Dallo stop ai vaccini obbligatori all’Autonomia, passando per le nomine Ue, si apre un’altra settimana di tensioni interne alla maggioranza.

(di Dario Conti – lanotiziagiornale.it) – Inizia un’altra settimana di tensioni per la maggioranza. Un film già visto: quasi tutte le settimane ormai partono con scontri interni alle forze di governo, tematiche su cui le posizioni di base sono spesso contrapposte. Ma su cui, alla fine, un accordo si trova sempre. Anche con qualche rospo da ingoiare, ma senza eccessivi drammi. Dai vaccini all’Autonomia, passando per la delicata partita delle nomine Ue, sarà un’altra settimana di fuoco per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e per la sua maggioranza.
Negli ultimi giorni a farla da protagonista sono state le tensioni sull’Autonomia, non ancora sopite con la protesta di diversi presidenti di Regione della stessa maggioranza di governo. Poi i nuovi gruppi in Ue, con Matteo Salvini che punta a scavalcare l’Ecr di Meloni con un’unione tra Id e i patrioti di Orban. Ma non è finita qui, perché ora si riparte dalla proposta del leghista Claudio Borghi di eliminare l’obbligo per i vaccini.
Chi si muove più di chiunque altro sembra essere la Lega, in cerca anche di visibilità dopo essere stata scavalcata da Forza Italia alle europee. L’emendamento di Borghi che chiede di cancellare l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati è stato presentato al Senato al decreto sulle liste d’attesa. Borghi chiede di cancellare l’obbligo, da sostituire con una raccomandazione, per i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella.
L’iniziativa è stata presentata a titolo personale da Borghi e Fratelli d’Italia per ora resta in silenzio. A prendere le distanze solo Forza Italia che dice chiaramente no alle suggestioni no vax. Per evitare di andare al voto sul tema, non andando così contro i no vax, la soluzione dovrebbe essere dichiarare inammissibile l’emendamento per estraneità di materia.
La Lega, stavolta con Matteo Salvini impegnato in prima persona, porta avanti anche la sua battaglia in Ue. Nel nuovo gruppo dei Patrioti fondato da Orban potrebbero confluire anche Salvini e Marine Le Pen, dopo l’adesione degli spagnoli di Vox, che hanno lasciato proprio il gruppo di Meloni. Con loro ci dovrebbe essere anche la destra olandese di Geert Wilders.
Questa mossa potrebbe indebolire Meloni, con i Conservatori che non sarebbero più il terzo gruppo all’Europarlamento e neanche il primo dell’opposizione. In ogni caso ora il principale pensiero di Meloni è quello riguardante la Commissione europea, con la speranza di ottenere un commissario di peso. Lo stallo in Francia potrebbe essere tutt’altro che un vantaggio per l’Italia, con Macron che probabilmente riuscirà a nominare il commissario senza impedimenti interni, avendo scongiurato la vittoria del Rassemblement National.
ma se cantano “La canzone di Marinella” insieme dopo i corpi sulla spiaggia di Cutro, come si fa a dire che non vanno d’amore e d’accordo.
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Articolo de LA BUSSOLA QUOTIDIANA 3 luglio 2024
Il report 3000 morti: Pfizer ammette con freddezza il dramma dei danneggiati.
900 casi di cecità, 700 complicazioni in gravidanza. E 3000 decessi. I dati del Report di Pfizer confermano solo ora che era proprio vero: la vaccinazione voleva dire rischiare la vita. E la salute. E per tali motivi non avrebbe dovuto essere coercitivamente obbligatoria.
La casa farmaceutica Pfizer negli scorsi giorni ha pubblicato un report, un corposo documento di circa 400 pagine, in cui ha elencato gli effetti avversi della vaccinazione anti covid-19 registrati sulla base delle segnalazioni spontanee dei danneggiati e dei medici. Si tratta della cosiddetta farmacovigilanza passiva, che si basa sulla spontaneità delle segnalazioni. La segnalazione spontanea dipende interamente dall’iniziativa e motivazione degli operatori sanitari o degli utilizzatori.
