
(DI FABRIZIO D’ESPOSITO – ilfattoquotidiano.it) – Politicamente parlando, Macron non sta bene. Ma Renzi peggio, molto peggio. Ieri nel minuscolo teatrino centrista del circoletto che si divide tra Italia Viva e la calendiana Azione, Claudio Velardi, direttore del Riformista, è tornato a chiedere le dimissioni dell’ex premier dalla guida di Iv, come lo stesso Renzi aveva promesso in caso di sconfitta alle Europee. Non è la prima volta. Già qualche settimana fa, dopo il quorum mancato, l’ex lothar dalemiano poi lobbista chiese all’ex amato Matteo di fare un passo indietro. E lo fece con una lettera sul Foglio, scritta insieme con Chicco Testa.
I centristi che si definiscono riformisti – in realtà consociativi che tendono al pragmatismo quale esso sia – vorrebbero infatti rifondare il fatidico Terzo Polo senza Renzi (e Calenda). Una scena magnifica e comica, non proprio drammatica. Ché Velardi che chiede a Renzi di andarsene è come un cieco che riacquista la vista, un Orlando che recupera il senno e così via. Per il direttore del Riformista il renzicidio (e noi crocianamente non possiamo non dirci renzicidi, sempre politicamente parlando) si rende necessario a causa soprattutto del “buco nero del solipsismo” che ha risucchiato l’ex amato “sconfitta dopo sconfitta”. Al punto che Velardi, absit iniuria verbis, lo paragona al suo primo vecchio amore politico: “almeno non farti crescere i baffi”. Allo stesso modo, invitare il leader di Iv a ritirarsi è fatica vana. Per certi versi, non ci riuscirono manco i 19 milioni e mezzo di italiani che gli gridarono no al referendum del 2016. Un consiglio, però, a Velardi e a tutti i centristi anti-renziani (tipo Marattin) vogliamo darlo. Evitate viaggi in Arabia Saudita. Con Bin Salman da quelle parti, non si sa mai.
mi piace il fotomontaggio….
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a me no. Fa schifo e ribrezzo.
🤢😂🤣😂
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mi andrebbe bene se gli ca gas se sulla mano e gli pis cias se sul vestito ed ancora gli vomitasse sulla barba.
👋👋
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ma secondo te è raffigurato come un putto o figlio di putto?
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volendo si potrebbe ritoccarlo facendo sparire il reale dito medio.
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andiamo ….sembrano fatti l’uno per l’altro….
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Mi chiedo che senso abbia parlare del poco che sta diventando nulla.
Cronaca politica estiva, quindi inutile più che mai
Le rotative devono andare avanti.
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Come la crema su un babà ci sta da dio… così una menta su una cloaca trova il suo sito ideale!
E noi vomitiamo!
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Poveretta, mi dispiace per te se vomiti sopra al tuo piatto di pistole , proiettili , gas e altre prelibatezze che devi a costui, senza di lui saresti ancora a contare le pecore , io invece sono a contare gli anni ma non la miseria, in quanto la scala di valori è ben diversa, difficile arrivarci lo so, arriva prima un proiettile, una lettera minatoria un licenziamento senza validi motivi.
Peccato per le pecore, con la menta a cibo avrebbero dato sicuramente dell’ottimo latte.
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@fra
Scusa cara, ma non ho capito un beneamato niente di quanto mi hai scritto. Puoi tradurre per favore?
Poveretta chi?
E perché qualcuno dovrebbe avere pistole piatti e prelibatezze mentre dovrebbe contare pecore?
Riscusami, ma non seguo queste giravolte mentali forse pregevoli che mi risultano leggermente criptiche a fine giornata!
E poi la chiosa delle pecore mangiatrici “dell’amico d’o Nascimiento” col vizietto di usare la sega tagliaerba in modo “troppo ehm… ampio”, mi pare un tantinello forzata.
Mi sbagliai forse?
