La destra in Francia perde le elezioni e RaiNews24 che fa? Dedica l’apertura del tg al Festival Città Identitarie. Tele Meloni al suo peggio. Aida Bernini

(di Paolo Di Mizio – lanotiziagiornale.it) – Gentile lettrice, precisiamo che le storture di questa Rai vanno imputate alla dirigenza e non ai redattori, che infatti si ribellano e ai quali va tutta la solidarietà mia e del giornale. Però diciamo la verità: la Rai non è mai stata imparziale. Non lo era alle origini, quando si chiamava Eiar ed era la voce radiofonica del regime fascista, e non lo è stata in seguito. Abbiamo avuto Tele Fanfani, Tele De Mita, perfino Tele Moro-Berlinguer, quando in tv non era consentito dire che gli attentati fossero rivendicati “dalle Brigate Rosse”: bisognava dire “dalle sedicenti Brigate Rosse”, laddove l’aggettivo (obbligatorio in tutte le edizioni) sottintendeva che fosse opera di terroristi di destra mascherati da sinistra. Per una lunga stagione la Rai fu detta anche Tele Agnes, dal nome del suo direttore generale Biagio Agnes, uomo di scuderia Dc a cui vanno riconosciuti anche meriti non indifferenti. Una delle espressioni più pregevoli della Rai fu Tele Kabul: così era chiamato il Tg3 diretto da Sandro Curzi, comunista dalla testa ai piedi, fumatore di pipa come Pertini e genio del giornalismo. Lei dirà: quindi tutto normale? No, c’è una differenza enorme con Tele Meloni: una volta la Rai era lottizzata, cioè spartita in tanti lotti, sistema che a modo suo assicurava una pluralità di vedute. Oggi non più: Tele Meloni è una tv di regime integralmente asservita a un potere unico. È questo che fa la differenza. Si stava meglio quando si stava peggio.
E infatti la “RAI” non la guarda più nessuno. Certamente non ci si informa da lì, a meno di non essere rincoLLioniti e tenerla accesa in casa nell’altra stanza pur di sentirne il rumore di sottofondo, cosa comunque piuttosto comune in un paese di cerebrolesi culturalmente insulsi (il problema VERO si pone in realtà se a farlo è lo spettatore con cultura medio-alta, ma vabbè).
Non dico di stare fissi sul canale YouTube di OttolinaTV (alla cui festa annuale a Putignano, Pisa, sabato scorso ho pure potuto stringere la mano alla Basile di persona!
Madonna com’ero emozionato! Ma insomma, dicevo, di metodi alternativi per informarsi ce ne sono svariati e per tutte le età. Altro che RAI-(s)fascio!
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Di canali YouTube interessanti c’è ne stanno. Io seguo OttolinaTV, Di Battista, Pubble, Gracis, Toninelli, Orsini.
Giornali il FQ, La Notizia, Come Don Chisciotte, L’indipendente, La fionda, Infosannio, Il millimetro, L’antidiplomatico.
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Idem come te, escluso GRACIS che non conosco… Mi informerò. In compenso (!!), seguo i video della Basile (ma vah?), che adoro. Giuro che stavo per farlo, ma ero talmente imbarazzato a prescindere che ho saggiamente evitato. Ma quando le ho stretto la mano, stavo per dirle “Accidenti com’è bella! In video già si poteva immaginare, ma dal vivo…”, ma ho preferito tacere, anche perché avrei fatto solo la figura del cafone buzzurro (più del mio solito, intendo dire). Comunque è una tipa puntuta, non le manda certo a dire le cose! Te credo che in TV la si vede di rado, te credo! A Fest8lina ha davvero spaccato il Q-lo per quel che ha detto e il modo in cui l’ha detto! 👏🏼💪🏼😍
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Cekko, non sapevo che la Basile avesse un canale YouTube. La stimo anch’io per il coraggio e la schiettezza, per questo avrei voluto vederla candidata col “M5S” insieme a Orsini, Ovadia, ecc.
Ma visto che a guidarlo c’è un capo politico pauroso, ovviamente, nemmeno ci ha provato a candidarli. Vabbuò.
Ritornando alla Basile e agli altri, il Fatto Quotidiano ha fatto proprio dei bei colpi. Non mi meraviglia che sia l’unico giornale a crescere. Vorrei solo che scrivesse per il FQ anche Ovadia.
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