
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Fratoianni, Schlein, Bonelli, Magi, Acerbo e Conte hanno accolto l’invito di Pagliarulo a parlare di Costituzione alla festa bolognese dell’Anpi. Dunque la foto di gruppo non ritrae la prossima alleanza anti-destre. Ma così l’ha presentata la Schlein, invocando un Fronte Popolare antifascista alla francese da Rifondazione a quel che resta di Azione e Iv (assenti alla Bolognina per motivi […]
Fratoianni, Schlein, Bonelli, Magi, Acerbo e Conte hanno accolto l’invito di Pagliarulo a parlare di Costituzione alla festa bolognese dell’Anpi. Dunque la foto di gruppo non ritrae la prossima alleanza anti-destre. Ma così l’ha presentata la Schlein, invocando un Fronte Popolare antifascista alla francese da Rifondazione a quel che resta di Azione e Iv (assenti alla Bolognina per motivi di salute) per vincere le Politiche. E subito qualcuno l’ha accostata ad altri scatti del malaugurio: la foto di Vasto, alla festa Idv 2011, fra Bersani, Di Pietro e Vendola, a due anni dal primo boom 5Stelle; e quella di Narni fra Conte, Di Maio, Zingaretti e Speranza, nella campagna del 2019 in Umbria poi vinta dalle destre. Ma a Vasto e a Narni c’erano leader di partiti compatibili, che quando finalmente governarono diedero buona prova nel Conte-2. A Bologna ce n’erano sei accomunati solo dal non governare. Un po’ come quelli del Prodi-2 che unì (si fa per dire) nell’ordine: Rifondazione, Comunisti italiani, Ds, Verdi, Margherita, Indipendenti dell’Ulivo, Idv, Rosa nel Pugno, Socialisti, Italia di Mezzo di Follini, Democratici Cristiani Uniti di tal Mongiello, Lega per l’Autonomia di tali Brivio e De Paoli, Democratici Meridionali di Loiero, Italiani in Sudamerica di tal Pallaro, Consumatori (due), Udeur di Mastella. Infatti durò 23 mesi. Anche i Sei della Bolognina, se dovessero governare insieme, non andrebbero d’accordo quasi su nulla: ciascuno ha (quando ce l’ha) la sua politica estera, economica, fiscale, giudiziaria, istituzionale.
Per fortuna nessuno ha chiesto al radicale Magi di parlare di Israele, Ucraina, America o Francia, sennò sarebbe scoppiata la rissa con Conte, Acerbo e Fratoianni, mentre Schlein avrebbe chiesto di andare al bagno. Idem su qualunque altro tema a scelta. La folla invocava “Unità!” e s’è entusiasmata quando i leader, a parte Conte già fuggito, cantavano Bella ciao. E va capita: ne ha viste troppe, nel lungo film del tafazzismo della “sinistra”. Ma l’antifascismo non è un programma di governo: in Francia potrà forse dare un po’ di filo da torcere alla Le Pen, ma non far governare macronisti e frontisti, che dissentono su tutto. Figurarsi in Italia, dove il peggio – berlusconismo, renzismo e salvinismo – è già passato e il melonismo è già in fase calante. Opporsi a questo sgoverno è molto più facile che proporre un’alternativa. Guai se l’intera opposizione si ingabbiasse nella camicia di forza della “sinistra”, lasciando il “populismo” alle destre: serve anche quello dei 5Stelle e di una sinistra vera, che parlino oltre le Ztl e convincano milioni d’“invisibili” a votare. Basta foto-ammucchiate: ogni partito vada a caccia degli elettori più simili al suo target. I leader, fino alle Politiche, meno si fanno vedere insieme e meglio è.
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Bisogna sempre fare i conti con gli italiani votanti.
Che possano crescere o meno, piaccia o non piaccia, non ci sono alternative ad una ammucchiata, a mio modesto parere.
Come diceva tanti e tanti anni fa Grillo, nei suoi spettacoli da “comico”, ancora in tempi non sospetti, non dobbiamo dimenticarci che “saremo sempre costretti a scegliere tra il peggio e il pochettino meno meno peggio”.
L’importante è che nell’ammucchiata, ci sia impegno e determinazione, per far si che si riconosca al meglio, il “meno peggio” che dovrebbe fare la differenza alle prossime elezioni.
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Prima delle politiche del 2027, ci sarà da difendere la Costituzione in vista del referendum, credo, sul premierato……questo sarebbe l’ unico valido motivo per vederli insieme, dando quindi per scontata l’ assenza di IV ed Azione ed anche di un pezzo del PD che non mancherà di propinarci come sempre la superca@@ola del no, ma anche……Speriamo ci pensi la maggioranza degli italiani a difendere la Costituzione e senza bisogno di foto….segnaletiche!