Se sì, chiedo venia e spiegazione. Grazie.
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Chia, la Francy è così: prendere o lasciare. E’ la nostra cara Pindar*.
E tu Francy, sii più carina con la Chia (detta da me fa un po’ ridere?)…
Ah ah ah!
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Più carina, sì va bene.
La signora Chia è molto ambigua nei suoi post ma non nasconde un profondo odio, odio che avrà le sue motivazioni, la sua origine e una schema mentale fissato in cui si riproduce come sensazione, come pensiero, come congettura per sedare, placare quel dolore acerbo, un vuoto interiore, un’assenza di luce, un segno che ha distrutto emblema sacro della vita.
L’odio non è un sentimento da cui fuggire ne una scala di timbri per rinnovare una volontà di vendetta.
Anch’io odio, provo un odio immenso verso coloro che da un dove sono arrivati qui con un contratto e nel tempo, unità dopo unità hanno impedito a me di lavorare in un luogo pubblico, ormai cosa loro.
Ci sono anche qui i pesci grossi alla quale certi tranelli e raggiri di bassezza sconcertante non Hanno effetti , altre persone subissati dal diktat del partito che in ragion di stato si sono divisi i beni pubblici in barba a tutto.
Chi una filiera chi un’altra.
Un diktat deplorevole perché fa leva non solo sulle preparazioni ma sulle necessità strutturali ed oggettive delle stesse istituzioni.
Quindi chiedere il permesso al politico () , permesso che da parte mia non avrà mai, in quanto la politica , a casa mia, non è mafia e non è caporalato applicato a ruoli non modesti.
Detto questo , lei, Signora Chia dovrebbe essere forse un po’ meno criptica per non lasciare intendere altre micidiali conseguenza dal suo sistema SOCIALE di riferimento che non è il mio per quanto riguarda le dinamiche interne, mentre sarà od è lo stesso sistema nella modalità con la quale si attua un determinato sviluppo.
Lasciando da parte il grande insieme che ci colloca tutti, purtroppo, sotto al nome del Italiani, lasciare che la mia fantasia abbia uno sfogo ha una logica proprio nel servaggio, nella prigione bianca in cui questi “schifosi” a volergli bene, mi hanno legata, per avere le mani libere ovunque e mani libere ovunque significa proprio questo.
Quindi che io sia nullatenente, disoccupata e pure fragile, sarò sempre un ostacolo per questi cialtroni, ma a casa mia, non a casa sua .
La mia fantasia mina i ladri, come il fare a DELINQUERe di una cultura sottostante che non è mai stato sopito a dovere.
Ma sopire procedure nn significa certo sopprimere persone, o lei crede altro? La politica vera, fa anche questo, sostituisce lentamente procedure legali e costituzionali ove vige il libero arbitrio del potente del turno, ma se è qui di giunge al dunque, il politico ingrassa in virtù di un sistema confermo so, primitivo commisto tra la legalità e la non legalità, favorendo la seconda per il suo potere , si torna punto e capo.
Ma nonostante ciò si deve lavorare sempre con dinamiche legali, perché se inizialmente avranno mille ostacoli, superata la montagna di bitume diviene una corsa in discesa per l’incremento di virtuosismo a vantaggio dei molti ignoti e non di coloro che sono sotto la sottana o l’ombrello di chi siede sugli scranni.
Ciò era valevole ieri ed è valevole anche oggi, ma oggi il sistema che vive grazie al LADROCINIO precedente non te lo permette.
Io andrò in esilio da sola, vado da sola in contumacia perché i veleni ormai sono troppi ovunque, compreso il suo odio , che sommato al mio fa traboccare il vaso.
Insomma, buonanotte.
Se ci sono errori, mi scusi in anticipo.
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Inoltre il sistema legale che vincola la costituzione a tematiche su cui avvallare professionalità nuove, sistemi di cooperazione introducendo capacità naturali come il disegno, la musica la danza, la recitazione oltre al calcolo , alla scrittura e alle capacità fisiche a lungo termine creerà vantaggi enormi in piccola e in grande scala.
