearne alcune caratteristiche distintive, come per esempio una transizione ecologica che si realizzi anche attraverso politiche sul consumo, e non solo sulla produzione, una transizione digitale che si incentri sull’accesso dei cittadini ai propri dati e su una maggiore fruibilità dei loro diritti, e regole che, al tempo stesso, estendano gli spazi di democrazia diretta e favoriscano il ricambio della classe politica. Quanto a quest’ultimo punto, le regole che il Movimento ha deciso di darsi fin dall’inizio operano già in questo senso, ma incontrano resistenza da parte di chi è stato già eletto. Non possiamo però dimenticare che proprio queste stesse regole hanno reso possibile la mobilitazione di molti di noi che hanno creduto nel sogno di una politica diversa e non più ostaggio degli zombie di una foresta pietrificata.
Apprendo che vorresti indire un’assemblea costituente per discutere di questi e altri temi. Non ne abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto Garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del Movimento. So che li condividi anche tu e non ho dunque alcun dubbio che saremo allineati su tutto, nonostante ci sia chi faccia intendere il contrario, strumentalizzando mie dichiarazioni decontestualizzate e facendo finta di dimenticare chi sono, pur avendo applaudito a molte altre mie battute e iperboli.
Nessuno è più ridicolo di chi prende una battuta sul serio, dunque devo solo ringraziarlo per aver reso alcune mie battute ancora più comiche. Tuttavia, penso che a questo punto sia ormai diventato necessario sfatare le nostre presunte divergenze, e tal fine ti invito a divulgare questa mia lettera nelle forme che tu riterrai più opportune. Nel frattempo confido che lavoreremo assieme per il bene del Movimento e del nostro paese.
Con amicizia e affetto,
Beppe
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– Risposta di Giuseppe Conte a Beppe Grillo –
Caro Beppe,
come già ti anticipai nel corso dell’ultimo incontro, con il Consiglio Nazionale stiamo lavorando per affrontare una bellissima sfida: un’Assemblea Costituente quale occasione di vero confronto e partecipazione per rinnovare l’azione politica del Movimento.
Viviamo questa vigilia con grande impegno, consapevoli che stiamo progettando il più grande esperimento di democrazia “partecipativa” mai realizzato, in Europa, da una forza politica, in linea con i criteri contenuti nella Raccomandazione della Commissione europea del 12 dicembre 2023, sul “coinvolgimento e la partecipazione effettiva” dei cittadini e delle organizzazioni della società civile alle politiche pubbliche.
E’ un progetto pienamente in linea con i principi e i valori del Movimento e, in particolare, con il principio della “democrazia partecipativa”, che va anche oltre il principio originario della “democrazia diretta”. I partecipanti, infatti, non si limiteranno soltanto a esprimere il loro voto su quesiti decisi e posti dall’alto, ma saranno essi stessi a indicare temi e progetti da discutere, originando un moto “dal basso” che poi condurrà, attraverso approfondite istruttorie, alle deliberazioni finali rimesse agli iscritti, in modo da definire i nuovi obiettivi strategici del Movimento.
Assicureremo ampia partecipazione ai giovani, anche minorenni, perché sarebbe un controsenso progettare il loro futuro senza coinvolgerli direttamente.
Questo progetto è il modo migliore per affrontare la “crisi di consenso” di cui pure ragioni nella tua lettera. Una delle ragioni di questa crisi – sono d’accordo con te – riguarda proprio l’“identità” stessa del Movimento.
Nonostante ci siamo dotati di una “Carta dei principi e dei valori” e nonostante l’impegno della intera Comunità in tante battaglie qualificanti che a tali principi e valori si ispirano, siamo chiamati a fare di più per mobilitare quei tanti, troppi cittadini che ormai si astengono da qualsiasi forma di partecipazione e impegno politico.
Il contesto è fortemente mutato. Nel 2018 il Movimento riuscì a guadagnarsi una fortissima investitura elettorale presentandosi ai cittadini come il più credibile interprete di un diffuso disagio sociale e il più qualificato “eversore” rispetto a un sistema politico anchilosato e cristallizzato in consolidati apparati di potere.