I dati raccolti con questa metodica potrebbero essere dunque sottostimati, o perché gli operatori sanitari potrebbero avere non preso in considerazione i sintomi lamentati dal paziente, o per non aver voluto arbitrariamente messo in correlazione l’evento avverso con il vaccino oppure perché i pazienti stessi potrebbero essersi sentiti scoraggiati dal fare la segnalazione agli enti preposti per scarsa fiducia nel conseguente intervento. Oppure perché convinti da una martellante propaganda che il vaccino era assolutamente sicuro e non aveva alcun effetto collaterale.
I dati, quindi, di una farmacovigilanza passiva sono anzitutto sottostimati rispetto alla realtà. Inoltre, il successo o il fallimento di qualsiasi attività di farmacovigilanza dipende dalla segnalazione di sospette reazioni avverse. Le metodiche applicate dalla farmacovigilanza sono destinate ad essere generatrici di ipotesi o di verifica delle ipotesi. I metodi, che generano ipotesi, hanno lo scopo ad esempio di rilevare le reazioni avverse inattese o l’aumento di frequenza di reazioni avverse attese, generando nuove informazioni che sono poi confermate dagli studi di verifica delle ipotesi, che servono a provare se i sospetti sollevati sono giustificati.
Nel caso del Covid, tuttavia, ogni tentativo di formulare ipotesi e di sottoporle a verifica è stato sempre stroncato sul nascere. Eppure, c’erano dati su cui riflettere. Da un analogo report fatto lo scorso anno dall’Aifa, era emerso ad esempio, che l’età mediana delle persone in cui si è verificato un evento avverso è 48 anni. Un dato che rispecchia la preoccupante realtà percepita da molti operatori sanitari dei “malori improvvisi”, degli accessi aumentati al Pronto Soccorso e così via. Prove indiziarie su cui non è stata ancora avviata una seria inchiesta.
Potrebbe essere la volta buona con questo rapporto che viene dalla casa farmaceutica stessa? Ci sarebbe da augurarselo. Scorrere il Report Pfizer, per chi avesse la pazienza di farlo, è come percorrere una vera e propria Via Dolorosa. Pagina dopo pagina scorrono i numeri con le decine di migliaia di eventi avversi, che riguardano praticamente tutti gli organi e gli apparati del corpo umano. Migliaia di patologie infiammatorie, tra cui le miocarditi e le pericarditi di cui ormai tra gli addetti agli lavori si parla apertamente di “epidemia”, ovviamente di origine misteriosa e inspiegabile.
Scorri le pagine e dietro ai numeri pensi alle persone, a migliaia di vite compromesse. Che dire della voce “cecità”, che riguarda 970 persone? Uomini e donne che erano andate per proteggersi da un virus respiratorio definito- contro ogni evidenza epidemiologica – assolutamente incurabile e letale, e che ora hanno perso la vista? E che significa poi la voce “complicazioni in gravidanza” che riguarda quasi 700 donne? Che ne sarà stato del loro bambino?
Le cifre scorrono asettiche e fredde, e ci descrivono un periodo di osservazione di sei mesi, dal 19 dicembre 2021 al 18 giugno 2022. Erano i mesi in cui la propaganda spingeva a tutta forza per la vaccinazione, e dopo le iniziali categorie a rischio (sanitari, forze dell’ordine, insegnanti, fragili e anziani) si era arrivati alla vaccinazione universale, utilizzando a scopi persuasivi ogni mezzo.
L’elenco del report, infine, ci conduce ad una cifra che non può non fermare l’attenzione in modo drammatico: i morti. Il report Pfizer parla di 3000 decessi. Non dai complottisti, non dai negazionisti viene questa cifra terribile, ma dal produttore stesso del vaccino. Tremila persone che erano sane, che facevano la loro vita normale, e che non ci sono più, che hanno lasciato nelle loro famiglie un vuoto doloroso, e come facilmente immaginabile, inspiegabile.