Oggi la cultura è ancora dentro al paradigma di uno sviluppo industriale capitalista che ha nel profitto parte della rendita che accampa gli stipendi, anzi, il legame , il connubio è sempre più stretto, elidendo cultura da un lato e fomentando industrie di pochi settori a capitale misto da cui trarre la linfa per pagare le persone.
Un mix che giungerà da solo al suo atto finale per la barbarie richiesta come sostantivo elettiva della cernita di usura.
Avanti popolo.
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Dunque , se il politico troglodita agisce come un capo e non come mezzo per investire sul futuro di un territorio, futuro che si coagula naturalmente nelle giovani generazioni, la situazione sarà sempre il lugubre stagno dove raccattare rane .
I settori sono infiniti e ogni settore può vedere portato ai ad alti livelli senza per questo perdere il livello vello medio e basso che strutturerà la base civile. Questo in sintesi il mio pensiero.
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OK Fra, ho letto tutto e ho capito niente. Mi scuso per la mia pochezza intellettiva.
Mi impensierisce però la questione dell’odio. Odio che tu hai decretato essere permesso e concesso a te mentre io non dovrei averne licenza.
Mi sfugge il sillogismo alla base della complessa architettura semantica sfociante in deduzione, mi permetto affermare, piuttosto affrettata e inesatta, riguardo i miei trascorsi e ideologie di cui non ritengo debba render conto a nessuno.
Qui, si va e si viene. E’ un non spazio, un’illusione, un luogo virtuale, una stampella, un confessionale, se vuoi un lettino terapeutico, o il cavolo che ognuno s’immagina.
Ma, finché non si offende e si esprimono idee e opinioni, si è degni di rispetto e non è concesso ipotizzare intenzioni o confutare sistemi/concezioni di vita su basi di un sentire momentaneo comprensibile sul piano umano ma inutile sul piano pratico perché ritorna indietro come un boomerang.
Tralascio di inoltrarmi sulla definizione di Odio e su tutto cio che ne discende. Non è il caso in questo contesto e non penso ti possa interessare.
Sappi che ho intuito il tuo dramma umano che ti rende insofferente e odiatrice. Ti ricordo, e mi espongo al pubblico ludibrio, che sulla Terra tocca a tutti un fardello, più o meno pesante.
C’è chi lo urla, chi non lo accetta e chi se la prende con qualcuno che non ha colpa.
Ognuno grida a modo suo.
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Volevo dire che sono stata vittima di un bel raggiro a mio solo danno e tale raggiro è continuato per un decennio annullando non solo la laurea quinquennale ma la scuola di nudo al terzo anno e filosofia al secondo anno, un raggiro cosmico con una diagnosi a credito senza motivi reali se non una striscia di impulsi alfa e beta sovrapposti che non vogliono dire nulla se chi fa l’esperimento ha suoni gutturali e curvature scimmiesche senza farmi neanche proferir parola e di questo raggiro , grazie alla stupidità di mia madre e alla mafia in albore all’ospedale mi hanno diagnosticato una disforia . Osservando l’analista con i suoi denti gialli e la postura a scimmia viene proprio da pensare che tali esperimenti al bitume su esseri umani siano il riporto in colonia degli esperimenti sui grandi mammiferi antropomorfi nei laboratori segreti anche dell’ospedale, dove la MAFIA, aveva iniziato a fare esperimenti sui poveri macachi del parco .
La scimmia umana è simile alla scimmia vera se il responso redarguisce una cognizione puramente meccanicistica , senza analisi del contesto e del luogo di provenienza da cui segue l’imballaggio del carico esperienziale ed io, guardi un po’ che caso anomalo , mi ero laureata da poco in Scienze Biologiche.
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La scimmia che fa l’esperimento sul dottore.