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“meno si fanno vedere insieme e meglio è”
oh bella, adesso lo dici?
spiegalo ai tuoi articolisti…tipo alla Scanzi, il tuttologo dei 5S di cui non ha mai capito una mazza
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Il solito giochetto di usare la paura per il fascismo per far votare una sedicente alternativa che poi se eletta porterà avanti le stesse politiche fasciste (privilegi ai ricconi, salassi ai poveracci).
In Francia addirittura macron (il renzi francese) spera di salvarsi così, in Usa biden.
Il motto è: facciamo vomitare, ma votate noi perchè gli altri sono leggermente peggio.
E invece sono uguali.
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Credo che i giornalisti, come probabilmente gran parte di coloro che pubblicano qualcosa, dilettanti compresi, abbiano pensieri che non possono permettersi di mettere in evidenza. Le convinzioni molto intime, diciamo così.
In base al filo dei vari ragionamenti se ne può solo intuire la presenza.
Ecco, mi piacerebbe un sacco conoscerne alcune ..
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Non conosco i reconditi pensieri altrui, però posso dirti che dovessi esprimere per iscritto i miei, riguardo i ns. “amati” politici e politica (ovvero vita vissuta…) in generale, beh una denuncia per apologia di reato sarebbe il minimo sindacale. E con l’inciso “vita vissuta”, includo molti elettori, perché – sia chiaro – da un albero di mele non nascono pere. Quello che molti fanno fatica ad accettare, in quanto “j’accuse” che riguarda tutti, è che – ad esempio – l’infamone fuoriuscito dei 5s era, fino al giorno prima, il “nostro vicino di casa” e sul pianerottolo di casa strepitava con noi contro la mala politica, non so se mi spiego. “L’omo è omo e ha da puzzà”; non penso basti un deo roll-on della Nivea per togliere il tanfo. Saluti.
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Destra e sinistra rappresentano solamente due cordate. La vittoria è strettamente legata alle proposte che i politico riescono a calendarizzare e votare in parlamento. Al momento, forse perché siamo lontani dal voto, non c’è molto su cui scannarsi e tornano utili queste riunioni di famiglia che tanti piacciono al popolo bue.
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Ogni volta che gira una foto di questo tipo, nel mondo un milione di elettori del movimento scompare.
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Incomincio a toccarmi, non si Sto arrivando! mai…
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non si sa mai…(mannaggia al correttore)
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Però “incomincio a toccarmi, sto arrivando!” non è male! 🤣
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LA DESOLAZIONE DI ESSERE ITALIANI- Viviana Vivarelli
Oggi è il giorno in cui un fondo speculativo USA entra in possesso della rete telefonica Italiana Tim, realizzata dallo Stato quando eravamo un paese serio, svenduta dal Governo sovranista.
Il prezzo lo pagheremo tutti noi in bolletta con gli interessi: grazie Meloni! Un altro pezzo dello Stato, cioè del patrimonio di noi tutti, se ne va, mentre avanzano le svendite di beni pubblici, i tagli ai servizi dello Stato, le ferite agli Italiani più poveri, gli stupri alla Costituzione, le minacce ai giornalisti, le baracconate fasciste, gli scempi del territorio. Ma tutto questo sta avvenendo da decenni (basti pensare alle svendite del patrimonio nazionale fatte da Prodi).
Ogni giorno il peggio avanza con ferocia e determinazione ma non riesco a vedere la stessa energia e determinazione nelle file scomposte della presunta opposizione dei sei nani (,Fratoianni, Schlein, Bonelli, Magi, Acerbo e Conte), che più scomposta e disunita non si può, senza una linea comune, senza un progetto italiano comune, senza una strategia europea comune, sei toppe di colore diverso appiccicate su un buco.
Destra e sinistra non esistono più in un’orgia di piccole differenze localistiche faziose e poco attendibili, mentre in Italia come in Europa “sembra” esserci un’unica opposizione: FASCISMO E ANTIFASCISMO. Peccato che le loro differenze non siano così nette, mentre dai vari leader europei come dalla BCE o dalla Banca Mondiale o dal padrone americano sale e si impone un solo comando: fari vincere quei 200 oligarchi che dominano finanziamente il mondo e stroncare i nullatenenti (una volta si chiamavo proletari) al rango di schiavi senza poteri o diritti.
Questo governo delle malefatte si sta svendendo un po’ alla volta i beni pubblici che sono i beni nostri, su cui si fonda la ricchezza del Paese Italia, ma i media nascondono, gli Italiani dormono, i capitalisti incombono.
Del resto, destra e sinistra fanno entrambe la stessa cosa da decine di anni, vendere i nostri diritti per fare in pace i loro sporchi interessi. Non fecero diversamente Letta, Draghi, Renzi, D’Alema, Prodi, Monti… destra sinistra uguali, diversi solo nella propaganda e a volte nemmeno su quella.