Si può morire per molti motivi e molte cause, ma è possibile morire di prevenzione? Perdere la vita per aver voluto prevenire una malattia che aveva un tasso di letalità di poco più del 2%, e che avrebbe potuto essere ancora più basso con le cure adeguate? Ma un altro aspetto che fa veramente male è che in realtà questi eventi avversi e queste morti erano di fatto state previste e messe in conto. Nella massa enorme di comunicazioni, di notizie, di battage propagandistico, ci fu nell’estate del 2021 una dichiarazione televisiva di Fabrizio Pregliasco, uno dei grandi protagonisti della pandemia mediatica. Pregliasco nel programma “Stasera Italia” con Tiziana Panella faceva questa affermazione: “Vedo come elemento favorente la vaccinazione perché la vaccinazione vuol dire rischiare la propria vita, perché la vaccinazione ha degli eventi avversi, molto limitati, però quando la facciamo lo facciamo in un’ottica di solidarietà e di opportunità per i nostri familiari fragili, ma anche per la comunità”.
I dati del Report di Pfizer confermano ora che era proprio vero: la vaccinazione voleva dire rischiare la vita. E la salute. E per tali motivi non avrebbe dovuto essere obbligatoria, e coercitivamente obbligatoria. Ma colpiscono anche le motivazioni pseudo etiche e solidariste con cui si doveva andare a metterle a rischio: il bene della comunità. Era la versione laica della tristemente nota definizione vaticana: un atto d’amore. In realtà oggi le ricerche ci hanno dimostrato che questo “effetto protettivo” (ricordate l’Immunità di gregge?) non c’è stato. Alle persone accecate, o diventate cardiopatiche o neuropatiche o comunque danneggiate, non resta nemmeno questa consolazione di essere state private della salute per proteggere qualcun altro. Non sono martiri della solidarietà: sono vittime di danni collaterali.
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Se posso permettermi, Chia, ti consiglierei un ottimo articolo apparso su Rivista di Studi Tradizionali che chiarisce, nel migliore dei modi, ciò che intendevo dire circa l’ingenuità della tua affermazione in riferimento alle possibilità di conoscenza, mai come oggi così accessibili.
Io l’articolo ce l’ho, anche perché collaboro con la Rivista, ma per correttezza e diritti d’autore vari, non posso spedirtelo singolarmente.
Ti suggerirei perciò, sempre se vuoi, di farti spedire il volumetto (numero 121: costa 20€, spedizione gratuita), quando uscirà. Molto interessanti anche i volumi precedenti: puoi leggere i sommari di ogni uno, nel caso ti stimolasse qualcosa.
il link è questo:
https://www.rivistadistuditradizionali.it/
Ah, il titolo dell’articolo (non ti spaventare!) è:
Massoneria, Illuminismo e le tenebre da illuminare
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Ah OK, grazie Gatto. Mi hai preceduto nella risposta. Non preoccuparati, non mis spaventa questo titolo. Ho letto di tutto riguardo agli argomenti di controinformazione.
Sarà sicuramente interessante.
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Mi hai incuriosita. VOlendo leggere qualche tuo scritto dovrei sapere la tua vera identità. Oppure dei riferimenti.
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Si scrive sempre sotto pseudonimo: ciò che conta è quello che viene detto non chi lo dice, l’esatto opposto di quanto accade oggi. L’anonimato, come sempre fu in tutta l’arte antica fino al medioevo, sarebbe preferibile, ma gli obblighi odierni lo vietano (iscrizione al Tribunale, ecc., ec…).
Per quanto mi riguarda, doveva essere publlicata una recensione di un libro, ma poi non ha avuto seguito. La mia è più che altro una collaborazione dal punto di vista epistemologico e redazionale.
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Gatto riporto qua di nuovo l’articolo di cui avevi messo il link. Così è più facile che venga letto. C’è tutto: dati, interviste a Bourla, report su malori, malattie di ogni tipo e per ogni organo, morti accertate, ecc.
Ma questo è solo l’inizio. Nessuno s’illuda. Se qualcosa accade la si può nascondere, negare, falsificare, si possono comprare persone, ma non si può comprare l’umanità intera. Prima o poi la verità si farà strada.
Per inciso, riguardo a “Siamo in un’epoca fortunata, abbiamo mezzi a disposizione impensabili anche 10 anni fa e possiamo accedere a un sapere che nessuna generazione finora ha mai avuto”, che ho scritto a proposito della faccenda Lucarelli; sottintendevo che abbiamo tutto ciò ma è come se non l’avessimo per le ragioni che andiamo analizzando da anni inutilmente. Almeno per ora.