Pur non essendo auto-sufficienti e – per questo – costretti a confluire in due distinti governi di coalizione, nei governi Conte I e Conte II abbiamo realizzato un vasto progetto riformatore, attuando all’incirca l’80% degli impegni presi con i cittadini.
Purtroppo la genuinità e coerenza del nostro impegno politico è stato offuscato dall’appoggio al Governo Draghi, che ci ha costretti nella scomoda posizione di dover votare molti provvedimenti che non erano affatto in linea con la richiesta di cambiamento dei nostri elettori. In quella fase, ogni nostro tentativo di difendere le nostre più qualificanti riforme è stato inquinato dalla costante accusa di voler fare cadere il Governo di unità nazionale. L’indicazione di Cingolani al Ministero della transizione ecologica non si è rivelata felice, e la mitologica “agenda Draghi” ci ha fatto molto male: all’atto della formazione del governo abbiamo perso molti parlamentari e iscritti e, nella fase finale, sono venuti al pettine nodi irrisolti, con la scissione guidata da Di Maio. E proprio il Governo Draghi ha poi spianato un’autostrada alla vittoria di Meloni.
Dobbiamo affrontare l’attuale parabola politica del Movimento con coraggio e determinazione, senza indugiare in un passato che non ritorna. E’ per questo che abbiamo dato vita a oltre 300 gruppi territoriali, con attivisti che finalmente hanno ritrovato un contesto in cui discutere e realizzare progetti a beneficio delle comunità locali. Abbiamo attivato la Scuola di formazione che offre a tutti i nostri iscritti approfondimenti gratuiti, su temi di vitale importanza, tenuti da docenti altamente qualificati.
L’unica vera costante rispetto al passato è la forte opposizione nei nostri confronti dell’establishment politico-finanziario. Ma è un segno positivo. Conferma la fedeltà ai nostri ideali e la nostra irriducibile incompatibilità con tutte le opache consorterie che nel nostro Paese inquinano i processi decisionali democratici e alimentano rendite di potere al di fuori di qualsiasi criterio meritocratico e concorrenziale.
Il Paese, oggi più che mai, ha “bisogno” del Movimento. Ora che sono coinvolto nell’agone politico, mi rendo ancor più conto dell’assoluta necessità di una forza politica che tenga alta l’asticella della cultura delle regole e dell’etica pubblica, che continui a battersi contro la corruzione, le diffuse ingiustizie, le profonde diseguaglianze.
Siamo e dovremo sempre essere radicali nel difendere i nostri principi e valori. Il Movimento è nato e dovrà sempre operare per il bene dei cittadini, contrastando la degenerazione che spinge la classe politica a ritagliarsi forme di privilegio e spazi di impunità.
Ma non saremmo coerenti se, al nostro interno, non lasciassimo che l’Assemblea degli iscritti, che è l’organo sovrano della nostra associazione, decida liberamente progetti e nuovi obiettivi strategici. Lasciamo che la nostra Comunità si interroghi sul proprio futuro. Non dobbiamo avere paura di metterci tutti in discussione. Io per primo. Ti anticipo che la gestione delle varie fasi del processo costituente sarà affidato a un gruppo di esperti indipendenti, specializzati nella gestione di processi deliberativi complessi. Questo proprio al fine di evitare qualsiasi forma di interpositio – mia o dell’attuale gruppo dirigente – che possa alterare l’autenticità delle partecipazioni con elementi di etero-decisione.
Nella tua lettera mi scrivi che ti farebbe piacere organizzare alcuni incontri per discutere su temi utili a rilanciare il Movimento. Il tuo apporto è più che benvenuto e ti confermo la piena apertura a discutere con te, come e quando vorrai.