Ma siccome osso, mastrosso e calcagnosso restano sempre loro , sarebbe stato interessante capire il livello di sperimentazioni fisiologiche sul cervello (per stimolazione e decurtazione) di tali professionisti.
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Sul cervello dei poveri macachi.
Tolti quando la questione stava per trapelare. ..
Come sempre, povere Bestiole
Diciamo che la Firenze medicea è stata smembrata un po’ come ipazia e l’etologia, () che si avvicina all’etnologia, in quanto studia il comportamento degli animali sani in cattività e pone il fianco per esperimenti di elettrofisiologia nervosa legati ad uno stralcio mnemonico di apprendimento , la mela è la mela, il bastone è il bastone.
Povere Bestiole e poveri noi , trattati come BESTIE , da BESTIE VENUTE DAI MACELLI.
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Ha dato il fianco, come il padre del Dessì fu disertore.
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Non ho capito perché il mio commento è in moderazione. E’ così tranquillo e rispettoso… Boh!
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Cara, tumultuosa, aggressiva Fra6, il dolore merita sempre rispetto a prescindere, qualunque sia la sua causa. Il Felino del blog ha subito individuato con sensibilità e acume ciò che i tuoi post urlavano e di cui lo ringrazio. Mi era sfuggito però (anche se la sofferenza era tangibile) la tua vera essenza poetica che lui ha intuito dandole un’identità pindarica.
Che dire, a questo punto non entro nel merito delle tue affrettate deduzioni nei miei confronti. Mi soffermo solo sulla faccenda dell’ambiguità che, chiunque abbia una conoscenza anche superficiale di me, definirebbe un ossimoro. Anzi, direi che tutti i miei post “grondano” di troppa chiarezza tanto da colpire varie suscettibilità.
Quella che tu definisci ambiguità è per me un’attenzione a non istigare facili odi in temperamenti strabordanti senza però rinunciare a dire la mia, che è appunto l’odio profondo per il putridume che siamo riusciti come popolo a portare nelle istituzioni. L’odio impotente verso un sistema marcio che ci costringe a mantenere grassi maiali insaziabili, truffatrici seriali, ignoranti tronfi e prepotenti, nella consapevolezza che non riusciamo a liberarcene; non a breve. Ci sarebbero fiumi di parole e rabbia ma non è il caso.
Voglio tornare da te come persona e darti la mia comprensione e solidarietà di essere umano con tutto il rispetto per chiunque stia soffrendo per ingiustizie e soprusi. Posso capire il tuo grido, l’odio verso un sistema ormai marcio e spero che tu riesca a incanalare la tua forza sfruttando le tue capacità e i tuoi talenti che sono davvero troppi per un sistema che ama la mediocrità e teme la genialità, come sappiamo.
Io non smetterò mai di ripetere che il nostro errore (come popolo) è l’attitudine a creare conventicole, associazioni, piccoli centri di potere. Ci manca la consapevolezza della nostra forza, non ci stimiamo, ci affidiamo e deleghiamo, da sempre. Siamo un po’ immaturi in questo cercare la persona forte, il “Conducator” che si occupi di tutto e trasformi un gregge sconclusionato in un popolo consapevole e coeso.
Il tuo caso mi pare sia la riprova di questo marciume che ha invaso tutti i settori; ha creato un sistema chiuso oligarchico e autoreferenziale che favorisce i militanti mentre tiene lontani i non affiliati specialmente quelli più talentuosi, stronca carriere e distrugge vite. Il mio odio è totale verso questo sistema.
Se invece di perder tempo in liti fra noi, ci unissimo per criticare gli schifosi che ci governano e indirizzassimo nei loro confronti l’odio costruttivo chiedendogli conto delle loro porcherie pretendendo i nostri diritti… staremmo in un racconto di fantascienza!
Non smetterò di essere ottimista. Ce la dobbiamo fare. Cara Fra sei figlia della splendida, indomita Ichnusa?