Quando sento qualche fanatico “bimbo di questo o di quello”, esultare per la vittoria di questo o di quello, mi sembra il cappone che a Natale esulta perché il padrone farà un lauto pranzo e mi prende una tristezza infinita.
I polli legati a mazzetto nella mano di Renzi che va dall’Azzeccagarbugli, ogni tanto riprendono a beccarsi (chi difende a spada tratta Conte azzanna chi vuole il ritorno alla democrazia diretta e viceversa) e sembrano più fuori di testa che mai.
La gente è abulica e preda della più trita ignoranza o farcita di frattaglie, come, appunto, il cappone a Natale. Chi grida “Viva questo” o “Viva quello” sembra ormai uno scappato da un Dsm. L’unica soddisfazione degli Italiani sembra sia fregarsene o fare delle lotte da cortile da tifosi ultras, beccate tra galline sceme.
Poi guardo quella che pomposamente chiamano “l’opposizione”, penso al Pd che ha sempre protetto Berlusconi come ha sempre fatto con Andreotti, e poi vota Draghi&soci, pastura gente come gli Agnelli o i De Benedetti, candida tipi loschi o inetti come Renzi o Casini, conserva animali come Zanda, protegge sempre il grande capitale, come il Monte dei Paschi, i banditi di Alitalia, i Riva di Taranto, i Benetton delle autostrade, gli Angelucci delle cliniche private e dei media… penso a Conte che ha votato 296 volte le porcherie di Draghi senza opporre resistenza e due volte alle armi in Ucraina e che ha tagliato tutti quello che era democrazia diretta come ha tagliato i legami col territorio e con l’informazione, e che ora fa la bella statuina in Parlamento, moderatamente, piamente, educatamente, come uno che sventola un fazzolettino bianco da taschino nell’infuriare di una battaglia, penso a quelli che ancor oggi difendono Grillo e le sue scelte scellerate, come bambini che continuano a difendere il papà che li ha portati nella casa dell’Orco, dicendo “ma glielo abbiamo chiesto noi!” e mi prende una tale tristezza che andrei a vivere in un’isola deserta lontana da tutto, se non fosse che già ci vivo, in un’isola deserta, lontana da tutti. Ma il mondo mi raggiunge anche qui e allora non mi resta che piangere.
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Viviana, chapeau!
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beh, però cercare (o fingere) unità per convincere gli elettori che il loro voto non andrà perso non mi sembra una cattiva idea.
La destra lo fa da trent’anni e con buoni risultati mi pare.
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Certo ma gli elettori di dx sono idioti si bevono la qualunque!! Quelli che hanno votato il M5S e non lo votano più sono moooolto esigenti! E non amano i falsi assembramenti soprattutto con chi ha il tradimento facile e una classe politica non propriamente eccelsa e pura!! Del resto come dargli torto! Credo torneranno a votare quando il M5S si dichiarerà duro, puro e solo! Forse…🙄
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Hai ragione ma se non si imbarcano pure gli “idioti” non si vince, purtroppo.
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l’unico obiettivo dei foto-notabili, è coltivare il proprio orticello, ed assicurarsi uno scranno dove appoggiare il fondoschiena. piuttosto che partire dall’anti qualcosa, bisognerebbe mettere sul piatto i propri pro, e mantenervi fede. fatto impossibile, visti gli obiettivi, a volte antitetici, dei compari nell’obiettivo. comunque, per gli ottimisti indefessi, fra qualche anno, il camposanto largo, avrà una pedina in più. adriano fratoianni, che, dall’età di 8 anni , è un ambientalista convinto. così, la sacra famiglia, alternativa a Maria, Giuseppe e Gesù, occuperà un trilocale in parlamento, esercitando il sacrosanto diritto di avere un tetto sulla testa.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio….
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È un dato di fatto che i protagonisti della foto non sono d’ accordo su niente,che qualcuno di loro vota spesso con le destre e sulle guerre sono culo e camicia con la compagine al governo. Cosa vogliamo fare la riedizione dell’ammucchiata che mandò a casa Conte2 Renzi-Letta-Mattarella ? No grazie abbiamo già dato . Certo con una configurazione diversa e cioè con il PD predominante il pericolo di un agguato sarebbe molto meno probabile visto che il problema per il presidente della repubblica era Conte con quegli insopportabili m5s, ma in questo caso quale sarebbe il ruolo del movimento ? Porta acqua al mulino del partito dell’ establishment ? Di nuovo ,no grazie, può restare la fascista al governo finché morte non ci divida .