Infatti tu l’hai prontamente sottolineato. Da parte mia non era ingenuità ma la constatazione che l’ampiezza delle conoscenze è tale da non poter essere patrimonio gestibile individualmente, quindi è come se non ci fosse.
Infatti il paradosso è che per “conoscere” devi essere già sapiente e più ti inoltri più hai la sensazione tangibile che troppe cose non sai.
Sicuramente non ho reso l’idea o l’ho resa male, ma so che hai capito. Ho dovuto sintetizzare per la solita fretta e per non appesantire rischiando l’effetto pippone. Anche adesso.
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Aggiungo che oltre a quanto sopra, c’è la volontà occulta di occultare il sapere, quello “vero”. La massa dev’essere mantenuta quanto più possibile nell’ignoranza per poterla manipolare e propinarle tutte le stron§§te necessarie a distrarla e tenerla nel recinto del timore e della paura (di cataclismi, guerre, pandemie, ecc.).
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Da parte mia non era ingenuità ma la constatazione che l’ampiezza delle conoscenze è tale da non poter essere patrimonio gestibile individualmente, quindi è come se non ci fosse... c’è la volontà occulta di occultare il sapere, quello “vero”. La massa dev’essere mantenuta quanto più possibile nell’ignoranza per poterla manipolare…
…Non vorrei sembrare pedante, ma il sapere quello “vero” non ha bisogno della volontà di occultarlo di chicchessia, ché si occulta da solo, in conseguenza della sua natura: il sapere vero è inesprimibile! Inoltre, l’ampiezza delle conoscenze odierne è vera in modo relativo, in quanto si sviluppa tutta, per quello che può valere tale tipo di conoscenza, su un piano orizzontale, ma non è per nulla profonda, e nemmeno integralmente ampia. Ciò è dovuto allo sviluppo parossistico di un certo tipo di conoscenza che ha forgiato il mondo moderno, ossia prevalentemente quella tecnologica, che lascia fuori, quantunque limitato al piano esistenziale, tutto ciò che veramente conta. E non è che è come non ci fosse: non c’è prprio più se non in una dimenticata potenzialità. In conclusione, nel sentir affermare che l’umanità mai come oggi ha ampliato indefinitamente i limiti della conoscenza rispetto a passato, prende lo sconforto: mai come oggi, invece, li ha ristretti in un ambito che definire angusto è fare un complimento. Alla luce di ciò, posso insistere con il termine “ingenuità”?
Comunque, se avrai modo di leggere quello che ti ho consigliato, ne riparleremo, avendo maggiori punti di riferimento per dipanare l’inganno satanico.
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OK Gatto, mi arrendo. Fare queste analisi in uno spazio limitato come questo è impossibile. Intendevo quello che hai detto ma anche il suo contrario ma sono cose di cui parlare, non scrivere.
Infatti quello che dico sempre è che oggi ognuno ha un piccolo frammento di conoscenza; vedi professione medica: il corpo umano, un unicum con la mente e l’anima, è stato suddiviso in tanti pezzetti di cui ogni “specialista” è responsabile.
Non aggiungo altro ché l’argomento si presta a mille considerazioni e qui si rischia la tautologia e la perdita di tempo.
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Per quanto riguarda l’anonimato, sono pienamente d’accordo. Oggi pubblicano le meglio schifezze solo per sfruttare la notorietà dell’imbecille di turno imperversante sui media.
Invece di guardare ai contenuti si prende l’ignorante di turno e lo si butta in pasto agli idioti che ingoiano di tutto e capiscono niente. E così messi, vanno a votare.
Infatti l’editoria è un altro settore che fa schifo, e sarebbe da “riedificare” pietra su pietra per ridarle dignità.
Vabbe’ mi taccio tanto è inutile!
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Bene, fa piacere esistano ancora persone aperte e non automi stereotipati, quando si affrontano certe tematiche: il terreno è fertile per inopinate semine…
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Certo, si chiama scambio. E per fortuna, on ci hanno ancora tolto questa possibilità, anche se stanno tentando di farlo indirettamente con l’informazione drogata alla Orwell. Ma stiamo resistendo e continueremo scambiandoci notizie, nozioni e punti di vista. E’ un continuo, non si finisce mai, non si sa mai abbastanza.