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Bellissimi post, grazie, mi sono anche commossa; hai centrato il nocciolo di ciò che volevo comunicare riguardo all’odio che può essere incanalato in forme meno “sospette” anche se ci vorrebbe una batteria con piatti e tamburi o la forza di sublimare la tristezza amara con un senso di pace che trasformi una forza distruttiva in una forza positiva, creatrice o distruttiva verso le piaghe sociali e per questo positiva.
La realtà della salute mentale è centrale e dovrebbe essere affrontata con maggiore cipiglio e serietà non solo per le stupende artefazioni delle Diagnosi a Credito su test aleatori e privati del contesto sociale, culturale ed economico, ma di come uno strumento così potente possa divenire un’arma bianca e complessa per molteplici e concreti motivi.
Ogni realtà politica credo che abbia la sua intrinseca organizzazione ma nessuno mi toglie dalla testa che oltre all’obbrobrio di esistenza in cui esseri umani vengono gettati , una parte di sistema ci guadagni .
Mi ricordo di aver seguito farmacologia con la professoressa Pedata, registrando tutte le lezioni di nastro per un totale di oltre 10 cassette pine da ,90 minuti che solo a sbobinarle non sarebbero bastati tre mesi.
Alla fine ho cambiato piano di studi e sulle cassette di farmacologia ci ho registrato altra musica.
Ma qualcosa , qualcosina ina ina, ricordo e le induzioni farmacologiche possano esistere come esistono le induzioni elettrostatiche . Il farmaco può quindi avere una valenza duplice o essere utilizzato per alterare funzioni fino ad un punto di pre- irreparabilità per deviare un paziente x verso l’espianto o un trattamento sperimentale.
La dimensione della realtà costitutiva di buone prassi tende a nascondere filoni sotterranei che alimentano a più riprese sperimentazioni , che ciò possa essere veto o falso come un argomento di fantascienza resta comunque vero il potenziale della farmacopea allopatica e sintetica.
Il sistema legale, per quanto ne possa capire di è retratto come un artiglio che non vuol più colpire , retratto da un sistema che lascia trapelare il dolo senza limitarlo o punirlo come la stessa situazione esistenziale che molti “malati di mente” vivono . A Siena, ho saputo di un ragazzo intorno ai 36 anni finito al ricovero in uno stanzone con gli over 70enni e nessuno che grido allo scandalo, tutto normale in quanto l’, individuo o soggetto a cui vengono diagnosticati problemi mentali perde anche il valore come persona in questa società marchiana dove le partite salvano sempre belle fette di prosciutto agli occhi.
Poi sono dolori infiniti, situazioni limite per stomaci forti e pochissime persone sarebbero in grado di affrontare in termini di diritti civili e diritti umani calpestati.
Un odissea parallela che anche al sud ha i suoi funghi macroscopici di strutture atte al contenimento se per contenimento si intende un soggetto potenzialmente pericoloso per la società invece sono tanti giovani esiliati dalla strada mentre a Napoli di spara a capocchia e nessuno si degna di bollare sti folli furiosi insani.
Un mondo di ragnatele corpose che invischia e fa paura solo all’idea, molti riescono a sfuggire subito altri permangono a vita, insomma un lager umano un’ odissea di derelitti dentro la nostra società civile.
Il problema dei manicomi è un problema serio ma nessuno osa bollare come folle l’animalesca passerella di donne nude sulle lap dance e lo stuolo di dementi che da sotto sbraita urla e si dimena in un’ orgia collettiva che sa più di inferno eppure, quell’ inferno va in onda in televisione tutte le sere e nessuno dice nullavtitti contro invece al pericolo sociale che da dei mascalzoni a questi spacciatori di farmaci senza sapere gli effetti collaterali a lungo termine se non pronosticando uno stato vegetale prossimo venturo
Ed io sarei il pericolo.
Auguri a questi paese di ladri e di ipocriti , ben venga una catarsi cosmica affinché il granelli di intelligenza possa divenire una piantina fra gli sterpi e non uno stelo sterile in un prato di infamia e cattiveria gratuita.