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Bisogna votare il partito o movimento che ha l’obiettivo più vicino al nostro lasciando al partito o movimento la scelta del metodo per raggiungerlo. Consapevoli che un non-voto è un voto in più per gli altri.
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Travaglio dopo le Europee: “I 5Stelle più si avvicinano alla Schlein più perdono voti”.
Travaglio due settimane dopo le Europee: “Schlein compatibile con M5S”.
Travaglio tre settimane dopo le Europee: “I leader, fino alle Politiche, meno si fanno vedere insieme e meglio è”.
Travaglio dovrebbe far pace col cervello.
Conte deve rompere con il PD e portare il Movimento fuori dal cosiddetto “campo progressista”. Il Movimento delle origini non era né progressista né conservatore, ma una forza post-ideologica e trasversale, capace di intercettare voti sia a destra che a sinistra. Questo avvantaggerebbe anche lui, perché così recupererebbe i delusi dal Movimento e i delusi dai partiti di destra.
“I Sei della Bolognina, se dovessero governare insieme, non andrebbero d’accordo quasi su nulla: ciascuno ha (quando ce l’ha) la sua politica estera, economica, fiscale, giudiziaria, istituzionale”.
Esatto, proprio così. Ecco perché non ci sarà nessuna alleanza tra PD, M5S e le altre forze di sinistra. L’alleanza è possibile se le varie forze della coalizione condividono insieme un progetto.
Ma il PD che difende la Costituzione è lo stesso che voleva sfasciarla con la “schiforma” renziana? Che ipocrita!
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Non è così lineare la situazione. Per quanto abbia più apprezzato la prima fase del M5S rispetto a quella attuale, si trattò di una stagione legata ai tempi, soprattutto all’avanzata nella cosiddetta sinistra di personaggi a dir poco grigi e ambigui, quali Blair, renzi e Obama.
È poi impreciso scambiare conservatorismo e progressismo con destra e sinistra: il M5S è sempre stato votato al cambiamento. Ha quindi pieno titolo ad attribuirsi l’aggettivo “progressista”, più di certi partiti che si dicono di sinistra. Va poi detto che tradizione e progresso non si escludono necessariamente a vicenda.
La retorica del “né di destra né di sinistra”, per quanto non del tutto infondato, poteva funzionare in quella fase in cui non si erano ancora sporcati le mani con il potere “pratico”. Non esiste, e lo scrivo con dispiacere, un “bene comune” indipendente dalla visione del mondo, altrimenti detta “ideologia”. È ovvio che occorre essere flessibili in rapporto a quest’ultima, ma è ineliminabile. In alcuni contesti il M5S ha avuto e ha tuttora un approccio ideologico, che propaganda come l’unica soluzione possibile.
Sul fatto che il M5S deve correre da solo ed avere un’identità chiara, poi, eventualmente, stringere accordi con altre forze politiche, sono totalmente d’accordo.
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Ho omesso un passaggio importante: oggi la divisione non è più tra destra e sinistra, ma il conflitto si è spostato tra democratici (o “populisti”) e oligarchici. Il M5S delle origini aveva afferrato questo punto (e qui non aveva tutti i torti, sul “né di destra né di sinistra”), ma non l’aveva del tutto compreso, né ben spiegato.
Ora il M5S pare aver introiettato la vecchia idea del finto bipolarismo e si è invischiato in schemi vetusti e nell’orizzonte a cortissimo respiro della sopravvivenza. Dovrebbe invece imporre nel dibattito una visione alternativa dei “nemici da combattere”. Non è solo il reazionarismo bigotto di questa destra, ma anche il neoliberismo, trasversale a destra e sinistra. Di questi temi il M5S parla troppo poco, anche per l’eccessivo accentramento operato da Conte (che resta l’unico presidente del consiglio che non mi abbia fatto ribrezzo): una volta i portavoce M5S organizzavano dei momenti di confronto con le piazze, oggi zero.
Al M5S del 2013 non si può tornare, ma ci sarebbero dei temi e delle buone pratiche da recuperare. Non so se avranno il coraggio di farlo.
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estrema dx, dx, centro dx, centro sx, mv, sx, estrema sx,
hanno tutti un unico obbiettivo, mettere le terga su una comoda poltrona,
ne abbiamo avuto la prova provata
tutto il resto è noia,
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“ogni partito vada a caccia degli elettori più simili al suo target.”
E anche Travaglio sembra in una fase di sonnambulismo scanziano.
Nel senso, o si rompe col PD e si va a caccia di elettori nelle praterie dell’astensione (sostituendo Conte con qualcuno da battaglia), o non si rompe col PD, ci si tiene Conte e si continua a pascolare nel recinto protetto tra il 10 e il 15%.
Volere sia Conte che la caccia (e addirittura Conte che va a caccia!) sconfina nel fantasy.
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