(repubblica.it) – Cercò di convincere alcuni funzionari del ministero della Cultura a non esercitare il diritto di prelazione sul quadro di Vittorio Zecchin Il Giardino delle Fate, l’opera poi acquistata dalla compagna Sabrina Colle, per 148 mila euro nell’ottobre 2020.

E’ il nuovo filone di indagine con al centro l’ex sottosegretario Vittorio Sgarbi che avrebbe agito esercitando condizionamenti nei confronti dei dipendenti del “suo” dicastero. Come riferisce il Fatto Quotidiano alcuni episodi sarebbe motivo di accertamenti da parte della Procura di Roma.

In particolare l’attenzione degli investigatori si concentra su alcune telefonate burrascose, tra il 2020 e il 2021, fatte dall’allora deputato del Gruppo Misto per vincere la resistenza dei funzionari del Mibac, oggi Mic.

Alla fine ad avere la meglio fu proprio Sgarbi che entrò in possesso dell’opera di Zecchin grazie all’acquisto fatto dalla compagna.

Per questo acquisto l’ex sottosegretario e la compagna sono stati indagati in un altro procedimento giudiziario per frode fiscale con l’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.