Sicuramente ci sono errori di battitura.
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Nessuno che abbia gridato allo scandalo. .
Un’,odissea.
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Le analisi servono a contestualizzare i problemi e porre le fondamenta per una loro risoluzione; la loro assenza
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Non solo hai agito contro di me bloccandomi il lavoro perché fondamentalmente sei come coloro che dici di avversare una persona ipocrita e pure pericolosa che ha pure cercato di farmi fuori senza prima telefonare al giornale perché io non sono né travaglio ne la Lucarelli che ammazzeresti volentieri, quando non ti rendi conto dell’odio che ti crei attorno e attorno al tuo Conte, usurpatore , che ha gonfiato il dato duramente sotto al 9%
Quindi tu che vai offendendo gli altri sei l prima ad essere pericolosa.
Io lo avevo capito che avevi questa intenzione in Sardegna.
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Il fatto che abbia vissuto il manicomio mi ha reso un attimo empatica nei tuoi confronti e comunque ti ringrazio per le belle parole , ma fondamentalmente resti ciò che è che sei. Come la tua amica Anail, spiona e perseguitrice , come quell’altro . Come se dipendesse da me il vostro tracollo elettorale. Oppure Grillo ha fatto venir fuori una feccia latente , una piaga profonda di questo paese e della tua terra rendendola strumento politico: l’anonima sarda, come Fi ha usato la mafia come il PD che ha reso la mafia strumento politico per eliminare avversari.
E questo porta dritto alla conclusione : non sono i partiti infiltrati ma le mafie che di contendono il potere usano i partiti per avere potete e denaro pubblico da utilizzare per sé e per le proprie missioni.
Mi auguro di non incontrarti mai. Passare da terrorista per una valanga di delinquenti collegati al potere del parlamento del fu Berlusconi è solo l’ultimo atto tragicomico di una commedia .
Io non tornerò mai più nella tua isola. Tu hai di fatto ucciso la mia vita impedendomi di lavorare e di fatto tu credevo che ti spettasse pure uccidermi.
Hai per caso partecipato al rapimento di de Andrè?
Hai per caso tagliato l’orecchio del povero Faruk?
Trovare ossa lungo il mio percorso non è stato affatto simpatico.
E averti davanti, neppure, sappilo. Figuriamoci dietro a seguirmi insieme al tua baci baci Anail.
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No carissima, sei fuori strada. Sono innamorata della Sardegna ma non sono né sarda né ci abito.
La mia domanda (alla quale prima di rispondermi non avevi fatto caso caso) era solo per meglio comprendere la tua natura.
Prima mi hai dato dell’ambigua e non so cos’altro. Adesso mi definisci spiona e capace di tagliare orecchie manco fossi un macellaio.
Dirti che sono una non violenta e che non ci sarà occasione di incontrarci ti basta?
Aggiungo che non sono curiosa di entrare in alcuna vita altrui. Mi basta la mia da analizzare e risolvere. Grazie.
Ti auguro il meglio e comunque, sappilo, non ce l’ho con te ma con chi ti ha fatto del male.
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Che poi chiamarlo manicomio è pure sbagliato, tomba di stato legalizzata , fossa comune, spaccio di droga legale , area per esperimenti e area per eliminare legalmente sotto mentite spoglie persone scomode senza avere il bollino dell’,omicida.
Un po come il lavoro rende liberi nei campi di sterminio dove al posto di questa bella frase c’è scritto la cura rende persone più sane.
Il metro comune, l’,impostazione mafiosa , l’assenza di invertire la marcia , una decapitazione farmacologica. , Il controllo delle funzionalità delle onde mentali una volta soltanto quanto bastava per avere un dato manipolabile da esibire all’,occorrenza senza una reale diagnosi continua se non la tolleranza, o meglio LA RESILIENZA AI FARMACI.
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