Indichi anche alcuni temi, dalla pace alla tutela dei più deboli, dalla transizione ecologica a quella digitale. Ti assicuro che l’intera nostra Comunità è da tempo impegnata a ogni livello – europeo, nazionale, locale – nel perseguire molteplici iniziative, ben concrete, in questa direzione. E anche quando gli obiettivi non risultano immediatamente declinabili sul piano pratico, non sono da trascurare le iniziative di denuncia e di stimolo nei confronti di chi, in questo momento, ha responsabilità di governo, a livello nazionale e internazionale.
Questo processo costituente servirà a “riossigenare” il Movimento, rilanciandone la vis propulsiva e innovativa. Con i nuovi temi proveremo a costruire un progetto di cambiamento della società, secondo la logica olistica one-health, integrando in una medesima prospettiva il benessere degli esseri umani, la tutela degli animali e la protezione degli eco-sistemi e della biodiversità.
Avrai sempre la massima disponibilità, mia e di tutti i referenti dei Comitati tematici, a raccogliere i tuoi suggerimenti. Nessuno mette in discussione il tuo ruolo storico di fondatore e la tua funzione attuale di Garante. Io non l’ho fatto. Ma con grande schiettezza – anche alla luce delle responsabilità politiche che mi sono assunto – devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere “preventivamente” i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente. E’ una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando e allo spirito che mi ha spinto a indire l’Assemblea.
Immaginare che io e te, da soli o – come pure scrivi – insieme a “un gruppo ristretto dei nostri”, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione.
Questa conclusione non è in linea con il principio – anche statutario – secondo cui l’intera comunità degli iscritti è l’organo sovrano, il supremo organo di decisione, secondo i principi e le regole di un organismo “associativo” di diritto privato che caratterizzano il Movimento.
Agli inizi della settimana prossima si terrà la terza riunione del Consiglio Nazionale dedicata alla definizione di tutti i passaggi e dettagli di questo processo costituente. E’ il nostro Organo più rappresentativo, dove siedono anche i rappresentanti diretti degli iscritti. Non appena avremo la “guida” finale ti informerò prontamente.
Liberiamo le energie e affidiamoci all’entusiasmo di una comunità di donne e uomini e di tanti giovani che condividono i nostri principi e valori. Lasciamo che la discussione si sviluppi libera e non predeterminata. E’ questo il modo migliore per rilanciare lo spirito del Movimento, l’ispirazione che spinge tanti cittadini a impegnarsi nelle istituzioni senza pensare al tornaconto personale, genuinamente animati dalla voglia di cambiare questo nostro Paese contro tutto e tutti. Io conservo intatto questo spirito: è questa la motivazione che – anche a fronte di insulti e attacchi di ogni tipo – mi rende ogni giorno più determinato, è questa la motivazione che mi rincuora quando i risultati elettorali sono buoni, ma ancor più mi fortifica quando risultano deludenti.
Guardiamo al futuro con rinnovato impegno comune.
Con pari amicizia e affetto,
Giuseppe Conte
P.S. Mi chiedi di divulgare la tua lettera: raccolgo il tuo invito immaginando che questo nostro scambio possa motivare i nostri iscritti e simpatizzanti a partecipare attivamente al nostro progetto “costituente”.
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Virginia Raggi: “ Serve velocemente una fase ri-costituente. Si deve creare un’agenda, parlare di temi e non di leadership o regolamenti. Ripartire dalla nostra identità, dai nostri metodi e lavorare sul coinvolgimento dei cittadini alla gestione della ‘cosa pubblica’, correggendo quello che magari non ha funzionato, ma senza snaturarci completamente”.
Quelle della Raggi sono giuste osservazioni.
Se non diventa un out-out che impedisce la convivenza di aree interne diverse ma prova ad allargare la trasparenza in basso e correggere le idee giuste davvero , mi sembra l’unica voce di un qualche interesse.
Di Grillo e Conte, o delle seconde linee alla Patuanelli e Appendino non ci capisco nulla, sento solo qualche nota che stona e un grande, grande vuoto di idee alternative. Di Battista è diventato un buon animatore di talk show quindi privo di influenza politica. Non siamo messi bene probabilmente per qualche anno, altro che settembre…
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