Ben venga il confronto e lo scambio. Nell’altra mia risposta ti avevo messo alcuni titoli di libri ma è in moderazione… Appunto!
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Come già dicevo @Gae che lamentava lo stesso problema, a volte capita che commenti sobri non passino solo perché l’algoritmo legge delle parole “tabù”. Ho constatato, ad esempio che se nel testo c’è una parola che contiene una sconcezza, tipo “succ3sso” che contiene “c3sso”, il commento non passa e non si capisce come mai. Se invece si individuano tali parole (a volte succede anche con “fig4ro”) e si provvede a camuffarle come nell’esempio sopra, tutto fila liscio.
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ecco fatto, ho provato a scrivere le parole sospette in altro modo; vediamo che succede
@ Gatto.
Quindi è stato inserito nel volume 121 che deve ancora uscire; infatti ho guardato ma non l’ho visto.
Già che siamo in argomento, se non l’hai ancora letto, ti consiglio “L’altra Euròp*” di Paolo Rumor.
Inoltre: “La Bestia” di Carlo Palermo e “I Rot schild” di Piero Ratto.
Poi vabbe’ anche uno dei tanti sulla categoria, “I Gesu iti” di Riccardo Tristano Tuis.
Magari ne avrai letti tanti altri sull’argomento ma anche questi sono interessanti per svariati motivi. Quello del magistrato Palermo poi, è da brividi data la sua professione.
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Vediamo se il robot si convince così.
Ma io non mollo.
Il tuo commento deve ancora venire moderato. Chs imb3cillità!
Ecco fatto, ho provato a scrivere le parole sospette in altro modo; vediamo che succede
@ Gatto.
Quindi è stato inserito nel volume 121 che deve ancora uscire; infatti ho guardato ma non l’ho visto.
Già che siamo in argomento, se non l’hai ancora letto, ti consiglio “L’altra 3ur0pa” di Paolo Rumor.
Inoltre: “La B3stia” di Carlo Palermo e “I R0ts3child” di Piero Ratto.
Poi vabbe’ anche uno dei tanti sulla categoria, “I G3suiti” di Riccardo T. Tuis.
Magari ne avrai letti tanti altri sull’argomento ma anche questi sono interessanti per svariati motivi. Quello del magistrato Palermo poi, è da brividi data la sua professione.
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OK è passato. Guarda se quei libri li conosci. In caso contrario te li consiglio.
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C’è un mio commento che parla di Europa, Rothschild, Gesuiti, ecc. che è stato bloccato in moderazione! Siamo alle comiche… è la follia!
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ecco fatto, ho provato a scrivere le parole sospette in altro modo; vediamo che succede
@ Gatto.
Quindi è stato inserito nel volume 121 che deve ancora uscire; infatti ho guardato ma non l’ho visto.
Già che siamo in argomento, se non l’hai ancora letto, ti consiglio “L’altra Euròp*” di Paolo Rumor.
Inoltre: “La Bestia” di Carlo Palermo e “I Rot schild” di Piero Ratto.
Poi vabbe’ anche uno dei tanti sulla categoria, “I Gesu iti” di Riccardo Tristano Tuis.
Magari ne avrai letti tanti altri sull’argomento ma anche questi sono interessanti per svariati motivi. Quello del magistrato Palermo poi, è da brividi data la sua professione.
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https://www.ilsussidiario.net/news/vaccino-covid-influenza-il-ciclo-mestruale-lo-studio-mrna-si-accumula-e-altera-livelli-di-inibine-e-amh/2725764/
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Ilsussidiario
“Vaccino covid influenza il ciclo mestruale”/ Lo studio: “mRNA si accumula e altera livelli di Inibine e AMH”
Pubblicazione: 02.07.2024 – Lorenzo Drigo
Uno studio condotto a Tel Aviv ha dimostrato che il vaccino contro il covid è in grado di alterare il ciclo mestruale a causa dell’accumulo dell’mRNA all’interno delle ovaie
covid19 vaccino 1 ansa1280 640×300 (Ansa)
Arriva una conferma definitiva ad un fenomeno che si è riscontrato – nel corso degli ultimi anni, ma in particolare nel pieno della pandemia del 2019/20 – in milioni di donne in tutto il mondo che dopo essersi sottoposte ad una o due dosi del vaccino contro il covid hanno sperimentato diverse irregolarità nel ciclo mestruale: i due fattori prima di ora non erano mai stati direttamente associati, ma pochi giorni fa è comparso uno studio sulle pagine della prestigiosa rivista Nature. Partendo dalla fine – poi vedremo anche tutto il resto -: secondo i ricercatori il vaccino contro il covid è in grado di influenzare in una misura variabile il ciclo mestruale; mentre l’aspetto (per così dire) positivo è che non sembra trattarsi di variazioni mortali o dannose per le donne.
Facciamo ancora un piccolo passo indietro prima di arrivare allo studio – peraltro citando la sua introduzione – per ricordare che questa non è la prima volta nella lunga storia umana in cui un vaccino ‘nuovo’ come quello del covid ha causato irregolarità nel ciclo mestruale: i primi studi risalgono addirittura a più di un secolo fa (era il 1914) all’epidemia di tifo; mentre altre conferme sono arrivate lungo tutto il novecento prima con il composto anti-epatite e poi con quello contro il papilloma virus.
Vaccino contro tumori personalizzato a mRNA/ In 30 ospedali in Uk ci sarà la fase di sperimentazione
Quali sono gli effetti del vaccino contro il covid sul ciclo mestruale: tesi, analisi e risultati dello studio
Tornando a noi: un gruppo di ricercatori di Tel Aviv si è fissato proprio l’obiettivo di definire se, in quale misura e – soprattutto – per quali ragioni il vaccino contro il covid influenza il ciclo mestruale, partendo dalle migliaia di segnalazioni da parte di donne di tutto il mondo e che avevano ricevuto uno tra i vari composti con la tecnologia ad mRNA. Alcune lamentavano irregolarità temporali, oppure nel flusso e nella durata del ciclo mestruale, e il comun denominatore – non dimostrato fino ad ora – sembrava essere in tutti i casi proprio il vaccino contro il covid: tesi accreditata dal fatto che secondo uno studio fatto dalla stessa Pfizer l’involucro lipidico che avvolge l’mRNA del siero sarebbe in grado di accumularsi – tra gli altri organi – anche all’interno delle ovaie.
Maria Rita Gismondo: “Danni da vaccini? Colpevoli non si sapranno mai”/ “Scienza è stata offesa e calpestata”
Esponendo alcuni modelli uterini alla vaccinazione con dosi ed esposizioni differenti, il team israeliano ha scoperto che in un primo momento la risposta immunitaria alla vaccinazione modificava (senza effetti di alcuni tipo a livello generale) l’espressione delle aromatasi e degli FSHR; mentre prolungando l’esposizione per circa 48 ore intaccava anche l’espressione dell’inibinia e dell’ormone antimullerioano (scientificamente: AMH). Un’ulteriore conferma è arrivata dai test del sangue prelevato da alcune donne che si erano sottoposte al vaccino contro il covid durante il ciclo mestruale: su 124 campioni totali il 53% era collegato alle irregolarità di cui vi abbiamo parlato prima.
Cosa significa e quali sono le conclusioni dei ricercatori? Innanzitutto – come spesso accade in questi casi – che saranno necessari ulteriori studi per comprendere la portata dell’effetto del vaccino contro in covid sul ciclo mestruale; e secondariamente che i ‘colpevoli’ sono proprio l’inibina e l’ormone AMH che vengono (rispettivamente) sovra e sotto stimolati e attivati in momenti ‘sbagliati’, causando le irregolarità. La buona notizia – lo ripetiamo – è che nonostante l’effetto scientificamente provato non sembra che il vaccino sia in grado di causare effetti sulla “vitalità” degli ovuli.
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Tutta roba da disagiati mentali come direbbe l’obnubile (cit.)…
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Bah… non ti curar di lor ma guarda e passa!
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